27 - I See Fire

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-Tomura è degno di quel titolo, posso assicurartelo... Ma il tuo esame è per me...-
-PERCHÉ?-
-perché, come Shigaraki Tomura, anch'io sono stato scelto per essere l'erede di All for One-

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-nonno come stai? Beh si... Lo so che non puoi rispondermi però... Spero tu possa sentire la mia voce...-

Stava seduto di lato su una sedia, vicina al letto.

-mi dispiace cosí tanto, avrei voluto... Avrei voluto fare qualcosa-

Prese rapidamente fiato.

-ti prometto che quando sará tutto finito, andremo via da qui, vivremo in Inghilterra e ci prenderemo cura l'uno dell'altro!-

Si guardò alle spalle sentendo un rumore.

-ora devo andare... Tornerò presto ok? Tu cerca di riprenderti velocemente-

Scavalcò la finestra da dove era entrato poco fa, scese e andò via, quando tornò alla base erano tutti tesi e preoccupati.

-cosa è successo?-
-All for One è stato catturato-rispose freddo Kurogiri.
-e Izuku?-
-lui è qui... Sta parlando con Shigaraki-

Dabi andò nella stanza dove i due si erano messi a parlare, spalancò la porta bruscamente causando un verso di sorpresa dai due.

-bussa la prossima volta stupido posacenere-
-la prossima volta me ne ricorderò, Izuku stai bene?-

Non rispose, visibilmente infuriato e turbato sospirò.

-cosa facciamo? Andiamo a liberarlo?-domandò Dabi.
-non credo che mio padre voglia questo... Dobbiamo metterci in gioco e osare di piú... Diamo loro un vero motivo per temere la Lega dei villain-
-cos'hai in mente?-

Izuku sorrise.

-la U.A. si riempirà di eroi e studenti di altre scuole, una sfida tra le due, attaccheremo durante questo evento...-
-mi piace, quando si terrà l'evento?-
-abbiamo quattro mesi per preparare tutto... mesi che sfrutteremo al meglio-
-che aspettiamo? Diamoci da fare-disse Tomura contento.
-ma ci servono altri nomu...-
-Kurogiri mi ha parlato di una persona che Sensei conosceva... Uno scienziato... Un certo Tsubasa-
-andiamo da lui immediatamente...-

Nel Tartarus la situazione era raggelante, All for One era tenuto sotto strettissima sorveglianza, legato con una camicia di forza e un elmetto sopra la testa che gli lasciava scoperta la bocca, era stato bloccato contro un muro, riusciva a muovere solo il collo.

Hisashi era sorpreso di vedere, l'elmo aveva delle aperture per gli occhi, Endeavour e All Might davanti a lui, sguardi rabbiosi che avrebbero voluto solo aggredirlo.

-vi inviterei a sedervi ma... Sapete-
-fai poco lo spiritoso All for One!-tuonò Enji.
-oh? Perché tutta questa ostilità?-
-hai plagiato un ragazzino! Lo hai spinto ad abbandonare il suo sogno e lo stai lentamente cambiando come ti pare a te!-
-come mai ci tiene cosí tanto? Se non ricordo male Izuku è MIO figlio-
-sono faccende private!-
-oooh ho capito... È perché è in contatto con suo figlio? Come si chiama? Touya?-

Enji sgranó gli occhi.

-non sia così sorpreso, sono a conoscenza di molte cose che mio figlio non mi dice-
-Todoroki basta, sta cercando di farti innervosire-

Gli occhi blu di Toshinori si spostarono su All for One.

-sei cosí ipocrita All Might... Dopo questo credi veramente che Izuku tornerà da te? No... Lo hai portato esattamente dove doveva essere-
-che stai dicendo?-
-volevate cosí tanto salvarlo, per un motivo o per un altro... Ma alla fine... L'avete solamente spinto di piú verso di me, mi dispiace per Inko che dovrà soffrire per colpa vostra-sospirò addolorato, poi sorrise fissando nuovamente l'eroe-non mi potrete tenere rinchiuso, lo sapete entrambi, appena sarà il momento giusto... Tornerò a casa-
-non lo farai! Dovessi restare qui a tenerti d'occhio per sempre!-
-fai pure All Might... Ho tutto il tempo del mondo-rise.
-cosa vuoi fare ancora? Non hai reso quel povero ragazzo l'ombra di se stesso?! Quanto dolore vuoi causare alla tua famiglia?!-
-proprio tu vuoi farmi la predica Todoroki Enji? Il bue che dice cornuto all'asino-rise.
-tu maledetto...!-
-ho molte sorprese in serbo per voi... Tutti voi e non vedo l'ora do vedere le vostre facce-
-perché ce ne stai parlando?-
-perché non potrete fermare gli eventi messi in moto, vi siete rovinati da soli-
-Inko ed Izuku Midoriya saranno portati lontani da te!-
-penso che vi sarà impossibile farlo... Shoganai e Shigaraki hanno tenuto sotto controllo ogni minimo dettaglio-
-quei due lavorano per te quindi...-
-lavorare per me? Oh no... Loro due sono i miei eredi All Might...-
-non solo hai portato via Izuku e Tenko Shimura dalla strada giusta... Ma hai anche plagiato un terzo ragazzino?!-
-ha fatto un lavoro eccellente con Gran Torino non ti pare? Tutti i villain lo rispettano e gli eroi lo temono, Shigaraki ne è cosí orgoglioso-
-lo fermeremo... E... E riuscirò a far capire ad Izuku che tu... Tu non provi vero affetto per lui, né per sua madre, li hai usati per non so quale malato motivo... Farò aprire loro gli occhi ed Izuku tornerà quello che era prima di te!-
-NON OSARE DIRMI CHE COSA PROVO!-tuonò furioso-INKO ED IZUKU SONO LA COSA PIÚ PREZIOSA CHE HO!-

Furia cieca adornava la possente voce di All for One, fece sobbalzare entrambi gli eroi.

-NON SEI CAPACE DI AMARE! COSA NE SAI DI IZUKU?!-

All Might strinse i pugni.

-abbiamo finito con le chiacchiere?-All for One abbassò il tono cercando di riprendere la calma.
-NON LO FARÒ DIVENTARE COME TE! AVREI DOVUTO UCCIDERTI QUEL GIORNO MALEDETTO!-
-TOSHINORI!-urlò Todoroki.

Yagi si voltò di scatto verso Enji.

-basta... Non serve a niente-

I due eroi andarono via, mentre All for One sorrideva.

-cosí prevedibile...-

Dopo l'incontro con i due eroi era passato un mese, non sapere cosa Inko e Izuku stessero facendo o se stessero bene lo uccideva, rimase silenzioso, pensando a cosa poteva fare una volta scappato.

Sarebbe scappato, quello era inevitabile.

Mille pensieri ed idee che balenavano nella sua mente, ma la sua testa si concentrava quasi sempre sulla sua famiglia e pregava che Izuku non si stesse mettendo nei guai.

In ospedale, Todoroki Fujii era sveglio, avevano deciso di toglierlo dal coma, le condizioni era ancora delicate ma non tanto da lasciarlo in quello stato, il viso era diventato un po asciutto, come il fisico, gli occhi stanchi cercavano di capire dove si trovasse.

-signor Todoroki ben svegliato!-
-dove... Dove mi trovo?-
-in ospedale signore, si è appena svegliato da un coma farmacologico, siamo tutti in po sorpresi di vederla giá in piedi, ma essendo un Todoroki non c'era che aspettarselo!-

Fujii si passò una mano tra i capelli.

-mio figlio sa che sono sveglio?-
-non ancora, lo possiamo chiamare se vuole-
-no io... Devo vedere un'altra persona prima... Potete chiamarlo?-
-ehm certo, mi dica il numero e provvederò-

Dopo che gli furono dati dei vestiti che Enji gli aveva fatto recapitare alcuni giorni dopo il ricovero, Fujii si vestí, non voleva tenere la camicia dell'ospedale, se non fosse stato in preda ai dolori e alla fame sarebbe anche andato via da solo, ma i dottori lo avevano pregato di restare ancora per un po, inoltre doveva essere accompagnato a casa, guidare o camminare troppo lo avrebbe solo affaticato e non poteva permettersi di rischiare altre complicazioni.

Erano passate alcune ore da quando aveva fatto chiamare il nipore, stava per rinunciare alla possibilità di vedere arrivare qualcuno, ma sentendo la porta aprirsi con calma ebbe qualche speranza.

-Touya?-
-si... Ciao nonno...-la porta restava semi aperta, e la voce del ragazzo era titubante.
-che ci fai lì? Entra!-
-non... Non posso...-
-che vuol dire non puoi? Vieni su... Va... Va tutto bene?-
-se entro... Non... Non devi spaventarti-
-ragazzo mio come potrei spaventarmi? Su avanti-

Fujii sgranó leggermente gli occhi, non era il Touya che aveva sempre visto, la pelle era orribilmente bruciata, tenuta attaccata a quella sana con piccoli pezzi di metallo, sentì una fitta tremenda al cuore.

-io... Ti ho mentito nonno, questo... È questo il mio vero aspetto... Un amico creava un illusione quando dovevo vederti, non... Non potevo farmi vedere cosí!-non lo guardava in faccia.

Fujii si stava avvicinando con calma, senza pronunciare una parola.

-i-io... Io sono un villain, era l'unica cosa che potevo essere! Un... Un fallimento come me non poteva fare altro, volevo dirtelo ma... Avevo paura che anche tu mi avresti abbandonato! Io... Sono corso qui senza pensare o aspettare e... E...-

Fujii lo abbracciò, come se fosse l'ultima volta che potesse farlo.

-n-nonno...?-era incredulo, stupito.
-Touya, meraviglioso ragazzo. Coraggioso, coraggioso uomo.
Non ti abbandonerò mai e poi mai, ti voglio bene e non mi importa come sei o chi hai scelto di essere-

Dabi lo strinse a sua volta, piangendo silenzioso.

-non sei un fallimento, non lo sei mai stato-
-mi dispiace cosí tanto, ho... Ho fatto... Ho fatto un casino...-
-non hai nulla di cui scusarti...-
-voglio solo... Che questa storia finisca... Voglio andare via con te!-
-andrà tutto bene ragazzo mio...-
-perché ne sei cosí sicuro?-

Suo nonno sorrise guardandolo negli occhi.

-so che farai la scelta giusta, sei migliore di cosí, sono sicuro che non permetterai all'incendio intorno a te di consumarti-
-perché...? Non... Non...-
-il fuoco che brucia dentro di te è piú forte di quello che ti circonda-

Dabi appoggiò il viso contro il petto di suo nonno, tremando leggermente per il pianto.

-dovrei smetterla di fare discorsi legati al fuoco vero?-rise.
-heh... Forse...-

Rimasero lí, godendosi la compagnia reciproca e quel momento parve durare per sempre.

Ma Dabi doveva andare via, sebbene non volesse farlo.

-Touya non... Non devi andare via per forza-
-mi dispiace nonno ma devo farlo... Quando finirà tutto... Non ci sarà più nessun motivo per nascondermi-
-fai attenzione, non posso perderti-
-non accadrà-
-Touya...-
-si?-
-vai a trovare tua madre-

Uscì dalla finestra con uno sguardo sorpreso, quando il nipote andò via, fece chiamare suo figlio, anche lui impiegò qualche ora prima di arrivare, probabilmente era a lavoro, non si aspettava di vederli tutti presenti.

-nonno!-dissero all'unisono i tre nipoti quasi saltandogli addosso.
-ragazzi piano, vi prego-
-stai bene!-
-pensavamo di averti perduto!-
-come ti senti?-

Lo stavano tempestando di domande.

-ragazzi basta, ha bisogno di riposare non lo stressate ulteriormente-

Rivedersi era strano per entrambi, Fuyumi, Natsuo e Shouto pensarono bene di uscire con la scusa di prendere dei caffè.

-ciao... Papà...-era insicuro di poterlo chiamare cosí, guardava a terra.

Scuotendo il capo, Fujii abbracciò Enji, che si irrigidì.

-ciao figlio mio-

Con molta esitazione ricambiò l'abbraccio.

Dallo spiraglio della porta Fuyumi sorrideva, la chiuse ritrovandosi davanti le facce sconvolte dei suoi fratelli.

-non è vero-
-avete visto tutto anche voi no?-
-si ma lo trovo impossibile-sbottò Natsuo.
-è strano... Ma possibile...? Credo?-
-perché vi stupite cosí tanto?-
-perché è inquietante-
-giá, come quando ti ha scompigliato i capelli-disse Shouto guardando il fratello.
-se lo rifà lo mordo-
-sei un cretino Natsuo-
-forse... Ma ho le mie ragioni-
-cosa state complottando voi tre?-domandò Fujii aprendo la porta.
-AH! Nulla nonno! Assolutamente niente!-rise nervoso Natsuo.
-nulla davvero-
-hey dov'è il mio caffè? Non eravate andati a prenderne un po?-
-GIUSTO A TAL PROPOSITO VADO-Natsuo corse via seguito da Fuyumi che gli urlava di aspettare, visto che aveva fatto cadere il portafoglio.

-Shouto, come stai?-
-dovrei chiederlo io a te, ma... Sto bene...-
-tuo nonno sta benissimo Shouto, nulla lo può fermare-sorrise Enji affiancando il padre.

Per Shouto era stranissimo vedere suo padre così rilassato e sorridente.

-a parte la tua orribile cucina-
-papà... Non cucino cosí male-
-oh si invece! Appena esco preparo io una cena con i fiocchi-
-sarebbe bello-ammise il bicolore.

Alla U.A. le cose erano tese, Katsuki aveva parlato dei suoi incubi e della sua paura ai genitori, e le cose non andarono molto bene, all'inizio.
Successivamente i due rimasero al fianco del figlio, tranquillizzandolo quando ne aveva bisogno, anche a tarda notte.

-Bakubro come stai?-

Kirishima era stato quello che piú di tutti gli rimase vicino, cercando di essere il lato positivo in quei brutti momenti, in pochi tempo era riuscito a far arrivare Bakugou alle porte chd davano sul tetto, ma piú di quello era impossibile.
Katsuki aveva delle occhiaie da far invidia a quelle di Shinsou, dormiva poco e quel minimo era un inferno.

-potrei stare meglio-
-andrà bene, hai solo bisogno di piú tempo, pensa all'incontro con l'altra scuola! Potrai scaricare la tensione su di loro!-sorrise.
-beh... Si perché no?-

Parlare con uno psicologo non servì a molto, anzi... Ogni tanto i suoi incubi peggioravano, da quando aveva saputo che All for One era Midoriya Hisashi, la sua consolazione era saperlo lontano da Izuku e Inko, ma non sapere cosa avesse potuto fare ad Izuku era orribile. Se lo avesse manipolato? O cambiato in qualche modo?

Iniziava a maledire il momento in cui Shinsou disse alla classe, in segreto, cosa stesse accadendo.

-Bakugou non ti addormentare ancora sul banco!-disse Sero scuotendolo alle spalle.
-sono sveglio! Sono sveglio!-

Sero gli disse cosí poiché non era la prima volta che accadeva, e nessuno ci teneva a vederlo ancora in quelle condizioni, Bakugou aveva chiuso gli occhi un istante e si ritrovò sul tetto della scuola, Izuku che veniva spinto giù da Shoganai e gli rivolgeva sempre la solita maledetta frase.

"Non era quello che volevi?"

Bakugou urlò un secco "NO" e cadde all'indietro con la sedia, fece addirittura impaurire Aizawa, che per volere di una forza maggiore, riuscì ad afferrarlo prima che si spaccasse la testa contro il pavimento, il biondo era talmente scosso che a fatica respirava.

La cosa era talmente grave da aver coinvolto tutta la classe, certo non sapevano quello che Kirishima sapeva, ma avevano dei sospetti che riguardasse Izuku, ma nessuno osava domandare... Nessuno tranne Shouto, ma veniva sempre allontanato da Kirishima.

-Bakugou io... So che è dura ma puoi farcela!-gli disse il rosso fermo sul tetto-tutto a piccoli passi, come abbiamo provato-

Bakugou mise un piede oltre la porta, tenendo saldamente la maniglia.

-n-non posso-
-si che puoi! Ci sono io!-

Si disse che poteva farcela, poteva, Kirishima era là e non poteva accadere nulla di male.

-posso... Farcela, posso...-

Avanzò di un altro passo, era certo che sarebbe arrivato dov'era Kirishima, giá cantava vittoria, ma...

Lo stomaco si rigirava e nuovamente pensò al suo sogno, a come Izuku si era lanciato nel vuoto a come nei suoi sogni successivi sorridesse mentre si lasciava morire. Bakugou si rintanò all'interno della porta, respirando affannato e mettendosi una mano sulla bocca come per trattenere la nausea.

-Bakugou! Stai bene?! M-mi dispiace non dovevo premerti troppo-
-non è... Colpa tua Kirishima... Ma mia, sono troppo debole... Sono... Sono spaventato e non riesco a fare niente!-
-Katsuki...-
-non riuscirò mai a superare questa paura... Perché so che merito tutto questo-
-non è vero!-
-INVECE SI, NON LO CAPISCI?!-

Kirishima rimase in silenzio.

-se All for One ha ridotto Izuku cosí... Uccidendo l'amico che conoscevo... È anche colpa mia, l'ho aiutato ad ucciderlo e cambiarlo-
-adesso basta Katsuki! Non è vero! Izuku tornerà quello che era, farete pace e tutto si risolverà e che ti piaccia o no, sarò con te!-

Lo aiutò a rialzarsi e scesero dal tetto assieme, Kirishima cambiò l'argomento per distrarre Katsuki, incentrandolo sull'incontro che si sarebbe tenuto tra tre mesi.

In un laboratorio, ben nascosto da occhi nemici, il dottor Tsubasa si preparava a ricevere ospiti speciali.

-buon pomeriggio dottor Tsubasa-
-oh Kurogiri! Che piacere, che piacere, fatto buon viaggio?-
-come al solito... Ci sono persone che vorrebbero parlarle-

Tsubasa non era sorpreso di vedere Shigaraki, ma il ragazzo al suo fianco, con la maschera, era tutt'altra cosa.

-suppongo sappia giá chi sono-
-certamente, Shigaraki Tomura, ci rivediamo dopo molti anni, sei cresciuto molto... E... Il tuo amico?-
-per adesso lo lasci stare, è di cattivo umore ultimamente, il suo nome è Shoganai-
-quello Shoganai? Che onore!-
-risparmi i convenevoli-
-certo, certo, siete qui per i nomu e... Il seguace piú fedele di All for One-
-esattamente...-
-non sará facile convincere Gigantomachia a seguirvi, seguiva All for One senza esitazione, e purtroppo Shigaraki, hai fatto molti errori per-

Tomura mise davanti a Shoganai un braccio, avendo visto la rabbia con cui stava ler attaccare.

-hmm... A quanto pare anche tu hai un seguace fedele-
-Shoganai non è un seguace... Come me è l'erede di All for One... Lo considero come un fratello-
-sono sorpreso che All for One abbia preso un altro erede-
-Shoganai può tranquillamente convincere Machia, ne sono certo...-
-e tu cosa farai Shigaraki?-

Tomura rise prima do rispondere.

-so che ci sono persone da mettere in riga... E non vedo l'ora di cominciare, tutti lo sono-
-te la caverai?-
-non preoccuparti Sho, so cosa fare, non dubitare-
-questo mai!-
-piuttosto sei sicuro di farcela? Non voglio che ti succeda niente-
-ci penso io-

Tsubasa era sicuro di aver giá sentito quella voce ma al momento non ricordava.

-dov'è Gigantomachia?-
-ti manderò subito da lui-
-stai attento-disse Tomura.
-anche tu-.

Shoganai scomparve in una pozza di liquido nero, riapparve poco distante da un uomo gigantesco.

-E TU CHI SEI? DOVEVO INCONTRARE SHIGARAKI... PER CAPIRE SE È DEGNO DI ESSERE L'EREDE DEL MAESTRO-
-Tomura è degno di quel titolo posso assicurartelo... Ma il tuo esame è per me...-
-PERCHÉ?-
-perché, come Shigaraki Tomura, anch'io sono stato scelto per essere l'erede di All for One-

Gigantomachia parve confuso.

-ce lo hanno portato via e non ha voluto che lo salvassi, gli eroi vanno messi in riga, per questo abbiamo bisogno di te-
-PERCHÈ DOVREI AIUTARE? SEI DEBOLE! IL MAESTRO NON SCEGLIEREBBE MAI UNO COME TE-
-Machia, capisco che sei scosso s arrabbiato, lo sono anch'io ma fidati... Se non fossi stato all'altezza del compito mio padre mo avrebbe lasciato fuori da tutto questo-

Ora il gigante era in preda alla confusione piú assoluta.

-PADRE...?-
-esatto... Sono il figlio di All for One e se devo dimostrartelo... Sono pronto-

Machia era in silenzio, per circa due secondi, scoppiò a ridere, non ci credeva, Izuku non lo biasimava, era abbastanza surreale sentire una cosa del genere e crederci subito, il ragazzo sospirò, levandosi la maschera e il giacchetto, li mise da una parte per evitare di rovinarli, era pronto a combattere ma, notò che Machia smise di ridere.

-ORA CHE TI GUARDO MEGLIO...-si era abbassato verso di lui con uno sguardo serio-NOTO UNA CERTA SOMIGLIANZA... STESSO TIPO DI CAPELLI... PER NON PARLARE DELLO SGUARDO-

Ora Izuku era sorpreso, Machia aveva visto suo padre senza maschera?

-SE SEI DAVVERO IL FIGLIO DEL MIO SIGNORE... DIMOSTRAMELO!-tuonò alla fine.
-va bene Machia... Ti mostrerò cosa posso fare-

Quello che avvenne non fu un vero e proprio scontro, nemmeno si stavano colpendo, Machia osservava come Izuku si muovesse, ogni passo, mossa, parola, la collegava al suo signore.

Machia non era stupido, All for One gli aveva giá parlato della sua famiglia, molto prima che fosse ferito in modo orribile, gli fece promettere di fornire loro tutti i fondi che aveva, dopo avergli spiegato come fare in modo che nessuno potesse fare domande, seguí alla lettera e per filo e per segno ogni parola che il suo signore gli spiegò, era una delle poche volte dove l'aveva visto preoccupato veramente, quasi disperato, All for One aveva bisogno di sapere che qualcuno avrebbe guardato le spalle alla sua famiglia e Machia fu onorato di ricevere il compito, ripensò a quel giorno con un senso di nostalgia.

Gigantomachia era sorpreso di essere stato chiamato dal suo signore per un incontro, gli disse che era importante, quindi si affrettò a raggiungerlo.

Era arrivato con largo anticipo, abbastanza da vedere la macchina del suo signore fermarsi poco lontana da lui.

-Machia che bello vederti arrivato con puntualità!-

Il gigante trattenne un verso di autocompiacimento.

-sono qui perché... Sei l'unico a cui possa affidare una missione di vitale importanza, come ben saprai ogni tanto sparisco dalla scena ma ho una ragione per farlo-
-MISSIONE SIGNORE CHE MISSIONE?-
-per favore abbassa la voce-sembrava preoccupato.

Machia abbassò la testa vergognandosi, ma gli occhi scrutavano nei dintorni.

-non temere, non c'è nessuno di pericoloso... Però... C'è qualcuno di molto importante con me-
-chi, mio signore? Riguarda la missione che mi vuole affidare?-
-esattamente-

All for One era tornato alla macchina, prendendo qualcosa nel sedile posteriore, Machia poté udire un minuscola voce, piangiucchiare assonnata, appena All for One era nuovamente vicino a lui, notò un piccolo fagottino avvolto in una coperta blu chiara, il sorriso sul viso di All for one era enorme, guardava con adorazione quella piccola creatura.

-Machia lui è mio figlio-

Machia avrebbe voluto urlare, il suo signore si fidava a tal punto di lui! Tanto da fargli vedere il suo prezioso figlio! Che onore!

-se mai dovesse accadermi qualcosa, lui e mia moglie devono essere tenuti al sicuro, ogni mia risorsa deve essere loro, e chiunque di pericoloso sappia di loro va eliminato, ma loro... La mia famiglia deve restare all'oscuro di tutto, non voglio siano coinvolti-
-certo mio signore! Terrò la sua signora e il padroncino al sicuro! Farò tutto quello che vuole!-
-sapevo di potermi fidare di te Machia-

Il bambino sbadigliò, muovendo gli occhioni verdi e curiosi ovunque, si posarono su Machia che trattenne il fiato come per paura di fare qualcosa di sbagliato.

-hai visto piccolo mio? Questo signore terrà te e mamma al sicuro, non sei felice?-

In risposta ottenne solo una piccola risata.

Machia tornò al presente quando Izuku si era avvicinato troppo a lui, era convinto che questo ragazzino fosse il bambino visto tempo addietro, ed ora stava dimostrando abilità pari a suo padre, era frustrato per il tempo che scorreva, ma ci stava mettendo tutto se stesso, si fermò quando Machia se ne uscì con una fragorosa risata.

-SI SI! SEI IL PADRONCINO! SEI IL FIGLIO DI ALL FOR ONE! LA STESSA FORZA DI TUO PADRE!-
-quindi... Ci aiuterai?-
-FARÒ QUELLO CHE IL PADRONCINO CHIEDE!-
-puoi chiamarmi solamente Izuku, come tutti, ma sul campo sono Shoganai-sorrise.
-SI SI, PADRONCINO IZUKU!-

Sarebbe stata dura fargli perdere quel "padroncino".

Tsubasa era completamente sconvolto, quel ragazzino era il figlio di All for One! Nella sua testa avrebbe tanto voluto poter fare esperimenti su di lui ma si sarebbe trovato l'intera Lega dei Villain e Machia alle calcagna, per non parlare di All for One stesso.

Quando Izuku tornò nel laboratorio c'era anche Machia con lui, che lo seguiva come un cagnolino.

-ora mi ricordo di te... Midoriya Izuku giusto?-

Il ragazzo si irrigidì, cosa che non passò inosservata al gigante.

-sono sbalordito! Non sapevo che All for One avesse un figlio! Non ti avevo detto che saresti cresciuto senza unicità?-
-beh si è sbagliato... Ne ho uno o per meglio dire piú di una...-
-anche tu possiedi all for one?-
-si, ma in ogni caso... Non devo parlarne con lei, Shigaraki è ancora fuori?-
-sono solamente passate poche ore, dovresti riposarti ragazzo-
-non ho bisogno di riposare... Devo solamente essere sicuro che i miei amici stiano bene-
-non dovresti fidarti cosí tanto di loro... I villain sono tutti uguali, anche Shigaraki ti abbandonerà quando non sarai piú utile-

Izuku strinse i pugni ma prima che potesse dire o fare qualcosa, Machia lo anticipò.

-NON PARLI IN QUESTO MODO AL PADRONCINO! E NON OSI DIFFAMARE SHIGARAKI D'INNANZI A LUI! DEVE PORTARE LORO RISPETTO, SE IL PADRONCINO SI FIDA DI LORO ALLORA NON DEVE PARLARE COSÍ!-

Tsubasa rimase in silenzio, ma avrebbe voluto dire altro.

-grazie Machia-

Izuku rimase nel laboratorio, osservando i vari nomu, mentre Machia era seduto in un angolo, il dottor Tsubasa si avvicinò ad Izuku.

-come mai quella maschera? Puoi stare sicuro che nessuno farà niente, anche perché siamo solo noi tre-
-preferisco tenerla, non mi fido di lei...-
-ho aiutato tuo padre con Tomura sai? Sta cominciando a ricordare tutto... E devo dire che mi sta sorprendendo, è cambiato molto-
-cosa dovrebbe ricordare?-
-quello che ha fatto... Oh All for One non te lo ha detto?-
-detto cosa?-
-Tomura o per meglio dire, Tenko, ha ucciso la sua famiglia, certo in modo involontario, tranne suo padre, a quanto ricordo era un tipo che lo picchiava sempre per colpa del suo sogno di voler essere un eroe-

Izuku era sconvolto dalla rivelazione, anche Tomura voleva essere un eroe da ragazzo?

-esattamente come sua nonna, Nana Shimura, ma le cose non sono andate come previsto... Anche lui ha aperto gli occhi, nel peggiore dei modi-
-perché mi sta dicendo tutto questo?-
-perché? Shigaraki non è il tipo che tiene alle persone, potresti avere tutto l'impero di tuo padre ma ti limiti a stare in disparte? È uno spreco delle tue abilità!-
-non parli di Tomura come se fosse un traditore!-
-non lo sto dicendo... Ti metto in guardia, sei cosí sicuro che quando otterrà quello che vuole... Non ti abbandonerà?-

Izuku stava per perdere la testa.

-lei non sa nulla! Io e Tomura siamo piú simili di quanto pensa-
-perché? Perchè All for One ha deciso che dovevate collaborare?-
-non siamo legati solamente dal questo... O dal quirk che condividiamo... Io... Io so che lui si fida di me ed io di lui, è... È un fratello per me! E non le permetto di farmi pensare il contrario!-

Tsubasa alzò le mani, arretrando.

-fai solo attenzione ragazzo... Ti fidi troppo di chi non dovresti-

Rimase solo, pensando a quel discorso, Tomura non l'avrebbe mai abbandonato, si guardavano le spalle a vicenda...allora perché quelle parole lo facevano stare male?

Passarono piú di tre ore ed ancora nessuna notizia, Izuku iniziò a temere il peggio, ma l'arrivo di Kurogiri l'aveva rilassato.

-sono venuto a prenderti-
-stanno tutti bene?-
-stanno benissimo, solo qualche ammaccatura-

Passato il portale, assieme a Machia, Izuku fu accolto da una marea di persone, tutti villain.

-Shoganai presumo?-

Un uomo vestito in giacca e cravatta l'aveva raggiunto alla svelta, sembrava nervoso.

-si è lui...-disse Kurogiri incrociando le braccia.
-ovvio! Ovvio! Shigaraki ci ha detto di portarti subito da lui appena saresti arrivato!-
-vai pure Shoganai, io e Machia rimaniamo qui-

Izuku notò come Machia non fosse molto felice di perderlo di vista.

-non preoccuparti Machia, starò bene-lo rassicurò.

Dovette attraversare una massa enorme di gente, che gli lanciavano sguardi sospetti, ricordava la camminata dei condannati a morte, silenziosa e piena di occhi fissi sul morto che cammina.

-Shoganai è arrivato signore...-
-oh! Finalmente!-

La voce di Shigaraki suonava stanca ma compiaciuta.

-la persona piú importante è finalmente qui!-

Izuku rimase sconvolto nel vederlo con braccio e gamba fasciati come se fossero stati rotti, ma vederlo alzarsi in piedi e "correre" verso di lui era decisamente peggio.

-m-ma che fai?! Sei ferito non dovresti nemmeno alzarti!-
-stai tranquillo Shoganai, sto alla grande, ora vieni ti devo presentare a tutti-
-stai... Stai bene...?-
-certo che sto bene, abbiamo più risorse economiche e un esercito piú grande! Inoltre potrai anche vedere altri quirk! Non sei felice?-

Non lo lasciò finire che Izuku fu trascinato davanti a tutti, stava vicino a Shigaraki, le gambe tremavano e non era minimamente contento di trovarsi sotto lo sguardo di tutti.

-lui è Shoganai, mio fratello-

Izuku voltò il capo verso Tomura, sentirsi chiamato cosí davanti a tutti lo faceva stare bene.

-se qualcuno lo sfiora anche solo con un dito o lo spettina... Lo ammazzo chiaro?-

La platea urlò "si signore!" con tono di preoccupazione.

-inoltre... Anche lui detta le regole, siamo gli eredi di All for One e la parola di Shoganai è legge, detto questo... Tornate al vostro lavoro-

Tomura aveva fatto un discorso piú simile ad una minaccia ma meglio cosí, finalmente tornò a sedersi con uno sbuffo.

-cosa è successo?-domandò il ragazzo preoccupato.
-ho dovuto fare un po di casino ma nulla di serio, non devi preoccuparti, il tuo fratellone sa come cavarsela-
-quindi è vero? Sei il fratello di Shigaraki?-

Domandò l'uomo che fino a quel momento era stato vicino alla sedia di Tomura.

-ovvio che è mio fratello, non mi hai sentito prima? Shoganai lui è Re-Destro, ci siamo scontrati e come puoi vedere... Ho vinto io-
-ho... Ho notato-
-tuo fratello si è dimostrato in grado di fronteggiarci tutti-
-e gli altri?-
-stanno bene, ce la siamo vista brutta specialmente Toga, ma grazie a Twice è viva e noi siamo ancora in piedi... Muscolar ha pensato solo a spaccare teste ma nulla fuori dall'ordinario-

Re-Destro non sembrava felice di sentire il nome di Muscolar, doveva aver fatto un grande casino.

-Tomura possiamo parlare?-
-parla pure-
-in privato?-
 
Tomura annuì e si mise su una sedia a rotelle che gli avevano portato, lui e Izuku entrarono in una camera dove rimasero da soli.

-che mi volevi dire?-

Izuku lo abbracciò, lasciando Tomura confuso ed un po preoccupato.

-cosa ti prende Izuku??-
-non mi abbandonare ti prego-
-che? Perchè mai dovrei farlo?-tolse la maschera ad Izuku che era ridotto ad un singhiozzo continuo.
-io... So che è colpa mia se papà è stato preso... Io non... Non sono-
-fermo fermo, che dici? Non ti ho mai dato la colpa di nulla, e non ti lascerei mai, cosa te lo ha fatto pensare? Il fatto che ora abbiamo tutte queste risorse?-
-Tsubasa ha detto che-
-lascialo perdere, Izuku non devi ascoltarlo, quel tizio è matto, fidati-
-quello che mi ha detto... Sapevo che non aveva senso, tutto quello che ha detto su di te e gli altri, era pura menzogna ma, ho comunque avuto paura! Non posso sopportare di essere...-
-non accadrà piú Izuku, nessuno ti abbandonerà, io non ti lascio solo, qualsiasi cosa accada, sarei pronto a firmare con il sangue-
-allora perchè...-
-Tsubasa avrà voluto testare la tua fedeltà... Oppure vuole solo dividerci, ma non accadrà mai, quello che ho detto a tutti, lo penso veramente, sei mio fratello e nessuno ti farà male, ed io mi occuperò di te-

Izuku annuì, asciugandosi gli occhi con la manica del giubbotto.

-dovresti vedere gli altri sai? Gli farebbe piacere-
-s-si... Va bene...-

Si avviò verso la porta.

-Izuku-.
-si?-
-non pensare piú che ti odi, sei l'unica persona, esclusa Sensei, di cui mi fido e verso cui provo affetto-

Sorrise annuendo e mettendosi nuovamente la maschera.

Izuku si fece accompagnare dal resto dei compagni, tutti occupati a mangiare sushi.

-Shoganai? Che piacere vederti!-sorrise Toga, piena di cerotti, garze ed una benda nera sull'occhio.
-Toga che ti è successo?-
-lasciamo stare, almeno Twice mi ha salvata!-
-me lo hanno detto-

Twice salutò Izuku ma si rimise a piangere davanti una foto di Toga come se fosse morta.

-ma sta bene?-
-è Twice... Sta benissimo-ridacchiò Spinner mentre continuava a mangiare.
-dov'è Dabi?-
-ah boh, è uscito ma non so dove sia andato-
-oh...-
-vedrai che riapparirà presto-

Era contento di rivedere tutti sani e salvi, piú andava avanti e piú si sentiva a casa, gli spiegarono cosa avevano fatto e come Toga si era ritrovata in quelle condizioni, fortunamente si era risolto tutto per il meglio, Spinner gli disse di come Shigaraki aveva raso al suolo tutto quello che lo circondava, Izuku era sorpreso e curioso, ne avrebbe parlato sicuramente con Tomura appena ne avesse avuto il tempo.

Trascorsero altre ore, dove poté visitare la nuova struttura, enorme e complessa, finalmente scorse Dabi da lontano... Ma non era solo, con lui c'era anche Hawks, si avvicinò a loro e Dabi lo salutò.

-Shoganai! Sei arrivato da molto?-
-qualche ora...-
-finalmente potremo lavorare assieme eh? Non vedo l'ora di iniziare-
-perché è qui?-
-ha dimostrato di voler essere un membro della nostra piccola comunità, possiamo fidarci-
-e cosa avrebbe fatto?-
-guarda nella borsa-

Izuku rimase disgustato da quello che vide, e gli si gelò il sangue nelle vene, dentro quella borsa c'era la testa del pro hero Best Jeanist.

-basta come prova?-

Non rispose.

-lo faccio conoscere da Shigaraki, se per te va bene-
-oh certo, vai pure... Piú tardi parlerò con lui anch'io-

Mentre andavano via, con la borsa, voleva urlare, Hawks non poteva aver fatto una cosa del genere, un eroe che uccide un altro eroe?

Non era normale...

Non era...

Concepibile.

Izuku non aveva assistito alla conversazione tra Hawks e Shigaraki e non voleva sapere cosa si erano detti, non adesso, incrociò l'eroe alato nel corridoio, quest'ultimo lo salutò con un sorriso rilassato.

-ascoltami bene Hawks... Potrai aver ingannato tutti ma non me... Non mi fiderò mai di un eroe-
-cosa devo fare per far si che ti fidi? Ho... Ho ucciso un pro! Ho portato la sua testa a Shigaraki, non ti basta come prova?-
-sinceramente? No... Cosa hai offerto di valore? Un cadavere? Bel lavoro-
-Shigaraki si-
-si fida? No, non lo farà, avrà sempre un occhio fisso su di te, sono sicuro che ti avrà parlato un po di me giusto?-
-ha detto che sei suo fratello... Ed i vostei quirk sono uguali e non sei tipo con cui scherzare-
-bravo, quindi saprai che tengo a tutta la Lega dei villain e sai che se ferisci uno di loro muori giusto?-
-lo so bene... Per questo... Se vuoi distruggere le mie ali te lo lascerò fare-
-cosa?-
-vuoi una prova che valga qualcosa giusto? Quindi eccola... rendimi inoffensivo, sono pronto, se devo dimostrare la mia fedeltà, fa quel che devi-

Avrebbe tanto voluto farlo, distruggere quelle ali scarlatte e lasciarlo dolorante a terra in una pozza di sangue, renderlo...

Renderlo...

Inutile.

Ma non lo fece.

-no, non saresti utile, ma bada bene Hawks... Fai il doppio gioco e sará game over-
-non te ne pentirai Shoganai!-
-questo è tutto da vedere...-

In silenzio si affrettò a raggiungere Shigaraki.

-Tomu-nii devo chiederti un favore-disse appena aprì la porta.

I mesi passavano e finalmente il giorno era arrivato.

Gli studenti delle due scuole si radunarono, avevano iniziato giá da qualche ora il loro incontro, si svolgeva tutto nella U.A. quindi la sorveglianza si era amplificata.

-finalmente! Chi è emozionato? Io lo sono!-
-Kirishima rilassati...-rise Shinsou.
-non posso, sono curioso ed emozionato!-
-lo avevamo notato, capelli di merda-

Indossavano i loro costumi, e osservavano gli allenamenti di tutti.

-salve ragazzi allora? Avete iniziato a conoscere gli altri studenti?-domandò Mirio Togata apparso dal... Pavimento.

Kaminari e Sero cacciarono un urletto spaventato.

-oh! Mirio!-

Il biondo aveva fatto qualche capatina nella loro classe e si era fatto conoscere.

-non ancora, stavamo curiosando-
-mettetivi a lavoro altrimenti apparirà Aizawa-sensei a dirvi di non bighellonare-
-apparirà chi a dire cosa?-
-oh salve sensei! Stavo parlando giusto di lei!-

Mentre Mirio cercava di salvarsi in calcio d'angolo Bakugou si guardò piú volte alle spalle.

-hey tutto ok?-domandò Kirishima.
-io... Non lo so... Mi sento osservato-

Quella calma fu scossa da un boato.

Studenti e insegnanti videro un lato dell'edificio scolastico esplodere, un nomu, un mostruoso nomu ne era la causa, simile ad un grosso dragone nero, la pelle ridotta ad un ammasso di carne fusa su se stessa, il cervello esposto era stato coperto da un caschetto in metallo, gridò talmente forte da rompere i vetri dell'edificio.

-salve a tutti studenti ed eroi! Non c'è bisogno che ci presentiamo suppongo...-Kurogiri parlò appena il frastuono scomparve.

Il familiare portale nero fece uscire molti villain, alcuni non familiari.

-questa è l'Armata Rivoluzionaria, la conoscerete sicuramente, vi pregherei do intrattenerli mentre facciamo sparire questa patetica scuola-

Gli eroi si scagliarono contro i villain mentre gli studenti piú grandi mettevano al sicuro i piú giovani.

Erano lontani dal caos ma quello era l'obbiettivo, dividerli.

Il nomu spiccò il volo svanendo tra le nuvole, e mentre gli studenti si dividevano in gruppi sempre piú piccoli il resto dei villain si occupava di accerchiarli.

Aizawa e altri insegnanti corsero a proteggere gli studenti.

-nessuno tocca i miei studenti-disse mettendo un villain k.o.
-sensei! Che succede?? Come hanno fatto a-
-state calmi e non lasciate che il panico vi prenda! Vi porterò al sicuro-

Era accaduto tutto molto rapidamente, una figura nera che si scagliava contro Aizawa e alcune macchie rosse che cadevano al suolo.

-salve a tutti... Spero di non aver interrotto niente-

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