25 - If you knew

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Vederlo cosí indifeso, debole e...

In lacrime.

Era lí, che lo teneva lontano dal pericolo, come aveva sempre fatto.

Sorridendo, finalmente lasciando cadere in frantumi la maschera che si era dovuto costruire.

-mi... M-mi dispiace-

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-scusami per il ritardo Touya, avevo alcune cose da fare-
-nessun problema nonno-

Si guardò in giro come se cercasse qualcosa.

-non c'è il ragazzino oggi?-
-purtroppo no, suo padre lo ha messo in punizione-
-come mai? Se posso chiedere-
-non gli ha detto dove andava e l'ha scoperto, è molto protettivo verso di lui-
-capisco...-
-ma non preoccuparti, sará fuori dopo... Diecimila anni-
-non credo di poter vivere tanto-

Dabi rise.

-volevo dirti che... Enji è rimasto ferito in uno scontro-

Non rispose, cercava di mantenere una postura composta ma era sull'orlo delle risate.

-sta bene non è grave... Ora è a casa, pensavo volessi saperlo-

Non disse niente, si sedette sul divano pensando cosa dire.

-Touya io... So che non è il momento adatto, con la notizia di tuo padre ed il resto... volevo dirtelo in un secondo momento, quando tutto si sarebbe calmato ma... Se non lo faccio ora non avrò piú coraggio di farlo- 

Quella domanda, era... Era la proposta migliore che avesse mai sentito, gli saltò al collo abbracciandolo e piangendo come un matto, urlando "sí" a pieni polmoni e facendo quasi ribaltare suo nonno che gli diede alcune pacche sulla schiena.

Fujii non rimase molto, voleva parlargli nuovamente quando il suo lavoro sarebbe finito, gli aveva fatto una promessa in fondo...

Dabi doveva raccontare tutto ad Izuku, lui avrebbe sicuramente fatto salti fino alla luna, si ritrovò cosí ad arrampicarsi fino alla finestra del ragazzo in tarda notte, fu tirato dentro e due occhi verdi lo fissavano da una parte felici ma dall'altra furiosi.

-ma sei scemo? Se i miei ti vedono ti scuoiano! Beh... Mio padre almeno-
-non è che abbia molta pelle da dare-
-smetti di sparare cazzate, cosa c'è?-

Dabi si sfregò le mani.

-bene! Ascolta!-

Aveva passato due giorni a cercare delle risposte su suo padre ed ora che le aveva... Era fuori di sé, tanto che se avesse potuto distruggere la scrivania dell'uomo che aveva di fronte e successivamente pestarlo, l'avrebbe fatto, quello che gli aveva detto...

Non era vero, non poteva esserlo.

-non è vero... Non mi dica balle!-
-mi dispiace signore ma è la verità-

Non lo accettava, non era vero, lui non avrebbe mai... Sentì un pugno contro lo stomaco, e gli occhi bruciarono.

Si alzò bruscamente dalla sedia e sbatté violentemente la porta, doveva parlargli ma non da solo, chiamò sia Fuyumi che Natsuo, quest'ultimo all'inizio rifiutò, mandandolo anche a quel paese ma sentendo che riguardava Fujii accettò senza dire altro.

Prima di partire, raccontò tutto ai due, pregandoli di non dire nulla a Shouto, non poteva dirgli cosa stava succedendo.

-papà sei sicuro? Voglio dire... Non è semplice-iniziò Fuyumi.
-inoltre non sei molto delicato-aggiunse Natsuo.
-per questo vi voglio qui... Per impedirmi di fare cazzate e rovinare tutto-

I due annuirono.

Bussarono.

Fujii aprì la porta, si doveva essere alzato poco fa.

-oh... Non vi aspettavo-

Enji si trattenne, doveva prendere tutto con calma.

Fujii diede loro del caffè, seduti al tavolo notò lo sguardo preoccupato di Fuyumi verso Enji e quello di Natsuo che gridava "NON FARE CAZZATE".

-qualcosa non va?-

Enji batte la tazza sul tavolo.

-puoi scommetterci che qualcosa non va!-
-papà respira!-Fuyumi mise una mano sul braccio del padre.

I due si fissavano, Enji furioso e gli occhi arrossati mentre Fujii... Nulla.

-perchè? Dimmi perché!-
-Non so di cosa tu stia parlando-
-CAZZATE!-
-PAPÀ!-gridò Natsuo, anche lui con una mano sul braccio del padre.

Fujii si alzò prendendo le tazze e mettendole nel lavandino, poi tornò a sedere.

-COSA CREDI CHE SIA?? UN GIOCO?!-

Sia Natsuo che Fuyumi erano... Sconvolti, il loro padre stava piangendo, lacrime rabbiose che non si fermavano.

-cosa avrei fatto ora?-

Enji si calmò quel che bastava per farsi lasciare dai figli, Fuyumi mormorò un "con calma" che lo fece inalare tremolante l'aria, Natsuo guardò da un'altra parte, anche lui avrebbe voluto piangere, si sentiva male al pensiero.

Ci volle un minuto intero e Fuyumi che tenne stretta la mano a suo padre, prima che Enji potesse trovare la forza di chiedere, senza rabbia ma con confusione e incredulità.

-perchè hai cercato di suicidarti?-

Fujii non voleva rispondere, onestamente non voleva, si portò una mano sul viso, stringendosi il ponte del naso.

-hai violato la mia privacy, è un reato lo sai?-
-rispondi alla domanda!-

Ma ancora silenzio.

-dimmi perché e andrò via-
-no-
-perché non vuoi dirmi il motivo?!-
-non lo accetteresti, ti darei un motivo in piú per odiarmi-
-non ti odio, lo vuoi capire?! Non ti odio!-
-oh si che mi odi... Non ricordi cosa mi hai detto quando sei andato via? O gli anni senza una sola notizia? Cosa ho fatto per meritare tutto questo? Perdere mia moglie non era abbastanza? Ho avuto la punizione di sentire il mio stesso figlio accusarmi della sua morte!-
-mi dispiace io non... Non-
-adesso basta... Per favore, vattene-

Fuyumi e Natsuo si avviarono verso la porta, cercando di portare via anche Enji ma rimaneva fermo dov'era.

-voglio solo rimediare-
-non dovevi ficcare il naso nei miei affari, sono molto deluso da te-
-come hai...?-
-era ed è insopportabile vivere cosí... Svegliarsi ma non volendo farlo veramente, lavorare, mangiare, parlare, faccio tutto in automatico... da quando tua madre non c'è piú e te ne sei andato odiandomi io... Non vedevo piú un motivo per restare vivo, non mi sentivo vivo ed ancora non mi sento tale, ma ho un motivo per restare ancora qui... E sebbene mi dispiaccia ammetterlo...- fissò suo figlio, aveva gli occhi lucidi, quelli di chi soffriva da solo-ma il motivo non sei tu-

La porta si chiuse in faccia ad Enji.

-davvero ti ha chiesto questo?!-urlò sottovoce Izuku mentre sedeva sul letto.

Dabi annuì sorridendo.

-ci pensi? Non dovrò piú nascondermi, niente piú bugie e una casa dove qualcuno mi vuole bene!-
-ma i tuoi fratelli?-
-possono venire a trovarmi, in quella casa non ci rimetterò piede, non fraintendermi, gli voglio bene, ma... Non posso tornare-
-gli dirai la verità allora?-
-dovrò farlo, non gli voglio mentire-
-sono cosí felice per te Touya! Però... Non ti vedrò piú-
-non è vero, puoi farti portare a Londra da Kurogiri ed io verrò qui quando posso-

Izuku parve convinto.

-diventerai un eroe allora?-
-n-non... Non lo so Izuku, una volta avrei voluto esserlo ma ora...-
-potrai essere un eroe come tuo nonno, aiutare senza chiedere nulla in cambio-
-forse... Forse lo diventerò-

Dabi dovette darsela a gambe quando sentì i passi pesanti del padre di Izuku, scavalcò la finestra e corse via, mentre camminava ripensava a quello che suo nonno gli aveva chiesto.

*-Touya... vorresti venire a vivere con me in Inghilterra?-*

La domanda si ripeteva all'infinito nella sua testa, Fujii sarebbe stato il padre mogliore del mondo, era certo di questo, qualcuno che non pensava alla fama o al potere.

Suo nonno era questo, un eroe vero, un vero padre.

Nel suo appartamento si distese sul materasso, pensando alla vita che lo attendeva dopo, immaginava lui e suo nonno viaggiare per il mondo, magari lavorando come partner, forse se Enji l'avesse reso parte della sua vita non sarebbe trovato nella situazione attuale, magari... Tutto poteva essere diverso.

La mattina seguente rimase a casa, la Lega si sarebbe fermata fino a che Izuku non fosse stato libero dalla punizione, quindi non c'era motivo si andare da loro, trovò un messaggio di suo nonno sul cellulare.

"Dobbiamo parlare"

L'aveva mandato alle quattro del mattino, doveva essere importante, mentre rispondeva chiese ad Izuku una nuova illusione che il ragazzo fu felice di dargli, grazie all'aiuto di Kurogiri, usando la scusa del "perché devo dargli alcune informazioni".

Quando aprì la porta e vide Fujii con un'aria totalmente distrutta, non seppe cosa fare.

-cosa è successo?-
-Touya devo essere sincero con te, dato che ormai tutti tranne te e Shouto sapete la verità-

Era preoccupato, cosa voleva dire?

-Enji ha ficcato il naso dove non doveva e ha trovato alcune cose che avrei voluto rimanessero nascoste ma avrei dovuto e voluto parlartene, meriti di sapere tutto-

L'uomo prese un grosso respiro, sembrava dover affrontare la sua peggiore paura.

-dopo che tua nonna morì e tuo padre se ne andò via, non sono piú stato l'uomo di un tempo, caddi in una profonda depressione, non dormivo, non mangiavo la vita mi sembrava diventata grigia-prese un altro respiro, gli tremava la voce e le mani-e quando decisi di farla finita, preparai tutto ma poi... Sei arrivato tu-
-io? Cosa? N-non capisco-glo tremava anche a lui la voce.
-si Touya, peoprio tu, quando ho risposto a quella chiamata ed ho sentito la tua voce... Che mi chiedeva in lacrime di aiutarlo, mi fermai, avevi bisogno di me ed ora... Ho ritrovato una ragione per vivere, per essere qualcuno che può aiutare veramente-
-nonno...-
-forse sono stato egoista a chiederti di vivere con me, però voglio fare del mio meglio-
-come puoi dirmi che sei un egoista? Non dirlo!-stava piangendo.
-Touya non piangere-gli mise le mani sulle spalle.-ti devo ringraziare ragazzo mio, tu sei stato l'unico che mi ha fermato dal fare un gesto stupido, mi hai salvato la vita-

Si abbracciarono.

-nonno come puoi guardare tuo figlio negli occhi dopo quello che hai passato? Come puoi preoccuparti per lui dopo tutto quello che ti ha fatto?!-lo guardò, urlando e piangendo.
-non è nella mia natura odiare cosí tanto qualcuno, Enji... Ha fatto i suoi errori, continuerà a farli, è umano, ed è mio figlio, gli vorrò bene anche dopo che sarò morto-
-non merita il tuo perdono, non merita niente-
-Touya, meraviglioso ragazzo. Coraggioso, coraggioso uomo. Sento quanto soffri, quanto rancore porti nel tuo cuore.
Bisogna essere molto forti per cercare vendetta e molto coraggiosi nel perdonare, non posso dirti cosa fare ma... Sarò con te, qualsiasi decisione vorrai prendere, non ti andrò contro, ma ti prego, ti prego, non lasciarti distruggere dal tuo rancore-
-mi ha portato al punto dove sono adesso-
-sei piú forte dell'incendio in torno a te-

Touya ridacchiò levandosi le lacrime dal viso.

-mi hai salvato e farò tutto quello che posso per proteggerti-

Senza affermare che sapesse Fujii andò via, Dabi sapeva che aveva capito cosa stesse facendo ma non l'aveva fermato, né cercò di convincerlo del contrario o di quando fosse stupida la sua decisione, gli parlò e basta, e dentro di se sapeva che al momento della resa dei conti... Avrebbe esitato.

Quando Izuku tornò al covo, non fu molto contento di sapere che gli eroi avevano trovato una seconda base dove i loro alleati custodivano alcuni nomu, sarebbero intervenuti per salvare i membri piú importanti ed i nomu che erano effettivamente utili.

-tutto ok Dabi?-
-sono solo... Pensieroso per alcune cose-
-tipo cosa?-
-e se... Uccidere Endeavour non sia la scelta migliore? Potrei solo...-
-esiti? Perché?-

Il corvino scosse il capo.

-no, no, scusami ho solo... Ho solo avuto una brutya giornata e quello che ho saputo mi ha destabilizzato-
-cosa è successo?-
-ne parliamo dopo-

Erano tutti pronti, varcata la soglia del portale si trovarono in mezzo al caos, eroi e villain giá occupati nella lotta, ed i primi erano in grande vantaggio, Izuku e Tomura notarono Endeavour tra la mischia ma non solo lui, Dabi vide con suo stupore Fujii, la sua tuta da eroe era vagamente simile a quella di Endeavour, ma senza fiamme, bianca e arancione, la maschera copriva metà del suo viso, metteva fuori combattimento tutti i villain che tentavano di attaccarlo, per una frazione di secondo incrociò il suo sguardo.

-Dabi, muoviti!-urlò Tomura.

Fiamme azzurre si scatenarono in mezzo alle due fazioni, dividendo villain ed eroi.

-prendere tutto quello che potete ed andate via!-urlò Izuku mentre guardava il gruppo di villain.

Tutti annuirono rapidi e si affrettarono a fare come diceva, era il caos totale, chi correva a destra e chi a sinistra, Izuku aveva paura, c'era cosí tanta confusione che la sua testa gli urlava di scappare.

-rimani concentrato Shoganai!-gli urlò Tomura.
-s-si giusto-

Il portale di Kurogiri si era giá aperto, ed alcuni villain se l'erano giá data a gambe.

Izuku e Tomura stavano distruggendo i computer, eliminando tutte le informazioni, Dabi faceva del suo meglio per tenere a bada gli eroi, ma non bastò, Endeavour e Oven erano passati in mezzo alle fiamme, li vide da lontano.

-SIAMO UN PO NEI GUAI-gridò Twice mentre cercava di clonare Compress.
-andiamo via! Shigaraki non possiamo rimanere oltre!-

Il leader stava per urlare ad Izuku di andare via, con orrore lo vide essere lanciato lontano da Endeavour, fuori si se dalla rabbia, Dabi intervenne, afferrando Izuku dopo essersi dato una spinta con le sue stesse fiamme, lo teneva appoggiato a lui, fissando Endeavour con odio ed un ghigno, era la sua occasione.

-tu... Mi hai causato enormi problemi l'ultima volta-
-te ne causerò molti altri, non temere-

Si chiese perchè non lavesse riconosciuto, dando un veloce sguardo ad Izuku capí, aveva nuovamente mascherato il suo aspetto, forse non voleva correre il rischio che Oven lo riconoscesse, Dabi rise mentalmente, anche nella peggiore delle situazioni Izuku pensava agli altri prima di se stesso.

-sei solo un patetico essere umano che crede di poter salvare la faccia solamente perché "ha capito"-lanciò Izuku verso un nomu alato che lo afferrò per poi portarlo via, sentiva il ragazzo chiamarlo ma non poteva andare via, non adesso.
-cosa ne sai?! Pensi di potermi battere?-
-ti sto solo tenendo occupato, sei uno spreco di tempo... Shouto si meriterebbe un padre migliore, uno che non gli ha rovinato la vita!-

Un'ondata di fiamme lo travolse, facendolo sbattere contro il muro, Dabi sentì un *crack*, ed un dolore acuto percorrergli il braccio sinistro, si tirò su tremolando.

-cosa sai di mio figlio?!-suonò preoccupato.
-quello che basta...-

Endeavour lo afferrò per il collo tenendogli la mano sana ferma.

-cosa c'è Todoroki Enji? Vuoi forse uccidermi? Non l'avevi giá fatto?-
-che vuoi dire? Non ti ho mai visto in vita mia!-

Rise tirandogli un colpo di piede sul viso, l'eroe sanguinava copiosamente dal naso, dovette mollare Dabi che ne approfittò per scagliargli delle fiamme azzuree contro, ma vennero schivate.

-ora che sei arrivato in cima... Pensi di meritarti il perdono? I tuoi peccati sono troppo gravi da espiare! Hai rovinato la vita di tutti quelli che ti erano vicino! Come la tua famiglia... Tuo padre-

Notò la furia negli occhi dell'eroe che si scagliò contro di lui, colpendolo allo stomaco, afferrò il braccio rotto stringendolo come le spire di un serpente.

-stai zitto bastardo! Non sai nulla!-
-Enji basta! Fermati!-

Oven lo colpì, per la prima volta in vita sua colpì suo figlio, il pugno lo lasciò confuso tanto da cadere a terra.

-SMETTILA, SEI UN EROE!-urlò.

Dabi scattò lontano da loro, avvicinandosi ai compagni, non poteva combattere contro suo nonno, non... Non voleva fargli del male.

-cosa fai?! Sta scappando!-
-VOLEVI AMMAZZARLO?! NON PROVARE MAI PIÚ A FARE UNA COSA DEL GENERE!-

Il tono era strano, non lo capiva.

-credi di potermi dire cosa fare?!-
-avrei dovuto farlo! Dovevo fermare la tua rabbia e l'uomo che saresti diventato!-

Mentre il caos continuava loro discutevano.

-fatti gli affari tuoi vecchio! Era un villain niente di piú!-
-era un ragazzino! Non dovevi comportarti cosí! Cosa avresti fatto se fosse morto?!-
-faccio il mio lavoro!-
-vedi di fare l'eroe non il vendicatore! Anche i villain sono persone e non accetto che vengano trattati come spazzatura!-
-NON DIRE COSA DEVO FARE! NON ACCETTO CONSIGLI DA UNO COME TE!-
-sono tuo padre, che ti piaccia o no-
 
Era furioso, accecato dalla rabbia che aveva contro se stesso, tanto da non pensare a nulla.

-AVREI VOLUTO CHE TU MORISSI!-

Fujii non disse niente, lo guardò con sorpresa, Enji respirava affannato.

-VIA DI LÍ!-

Fujii sentì la voce di uno degli eroi gridare, in quel caos fu un miracolo sentirla, lo vide in lontananza e come ogni padre fece l'unica cosa che doveva fare in quel momento, andava tutto a rallentatore, Enji vide suo padre tirarlo dietro di se, versi di dolore che venivano trattenuti, suo padre cadde lentamente in ginocchio, tentava di restare in piedi, ma non ci riusciva.

I villain si ero quasi tutti dileguati.

Dabi aveva gli occhi sgranati e non riusciva a distogliereo sguardo, voleva correre da suo nonno ma non poteva farlo, Mr.Compress lo tirò via dentro il portale.

Alcuni eroi chiamarono un'ambulanza, ma tutto quello che Enji sentiva erano i colpi di tosse di suo padre, ora disteso a terra.

Vederlo cosí indifeso, debole e...

In lacrime.

Era lí, che lo teneva lontano dal pericolo, come aveva sempre fatto.

Sorridendo, finalmente lasciando cadere in frantumi la maschera che si era dovuto costruire.

-mi... M-mi dispiace-

Quando arrivarono i soccorsi fu Enji a portarlo dai medici, piangendo disperato e urlando perché venisse aiutato immediatamente.

-NON MORIRE, MI HAI SENTITO?! NON OSARE MORIRE PAPÀ-urlò mentre lo metteva sulla barella.
-era... Era da tanto c-che... Che non mi c-chiamavi p-papà-sorrise in preda al dolore.

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