Capitolo 22

Tom entrò nella stanza, mille emozioni attanagliavano il suo animo.
Si avvicinò al letto e vide la cosa più bella al mondo: sua moglie con in braccio la loro bambina.
-Vieni avanti, non morde mica- disse Rose ridendo mentre cullava dolcemente la piccola neonata.
Tom si avvicinò e si sedette sul letto accanto a lei, sorridendo e con le lacrime agli occhi. Quelle lacrime erano dovute sia alla gioia che la sua bambina fosse nata sana e salva sia al dolore del fatto che presto avrebbe perso le due persone che amava con tutto se stesso.
-È la nostra bambina...- disse Tom.
-Sì. Hermione Jean Riddle- disse Rose -Vuoi prenderla in braccio?-.
Tom annuì e prese la bambina. -È bellissima-.
La piccola fece un sorrisetto, guardandolo negli occhi.
-Promettimi che ti prenderai cura di lei- disse Rose con la voce ormai fievole.
-Te lo prometto. Giuro su me stesso che a questa bambina non succederà nulla-.
Rose sorrise e chiuse gli occhi, mentre il marito si chinava per darle un bacio. L'ultimo.

Alcuni giorni dopo...

Un uomo incappucciato bussò alla porta di una famiglia babbana: Tom Marvolo Riddle. In braccio aveva un fagottino.
-Cosa vuole signore?- disse l'uomo aprendo la porta leggermente.
Tom scostò di poco la coperta del fagottino, rivelando una bella bambina di appena poche settimane.
-Vorrei che vi prendeste cura di mia figlia. Io non posso occuparmene e la madre è appena morta. Non voglio lasciarla in un orfanotrofio-.
L'uomo rimase titubante; poi, però, spostò lo sguardo sulla neonata e non seppe resistere ai suoi bellissimi occhioni che, come quelli del padre, sembrava chiedessero aiuto, come se percepisse quello che stava succedendo.
-Ecco io... Se l'alternativa è mandarla in adozione non posso non accettare-.
-Dovrete andare a registrarla come vostra figlia biologica e lei non dovrà mai sapere di chi è figlia, ok?-.
L'uomo annuì. -Direi che si può fare. Aveva già scelto un nome per la sua bambina?-.
-Hermione Jean. È il nome che ha scelto mia moglie prima di morire-.
Il babano annuì e prese in braccio la bambina che si mise a piangere non appena il padre la lasciò.
-Shh, qui starai bene, con me non sei al sicuro. Ti ritroverò, te lo prometto- e detto questo, dopo aver dato un'ultima occhiata all'uomo, Tom si dissolse nella nebbia che stava iniziando a calare.

Alcuni anni dopo...

-Mamma! Ci sono degli uomini alla porta!-. Una bambina di quattro anni andò in salotto da sua madre, dopo aver visto dei tizi sconosciuti fuori dalla porta.
La donna si avvicinò chiamando il marito: quegli uomini facevano paura.
-Vai di sopra con la bambina e chiama la polizia. Veloce!-.
E così fece, la bambina corse al piano superiore con la mamma, mentre si sentiva sfondare la porta.
Fasci di luce colorati iniziarono a volare, mentre uno degli uomini seguiva le due donne.
-Non fare del male a mia figlia!- disse la donna.
L'uomo la scansò di lato e lei sbattè la testa. Quella donna, poco prima di chiudere gli occhi, vide un fascio di luce verde scagliarsi contro la sua bambina.
Hermione Jean Riddle era morta e con lei la sua famiglia adottiva.

Accidenti! Quella ragazza era scappata di nuovo! Ormai avevo deciso, avrei attaccato e avrei ucciso quella ragazza con le mie mani. Aveva abboccato alla storia della figlia, si stava alleando e poi è arrivato Malfoy. Maledetto! Maledetto Draco Lucius Malfoy!
Ma avrei avuto la mia vendetta, mi sarei vendicato e avrei ucciso chi aveva fatto del male alla mia bambina.

Note:
In questo capitolo ho voluto mettere qualcosa del passato, in modo da rendere un po' più chiara la storia (che poi verrà approfondita in un'altra storia che molto probabilmente scriverò appena finita questa).
Grazie mille per tutti i voti e i commenti che state lasciando, ma ringrazio anche chi la sta semplicemente leggendo, mi rendete molto felice! 😘
Spero che questo capitolo vi piaccia!
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

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