19 - Kill Your Heroes

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"I say ya kill your heroes and fly, fly, baby don't cry.
No need to worry 'cause, everybody will die."

"Kill Your Heroes" by Awolnation

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Le prove erano abbastanza da incriminarlo, tutti si erano preparati per il momento ma dovettero rimandare tutto, perchè? Perché All Might non ci credeva.

-cosa pensa di fare adesso?-
-non è stato lui, il ragazzo è innocente!-
-se posso permettermi-
-HO DETTO DI NO!-
-non può fare piú niente All Might! È tardi... La smetta di proteggerlo... È fin troppo evidente che...-il poliziotto guardò da dietro il vetro il volto del ragazzo, espirò rumorosamente-che non vuole essere aiutato-

Izuku stava lí, seduto, a fare degli origami con dei fogli di carta, canticchiando il motivetto di una canzone, senza rimorso per quello che aveva fatto.

Un mese prima.

Era corso fuori di casa trascinando suo padre per il polso, per poco non sbatté contro la macchina.

-Zu calmati-rise.
-non posso!-

Hisashi scosse il capo, capiva l'emozione, in fondo... Oggi dimettevano Inko dall'ospedale.

Izuku aveva cosí tanta foga nel rivederla che era rimasto alzato tutta la notte, sembrava tornato bambino.

Rapidamente percorse i corridoi dell'ospedale fino ad arrivare nella stanza di sua madre.

-mamma?-fece capolino con il capo.
-Izuku? Ciao bambino mio-
-MAMMA!-

Saltò letteralmente sul letto abbracciando sua madre.

Hisashi sorrideva, una parte di lui si sentì finalmente rilassata, vedendo sua moglie piena di vita ed Izuku sereno dopo tante preoccupazioni.

-Hisashi!-
-ciao tesoro-

Essere nuovamente tutti assieme era una gioia, poteva mantenere la promessa fatta a Izuku ed essere una famiglia.

Prima di questo giorno Hisashi aveva preso il posto di Tomura nell'allenamento di Izuku, malgrado i due si alternassero visto che suo figlio era a suo agio usando l'unico quirk che aveva avuto per tutti questi anni, Izuku ancora non riusciva a usare correttamente all for one ma aveva fatto grandi progressi certo non era ancora pronto ad assorbire quirk altrui ma il passaggio di unicità tra lui e suo padre migliorò notevolmente, Hisashi rimase sorpreso quando seppe che anche gli altri membri avevano iniziato ad aiutare Izuku nel combattimento dandogli consigli e correggendo alcune cose, ormai li aveva conquistati come solo lui sapeva fare.

Mentre tornavano a casa pensava che era giunto il momento della prima missione per Izuku, ma doveva parlarne con Tomura che come un fratello maggiore iperprotettivo, teneva sempre sott'occhio il ragazzo e non era l'unico a farlo, anche Dabi lo controllava, sebbene fosse meno apprensivo, mentre il resto del gruppo erano più interessati per motivi lavorativi, fatte alcune eccezioni.

Izuku era oramai a suo agio al covo, non faceva piú caso ai discorsi sugli eroi, non erano la sua priorità al momento.

Inko aveva ancora bisogno di riposo, malgrado fosse stata dimessa, sia Hisashi che Izuku divennero due guardie del corpo che lanciavano sguardi minacciosi a tutti quelli che la guardavano in modo strano, a detta loro, causando il disagio da parte di Inko che non sapeva cosa fare con il figlio e il marito.

-Zu poi dobbiamo parlare di una cosa-
-oh ok papà-
-cosa confabulate voi due?-
-niente mamma! Giuro-
-nulla di pericoloso, almeno spero-
-cosa?!-
-stavo solo scherzando-
-non scherzare su queste cose!-
-chiedo umilmente perdono-

Inko lo colpí sul braccio ed Hisashi rise.

Era stato un giorno tranquillo, padre e figlio rimasero alzati per rimettere in ordine alcune cose.

-Izuku... Voglio che aiuti Tomura nella prossima missione-
-c-cosa? Cosí presto? Ma sono pronto? Cioè si sono migliorato però io-
-Izuku stai parlottando ancora-
-s-scusa è solo che-
-non devi avere paura, Tomura sará con te per tutto il tempo e poi è solo per reclutare altri membri-
-ma se qualcosa va storto?-
-non temere, Dabi si è offerto per tenervi al sicuro se mai qualcosa accadesse e non è il solo-rise.
-non voglio distrarre gli altri dalla missione-
-non lo farai-
-lo sai com'è Tomura... Con Dabi posso anche passarci sopra ma-
-vi guarderete le spalle a vicenda, è questo che fanno i fratelli, no?-
-beh si però... Se restasse ferito...-
-Shigaraki sa quali sono i rischi e stai tranquillo ne ha passate di peggio-
-io... D'accordo-
-inoltre è una buona occasione per testare le tue abilità sul campo no?-
-s-si! Giusto!-
-Kurogiri ha preparato alcuni vestiti apposta per te, non devi preoccuparti di nulla-
-va bene... Ma la mamma?-
-penso io a lei, la terrò d'occhio-
-va bene ti credo-
-ora fila a dormire, domani avrai un bel po da fare-

Izuku annuí sorridendo.

Quando anche Hisashi andò a letto, si assicurò di tenere sua moglie tra le braccia, come era solito fare, ed una volta addormentato sognò, e mentre dormiva non poteva fare a meno di sorridere.

Nel suo sogno era tutto calmo, chiaro e nostalgico, Inko seduta sulla poltrona mentre leggeva al loro figliolette che ancora era nel suo ventre, lei rideva di tanto in tanto, lo guardò sorpresa di vederlo lí, era sempre stato abile nell'essere silenzioso, si avvicinò a lei baciandola e mettendole una mano sul pancione, sentì un calcetto e rise.

-si tesoro, papà è tornato-disse Inko ridendo.

La abbracciò dicendole quanto la amasse, sia lei che il loro bambino.

Lo scenario cambiò, ora Hisashi teneva un Izuku non piú grande di qualche mese tra le braccia, il piccolo dormiva sereno malgrado il rumore di tuoni fuori dalla finestra.

Hisashi non voleva mai lasciarlo solo, era il suo tesoro, suo figlio, il suo stesso sangue e la sua carne.

-oh mio piccolo Zu... tuo zio ti avrebbe adorato sai?-Gli disse aggiustando la copertina che lo avvolgeva-ti avrebbe voluto bene come te ne voglio io...-una nota di trstezza invase la sua voce.

Sospirò scacciando quei ricordi.

Un tuono piú forte degli altri causo ad Izuku di iniziare a piangere, Hisashi sorrise cullandolo lentamente.

-va tutto bene piccolo mio, ci sono io con te, nessuno ti farà del male, ne a te ne a mamma-

Gli diede un bacio sulla fronte.

-papà farà in modo di tenervi sempre al sicuro-sorrise mentre Izuku smise di piangere-nessuno vi porterà via da me, chiunque ci proverà, se ne pentirà-

Pensava, mentre teneva quel frugoletto innocente tra le braccia come uno come lui potesse aver contribuito a creare una meraviglia come suo figlio, lui che aveva le mani sporche di sangue, quelle stesse mani che abbracciavano sua moglie e che stavano tenendo il loro figlioletto con quella presa salda e protettiva, si chiedeva se Inko ed Izuku fossero piú al sicuro senza di lui, se lo domandava spesso, anche quando entrambi cercavano riparo o conforto tra le sue braccia.

Hisashi si pentiva di molte scelte ma Inko e Izuku non erano tra quelle, benediva il giorno in cui l'aveva vista e ringraziava il cielo per entrambi.

-Hisashi?-
-dimmi pure Inko-
-vieni a dormire? È tardi-
-arrivo subito-

Non ebbe il coraggio di lasciare Izuku da solo.

-ancora?-sorrise Inko.
-è che... È cosí...-
-ho capito vieni su...-

Izuku era in mezzo a loro, dormiva beato vicino ai genitori.

-pensare che avevi paura di tenerlo un braccio fino a poco tempo fa-sorrise.
-è cosí piccolo e fragile-
-diventerà forte come suo padre-

Hisashi si svegliò quando sentì Inko girarsi piú volte nella sua presa, farfugliava parole mentre dormiva e strizzava gli occhi ferocemente.

-Inko? Inko!-
-cosa?! Io...-prese alcuni secondi per guardarsi attorno-scusami Hisashi, io-
-cosa c'è che non va?-

Aveva visto quelle lacrime scendere e non era piacevole.

-io... Continuo a ripensare a quel giorno-

Non disse niente, capiva quanta paura doveva aver provato.

-se Izuku fosse rimasto ferito... Non me lo sarei perdonato-

La abbracciò cercando di scacciare via quel ricordo.

-non sono mai stata forte, cosa avrei potuto fare se-
-shh... Non pensarci e ricordati che tu SEI forte, metti sempre nostro figlio prima di tutto-
-ma se-
-non pensarci, è passato, lui... Quell'uomo non c'è più, non può fare del male a te o Izuku-
-non avrei mai potuto proteggerlo, il mio quirk è inutile e non sono-
-basta Inko, non importa avere un quirk potente per proteggere chi ami, avresti fatto qualsiasi cosa per Izuku e lo so bene-

Inko si lasciò piangere fino allo sfinimento abbracciata a Hisashi, che non si perdonava tutto questo, odiava vederla cosí, se avesse potuto riavvolgere il tempo avrebbe tenuto la sua famiglia al sicuro da tutto e tutti, sarebbe rimasto vicino a loro ma non era possibile, non esisteva un potere del genere.

Izuku aveva sentito sua madre piangere ma non ebbe il coraggio di andare da lei, era ancora spaventata dal ricordo dell'aggressione, e non poteva sopportare quel tipo di stress eppure sorrideva, lasciava quella paura dentro di lei cercando di non far preoccupare nessuno, sua madre era forte fino a tal punto e chissà quante volte aveva tenuto la sua tristezza per se, concentrandosi solamente sulla felicità di Izuku.

-sono un idiota-pensò il ragazzo.

Prima di andare da Shigaraki si sarebbe assicurato di parlare con sua madre.

La mattina era arrivata troppo presto, a parere di Izuku, credeva di trovare sua madre in cucina a bere caffè o ridere con suo padre ma era rimasta a letto.

-la mamma non sta bene?-
-è ancora scossa per quello che è successo... Le ho detto di stare a letto e riposare-

Izuku annuì.

-la rimetterò in sesto Izuku, non temere-
-vado da lei un attimo e poi vado dagli altri-
-va bene figliolo-

Esitò ad entrare, aveva paura di vederla a pezzi e non avrebbe sopportato quella visione.

-oh ciao Izuku!-

Sorrideva come se niente fosse.

-scusa se non ti ho salutato questa mattina-
-mamma... Mi dispiace-
-per cosa tesoro?-
-tu... Tu cerchi sempre di non farmi preoccupare... Mi proteggi sempre ed io... Non ho mai pensato a come potessi sentirti tu!-
-Izuku...-
-mamma io... Io non voglio che tu sia triste! Quindi farò di tutto per farti stare bene!-

Inko sorrideva, non perdendo l'immagine solare che mostrava al figlio.

-oh Izuku... Cosa mai avrò fatto per meritare un figlio come te-

Il ragazzo si lanciò contro di lei, abbracciandola forte.

-mi dispiace per tutto mamma-
-non dire sciocchezze Izuku, non hai fatto niente di sbagliato, tu sei perfetto, un figlio che ogni madre potrebbe desiderare e non voglio che cambi-

Nella sua testa Izuku si rese conto che sua madre non sapeva cosa avrebbe fatto da ora in avanti o casa aveva fatto all'uomo che l'aveva aggredita.

-tu sei il mio eroe, piccolo mio, niente mi farà cambiare idea-
-ti voglio bene mamma-
-ti voglio bene anch'io Izuku, non preoccuparti per me d'accordo? Starò bene-

Tornato in cucina sospirò pensoso ed ebbe l'urgenza di fare una domanda a suo padre.

-papà?-
-si, Zu?-
-avevi paura che... Io e mamma scoprissimo chi eri? Sai quando... Andavi via per molto tempo?-

Hisashi rispose dopo alcuni attimi di confusionene ed esitazione.

-si... Avevo paura di perdervi... Ma soprattutto che mi avreste potuto odiare, per questo ho faticato cosí tanto per tenere le mie due vite separate, Midoriya Hisashi doveva essere isolato da All for One, mi dispiace solo che tu ne sia venuto a conoscenza in un modo cosí crudo e per causa mia hai provato dolore-
-papà non... Non potevi saperlo ed io... Io non posso odiarti, nemmeno la mamma lo farebbe-
-lo so piccolo ma non é il momento di parlarne a tua madre-
-lo so...-
-ora vai... Scommetto che Shigaraki ti sta aspettando-
-va bene, allora a dopo!-

Arrivato al covo vi trovò solamente Kurogiri, Dabi e Tomura.

-hey dove sono tutti quanti?-
-ben arrivato Midoriya Izuku-lo salutò Kurogiri.
-alla buon'ora broccolino-

Izuku guardò male Dabi che ormai non la finiva piú di chiamarlo cosí.

-per rispondere alla domanda, sono a fare alcuni lavori, mentre noi facciamo altro-
-ho capito-
-sei pronto allora?-
-beh credo di si, voglio dire... Mi sono allenato molto...-
-lascia che sia sincero con te, l'allenamento serve si, ma sul campo è tutt'altra cosa-
-Dabi non intimorire Izuku, è giá nervoso di suo-
-almeno sono sincero-
-comunque sia stai tranquillo Izuku, non sarà nulla di impegnativo-lo rassicurò Tomura.
-ti credo ma...-
-ah quasi dimenticavo! Midoriya devo consegnarti i vestiti per questa missione-
-giusto! Papà me ne aveva parlato ma credevo fosse un costume definitivo-
-temo che tarderà ad arrivare ma non temere, ci sto lavorando, almeno questo basterà almeno per oggi-
-oh va bene allora...-

Kurogiri gli diede una scatola marroncina.

-ti puoi cambiare in camera mia-
-grazie Tomura-
-che premuroso che sei-disse con scherno Dabi.
-taci sacco di letame-

Dentro la scatola c'era una maglietta a maniche corte bianca, dei pantaloni marrone scuro, un paio di guanti senza il pollice ed un cappotto verde con cappuccio, sotto tutti i vestiti fece capolino una maschera bianca richiamante un kitsune, era il pezzo che preferiva, era bella e capace di incutere timore, indossò il tutto esclusa la maschera che avrebbe messo in un secondo momento.

Tornato nel bar aveva un sorriso in faccia.

-come sto?-
-hai un cappotto come vuoi stare?-disse Dabi ghignando.
-zitto idiota!-lo brontolò Tomura.
-è tutto di tuo gradimento Midoriya Izuku?-
-si, tutto perfetto Kurogiri, ma per favore, chiamami solamente Izuku-
-come desideri, ti chiedo scusa per non aver avuto i vestiti definitivi-
-nessun problema, davvero! Posso aspettare-sorrise.
-se siamo pronti, direi di andare-sospirò Tomura alzandosi dalla sedia.
-su andiamo a guadagnarci il pane anche oggi-disse Dabi mentre sbadigliava rumorosamente.
-Kurogiri apri il portale-
-subito Shigaraki-

I tre ragazzi attraversarono il portale, ritrovandosi in una zona industriale completamente deserta, l'aria che si respirava era tesa e umida.

-dove dobbiamo andare?-
-in un piccolo pub, è frequentato da gente che ci ha contattati per lavoro, altri saranno solo curiosi...-spiegò Dabi stiracchiandosi.
-mettiti la maschera e non fiatare-
-ma perché?-
-non voglio che qualcuno ti veda, la gente qui parla troppo-
-in piú tuo padre ci ammazzerebbe, se eviti di essere riconosciuto è meglio-
-s-si avete ragione...-si mise la maschera sul viso ed il cappuccio sulla testa.
-bene ora andiamo-

Mentre camminavano per la strada, Tomura e Dabi si guardavano in giro, causando una certa tensione in Izuku.

-calmati broccolino... Siamo solo cauti, sai se fossimo solamente io e lo psicopatico sarebbe tutt'altra storia-

Tomura fece il dito medio a Dabi brontolando un'offesa.

-siamo arrivati, speriamo non sia una perdita di tempo-
-se fosse così ce ne andiamo-

Il pub non si preoccupava minimamente di presentarsi decentemente, l'aspetto esterno era malandato e lasciato a se stesso, ma Izuku non ne era sorpreso, la zona doveva essere frequentata da persone poco raccomandabili, l'interno era ancora peggio, si respirava odore di sigari e alcool, il pavimento era appiccicoso e sporco, insomma un luogo orribile.

-avete l'età per stare qui?-domando il barista senza sollevare lo sguardo dal giornale che teneva sul bancone.
-le norme igienico sanitarie sono rispettate?-

Il barista sollevo gli occhi leggermente arrossati dal pezzo di carta, divenne sorpreso.

-ah... Se siete qui per l'appuntamento andate nel retro-
-grazie-

Mentre varcavano la soglia della porta d'emergenza uno dei clienti seduti al bancone si girò verso di loro, non si mosse o fece altro, li... fissava e basta.

-sta storia mi puzza-
-come te oppure eri serio?-

Dabi non rispose, si mise da una parte con le braccia conserte.

Aspettarono per qualche minuto ma ancora non arrivava nessuno.

-sei sicuro che il posto fosse questo?-
-sono sicuro... Non rompermi le palle Dabi-
-scusa se sono cauto-
-magari sono solo in ritardo?-
-forse... Vado a dare un'occhiata sul davanti-

Shigaraki fece un segno seccato con la mano verso Dab che rientrò nel locale farfugliando qualcosa.

-oi dov'è il tipo o i tipi che dobbiamo vedere?-

Il barista parve sorpreso di rivederlo.

-o-oh... Ecco... Io non...-

Dabi inarcò un sopracciglio.

-che cazzo succede?-
-senti io non voglio guai-
-senti pezzo di merda dimmi che cosa succede oppure stai sicuro che ridurrò in cenere questo posto-lo prese per il collo della maglia.

Shigaraki iniziò a grattarsi il collo, con grande dispiacere di Izuku.

-la puoi smettere?-
-di fare cosa?-
-indovina...-
-è un tic nervoso non posso farci nulla-
-ti fai male e basta-
-non preoccuparti per me...-
-dobbiamo aspettare ancora molto?-
-spero di no-

Sentirono dei passi, i due ragazzi si girarono.

-scusate il ritardo-

Non era chi si aspettavano.

-ma dovevo chiamare degli amici-

Decisamente non si aspettavano ben tre eroi avvicinarsi minacciosi verso di loro.

-oh cazzo...-

Dabi aveva buttato il barista contro i tavoli appena sentita la veritá.

-lurido stronzo!-

Corse verso la porta ma era chiusa.

-ma che...?-
-dietro di te idiota-

Ricevette un pugno sul viso.

-ed ora giochiamo un po... villain-

Dabi lo riconobbe, era un eroe emergente, ma giá conosciuto, si faceva chiamare Replicante, il suo quirk gli permetteva di copiare lo stile di lotta dell'avversario, grazie al cielo Dabi si muoveva come un tacchino senza testa.... A parer suo e non sarebbe servito a nulla emulare il suo stile di lotta.

-Replicante giusto?-disse sputando del sangue a terra.

L'eroe non rispose, sbuffò come se fosse disgustato alla vista di Dabi.

-di poche parole eh? Meglio cosí... Odio le chiacchiere con i cadaveri!-

Shigaraki aveva messo dietro di se Izuku, entrambi stavano cercando il miglior modo per fuggire dagli eroi.

Izuku non li riconobbe, magari erano nuovi, ma da una rapida occhiata poteva capire che il quirk di uno di loro era basato o collegato alla roccia, essendo la sua pelle di aspetto simile ad essa.

-appena puoi dattela a gambe-
-cosa?! No! Non ti lascio solo-
-fa come ti dico! Se ti accadesse qualcosa non me lo perdonerei mai-
-io non ti lascio-

L'eroe dalla pelle rocciosa si avventò su di loro, Shigaraki ebbe il tempo di spingere via Izuku che l'eroe lo fece schiantare contro il muro.

-S-Shigaraki!-
-preoccupati meno per lui e di piú per te, criminale!-

Lo colpirono allo stomaco, il secondo eroe lo spinse contro il suolo, premendo il ginocchio contro la spina dorsale.

-non toccarlo! Levati da lui!-urlò Shigaraki furioso.
-stai zitta lurida feccia!-
-è stato più semplice del previsto-
-beh impacchettiamoli e spediamoli al gabbio-
-fottetevi stronzi!-

Shigaraki mise una mano sul volto dell'eroe che ancora lo teneva bloccato, in pochi secondi l'eroe urlò lasciandolo, barcollava urlante mentre il sangue gocciolava.

-bastardo!-

Izuku sentì un verso di dolore da Shigaraki, quando il peso su di lui scomparve vide i due eroi assalire Tomura.

-lasciatelo...-

Ma non lo ascoltavano.

-HO DETTO DI LASCIARLO ANDARE!-.

Fu Izuku, stavolta, a lanciarsi contro gli eroi, buttandone giù uno, all'altro pensò Tomura.

-cosa credi di fare?!-

Nella colluttazione l'eroe sfilò la maschera ad Izuku.

-ma cosa...? Sei solo un ragazzino, che pensi di fare?!-
-liberarmi di te!-

Gli afferrò il collo con le mani, sebbene l'eroe cercasse di liberarsi non ne ebbe il tempo, il suo intero corpo fu ridotto in polvere.

-stai bene?-domandò Tomura che si era sbarazzato dell'altro eroe.
-sto... Sto bene... Te come stai?-
-che domande! Sto bene-
-dov'è l'altro eroe?-
-cazzo! Cazzo! Cazzo! Non doveva andare cosí!-

L'eroe era scappato.

-ma che? Oddio Dabi cosa cazzo hai fatto?!-

L'edificio era alle fiamme, completamente.

La porta d'emergenza si aprì bruscamente rivelando un Dabi malconcio ma vivo.

-che è successo?!-
-un fottuto eroe ecco cosa!-
-andiamocene via da qui-
-giá... Prima che Replicante ci raggiunga-

I tre corsero via.

-stai bene? Dimmi che stai bene!-
-sto bene! Smetti di chiedermelo!-
-scusa scusa!-
-SMETTI DI SCUSARTI!-

Ci vollero alcune ore prima di tornare al covo, dato che Kurogiri era irreperibile, All for One li stava aspettando, Kurogiri doveva averlo chiamato appena saputo dell'accaduto.

-siete stati feriti?-
-Dabi ha preso una bella batosta ma stiamo bene...-
-un'imboscata?-
-si, erano eroi emergenti, disorganizzati e troppo frettolosi...-
-un colpo di fortuna quindi?-
-probabilmente controllavano la zona... Quel posto è frequentato spesso da criminali, nemmeno sapevano chi eravamo-
-sei sicuro Izuku?-
-sono sicuro...-
-molto bene allora...-
-sto preparando un piano per reclutare delle persone... Anche Stain-
-hmm un ambizioso progetto-
-la prima volta è andata male ma ora... Credo di sapere come convincerlo-
-sono sorpreso Izuku... molto sorpreso-
-per cosa?-
-fino a poco tempo fa eri un ragazzino timoroso e guardati adesso! Non hai paura di combattere o di attaccare degli insulsi eroi... Sono molto orgoglioso di te-
-g-grazie papà-
-Shigaraki mi ha detto che hai ucciso il tuo primo eroe-
-l'ho fatto solo per difenderlo-
-un'azione lodevole da parte tua-
-non mi è piaciuto ma... Tomura aveva bisogno di aiuto ed io-
-non devi giustificarti con me, sai che non ti giudicherei mai-
-s-si solo che...-

Suo padre gli arruffò i capelli.

-non preoccuparti figliolo, ora vai dagli altri, io devo finire una cosa prima di tornare a casa-
-come sta la mamma?-
-oggi molto meglio, l'ho rimessa un po in sesto ed ho in programma di concederle una bella giornata di totale relax-
-mi sembra un'ottima idea!-

Tornato dagli altri ricevette delle pacche sulle spalle e molte lodi.

-abbiamo sentito che sei stato grande Izu-kun~-
-non esageriamo Toga... Ho solo-
-HAI FATTO UN OTTIMO LAVORO! No, sei stato pessimo-
-ehm grazie Twice... Credo-
-lasciatelo stare adesso, non gli servono dei rompicoglioni-
-ma Dabiiiii-
-zitti...-

Shigaraki era a dir poco, felice e soddisfatto, malgrado la missione fallita.

-credevo fossi arrabbiato-
-perché? È stata una bella giornata! Abbiamo fatto fuori altri due eroi-
-quindi... Un successo a metà?-
-hmm si, anche se lo consideravo un successo e basta-
-ma perché?-
-come perchè? So che posso fidarmi di te Izuku, tu proteggi me ed io te, ci guarderemo le spalle a vicenda-
-come fanno due fratelli?-
-esattamente, ti sta bene?-

Izuku sorrise, annuendo.

-mi piace l'idea, si-
-durante le missioni potresti usare un nome fittizio-
-si ma quale?-
-qualcosa di adatto a te, un nome nuovo come la tua persona e ambizioni, non piú Deku ma...-
-che ne dici di Shoganai?-

Shigaraki non rispose, fece solamente un mezzo sorrisetto annuendo.

-beh Shoganai... Benvenuto ufficialmente nella Lega dei Villain-

Nei giorni successivi i giornali non facevano che parlare del villain Shoganai, lo descrivevano come un individuo pericoloso, aveva ferito gravemente degli eroi e pareva molto abile a trovare reclute per la Lega dei Villain, la sua parlantina e abilità lo stavano facendo diventare noto a tutti, inoltre molti criminali riuscivano a scappare da sotto il naso a moltissimi pro, il che era strano.

Nella U.A. non si parlava d'altro.

Anche tra gli eroi.

Tutti facevano bene attenzione a non trovarsi Shoganai davanti, avrebbe potuto vincere con poche mosse.

Izuku era in missione con Dabi, cercavano delle informazioni su eroi sotto copertura, in modo da eliminarli o ricattarli se necessario.

-mi parlerai mai di te?-
-non c'è molto da dire Broccolino-
-vorrei che ti fidassi di me come come Tomu-nii-
-oddio non chiamarlo così in mia presenza! È inquietante-
-buffo dice lo stesso di te quando ti chiamo Dabi-nii-
-mi secca ammetterlo ma ha ragione-
-non è vero, sorridi da ebete quando lo faccio-
-che occhio acuto Broccolino-

Entrarono in un'agenzia rovistando tra i documenti ed i computer.

-avevo ragione comunque-
-su cosa?-
-tu hai dei fratelli, hai il tipico atteggiamento-
-ossia?-
-sei paziente e protettivo-

Dabi lo guardò con un sopracciglio inarcato.

-cosa ti è successo Dabi?-
-ne possiamo parlare dopo?-
-no, adesso! Altrimenti eviterai il discorso-
-non stavolta, promesso-

Si rimisero a cercare informazioni, con scarsi risultati, Dabi divenne cosí nervoso che diede fuoco ad alcune cartelle.

-sarebbe meglio evitare incendi-
-scusa, sono solo nervoso-
-ci tieni molto a trovare questi falsi eroi-
-ovviamente-

Izuku si rimise a cercare informazioni.

-hey c'è qualcosa... Non parla di eroi ma di alcuni villain, magari c'è qualcuno che possiamo reclutare-
-hm ottima idea... Almeno non è stato un totale buco nell'acqua-
-piú che altro la sicurezza fa veramente schifo-
-oppure siamo noi molto competenti-
-beh giusto, hai ragione!-rise Izuku.
-allora torniamo alla base, Shoganai-
-strada panoramica?-

Dabi sbuffò, giá sapeva cosa voleva.

-allora?-
-allora cosa?-
-mi avevi detto che-
-sono faccende private, non penso ti possano interessare-
-voglio aiutarti, mi pare di avertelo giá detto-
-tieni troppo a gente come noi-
-che problema c'è?-
-nulla... Almeno fino a che nessuno si approfitta di te-
-qualcuno ti ha ferito?-
-molto... Ed ora gliela farò pagare-
-dimmi chi è, posso aiutare-
-se ti dico la verità dovrà rimanere tra noi due, nessuno deve sapere, chiaro?-
-te lo prometto Dabi, puoi fidarti di me-

Lo guardò con esitazione, rimase con la bocca leggermente aperta.

-mi sono unito alla lega perché voglio eliminare un eroe in particolare, qualcuno che merita di soffrire-
-chi?-
-immagino tu conosca il pro Hero Endeavour-
-devi uccidere lui?! Ma è-
-una follia? Un suicidio? Non preoccuparti, farà la fine che si merita-
-posso sapere perché?-

Dabi strinse i pugni fino a sbiancare le nocche, in quelle perle cerulee si accese odio e risentimento.

-perchè ha fatto soffrire la sua famiglia, è accecato dalla sete di potere, nemmeno si è preoccupato quando suo figlio è andato vicino alla morte, "il suo peggiore fallimento" l'ha chiamato cosí... Ha usato sua moglie per avere un erede che potesse superare All Might, l'ha portata alla disperazione, non poteva nemmeno guardare suo figlio maggiore in faccia, l'unico volto che vedeva era il suo... Quell'uomo ha rovinato tutto!-
-Dabi...-
-capisci perché devo farlo Izuku? Non tanto per me... Ma per le persone che hanno sofferto-
-Dabi lui è...?-
-mio padre? Si... Sfortunatamente è cosí...-
-ma come? Io non...-
-questo è il risultato della sua ossessione... Ha creato un mostro che presto dovrà affrontare-
-non sei un mostro Dabi-
-per colpa sua non ho mai potuto rivedere mia madre, il suo sguardo di odio e paura... Non potrò mai scordarlo-
-non credevo che... Voglio dire, Shouto mi ha parlato di lui ma non pensavo che fosse così-
-la sua è una maschera, se tutti sapessero com'è realmente, la sua carriera sarebbe rovinata... Ma lui... Non merita di vivere-
-capisco il tuo odio-
-tuo padre non ti ha mai trattato cosí-
-è vero, ma l'ho odiato anch'io, quindi posso capire, sappi che gliela faremo pagare, assieme, come una squadra-
-grazie Izuku-sorrise.

Il sorriso di Dabi era sollevato, come se gli fosse stato tolto un peso dallo stomaco.

-quando tutto sará finito potrai rivedere tua madre-
-non è cosí facile-
-invece si... Anche se odia tuo padre sono certo che ti vuole bene, Shouto andava a trovarla, si stava rimettendo-
-come lo sai?-
-ne parlava ogni tanto ed era felice-
-forse un giorno... Ma non credo arriverà presto-
-fino a quel momento ti sosterrò io! Tengo molto a te e Tomura e nessuno vi farà piú del male! Lo prometto-

Dabi gli arruffò i capelli con fare affettuoso.

-questo ragazzino è speciale-pensò con un senso di nostalgia.

-Touya-
-cosa?-
-il mio vero nome.... È Touya-

Izuku gli sorrise.

time skip.

Aveva passato gli ultimi giorni pianificando i movimenti e coordinando gli attacchi assieme a Tomura, quando non era con la lega si allenava con suo padre o si occupava di sua madre.

-Zu ho bisogno di chiederti un grosso favore-
-chiedimi pure papà-
-c'è un quirk che vorrei prendessi-
-credi che... Possa farcela? Voglio dire... Non ho ancora-

Hisashi gli mise le mani sulle spalle.

-sei pronto, ne sono certo-
-chi è il bersaglio?-
-è un hero... Il suo nome è Gran Torino, l'avrei sentito rammentare sicuramente-
-vagamente ma si... Il suo quirk, Jet, conferisce la capacità di espellere l'aria dai buchi aperti sulla pianta dei piedi, ciò gli consente di volare intorno a un raggio limitato e di muoversi più velocemente di quanto l'occhio possa seguire, anche a terra-
-bravissimo figliolo, vedo che i tuoi appunti sugli eroi sono stati ben memorizzati-

Il ragazzo ridacchiò diventando rosso pomodoro.

-comunque... Devo solamente privarlo del quirk?-

Hisashi rimase silenzioso per un istante.

-sarebbe meglio se lo eliminassi... Ha causato parecchie rogne ai nostri alleati, non vorrei che diventasse un enorme problema-
-c-capisco...-
-so che ti chiedo molto Zu, non ti obbligherò a farlo ma sappi che sarebbe la scelta migliore...-.
-lo so però...-
-fa quello che ritieni giusto-
-ci sará Shigaraki con me?-
-no... Stavolta sarai da solo, troppi villain desterebbero sospetto-
-va bene-
-se ci fossero problemi contatta Kurogiri, ti porterà via in un attimo-

Il ragazzo annuì.

-quando?-
-quando lo riterrai opportuno-

Izuku si mise a studiare una strategia per mettere alle strette Gran Torino, passò tre giorni a pianificare ogni minino dettaglio dal terreno da combattimento alle possibili complicazioni.

-tutto pronto... Devo solo andare a agire-

Aveva sentito che Gran Torino pattugliava una zona in particolare, sebbene fosse residenziale non era un problema enorme, la parte difficile sarebbe stata coglierlo di sorpresa, per questo si era portato dietro un nomu.

L'elemento della distrazione.

Izuku ci vide giusto a portarsi il nomu con se, Gran Torino non era solo, accompagnava Endeavour, Izuku si dovette sforzare a rimanere calmo e non correre verso l'uomo e piantargli un coltello nella carotide, Dabi doveva farlo, era suo diritto ucciderlo.

-va bene... Nomu! Distrai Endeavour ma lascia Gran Torino a me-

Il Nomu eseguí il comando, facendo un gran baccano poco piú avanti agli eroi, dividendoli, era il momento perfetto doveva solo avvicinarsi.

-oh? L'eroe Gran Torino?-

Era sbucato da dietro un muretto, la sua voce da ragazzino tornava utile per non sembrare una minaccia, indossava maschera e cappuccio ma la prima rimaneva ben coperta alla vista.

-che fai qui da solo ragazzino?-
-facevo quattro passi con un amico e l'ho perso di vista! Tutto qui!-
-dovresti andartene a casa, cercherò io il tuo amico e lo rimanderò indietro, ora devi andare-

Gran Torino si stava avvicinando.

-non sará necessario dirgli di tornare a casa... Sa cavarsela da solo-
-buon per lui... Credo-l'eroe iniziava a vedere meglio in viso del ragazzo.
-ed io so fare lo stesso... non mi serve nessun maledetto eroe...-

Izuku vide lo sguardo di Gran Torino sgranarsi appena furono a distanza ravvicinata.

-tu sei... S-Shoganai?!-
-giá... E sarò l'ultima persona che vedrai!-

La lama del coltello che Izuku teneva nella mano, sfiorò il collo dell'eroe che usò il suo quirk per allontanarsi.

-dannazione-
-bravo Gran Torino, non mi sarei aspettato di meno dal tuo quirk... Ma anch'io so fare truccetti del genere-

Izuku caricò contro l'eroe, costringendolo a schivare, prima o poi non avrebbe avuto più energie.

-ora basta!-

Gran Torino lo colpí allo stomaco, facendolo sbattere diverse volte al suolo, Izuku si tirò su quasi subito sebbene il dolore.

-non picchi molto forte, ho ricevuto batoste ben peggiori-rise.
-Shiganai, sei solo un ragazzino... Cosa speri di ottenere facendo tutto questo?-

Izuku sbuffò.

-oh ti prego... Risparmiami il discorso sulla redenzione e la comprensione, sono tutte balle, a voi eroi non importa nulla del perché un villain è diventato quel che è, cazzo... Scommetto che non te ne frega nulla nemmeno a te-

Si scagliò rapido contro l'eroe che non riuscì a prevedere l'attacco, balzò in alto credendolo un altro colpo di coltello trovandosi, invece, Shoganai con la mano contro il piede.

Gran Torino percepì un dolore insopportabile e con suo orrore vide la gamba andare in pezzi, cadde con un tonfo al suolo.

-gli eroi mi hanno veramente, veramente deluso e stufato... ti illudono con promesse e belle parole per poi distruggere tutto quello in cui credevi-
-non devi farlo per forza-
-lo so bene... Ma ho promesso a mio padre che gli avrei fatto questo favore... Ora stai fermo... Non dovrebbe fare troppo male-

Poggiò la mano contro il capo do Gran Torino, Izuku percepì all for one chiamare a se il quirk dell'eroe, era una flebile luce da piacevole calore ed era sua, il primo quirk che aveva preso, non si sentí diverso dal normale, suo padre gli spiegò che i quirk potevano essere usati solamente se "chiamati" per cosí dire.

-non vedo l'ora di provarlo!-

L'eroe era esanime, in uno stato tra la morte e la vita.

-mi dispiace aver prolungato questa sofferenza, è la prima volta che lo faccio, ma non temere... Finirà tutto presto-

Ma non poté ucciderlo, udì il grido rabbioso di Endeavour, probabilmente aveva capito che il nomu era una distrazione, attaccò Izuku che fu protetto dal nomu, arrivato in tempo da lui.

-BASTARDO! COSA HAI FATTO?!-

Sotto la maschera Izuku sorrideva.

-non vedo l'ora di vederti morire Endeavour... O forse dovrei dire Todoroki-san?-ridacchiò da dietro il nomu-Kurogiri... Apri un portale-
-subito Shoganai-sama-Si sentí la voce parlare da un auricolare.
-Shoganai...?-
-sorpreso?-

Entrò dentro il portale seguito dal nomu.

-mi saluti All Might se lo vede-salutò con la mano.

Rientrato si liberò della maschera tirando un sospiro stanco.

-Ah Izuku! È andato tutto bene presumo?-
-si Kurogiri, purtroppo mi hanno impedito di completare al 100% la missione-
-che? Chi è stato?-domandò Shigaraki.
-un'altro pro, fortunatamente il nomu si è rivelato molto utile, grazie a lui mi ha salvato da un'ustione di quarto grado-
-va bene chi devo uccidere?-
-nessuno, nessuno, un contrattempo può capitare!-
-l'importante è che stai bene-

Gran Torino era stato portato d'urgenza all'ospedale, le sue condizioni erano gravi, se non ci fosse stato Endeavour sarebbe morto sul posto.

-chi è stato? Lo hai visto?-
-so solo che il colpevole è il nuovo villain, Shoganai, aveva un nomu al seguito che l'ha protetto altrimenti lo avrei preso

All Might era visibilmente scosso e preoccupato.

-Toshinori, signore c'è un agente che le vorrebbe parlare-

Il poliziotto che incontrò era un uomo di mezza età, dai capelli blu scuro, la sua espressione era severa.

-mi voleva parlare?-
-All Might è un piacere conoscerla, io sono il capitano Katari, seguo personalmente il caso di All for One-
-oh! Capisco, è un piacere capitano immagino conosca tutte le informazioni del caso-
-si e sono venuto a conoscenza dell'aggressione a Gran Torino, ho le mie ragioni di sospettare delle persone, in particolare di Midoriya Izuku-
-cosa?! No! Lui non farebbe mai una cosa del genere-
-come lo sa? Lei stesso ha dichiarato che All for One potrebbe essere Midoriya Hisashi-
-cosa c'entra?-
-tutto, signore, un ragazzino cerca sempre di far contenti i genitori, non mi sorprenderebbe sapere che il ragazzo si sia spinto fino a questo punto-
-non è stato lui!-
-comprendo la sua incredulità, è stato il suo insegnate ma sono costretto a interrogarlo, se non ha niente a che vedere con la faccenda non si deve preoccupare-
-Izuku è un ragazzino sensibile! Lui-

Katari alzò una mano per fermare l'eroe.

-senta... Può assistere all'interrogatorio è il minimo che posso fare-

La mattina seguente, Katari stesso cercò Izuku a casa sua, ebbe la fortuna di trovarlo solo.

-Midoriya Izuku?-
-hmm? Si... Lei chi è?-
-Katari, polizia-

Izuku non pareva sorpreso, solo annoiato.

-mio padre ha parcheggiato ancora in doppia fila?-
-no ragazzo, devo portarti in centrale, ho delle domande da farti-
-va bene...-

Katari era confuso, il ragazzo era troppo calmo, in centrale fu lasciato nella stanza interrogatori, per passare il tempo Izuku si mise a fare alcuni origami.

-lo incriminerò per aggressivo e tentato omicidio-
-mi aveva detto che doveva fargli solo delle domande! È solo un ragazzo!-
-con tutto il rispetto signore... Abbiamo delle prove, ci sono le sue impronte su un frammento del costume di Gran Torino, ed il suo quirk poteva fare quei danni-

Le prove erano abbastanza da incriminarlo, tutti si erano preparati per il momento ma dovettero rimandare tutto, perchè? Perchè All Might non ci credeva.

-cosa pensa di fare?-
-non è stato lui, il ragazzo è innocente!-
-se posso permettermi-
-HO DETTO DI NO!-
-non può fare piú niente All Might! È tardi... La smetta di proteggerlo... È fin troppo evidente che...-il poliziotto guardò da dietro il vetro il volto del ragazzo, espirò rumorosamente-che non vuole essere aiutato-

Izuku stava lí, seduto, a fare degli origami con dei fogli di carta, canticchiando il motivetto di una canzone, senza rimorso per quello che aveva fatto.

-è troppo calmo! Nessuno è cosí calmo in una centrale di polizia-
-lei non-
-ora vado a parlargli, lei stia qui-

Sentendo la porta aprirsi il ragazzo sollevò lo sguardo.

-Midoriya... Bel lavoro con la carta-
-grazie mi ha insegnato mia madre-
-sai perché sei qui?-
-no signore-
-penso tu sappia che un eroe è stato aggredito...-
-un eroe? No signore-
-Gran Torino, ti dice qualcosa il nome?-
-beh chi non lo conosce?-
-sospetto che... Qualcuno lo abbia seguito ed aggredito-

Izuku inclinò leggermente la testa di lato guardando il capitano con confusione.

-e sospetto che tu lo abbia aggredito-
-io? Come potrei averlo fatto? Non ho l'allenamento necessario per attaccare e sopraffare un eroe come Gran Torino-
-non prendermi in giro ragazzo!-sbatté il pugno sul tavolo.
-sa... Ora che ci penso... Credo proprio che lei non possa interrogarmi senza un genitore presente, non è contro la legge?-

Katari si azzittí.

-capisco... Quindi posso andarmene giusto?-
-no che non puoi!-
-lei non mi ha accusato e non può farlo senza un genitore presente-
-posso accusarti se voglio e-
-e porterà cattiva luce sul suo dipartimento? Arrestando un bambino e accusandolo di un crimine non commesso?-
-sei stato tu lo so! C'erano le tue impronte sulla scena!-
-chiunque con un quirk mutaforma potrebbe replicare le impronte digitali di qualcuno, inoltre mi pare di essere stato preso di mira dalla polizia, anche dopo che è avvenuta un effrazione in casa mia, trattate tutte le vittime come criminali?-
-senti ragazzino tu non-
-io vorrei chiamare mio padre, quando verrà qui potrà rendersi ridicolo davanti a lui-

Katari dovette lasciare che Izuku chiamasse il padre che arrivò letteralmente infuriato.

-si è permesso di interrogare MIO figlio senza un genitore in sua presenza?!-
-senta si deve calmare-
-no! Non mi calmo! Di cosa accusate mio figlio stavolta?!-
-le accuse sono molto gravi signor Midoriya-

Hisashi si sedette vicino al figlio tenendo le braccia incrociate.

-la prego... Mi illumini-
-è accusato di aggressioni ai danni di un eroe-
-sta scherzando?! Mio figlio è innocente!-
-l'aggressione è avvenuta l'altra notte, Endeavour ha descritto l'aggressore come un ragazzino-
-ma non ha descritto il MIO Izuku, inoltre mio figlio non era in città negli ultimi giorni-
-e dov'era esattamente?-
-in America, Izuku ha passato qualche giorno in un collegio per studiare-
-avrò bisogno delle prove-
-oh non si preoccupi... Il mio avvocato gliele farà avere, assieme alla mia denuncia contro il suo dipartimento-

Katari non si espresse oltre.

-come vuole-disse stringendo i denti.
-andiamo Zu... Non c'è nient'altro da fare qui-

Mentre si avviarono fuori Izuku vide All Might.

-prendo la macchina e arrivo-
-si va bene-

Yagi avanzò di un passo.

-I-Izuku...-

Lo guardò con occhi vuoti.

-io... Io...-
-mi dispiace signore, ma devo andare-
-Izuku aspetta ti prego...-
-scommetto che è stata una sua idea, come qualsiasi altra cosa geniale, perché non può lasciarmi in pace?-
-voglio solamente proteggerti-
-pensi a Gran Torino e al suo piede mancante... Sebbene credo non sia l'unica cosa che gli manchi-
-a-aspetta Izuku! Che vuoi dire? Izuku!-

Ma era già uscito dalla porta.

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"Shoganai"

Il termine Shoganai indica ciò che non può essere evitato.
Significa accettare che qualcosa può avvenire al di fuori del nostro controllo.
Questa parola serve per incoraggiare le persone ad andare avanti nella vita senza rimanere troppo legate al passato e senza rimorsi.

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