39 - Killer Queen
{===============================}
-Kacchan...-
Il biondo lo guardò sorpreso e con una vana speranza nel cuore.
-cosa... Cosa hai detto?-
-credo che qualcuno ti chiamasse cosí una volta...-
{===============================}
Hisashi aveva parlato per alcune ore con Tomura, al telefono, malgrado il giovane avesse mantenuto un tono calmo Hisashi aveva intuito con quanta fatica stava resistendo alla rabbia, lo capiva bene, Izuku era rimasto ferito, ed aveva una brutta cicatrice a dimostrarlo, ora doveva trovare un modo per dirlo ad Inko e sperare che non avesse un attacco di panico.
Riagganciò il telefono sospirando, guardava fuori dalla finestra, osservando i passanti che non avevano idea di come stesse girando il mondo.
Si domandava, ogni tanto, se avesse fatto la scelta giusta, legando suo figlio ad un destino oscuro, ma quel pensiero svaniva immediatamente, suo figlio era destinato alla grandezza!
Tutto questo era per il suo bene.
-Inko, dobbiamo parlare-le disse non appena vide la moglie uscire dal bagno.
**da Izuku**
Era rimasto nella sua stanza a fissare con uno sguardo pensoso il suo peluche, come se questo gli parlasse cercando di calmarlo, nella semioscurità della stanza che ormai era di conforto ai suoi pensieri turbati, ripensava a cosa aveva fatto, si sentiva in colpa per aver fatto del male a quelle persone, eppure...
Quando aveva attaccato Graund Zero, non provava niente se non un senso di soddisfazione, quando chiudeva gli occhi per dormire, gli sembrava di vedere un se stesso piú grande, diverso da chi era ora, qualcuno che non valeva niente, che era debole...
Poi vedeva l'eroe biondo ed altre facce che malgrado i sorrisi e le parole di conforto e sostegno... Mentivano, ridendo di lui e della sua inutilità.
Una frase lo perseguitava a non finire quando si sentiva specialmente turbato.
*"Perché non salti giù dal tetto? Spera che in una tua seconda vita, tu possa rinascere con un quirk"*
Era cosí limpida e reale, orribilmente reale.
Ma tutto finiva e la mente rimuoveva quasi totalmente quei sogni, il bambino si alleggeriva quando accadeva, odiava quella morsa allo stomaco ed il dolore che ne seguiva.
Tomura non l'aveva forzato ad uscire di casa, sebbene facesse presente che stare chiuso nella camera tutto il tempo, gli avrebbe fatto male.
Ormai era una settimana che non usciva, la sua pelle si era schiarita per l'assenza di sole, la benda sul suo viso era stata tolta tempo addietro, la cicatrice poteva essere decisamente peggiore, era evidente per sua sfortuna, gli aveva preso una piccola parte dello zigomo e della guancia, la sua pelle era piú scura in quei punti e per miracolo non lo aveva reso cieco da un occhio, Izuku si strinse le braccia simulando un abbraccio, il suo cuore batteva velocemente e gli occhi bruciavano, quando udì il suono dei vetri che si stavano rompendo. la sua attenzione fu rivolta alla finestra, adesso piena di crepe.
Era certo che questo fosse stata opera sua, non c'era altra spiegazione.
Camminò fino all'ufficio di Tomura, sapeva che al momento era occupato ma non poteva aspettare oltre.
Bussò con la mano tremante.
-entra pure Izuku-
La voce suonava bassa e cupa, stanca.
Izuku avanzò a piccolissimi passi dopo aver aperto la porta, per fermarsi arrivato davanti alla scrivania, fissava a terra, improvvisamente indeciso se parlare con lui.
-qualcosa non va Izuku?-
Lo sentì alzarsi dalla sedia e fermarsi al suo fianco.
-Izuku mi stai preoccupando... Volevi dirmi qualcosa?-gli appoggiò una mano sul capo.
Tomura sentì come il corpo di Izuku si fosse irrigidito improvvisamente.
-Izuku?-
Dopo secondi eterni il piccolo trovò una mezza calma.
-io... C'è... C'è qualcosa che non va in me... Io...-
-non hai niente che non va Izuku, è solamente il tuo quirk che reagisce al tuo stress, devi controllarlo se non vuoi creare disastri-
-ma io...-
-ascolta Izuku, malgrado "decay" che all'apparenza è il solo ad essersi manifestato, non è quello il tuo vero quirk, tu hai lo stesso potere di tuo padre... "All for one" puoi prendere qualsiasi quirk ed usarlo senza limiti, ma sei anche in grado di donarli ad altri-
-io... Posso davvero...? Ma...-
-tuo padre ha fatto ogni cosa in suo potere per proteggere te e tua madre, arrivando a nascondersi dal mondo...-
-dalle persone che voglio farci del male...?-
-esatto Izuku, se quella gente scoprisse dove ti trovi o dove si trovano i tuoi genitori, vi separerebbero, ci separerebbero Izuku, tu non vuoi questo vero?-
-n-no! Voglio che la mia famiglia stia insieme! Non voglio che la separino!-
-per questo devi essere forte Izuku, come lo sono stato io, come lo è stato tuo padre-
-...-
-so che hai paura, credi di essere un mostro ma non lo sei, il mondo non lo capisce, tutti quelli che lavorano con me sono stati abbandonati dal mondo, discriminati o incolpati di qualcosa che non hanno fatto, se vedessero cosa sei capace di fare... Ti rinchiuderebbero, per capire come controllare e fermare "all for one", ti guarderebbero solamente come mezzo per fermare tuo padre ed userebbero te e tua madre per catturarlo e rinchiuderlo-
-no, non voglio che succeda! Non voglio che portino via il mio papà!-
-allora aiutami Izuku, quando sarai piú grande diventerai il mio braccio destro e cambieremo in meglio questo mondo, iniziando dal nuovo simbolo della pace-
-perchè aspettare?-
Tomura lo fissò sorpreso ma con un sorriso in volto.
-...io... Odio gli eroi... Odio Ground Zero... Odio tutti loro... Odio dover avere paura di perdere la mia famiglia!-piangeva ma senza singhiozzare.
-usa l'odio contro chi se lo merita, contro chi ti ha ferito-
Tomura si abbassò abbracciando Izuku che ormai piangeva solo per odio.
-io... Li voglio ammazzare tutti-
Izuku era ormai come suo padre voleva che fosse.
-perdonami Izuku... Ma è la cosa migliore per tutti-pensò mentre passava le dita tra i capelli chiari del bambino.
Sebbene anche Shigaraki volesse che Izuku restasse per sempre con lui...
Si chiedeva cosa sarebbe potuto diventare se solo Hisashi Midoriya non avesse deciso al posto suo...
Al posto di entrambi.
E questa era una colpa che Tomura avrebbe silenziosamente custodito, quell'angoscia di aver dovuto condannare qualcuno che ormai considerava suo fratello ed amava come mai aveva amato qualcuno, piú ci pensava e più si rendeva conto che Izuku era lui da piccolo.
-Izuku... Non dimenticarti mai che io e tua madre ti amiamo capito?-
-lo so che mi volete bene... Anche papà me ne vuole-
-lo so però... Anche quando sarai accecato dalla rabbia devi ricordatelo capito? Non sei da solo-
Gli occhioni verdi lo fissarono confusi, ma non osò chiedere perchè quelle parole suonassero cosí preoccupate.
Izuku e Tomura non si scambiarono altre parole, il primo si sedette sulle gambe del fratello che si rimise a sedere alla scrivania per leggere alcuni rapporti.
Quando Tomura terminò, Izuku si era addormentato, proprio quando sperava di poter tentare nuovamente di parlare con lui, qualcuno lo chiamò.
-Tomura, volevo informarti che domani sera verrò a prendere Izuku-
Era All for One.
-va bene Sensei... Gli farò sapere tutto-
-grazie mille-
Tomura immaginò lo stato d'animo do Inko, probabilmente era fuori di sé dalla rabbia e preoccupazione, gli dispiaceva che una donna cosí fantastica fosse stata così sfortunata da sposare All for One, ne avrebbe passate tante a causa sua, ma se era felice... Andava bene no?
-fratellone...?-
-bene alzato Izuku-
-chi era...?-sbadigliò.
Esitò a rispondere.
-era... Papà-
-davvero? Che ha detto?-domandò con entusiasmo.
-domani sera verrà a prenderti, tornerai a casa per un po-
Izuku era felice di poter tornare dai suoi genitori, Shigaraki non lo biasimava, era bene che si godesse un po di calma familiare.
-tornerò presto da te fratellone, ti devo aiutare!-
-ah...Verissimo! Ci conto!-
Con l'entusiasmo ritrovato di Izuku, era giusto cogliere la palla al balzo, finalmente il piccolo si era acceso di energia e fu ben felice di uscire fuori con suo fratello.
-credo che una passeggiata ti farà bene, hai perso molto colore nel viso-
-va bene fratellone-
**time skip, con Katsuki**
-GROUD ZERO!-
L'urlo di Kirishima l'aveva fatto tornare in se, per tutti quei giorni era fisso con la testa tra le nuvole a pensare e ripensare.
-ARRIVO ARRIVO!-
Il gruppo stava fronteggiando un villain pericoloso, piazzava piccole bombe dalla potenza devastante, fortunatamente poteva piazzarne solo una alla volta, e doveva toccare il bersaglio con le dita altrimenti non poteva usare il suo quirk, aveva alle spalle numerosi omicidi, ma ormai era spacciato, bastava che Hitoshi o Shouto lo bloccassero ed era fatta, non poteva piú fuggire o nascondersi ed era visibilmente stanco e a corto di idee.
Infatti nemmeno si dovette pensare che una scia ghiacciata lo bloccò dov'era.
La folla urlava gioiosa per il trionfo degli eroi, il villain era stato preso un custodia per andare a trascorrere il resto della sja vita nel Tartarus.
Mentre gli eroi, o per meglio dire solo Kirishima e Todoroki rispondevano alle domande dei giornalisti, Bakugou spalancò gli occhi alla vista di quel viso familiare, di quella cicatrice sul lato del viso.
-Izuku-
Hitoshi guardò il collega con uno sguardo confuso, per poi cercare di capire cosa stesse guardando, anche lui spalancò gli occhi.
-scusate noi... Dobbiamo veramente andare adesso-disse Shouto congedandosi dalla folla.
Katsuki stava marciando a passo spedito verso Izuku e Shigaraki, il bambino era occupato a correre per il parco giochi mentre Shigaraki dava le spalle agli eroi, guardava Izuku giocare.
Kirishima aveva comunicato la situazione al QG, che si mise all'opera per mandare sul posto quanti piú eroi possibili, ma ci sarebbe voluto del tempo.
-sapevo di potervi incontrare qui-si voltò con un sorriso cattivo sul viso.
-tu... Bastardo-
-ma che bella cicatrice che hai Ground Zero, ti ha fatto molto male vero?-ridacchiò.
-dovrei ammazzarti bastardo!-
Kirishima gli mise una mano sulla spalla per tenerlo fermo.
-hmmm... Cosí facendo... Ti faresti odiare ancora di piú da Izuku, non credi?-
-lui... Lui è solo confuso!-
-perché non la smettete? Vi siete talmente ossessionati con questa storia che non andrete mai avanti con la vita, Izuku ormai ha deciso cosa vuole diventare, ed è inutile cambiare la propria natura-
-BALLE!-
Tomura fece spallucce, sospirando.
-proprio non capisci vero? Il tuo morboso desiderio di "salvarlo" non è per Izuku, ma per te, tutti voi volete solo salvare voi stessi, usando Izuku come scusa-
-non è vero! Izuku è un nostro amico!-sbraitò Kirishima.
-oh? Davvero? Allora perchè non l'avete salvato prima?-
Rimasero in silenzio.
-Shinsou Hitoshi... Tu l'hai sfruttato al festival sportivo, lo hai ingannato piú volte e poi? Non hai fatto niente-
Il violetto abbassò lo sguardo.
-e tu Todoroki Shouto? Non lo conosci nemmeno, lui è la ragione per cui stai usando entrambi i tuoi quirk, gli devi ogni cosa eppure, non gli hai mai detto niente, non hai voluto nemmeno conoscerlo-
Shouto provò a dire qualcosa ma la voce gli morì in gola.
-Kirishima Eijirou, anche tu sai poco o niente di lui, nemmeno hai perso tempo per conoscerlo, eppure... ti ha restituito il quirk, ti ha dato la possibilità di essere quello che sei ma tu, non eri abbastanza uomo da cercare di salvarlo da tutto quello che ha dovuto passare-
Il rosso non rispose, sgranó gli occhi e digrignò i denti in una smorfia rabbiosa.
-ed ora tu... Bakugou Katsuki- sputava veleno ad ogni parola -tu lo hai portato cosí vicino alla morte senza nemmeno rendertene conto, dopo aver visto il tuo errore, i sensi di colpa ti hanno divorato poco a poco giusto? Fino a portarti ad avere paura delle altezze, tu piú di tutti sei quello che ha piú colpe-rise guardando gli eroi con uno sguardo di superiorità.
Si sistemo la giacca, lanciando uno sguardo verso Izuku che ancora non si era accorto di loro, tornò a fissarli con un sorriso malevolo.
-volete solo "espiare" le vostre colpe cosí da non sentirvi male ogni volta che vi alzate dal letto e fissate il vostro volto allo specchio-
-non sai niente! Tu e All for One lo avete corrotto fino a quel punto ed ora guardalo, quel mostro l'ha ucciso senza farlo morire!-
-suo padre l'ha fatto per dargli della felicità-
-felicità?! Cosa ne può sapere uno psicopatico della felicità?! Come puoi sapere cosa vuol dire amare qualcuno?!-
-ne so piú di te Ground Zero-
Tomura indicò sorridendo il gruppo.
-voi date a me del criminale, del villain... Ma al contrario di voi... Non ferirei mai Izuku cosí, ho sempre pensato al suo bene, anche adesso... Penso alla sua sicurezza, e per colpa vostra... Dovrò fargli vedere come lavora il suo fratellone-
Si allontanarono quando Tomura tentò di usare il suo quirk su di loro, Hitoshi urlò ai presenti di scappare via mentre Shouto ed Eijirou tentarono di contrattaccare Shigaraki, ma lui sorrideva, come se giá avesse pianificato tutto, come se... Sapesse la fine di questa storia.
Katsuki corse verso Izuku, che ora lo fissava con un'espressione severa in viso.
-Izuku! Io... Io...-le parole si fermarono a metà della gola.
Dietro Izuku, da una nube nera e violacea emerse quello che era il nomu piú potente mai creato e che era la causa della precedente distruzione della U.A.
Il nomu chiamato *"Deku"* il suo incubo fuso con il suo senso di colpa.
La creatura, dalle fattezze draconiche mosse una zampa davanti ad Izuku, ruggendo minaccioso verso l'eroe.
-ti odio...-
In quel caos Katsuki sentì la voce di Izuku, era cosí chiara e priva di emozioni.
Gli eroi erano arrivati a dare man forte ai colleghi e quello era il momento che Tomura aveva atteso con un sorriso.
-Kurogiri... Iniziamo la festa-
Un altro portale fece fare l'ingresso in sala i nomu e i seguaci di Shigaraki, si lanciarono all'istante nella mischia.
Izuku era tenuto al sicuro ed isolato dal caos da Deku, che non permetteva a nessuno di avvicinarsi, ferendo orribilmente chiunque fosse una minaccia.
-finalmente! Lemillion, l'uomo che volevamo tutti vedere!-rise Shigaraki mentre tirò un calcio allo stomaco di Kirishima.
Il rosso non aveva attivato il suo quirk, e il colpo fu forte abbastanza da farlo rotolare sul terreno a grande distanza da Shigaraki.
-tu... Dovevo aspettarmelo Shigaraki!-
-e come mai non te lo aspettavi? Come sta il tuo mentore?-rise.
Lemillion si lanciò all'assalto, mettendo k.o. i vari nemici sulla via.
-fratellone...-sussurrò Izuku tra sé e sé.
Aveva paura di perdere suo fratello, era un caos totale, eroi e villain che lottavano tra di loro, Izuku si strinse il petto come se il cuore dovesse uscirgli dallo sterno, Lemillion aveva un quirk che gli consentiva di passare attraverso oggetti e pareti, inoltre sarebbe stato sicuramente più potente dato il one for all.
Izuku si calmò, ora era confuso.
-come... Come so tutto questo...?-
Ma non aveva tempo per farsi domande, vide Tomura essere lanciato a terra da Lemillion.
-FRATELLONE!-urlò spaventato.
Suo fratello era forte, non forte come suo padre ma ci andava vicino, non sopportava di vederlo a terra e vicino alla sconfitta.
-adesso basta Shigaraki, come il tuo maestro... Perderai, accettalo-
-perdere? PERDERE?!-si mise a ridere.
Si tirò su barcollando e liberandosi della giacca.
-non sarò io a perdere Lemillion... Ho giá vinto quando hai deciso di attaccarmi.
I due si rimisero a combattere, Tomura trasformava in cenere e detriti il terreno intorno a lui, cercando di afferrare Lemillion ad ogni occasione, il ragazzo invece voleva solamente metterlo fuori combattimento, non aveva mai fatto del male a nessuno e mai l'avrebbe fatto.
-anche tu hai rovinato la vita del mio fratellino, tu hai contribuito a tutto il suo dolore!-urlò.
-cosa stai dicendo?-
-Izuku Midoriya... Ti ricordi di lui?-
Mirio perse la concentrazione e per questo fu colpito da un pugno di Shigaraki.
-lui... Io non...-
-odio chiunque gli abbia causato dolore, nessuno escluso-
Prima che potesse afferrarlo, delle piume rosse gli furono lanciate contro, sebbene Tomura riuscì a spostarsi, alcune lo ferirono alle gambe, facendolo cadere al suolo dolorante.
-Hawks? Credevo fossi in prigione-
-si... Ma diciamo che vi serviva una mano, e poi il vecchio Todoroki mi tiene d'occhio-
Endeavour stesso era sceso il campo, per controllare Hawks e aiutare.
-dannato bastardo, credevo di averti... Tarpato le ali una volta per tutte!-
-scusa Shiggy... Ma questo uccellino non si farà tenere a terra-
Izuku fissava il sangue di Tomura da lontano, tutto stava tornando buio e tremolante nella sua mente, tutto spaventoso come nella centrale di polizia, sperava di riuscire mantenere la calma, ma...
Non voleva farlo.
Guardò il nomu che, come se potesse percepire i suoi pensieri, si lanciò contro gli altri eroi, ed Izuku stava correndo verso suo fratello.
Non riusciva ad urlare, correva e basta.
Il terreno intorno a lui si stava distruggendo, lampi verdi si agitavano intorno al suo corpo, non sapeva che quirk aveva attivato o quanti, ma li avrebbe usati tutti pur di proteggere la sua famiglia.
-hai perso Shigaraki, è finita, sei troppo debole per combattere!-lo guardò serio Lemillion.
Hawks era stato rapido nel bloccare il mortale quirk del villain con delle manette speciali, non dandogli il tempo di muoversi.
-finita? No... Sará finita quando morirò ma tu non mi ucciderai mai vero Mirio Togata? Perchè un eroe non uccide vero?-
-hai ferito molte persone, sei un essere privo di possibilità di redenzione... Rimarrai per sempre nel Tartarus-
-non credo... Proprio-
Mirio ed Hawks notarono lo sguardo di vittoria e... Tristezza? Negli occhi di Tomura, sembrava pentito ma non di ciò che aveva fatto.
-Hawks... Chiama gli altri e-
L'eroe alato fissò la scena, incapace di fare qualsiasi cosa, non l'avevano sentito arrivare, nessun suono, nessun grido, niente di niente.
Mirio era rimasto fermo dov'era, con il corpo leggermente in avanti, gli occhi sgranati e totalmente sorpresi.
Udì le voci di alcuni suoi colleghi e amici chiamarlo per nome, sentì i suoni delle loro voci rompersi, gli occhi iniziarono a bruciarli e non poté fare a meno di piangere.
Sanguinò lentamente dalla bocca, mentre dalla ferita sul petto iniziò a sgorgare sangue.
Guardò l'oggetto che entro poco tempo sarebbe stata la causa della sua morte, un cristallo color smeraldo, lo aveva trafitto, sentì i piccoli passi girargli attorno, una chioma di capelli bianchi corse verso Shigaraki, abbracciandolo in un pianto disperato, Mirio indietreggiò di qualche passo, Hawks lo afferrò prima che perdesse l'equilibrio, i due eroi fissavano gli occhi verdi, arrossati e pieni di lacrime di quello che era Izuku Midoriya.
-I... Izuku...?-
Il bambino dispera un onda d'urto con un suo grido, scagliando via Hawks da Mirio.
-TI ODIO, TI ODIO, TI ODIO, TI ODIO!-urlava mentre si avvicinava a Mirio che era caduto in ginocchio davanti a lui.
-Mi...Midoriya...-
-NON È IL MIO NOME! NON È QUELLO!-
Le piccole mani gli afferrarono la tuta strattonandolo senza la forza necessaria.
-È COLPA VOSTRA! TUTTA COLPA VOSTRA!-
-Izu... ku...-
-ODIO GLI EROI! MI HANNO SEMPRE E SOLO FATTO SOFFRIRE!-
-I...Izuku, ti prego... Ascoltami-
-sono stanco... Stanco di ascoltare tutti...-
Le mani di Izuku gli toccarono il viso.
-Izuku ti prego-
-non so perché o come... Ma tu... Mi hai tolto qualcosa e lo rivoglio con me-
Quando lasciò la presa tornò da Shigaraki che lo strinse a se, Izuku piangeva ancora, tremava e sembrava stesse per avere un attacco di panico.
-grazie Izuku, mi hai salvato-
Mirio cadde lentamente al suolo, si sentì svuotato e cosí stanco.
-mi... Mi dispiace All Might... Non sono... Stato abbastanza forte-malgrado la tristezza sorrise.
Perché le persone piú forti sorridono sempre.
-IZUKU!-
Bakugou aveva urlato correndo verso di loro, si fermò a pochi passi dai due e dall'ormai Mirio Togata, che giaceva senza vita al suolo.
-Izuku... Cosa hai fatto...?-domandò sconvolto guardando il bambino.
Nuovamente Izuku si staccò da Tomura, ignorando il suo "non ne vale la pena", i capelli bianchi coprivano i suoi occhi.
-Kacchan...-
Il biondo lo guardò sorpreso e con una vana speranza nel cuore.
-cosa... Cosa hai detto?-
-credo che qualcuno ti chiamasse cosí una volta...-
Prima che Bakugou potesse dire qualcosa Izuku continuò.
-io ti odio Kacchan... Non so perché ma tu in particolare mi hai fatto soffrire, hai reso la mia vita un inferno ed io voglio solo farti provare il mio stesso dolore... Non ho mai desiderato la morte di qualcuno... Ma tu... Non voglio che tu sia felice... Voglio solo che tu soffra!-urlò.
Bakugou fissava Izuku che senza volerlo stava scatenando l'all for one che collegato alle sue emozioni avrebbe sicuramente devastato tutto intorno a lui.
Bakugou corse verso Izuku, lo abbracciò, ignorando il dolore che decay gli stava procurando, non gli importava di niente, voleva solamente parlare con Izuku, anche se questo poteva portarlo alla morte.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top