36 - Take Me to Church
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"The only Heaven I'll be sent to
Is when I'm alone with you
I was born sick, but I love it
Command me to be well
Amen, Amen, Amen"
Take Me to Church - Hozier
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Mentre il bambino dormiva tra le braccia di Tomura, che aveva appena salutato il suo sensei ed Inko, torno nella casa che aveva preso grazie alle entrate della sua organizzazione, un appartamento in cima ad uno degli edifici più importanti della città, nessuno avrebbe pensato di cercare il criminale più pericoloso cosí in bella vista, aveva fatto preparare una camera apposta per Izuku, voleva che fosse perfetta per lui a tal punto che negli ultimi tre anni l'aveva fatta rifare piú volte, aveva comprato i giocattoli migliori, ovviamente non a tema di eroi, e si era preoccupato che ogni dettaglio fosse perfetto, vista la nuova passione di Izuku riguardo le stesse.
La stanza non era grandissima ma abbastanza per far avere al piccolo tutto lo spazio per giocare ed ammirare non solo le pareti dipinte come un cielo stellato ma anche le vere stelle dalla grande finestra di vetro che Tomura era certo, avrebbe adorato.
-fratellone...? Siamo arrivati?-
-esatto Zu, per un po questa sará la tua cameretta, che ne pensi?-domandò con foga di sapere il suo parere.
Izuku si stropicciò gli occhietti e subito il suo volto si accese di meraviglia, l'aria assonnata era sparita in pochi secondi.
-È PER ME? DAVVERO?!-
-certo! Voglio solo il meglio per il mio fratellino-
Izuku strinse il collo di Tomura in un abbraccio fortissimo, mentre indicava ogni dettaglio come se fosse la figura di un libro fantastico, appena fu messo a terra, Izuku corse in ogni angolo della camera ammirando anche i giocattoli nuovi di zecca, pianse dalla gioia abbracciando ancora Tomura.
-deduco che ti piace?-
-LA ADORO!-
-sono contento di saperlo, ora mettiti il pigiama che ti ha dato la mamma, è tardi per te, sai?-
-va bene!-
-mi cambio anch'io, torno subito-
Tomura pensava mentre si dirigeva nella sua stanza, sapeva che All for One voleva che Izuku diventasse piú forte di prima, malgrado amasse tantissimo suo figlio non poteva accettare nessuna debolezza da parte sua e Shigaraki capiva perché, Izuku era comunque rimasto di indole buona, ma si domandava se avrebbe potuto spingerlo oltre la linea di confine, era pur sempre tornato bambino e Tomura teneva a lui più di prima.
-fratellone sono pronto!-
Lo sentì urlare mentre stava tornando nella camera.
Izuku andava molto fiero del suo pigiama, che puntualizzò aver scelto da solo, maglietta e pantaloni color mandarino che avevano la faccia di una volpe sul petto, sotto il braccio teneva il peluche che Tomura gli aveva regalato, cosa che lo fece sorridere.
-pronto per dormire? Domani giornata lunga-
Izuku annuì in risposta, saltando sul letto ed infilandosi sotto le coperte.
-puoi dormire con con me?-
-paura del buio?-
Il bimbo gonfiò le guance e guardò male Tomura.
-certo che no! Mi mancano mamma e papà... Tutto qui-
-va bene... Ma solo per stasera-
Fortunamente il letto era abbastanza largo per entrambi e dopo una breve favola su cavalieri e draghi, Izuku si addormentò con un grosso sorriso, mentre Tomura ormai aveva la conferma che niente e nessuno avrebbe rovinato Izuku, se qualcuno avesse anche solo provato portarglielo via...
L'avrebbe sicuramente ucciso.
-forse è questo che Sensei ha provato quando l'ha fatta pagare a quell'idiota che ti fece del male-pensò mentre spostava un ciuffo di capelli dalla fronte di Izuku.
Ma la testa di Shigaraki pensava anche a come far desistere quel gruppo di eroi che ancora lo cercava, e sapendo che Bakugou ed All Might lo avevano visto, l'unica soluzione era distruggere ogni loro speranza.
a casa Todoroki qualche ora prima
Quando Touya rientrò in casa dovette assistere non solo alla bellezza dei piatti che suo nonno e suo padre avevano preparato (ma probabilmente era quasi tutto lavoro di Fujii) ma anche alla vista di Fujii che stava facendo un facepalm verso Natsuo ed Enji che stavano litigando, insomma nulla di nuovo.
-che è successo?-
-non ho ben capito, ma riguardava delle spezie-rispose Shouto.
-dove sei stato? Ci hai messo una vita!-brontolò Natsuo voltandosi verso il fratello.
-lo so, lo so, scusatemi ma un mio vecchio amico era in citta e dovevo vederlo assolutamente-
-davvero? Chi?-
-non lo conoscete-
-hey, che notizia dovevate darci?-domandò Fuyumi appena tutti si sedettero al tavolo.
-Touya lo dici te o devo farlo io?-Fujii sembrava emozionato.
-nonno ti prego, non è niente di che-rise Touya.
-ebbene?-
-hanno ufficialmente nominato Touya l'eroe numero uno dell'intera Inghilterra!-
-che?! Davvero?!-urlò Natsuo.
-ma non è niente di che... Davvero..-
-è una notizia fantastica!-
-mamma dai...-arrossí.
-nonno, funziona come qui da noi il sistema di posizione degli eroi?-
-no, è piú complicato, normalmente non ci sono posizioni, al massimo piú notorietà, la classifica è una top ten dove mettono solo gli eroi migliori che hanno stabilito un record o si sono dimostrati meritevoli di una delle posizioni-
-tipo te, papà-disse Enji.
-facevo il mio lavoro-
-quindi hai fatto un'impresa grandiosa eh fratellone?-Natsuo gli diede alcune gomitate al fianco.
-dai scemo!-
-ha battuto il record di arresti ed inoltre è stato l'unico a non distruggere edifici di continuo-
-basta fare attenzione-
Mentre tutti si stavano complimentando con Touya, quest'ultimo notò l'espressione di suo padre, dietro quel sorriso stava nascondendo altro.
Più tardi, mentre la tavola veniva sparecchiata e Fujii stava parlando con Shouto, Touya rimase da solo con suo padre.
-quindi sei il numero uno adesso-
-cosí pare-
-Touya io...-
-non dire niente, ti prego... Sono qui solamente perché nonno voleva dare la notizia e perché non so dirgli di no-
Enji rimase in silenzio, cercando di osservare gli occhi di suo figlio che rimanevano bassi ed inespressivi.
-volevo solo dirti che... Sono fiero di te-
Touya lo fissò con aria poco impressionata, quasi annoiata.
-risparmia i discorsi di redenzione con me-
-non volevo ferirti in nessun modo, ne te né nessun altro, ho sbagliato, lo so, ogni giorno non smetto di pentirmi delle mie scelte, ti prego Touya dammi solo un'occasione, non ti deluderò-
Il corvino incrociò le braccia, accennando un sorriso sadico.
-non credo proprio di poterlo fare-
-Touya ascolta so che-
-cosa sai? Niente, non mi conosci, non puoi sapere nulla-
-mi dispiace, mi dispiace davvero tanto-
-è un po tardi per le scuse, non ti pare?-
Si alzò dal tavolo, sbuffò prendendo il cellulare, sollevò un sopracciglio fissando lo schermo, uscì in giardino e si mise a fare una chiamata.
-va ancora male?-chiese Fujii sedendosi vicino ad Enji.
-non mi perdonerà mai...-
-Touya sa che sei cambiato ma... Cerca di capire figliolo, ne ha passate veramente tante, ed ora ha molte altre cose a cui pensare-
-lo so, vorrei solo poter fare di più-
Touya rientrò in casa sbuffando come un treno.
-problemi?-
-devo tornare in patria-
-COSÍ PRESTO?!-urlò Natsuo.
-purtroppo si, c'è stata un'evasione di massa ed hanno bisogno di me, domani mattina arriva qualcuno dell'agenzia a prendermi in aereoporto-
Natsuo si mise a protestare mentre Fuyumi e Rei provavano a calmarlo, Shouto osservava suo fratello allibito, Fujii ed Enji facevano lo stesso.
-mi dispiace ma ci sono criminali da catturare-
-non è una scusa!-
giorno successivo, con Izuku
Izuku si svegliò da solo nella stanza, fatta eccezione per il suo fidato compagno di pezza, sentí Tomura parlare dalla cucina e mentre, a piccoli passi, Izuku si avvicinava una figura dalle fattezze simili ad una nebbia nera, stava trafficando ai fornelli, mentre Tomura era al telefono con qualcuno.
-si, hai capito bene, non voglio nessuno che possa fornire una descrizione... Fai a modo tuo-sembrava infastidito.
La figura notò Izuku facendo segno a Tomura di tagliare il discorso, cosa che fece immediatamente dopo aver farfugliato qualcosa al telefono.
-ben alzato Izuku, dormito bene?-
-si!-
-oh giusto, Izuku ti ricordi di Kurogiri?-
-non credo possa, è passato molto tempo-rise Kurogiri scuotendo il capo.
-si mi ricordo, cioè un po, venivi a trovare papà ogni tanto-
-giustissimo Yamikumu, non potevo aspettarmi altro da te-
-hai fame? Kurogiri passa sempre per farmi la colazione-
-un po-
-tuo padre mi ha detto che adori le frittelle con le mele, corretto?-
Izuku guardò Kurogiri con gli occhi illuminati, annuendo rapido.
-beh allora spero ti piacciano queste-
Tomura approfittò di quel momento dove Izuku era occupato per sgattaiolare nel suo ufficio, doveva preparare tutto alla perfezione se la cosa si doveva fare.
Dopo aver finito di mangiare una quantità di frittelle superiore al suo peso, Izuku corse a vestirsi, sapeva che oggi avrebbe dovuto fare alcune cose con Tomura e non vedeva l'ora di mettersi all'opera, mentre cercava dei vestiti, a parer suo, adatti ma finì con il buttare all'aria i vestiti che sua madre gli aveva dato.
-ma che combini?-domandò Tomura fermo davanti alla porta.
-mi preparo!-
-hai fatto un putiferio-
-volevo vestirmi elegante-
-non c'è bisogno Izuku, mica è un incontro di chissà che importanza-
-oh...-
-facciamo cosí, la prossima volta che avrò un incontro serio e mi servirà una spalla ti porto con me va bene?-
-davvero??-
-promesso-
Izuku finalmente si era vestito ed aveva rimesso in ordine tutto, Tomura voleva prendere la strada panoramica per andare alla base, era un'occasione per passare altro tempo con Izuku e parlargli del suo futuro, o perlomeno accennargli come andranno le cose, Kurogiri non obbiettò alla decisione di Shigaraki, anzi, la trovava utile per spiegare le cose al piccolo, quindi solo lui sarebbe arrivato prima e avrebbe cercato di contenere certe persone che volevano rivedere Izuku più ardentemente che rapinare una banca.
-noi andiamo-annunciò Tomura mettendosi la giacca.
-fate attenzione e godetevi il viaggio-
-a dopo Kurogiri!-disse Izuku con un sorriso in faccia.
Appena uscirono dall'edificio, Tomura afferrò immediatamente la mano ad Izuku, gli occhi rossi si muovevano rapidi dappertutto, doveva pur sempre tenere alta la guardia.
-andiamo Tomunii?-
-certo Izuku, subito-
Una ventina di minuti dopo, passati a parlare di cose da bambini Tomura si fece serio, prese Izuku in braccio cosí che la conversazione fosse piú o meno privata.
-Izuku sai perchè il tuo papà ti ha voluto lasciare per qualche tempo con me?-
Izuku pensò, spostandosi i ciuffi bianchi dal viso.
-perchè voleva stare un po con mamma e perchè cosí potevo farti compagnia?-
-non solo per quello-rise.
Gli occhi verdi di Izuku lo fissarono con confusione.
-sai che non sono veramente tuo fratello giusto?-
-si ma non mi importa! Sei sempre il mio fratellone-
-certo Izuku, e questo non cambierà mai, ma... Tuo padre si è preso cura di me e ha deciso di darmi le redini del suo impero, sono dove sono ora grazie a lui-
Il bambino rimase silenzioso, ascoltando con attenzione.
-sia io che tuo padre vogliamo assicurarci che appena sarai grande abbastanza, tu possa prendere il tuo posto in questo impero, è il business familiare dopotutto-
-ma... E se non fossi bravo? Tu sei bravissimo nel tuo lavoro, papà lo dice sempre-
-lo sarai anche tu, sono qui per insegnarti tutto e non solo su come coordinare tutta la baracca-
-e per cos'altro?-
-appena avrai il tuo quirk lo saprai-
Izuku fissò Tomura incuriosito.
-siamo quasi arrivati-
Non mancava molto per arrivare al ristorante, potevano vederlo da lontano.
-possiamo mangiare del katsudon a pranzo?-
-certo! Basta chiedere-
-yay!-
Appena si aprì la porta i camerieri salutarono i due come se fosse arrivato un reale.
-sono tutti arrivati?-
-si signore! Sono tutti in cucina-
-bene, continuate pure a lavorare e scusate l'interruzione-
Tomura ed Izuku passarono dalle cucine fino a raggiungere un ascensore, scesero per un po, arrivando in un lungo corridoio che precedeva una porta, Izuku era intimorito dal farfugliare che sentiva provenire da esse, si strinse a Tomura osservando timoroso la porta.
-non c'è da avere paura Izuku, ci sono io con te-
Appena entrarono furono accolti da tanti sguardi ed un silenzio tombale, che dopo nemmeno un secondo fu interrotto da una voce femminile che si era precipitata verso i due.
-Shigaraki! Ma quello è Izuchan?!?-
-Toga, razza di esaltata abbassa la voce!-
-ma sono troppo felice! Finalmente Izuchan è tornato! Ciao Izuku! Ti ricordi di me??-
Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che un uomo mascherato dalla testa ai piedi spinse via Toga.
-IZUKU! SONO COSÌ FELICE DI VEDERTI! Non volevo nemmeno essere qui, è una perdita di tempo!-
-che piacere vederti Izuku!-disse un altro che indossaca una maschera bianca con disegnata una faccia.
-questo moccioso è Izuku? Bah che delusione-
-è il nostro Izuku? Sicuri sicuri??-
-SMETTE DI URLARE!-gridò Shigaraki furioso.
Appena si zittirono tutti, Tomura prese un bel respiro profondo.
-si, lui è il nostro Izuku e lo dovremmo preparare per quando sará grande e diventerà il capo della baracca-
Muscolar farfugliò qualcosa di incomprensibile e si rimise a fare quello che stava facendo.
-posso abbracciarlo?-domandò Toga.
-no-
-Shigaraki sei crudele! Te puoi stare con Izuchan tutto il tempo che vuoi!-
Mentre i due discutevano, Izuku fu messo a terra, evitando cosí di finire in una zuffa tra i due "adulti", in compenso Twice fu di ottima distrazione al piccolo che ebbe modo di aprirsi di più e parlare tranquillamente con quasi tutti i presenti.
-ma perché state nel seminterrato?-
Twice guardò Compress con il panico negli occhi, ringraziando il cielo Toga e Tomura avevano smesso di bisticciare e quest'ultimo prese in mano la situazione.
-vedi Izuku... Tutte queste persone non hanno un posto dove stare, non possono lavorare e nemmeno avere una casa loro, sono... Emerginati dalla società ed io e tuo padre ci occupiamo di aiutarli e cambiare le cose-
Izuku ascoltava attentamente.
-gli eroi non sono quello che sembrano... Un mucchio di pomposi idioti che non pensa a quanto quel titolo sia inutile-
-ma... Toucchan non è cosí-
Shigaraki esitò un attimo nel rispondere
-lui è un'eccezione, perché ha vissuto come noi e sa cosa vuol dire essere degli scarti-
Gli occhi verdi di Izuku guardarono fissi il suolo.
-non temere Izuku... Siamo qui per istruirti come si deve, capirai presto cos'è giusto e cos'è sbagliato a questo mondo-
-se... Se me lo insegnerai tu sono certo che capirò tutto-sorrise verso Tomura.
-bravo Izuku-
Twice e Compress annuirono soddisfatti e Toga soffocava urli a causa della faccina adorabile di Izuku.
-oh oh! Devi vedere Machia! Se scopre che eri qui e non te l'ho fatto salutare mi trasforma in una piadina!-
-Twice asp-
Ma Twice aveva giá preso Izuku in braccio e stava correndo verso Kurogiri che non li aveva visti, Shigaraki fumava dalla rabbia mentre andava loro dietro.
con la famiglia Todoroki, all'aeroporto
-mi raccomando evitate di farlo impazzire-raccomandò Touya.
-ormai il nonno ha la scorza dura, non potrà mai impazzire-
-fidatevi può... Ora vado, mi stanno aspettando-
-torna presto fratellone-
-smettetela di fare il broncio voi due-
Touya salutò i suoi fratelli, sua sorella e sua madre, abbracciò suo nonno e per finire rimase per degli attimi infiniti a fissare suo padre che non aveva idea di cosa dire o fare.
-fa buon viaggio Touya-
Il corvino annuì senza proferire parola.
-e te fai attenzione là fuori, evita di morire e... Stammi bene... Papà-gli diede una pacca sulla spalla.
Enji non sapeva cosa dire, era la cosa piú vicina ad un abbraccio che potesse ricevere e gli stava bene.
-torna presto!-
-lo vorrei mamma, ma spiegalo alle mie nemesi!-
-annoiali a morte come sai fare te!-
Touya fece il dito medio a Natsuo mentre andava a cercare il suo volo.
AN: ragazzi siamo vicini alla fine e inoltre, volevo sapere se vi interessava una storia sulle origini di Fujii Todoroki, visto che ha riscosso un bel successo, almeno da quello che ho visto nei commenti, quindi... Fatemi sapere! Vi faccio gli auguri di Natale e la pubblicazione dei capitoli ricomincerà dal 6 gennaio in poi
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