34 - What you Deserve

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-ti salverò Izuku... Stavolta non mi fermerà nessuno-

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Erano trascorsi cinque anni.

Gli studenti della 1-A erano diventati eroi a tutti gli effetti, alcuni fondarono le proprie agenzie mentre altri continuavano il loro lavoro sotto la guida di eroi con piú esperienza.

Non era il caso di Bakugou Katsuki però, lui aveva la sua agenzia, dove lavorava assieme a Kirishima Eijirou e Shinsou Hitoshi, che divennero i suoi migliori collaboratori, con Todoroki Shouto ovviamente, quest'ultimo aveva preso in mano l'agenzia del padre ma lavorava volentieri assieme a loro.

I ragazzi non avevano dimenticato la promessa che si erano fatti, ogni giorno da quando ebbero l'occasione, non smisero di cercare Izuku ed Inko, ma non trovarono mai niente.

-bastardo a metà so che tuo fratello torna domani, è vero?-
-si... Non lo vedo o sento da cinque anni-
-davvero?! Una bella mancanza di comunicazione!-

Shinsou diede un calcio da sotto il tavolo a Kirishima che soffocò un urlo.

-mio fratello aveva le sue buone ragioni...-
-come mai torna solo adesso?-

Shouto fece spallucce.

-sei un coglione... Manco sai perché torna!-disse Bakugou mentre beveva il bicchiere di birra.
-beh mio nonno ha accennato ad una notizia importante-
-viene anche lui?-
 
Il bicolore annuì con un leggero sorriso.

-come l'hanno presa a casa?-
-mamma e Fuyumi sono al settimo cielo, Natsuo non faceva che urlare e mio padre, beh non credo di averlo mai visto così emozionato-
-mi fa paura pensare alla faccia di tuo padre da emozionato-rise il biondo.
-e lo dici a me?-
-ragazzi andateci piano con gli alcolici, devo guidare io stasera-
-tranquillo Hitoshi, Katsuki non si ubriaca mai, mentre Shouto... Non sta nemmeno bevendo alcool-
-hey Katsuki come sta Toshinori?-
-pieno di acciacchi ma non lo sta fermando nessuno dal continuare ad insegnare alla U.A.-
-felice di saperlo-

Katsuki pensava a come poteva essere questo momento se solo Izuku fosse stato lì con loro.

Magari avrebbe addirittura analizzato il cibo oltre che a tutti i criminali che lo incrociavano.

-Katsuki meglio andare no?-
-si si... Arrivo, che palle-
-ti ricordo che alcuni di noi hanno da lavorare anche nella U.A.-disse Hitoshi sbuffando.
-Hitoshi, non me ne frega niente-
-dopo cinque anni sei sempre il solito, cresci un pochino!-
-ma stai zitto-

In macchina era il caos, Katsuki urlava contro Hitoshi e Eijirou cercava di calmarli, mentre Shouto restava in assoluto silenzio.

Uno dopo l'altro rientrarono nelle proprie abitazioni.

Katsuki aveva voluto prendere un appartamento, poco lontano dalla sua agenzia, odiava dover fare lunghi viaggi, si preparò una tisana, mentre aspettava che l'acqua si riscaldasse entrò nello studio che aveva allestito, se gli altri avessero visto cosa aveva combinato l'avrebbero definito un pazzo ossessionato.

-dove ti sei cacciato?-pensò ad alta voce mentre fissava i vari articoli che aveva raccolto negli anni.

Il muro era pieno, di presunti avvistamenti di All for One, alcuni palesemente falsi ma altri erano difficili da provare veri, escluso uno recente, una foto di Shigaraki che entrava in una macchina dai vetri oscurati, dall'inquadratura si vedeva qualcuno al suo interno, ma non si poteva capire se fosse All for One, ma da quel poco che l'immagine mostrava si capiva che era un uomo dall'abbigliamento elegante, Katsuki aveva passato anni a raccogliere tutte quelle informazioni, ed ottenere informazionj sul gruppetto di quei pochi di cui Tomura Shigaraki si era circondato, tuttavia non era abbastanza per trovare All for One... E nemmeno Izuku.

Lo squillo del telefono lo fece sobbalzare.

-pronto?-avrebbe voluto aggiungere delle maledizioni ma era stanco.
-Bakugou! Ragazzo mio perdonami se ti chiamo a quest'ora-
-oh... figurati Yagi, ti serve qualcosa?-
-in breve, ho bisogno di una mano per portare via alcune cose da casa mia-
-si trasferisce??-
-nulla di esagerato, mi sposto qualche appartamento piú vicino a scuola, sono sempre in ritardo, piú di Aizawa, quindi...-
-ho capito, ho capito, non si preoccupi la aiuterò volentieri-
-grazie ragazzo mio.... Oh Katsuki?-
 
Sapeva benissimo cosa stava per domandargli.

-hai... Hai scoperto niente?-
 
Prese qualche secondo per rispondere.

-no, mi dispiace-
-posso aiutare in qualche modo?-
-continui ad insegnare, se scoprirò qualcosa, sará il primo a saperlo-
-grazie-

Toshinori non si era dimenticato di Izuku, diamine, per un breve periodo ne fu talmente ossessionato da ammalarsi.

Bakugou sentì il bollitore fischiare, salutò Toshinori e andò in cucina a bere la sua tisana, rimuginando un altro pochino sulla scomparsa di Izuku, quando si mise a letto sognò di trovarlo sano e salvo, e quella volta sentì la sua voce che gli diceva "ti perdono", era la prima volta dopo anni che sognava Izuku che lo perdonava.

**A casa Todoroki, il giorno seguente**

Il bicolore si era alzato prima di tutti, escluso suo padre, era giá vestito e con le chiavi della macchina in mano.

-Shouto? Non fai colazione prima?-domandò Enji che si era bevuto la sua terza o quarta tazza di caffè.
-no, grazie lo stesso, mangerò in aeroporto con Touya e nonno-
-come vuoi, basta che non ti rovini l'appetito-
-papà rilassati, andrà bene-

Il rosso farfugliò qualcosa per poi tornare in cucina, Shouto salutò rapido e uscí di casa, era giá in ritardo non voleva far aspettare nessuno.

Visto che era ancora molto presto non trovò traffico per arrivare a destinazione, ed il parcheggio abbondava, entrato in aeroporto si mise a cercare con lo sguardo suo nonno e Touya, in lontananza qualcuno lo stava salutando con la mano, era suo nonno.

-NONNO!-urlò correndogli contro e abbracciandolo.
-ah! Shouto che piacere rivederti-

La sua voce non era cambiata o faceva capire il suo stato d'animo, ma gli occhi dicevano tutto, aveva alcuni capelli grigi tendenti al bianco e parecchie rughe in piú ma era rimasto il solito Fujii Todoroki.

-Touya?-
-è laggiù con i bagagli-

Indicò un uomo alto, dal fisico abbastanza esile, lunghi capelli neri raccolti in una coda, indossava una maglietta blu scura con il simbolo di un gruppo musicale straniero, jeans leggermente attillati e delle scarpe da motociclista, sul dorso del naso aveva una lunga cicatrice ma non era ben visibile, teneva una valigia per mano e sembrava esasperato.

-nonno ti avevo detto di aspettarmi!-
-suvvia te sei giovane, puoi stare dietro ad un vecchietto come me-

Appena i due fratelli si guardarono rimasero in silenzio.

-Shouto... È bello vederti-sorrise leggermente imbarazzato.

Shouto lo abbracciò facendogli cadere di mano le valigie.

-mi sei mancato-disse a bassa voce.
-anche tu mi sei mancato Sho-

Fujii lo fece sobbalzare dando loro due affettuose pacche sulla schiena.

-in marcia giovani-
-arriviamo!-

In macchina Shouto iniziò a fare molte domande, era curioso e visibilmente emozionato.

-com'è lavorare a Londra?-
-stancante, soddisfacente ma soprattutto bello-
-risparmia le domande per quando arriveremo Shouto, ci sono cose da dire in presenza di tutti-
-si va bene, va bene, sono solo felice, tutto qui-
-era da molto che non ti vedevo cosí-rise Touya.
-sono cambiate tante cose-
-immagino...-

**a casa Todoroki**

-siamo arrivati!-

Non appena Touya e Fujii misero piede in casa, furono quasi travolti da Natsuo e Fuyumi.

Il primo "attaccò" Touya in un grosso abbraccio per poi trascinare con se anche il nonno, Fuyumi fu meno impetuosa ed evitò di travolgerli.

-beh meno due-disse Fujii dando una pacca sul capo ai nipoti.

Touya roteo gli occhi ridendo.

In sala da pranzo trovarono Rei, cosa che lasciò il corvino sorpreso, senza pensarci due volte corse ad abbracciarla.

-ciao Touya!-sembrava piú solare ed energica.
-Enji dov'è?-
-sta provando a cucinare qualcosa ma stiamo, tutti, pregando che la smetta-ammise Natsuo.
-ci penso io a salvarvi dalla sua orribile cucina-
-grazie nonno!-dissero in coro i quattro fratelli.

Non appena Fujii entrò in cucina si sentí Enji urlare che "non gli serviva aiuto", successivamente silenzio seguito da Fujii che gli diceva cosa fare e come.

-beh dai va tutto alla grande!-
-visto che ci metteranno delle ore, esco un attimo-
-dove vai?-

Touya sorrise.

-devo fare una cosa, non preoccupatevi ci metterò poco-
-va bene allora, non fare tardi-
-promesso!-

Touya salì in auto e si diresse verso il centro, tirando un respiro carico di tensione.

**nel vecchio appartem di Toshinori**

Bakugou era partito presto per aiutere il suo vecchio insegnante, ed entro poco avevano finito, considerando che Toshinori non aveva molte cose, si fermarono a mangiare qualcosa in un ristorante del centro, malgrado l'ambiente di poco gusto a Katsuki, doveva ammettere che la cucina era deliziosa.

-come sta andando il lavoro ragazzo mio?-
-non male, c'è parecchio da fare e devo sgridare sempre Eijirou ma ormai c'è abituato-
-avete messo su una bella squadra, sono fiero di avervi potuto insegnare tutto il necessario-
-non a tutti purtroppo-sussurrò mentre si portò il cucchiaio alla bocca.

Yagi sospirò tornando al suo pasto.

Sentirono la porta del ristorante aprirsi ed un corvino entrò salutando due camerieri, come se si conoscessero da tempo.

-Touya! Ben arrivato!-
-il capo non ci aveva detto che arrivavi oggi!-
-dovevo immaginarlo, sempre a ignorarmi, quella testa di mocio-
-cercavi il marmocchio?-
-bingo!-
-ah dovrebbe arrivare con sua madre a breve, prendi pure posto al solito tavolo-
-non posso, pranzo con la mia famiglia, ma Tom?-
-ha un incontro, tornerà stasera-
-allora saluto solo la famogliola e ripasso piú tardi-
 
Il corvino si avviò verso l'uscita mentre Bakugou stava andando al bagno, il biondo credeva di averlo giá visto da qualche parte ma scosse il capo.

-Toucchan!-

Una vocina squillante catturò l'attenzione di Touya che si abbassò, poco prima dell'entrata, abbracciando un bambino dai capelli bianchi, seguito da una giovane donna dai capelli verdi, le due figure fecero alzare lo sguardo a Yagi, che credeva di avere delle allucinazioni.

-ciao piccolo! Stavo proprio cercando te!-
-papà ci ha detto che venivi!-
-sa sempre tutto vero?-
-come babbo natale!-
-abbiamo fatto in fretta, non vedeva l'ora di vederti!-spiegò la donna.
-posso immaginare-rise.
-andiamo a prendere un gelato-
-signorino prima devi pranzare-
-uffi mamma... Allora andiamo a chiamare papà!-iniziò a tirare la mano di sua madre e Touya con forza.

I tre uscirono senza notare Yagi che si era alzato, con gli occhi spalancati e senza forza di parlare.

-Yagi tutto ok?-
-era lui... Era lui Bakugou! Era lui!-

Per un attimo lo guardò confuso, poi corse fuori vedendo due persone che la sua mente non poteva scordare, Inko ed Izuku Midoriya, ma erano.... Ringiovaniti, Inko sembrava avere poco più che trent'anni ed Izuku... Non poteva averne piú di cinque, il corvino con loro non poteva essere All for One, inoltre sembrava più preso da Izuku, che non smefteva di fargli domande.

-sono loro vero? Non sono pazzo?-domandò Toshinori arrivato accanto a Katsuki.

Non sapeva cosa dire, era sicuro che fossero loro, dovevano esserlo, ma era troppo bello per essere vero.

-cosa facciamo...?-domandò Yagi.

Mentre Katsuki cercava di pensare a qualcosa, un uomo alto e vestito elegantemente si avvicinò ai tre, Yagi e Katsuki sapevano benissimo chi era, malgrado avesse cambiato colore di capelli ed il viso fosse in qualche modo più giovane, il corvino saluto i tre dopo aver guardato l'ora sul cellulare e correre via con furia, erano rimasti solo loro, Izuku indicava vari negozi di dolci pregando i suoi genitori di portarlo a prenderne alcuni.

-prima pranziamo, conosci le regole!-

Izuku gonfiò le guance, poi annuì arrendendosi, allungò le braccia verso suo padre che lo prese in braccio, Inko si avviò dentro il ristorante mentre All for One guardò dritto negli occhi Yagi e Katsuki, con un sorriso di vittoria sulle labbra, si avvicinò a loro, con Izuku che teneva il capo appoggiato sulla sua spalla, sembrava essersi addormentato di colpo, doveva aver usato un quirk per non fargli sentire il discorso.

-che piacevole sorpresa, non pensavo di trovarvi qui-
-cosa hai fatto...? All for One cosa hai fatto?!-
-non c'è ragione di alzare la voce-
-che cazzo hai fatto ad Inko ed Izuku?!-
-vedete... Dopo tutto il trambusto e gli imprevisti... Volevo ricominciare, posso godermi tutto il tempo con la mia famiglia senza problemi-
-cosa mi impedisce di prenderli e portarli via da te?!-soffiò Bakugou tra i denti.

All for One sorrise, dando una leggera pacca sulla schiena di Izuku.

-non lo farai, nessuno di voi farà niente, cosa penserebbe la gente di un eroe che strappa un bambino dalle mani del padre? Inoltre... Chi crederebbe che io sono All for One? Siamo cittadini americani in vacanza in fondo-
-tu non... Non-
-avanti Toshinori, hai rovinato la vita di mio figlio una volta... Perché rovinarla ancora?-
-tu lo rovinerai! Lo hai portato via dal suo sogno, lo hai ucciso! Non è rimasto niente del vecchio Izuku!-
-è vero, il vecchio Izuku non c'è piú, ora è un bambino totalmente diverso, avrà possibilità che quelli come te gli hanno negato, ma di certo non gli impedirò di essere felice, siete stati voi a mandarlo da me, grazie alle vostre scelte-

Non dissero niente, non avevano niente da dire, Izuku si voltò verso di loro, con la faccia confusa, poi spalancò gli occhi.

-oh! Oh! Tu sei Ground Zero, vero??-
-io... Si-sussurrò.
-che forte! Vorrei poterti chiedere un autografo ma non ho il mio quaderno con me-ammise un po deluso.
-potrei...-iniziò ma venne interrotto da All for One.
-sarà per un altra volta Izuku, ora dobbiamo andare, la mamma ci starà aspettando-
-vero!-

Inko si era affacciata facendo segno ai due di entrare.

-vai pure Zu, ti seguo!-
-va bene papà! Ciao ciao signor Ground Zero! Ciao ciao signore!-saluto Yagi e Katsuki mentre correva da sua madre.
-ormai è finita All Might... Ho vinto io-

Sorrise mentre lo sorprassò per andare dalla sua famiglia.

-non hai vinto... Non... Non posso accettarlo!-
-dovreste smettere di inseguire dei fantasmi, se non ricordo male... I Midoriya sono... Morti no?-

Poterono solamente fissare la figura entrare nel ristorante, non potevano lasciarli andare cosí, non era giusto.

Katsuki tirò fuori il cellulare per chiamare Eijirou ma la mano di Toshinori lo fermò.

-lascia perdere Katsuki-
-perchè dovrei farlo?! L'ha visto no?! È là davanti a noi! Non possiamo lasciare che rovini Izuku un'altra volta!-
-ha ragione lui Katsuki, se Izuku è diventato un villain è stata solo colpa nostra-
-come può dire cosí??-
-guardalo adesso... È cosí felice-

Katsuki rimase a fissare la famiglia, con occhi confusi e carichi di rabbia verso All for One, per colpa sua aveva perso Izuku ma non questa volta, non avrebbe permesso a quell'uomo di portarlo via e farlo diventare quello che voleva.

Rimase in silenzio mentre andavano via dal centro.

-ti salverò Izuku... Stavolta non mi fermerà nessuno-

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