Capitolo 13

Erano passati due giorni da quando ero arrivata nella villa.
Fortunatamente per me, il Signore Oscuro non aveva ancora intenzione di farmi qualcosa, semplicemente veniva un paio di volte nella mia stanza, mi faceva un paio di domande su Harry (a cui ovviamente non avevo intenzione di rispondere) e poi se ne andava.
Un giorno venne da me mentre stavo leggendo tranquillamente.
-Hai deciso di parlare oggi?- disse avvicinandosi, mentre io chiudevo il libro e lo riponevo nella libreria.
-Non parlerò mai, mi sembra di avertelo detto-.
Lui strinse i denti. -Crucio-.
Una semplice parola e un dolore che non avevo mai provato prima mi investì in pieno. Crollai a terra, contorcendomi dal male.
Non so quanto tempo durò quell'agonia, so che quando terminò lo guardai. -Come sei diventato così?- dissi ansimando per il dolore.
-Che intendi?-.
-Harry ci ha parlato di te. Ci ha detto com'eri prima, quando frequentavi ancora Hogwarts-.
-Non sono cose che ti riguardano. Crucio-.
Altro dolore mi investì. Non sapevo perché gli avevo fatto quella domanda, la mia bocca aveva parlato ancora prima che il mio cervello se ne rendesse conto.
Quando finì mi sentivo talmente debole che dubitavo sarei riuscita a reggermi in piedi.
Alzai lo sguardo e vidi che mi stava porgendo il braccio.
-Attaccati avanti- disse con tono ordinatore.
Temevo che se avessi rifiutato avrei ricevuto un'altra Maledizione, così obbedii e mi aggrappai al suo braccio.
Iniziammo a muoverci lentamente e arrivammo nella sua stanza.
Era enorme, molto simile alla mia, solo che in questa c'era un enorme serpente accanto alla finestra che stava beatamente sonnecchiando.
Mi condusse vicino a una mensola sulla quale c'erano varie foto vecchie di un bel po' di anni, tanto da essere ingiallite.
Su una di esse c'era un ragazzo, uno studente Serpeverde di Hogwarts.
-Eri... Eri tu?-. Lui non disse niente e mi portò fino al letto, dove mi ordinò di sedermi. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata: cosa mi avrebbe fatto?
Mentre era di spalle vidi il serpente avvicinarsi lentamente, fissandomi con i suoi occhi da rettile e facendo schioccare la lingua con il familiare: -Ssss....-.
-Sta ferma Nagini. Lei non è la tua cena-.
Ritornò da me con una bacchetta in mano che riconobbi essere la mia. Si sedette accanto a me, tenendo però il pezzo di legno a debita distanza, in modo che non potessi afferrarla.
-Facciamo un patto: unisciti a me e tutti i tuoi amici staranno bene. Farò credere loro che tu sia morta, così non verranno a cercarti. Pensaci, diventeresti uno dei miei migliori servitori, tutti quelli che ti hanno sempre odiato ti rispetteranno. È un'offerta che non puoi rifiutare-.
Ci pensai. Non avevo alcuna intenzione di unirmi a lui, ma poi mi resi conto che in quel modo sarei riuscita a passare informazioni ad Harry dall'interno, senza far capire chi fossi. Sì, aveva ragione, non potevo rifiutare. Ma non per il motivo che diceva lui.
-Accetto. Ma ad una condizione: non dovrò mai uccidere qualcuno-.
Sospirò. -D'accordo, dopotutto è un compito troppo rude per te. Greyback!-.
In pochi secondi il Mangiamorte si presentò alla porta.
-Sì mio Signore?- disse inchinandosi.
-Prepara la stanza più lussuosa del palazzo per questa ragazza che d'ora in avanti dovrete ascoltare e rispettare. È al di sopra di tutti voi, sotto solo a me. Vai e avverti anche gli altri! E fai in fretta!-.
Veloce come era arrivato uscì, mentre Lui mi porse la mia bacchetta.
-Manca qualcosa però- e puntò la bacchetta sul mio braccio.
Dopo alcuni minuti sul mio braccio candido comparve il Marchio.
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POV Draco

Corsi più in fretta che potevo in infermeria, dove si era radunato tutto il corpo insegnanti, insieme a Potter e Weasley.
-Che succede?!- dissi avvicinandomi.
Si fecero da parte e quello che vidi mi mozzò il fiato: sul lettino c'era Hermione, la mia Hermione, distesa, immobile. Troppo immobile, pensai, per essere viva. Al centro del suo petto c'era un'enorme macchia rossa che intuii essere sangue.
-Come...? Come?!- urlai.
-Abbiamo trovato la signorina Granger in questo stato stamattina, davanti al cancello di Hogwarts. Temo sia una sorta di avvertimento- disse la McGranitt.
-Non è possibile! Non è assolutamente possibile!- urlai mettendomi le mani nei capelli.
-Mi dispiace signorino Malfoy-.
Uscii di corsa giurando una cosa: mi sarei vendicato di Hermione, avrei trovato il colpevole e l'avrei fatto soffrire prima di ucciderlo lentamente. Che mi sbattessero pure ad Azkaban, io l'avrei vendicata.

Note:
Che ne pensate? Il Signore Oscuro si sta addolcendo con Hermione?
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

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