Non seguirmi!

Ore 21.30 
30 Ottobre
Jenna era arrivata al dormitorio universitario, ancora euforica per la serata passata con Sam... ma l'entusiasmo durò poco: ad attenderla all'entrata c'era Jake. La cacciatrice provò le stesse sensazioni di qualche ora prima, ma più si avvicinava al ragazzo, più il suo battito cardiaco accelerava.
Era una sera illuminata dalla luna e dai piccoli lampioni presenti lungo il viale, che, in quel momento, Jenna trovava abbastanza lugubre (sensazione ampliata dal fatto che era tardi e ci fosse solo lei a camminare lentamente).
Jake l'accolse con un sorriso quasi sinistro ed esclamò:
-Amore! Avevamo da passare la serata insieme... tu però hai preferito chiacchierare con quella specie di gigante!- La sua voce si era incrinata in un ghigno e con le braccia teneva ben chiuse le porte di vetro dell'entrata del dormitorio.

Jenna si avvicinò a Jake e cercando di tenere un tono di voce sicuro rispose: -Non seguirmi. Non farlo mai più. Stai incominciando a... spaventarmi... e sai il motivo? Tu non sei il mio ragazzo. Non siamo mai andati a letto insieme. Mi starai confondendo con un'altra, perciò ti chiedo gentilmente di andartene. Ti stai trasformando in una specie di stalker, ma io ti conosco: sei gentile e dolce!-
Le parole della cacciatrice avevano lo scopo di distrarre un minimo la mente del ragazzo, giusto per riuscire a sgusciare dentro la porta, ma il ragazzo sembrava non volerci cascare.
-È tutta colpa di quel ragazzo. Il gigante seduto vicino a te nel pub. È per lui che hai una cotta!- Jake diventava sempre più rosso in faccia e la sua voce si stava alzando.
Jenna lo prese per le spalle e gli consigliò di calmarsi: avrebbero attirato troppo l'attenzione.
-NON DIRMI DI CALMARMI. IO E TE SIAMO UNA COPPIA! So cosa bisogna fare: eliminare i problemi, giusto? Eliminare il ragazzo del pub. Farlo fuori.-
-Ehi, Jake, non pensare certe cose, okay?- Jenna aveva capito che doveva stare al gioco: avrebbe indagato su studenti universitari diventati improvvisamente stalker in un secondo momento.
-Tu sei l'unico. Non tengo a nessuno, solo a te. Ora, torna a casa e cerca di dormire un po'!-

Jake si tranquilizzò e sorrise: si avvicinò d'impulso a Jenna e la baciò, a lungo, lasciando la ragazza sorpresa, confusa e... attratta improvvisamente dal suo amico. Jenna salì nel suo appartamento e Jake tornò da dove era arrivato, senza opporsi... come se avesse ottenuto quello che bramava da tempo.

~

-Non è strano?- Chiese Sam al fratello: -Andiamo in un posto e troviamo Jenna...-
Dean era seduto sul letto, intento a pulire un coltellino, e roteò gli occhi: -Se ci tieni tanto, chiedile di uscire!-
Sam lo guardò sbigottito e iniziò a balbettare "Io e lei siamo solo amici", "Sai che non ho ancora affrontato la morte di Jessica!" e così via.
Dean sapeva della cotta del fratello per la cacciatrice: si era anche comportato da stronzetto per dargli delle opportunità, ma a quanto pare bisognava spingerlo ancora un po'.
-Senti, domani sera tu e lei uscirete insieme, così tu la smetti e io posso ricominciare a pensare senza sentire i tuoi mugolii... stronzo!-
-Idiota!- Ribattè Sam, anche se le parole di Dean l'avevano completamente convinto.

16.15
30 Ottobre
Quello stesso pomeriggio, una figura nera, come un'ombra, ma dall'odore salmastro, seguì Jake, il vero Jake.
Due ore più tardi, le urla di alcuni universitari, suoi coinquilini, agitarono tutto il vicinato: la polizia trovò il corpo ancora caldo di Jake, riverso su un tavolino e con diverse ferite da taglio sul torace.

La notizia della sua morte sarebbe stata divulgata ai telegiornali soltanto l'indomani.

***

Jenna ricevette l'invito del Winchester e non aspettò un secondo per rispondere e accettare l'invito di Sam, anche se ormai si sentiva completamente infatuata del nuovo Jake.

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