Capitolo 2

L'indomani mattina, non appena mettemmo piede nella Sala Grande per la colazione, tutti gli occhi erano puntati su di me e su Malfoy. Ancora non mi capacitavo della velocità con cui viaggiano le notizie ad Hogwarts!
-Tutta la scuola sa quello che è successo ieri. E tutti sanno della vostra punizione- disse Ron vedendomi sorpresa di tutte quelle occhiate.
-Fantastico... Mi mancava proprio stare sotto i riflettori per mesi e mesi- dissi.
-Ma Herm, tu sei sempre stata sotto i riflettori, per mesi e mesi, da quando conosci Harry-.
Sospirai. -Non esiste una pozione che mi faccia ammalare improvvisamente?- chiesi. Ero sicura al 101% che Malfoy non si sarebbe presentato quella sera e che avrei dovuto fare tutto da sola.
-Temo che se salterai la punizione la McGranitt diventerà una furia- disse Harry.
-Lo so. Eppure ho il presentimento che Malfoy mi darà buca-.
Gli altri annuirono e continuammo tranquillamente la colazione.
Quella sera ero in biblioteca alle 20. E come volevasi dimostrare di Malfoy non c'era nessuna traccia.
Iniziai a dare una pulita ai tavoli, risistemai i libri in ordine alfabetico e iniziai a pulire per terra. Dopo circa 40 minuti sentii dei passi arrivare dall'ingresso: Malfoy.
-Alla buon'ora! Ormai ho quasi finito!- dissi guardandolo.
-Scusa Mezzosangue, ma ero impegnato a fare altro, come per esempio mangiare-.
-Oh il povero Furetto non riesce a stare una sera senza mangiare! Quanto mi dispiace!-.
Accadde in un secondo, un attimo prima ero libera, un attimo dopo ero contro il muro, intrappolata tra le braccia di Malfoy.
-Non osare mai più dire una cosa del genere!-.
Non so dove trovai tutto quel coraggio, eppure finii per ridergli in faccia: -Beh a quanto pare ho toccato un nervo scoperto! Qui non ci sono elfi domestici a fare tutto quello che vuoi, qui bisogna sgobbare - feci leva sull'ultima parola -Ora, se non ti dispiace, io mi siedo lì e, se sei così bravo in tutto come dici di essere, finisci sa solo, non dovrebbe essere un problema per te pulire un misero pavimento-.
Vederlo lavorare (o quantomeno provare a prendere in mano una scopa per pulire e non per volare) era qualcosa di esilarante.
-Come diavolo si usa questo aggeggio?- mi chiese Malfoy prendendo in mano uno straccio e un secchio d'acqua.
Risi, non potei farne a meno. -Devi bagnare lo straccio nel secchio e poi strofinarlo sul pavimento-.
-Che cosa? Dovrei pulire tutta la biblioteca con questo pezzo di stoffa?! Ma sei impazzita?! È tantissimo lavoro!-.
-Oh beh scusa se io, nel frattempo che tu ti stavi nutrendo insieme ai tuoi amici, ho sistemato tutti i libri sugli scaffali e pulito i tavoli-.
-Nessuno ti ha detto di farlo-.
Sbuffai. -Se l'orario per la punizione è alle 20, non puoi presentarti alle 20.40!-.
Alzò le spalle. -Per noi Serpeverde arrivare in ritardo non è una tragedia-.
-Ora basta!-.
Alle nostre spalle comparve la McGranitt:-Vi ho dato questa punizione per farvi andare d'accordo, non voglio che litighiate tutto il tempo e non combiniate nulla!-.
Con un colpo di bacchetta la Capocasa Grifondoro rimise tutto in disordine.
-Signorina Granger, lei può andare. Signorino Malfoy, mi aspetto che entro domani mattina sia tutto pulito. Ah e senza magia- gli prese la bacchetta, dicendogli che avrebbe dovuto andare a prenderla la mattina dopo nel suo ufficio, poi se ne andò.
-Beh buona notte Malfoy- dissi ridendo.
-Questa me la paghi Mezzosangue!-.
Udii le sue parole in eco, mentre mi allontanavo per tornare in dormitorio.

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