12 - Blame
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Sanguinava, tremava.
Il viso era coperto da lividi e tagli, non riusciva piú a parlare.
La guancia destra si era gonfiata troppo.
-non sei più tanto spavaldo eh?-
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Izuku sentì il pugno infilarsi nello stomaco, se non si fosse trattenuto avrebbe sicuramente vomitato.
Quando si accasciò a terra dovette riprendere fiato.
Il dolore lo fece lacrimare.
-non sei molto forte... Mi sarei aspettato molto di piú-
Si tirò sú ed attaccò, caricando al minimo One for All.
L'uomo sorrise.
-sei troppo prevedibile-
Si scansò, ed Izuku percepì un minuscolo dolore alla schiena.
Non capí cosa gli avesse fatto, la sua vista divenne nera.
Hisashi doveva fare qualcosa, alla svelta.
Jakob era pericoloso, non a caso si occupava di ottenere informazioni da alcuni eroi che rapiva, ed una volta ottenuto quello che voleva... Se ne sbarazzava, ma cosa mai voleva da Izuku?
Hisashi dovette per forza chiamare la polizia, Jakob amava le attenzioni e sicuramente avrebbe risposto alla sfida.
Inko fu ovviamente devastata dalla notizia del rapimento del figlio, la polizia fece le sue ricerche ma Hisashi li aveva chiamati puramente per formalità, avrebbe trovato lui Izuku e Dio gli era testimone, avrebbe ucciso Jakob se avesse anche solo torto un capello al figlio.
L'orologio sembrava non muoversi, ogni ticchettio pareva metterci secoli per arrivare.
Inko era fissa tra le braccia del marito, con un'espressione disperata e preoccupata in viso.
Hisashi non poteva lasciarla adesso, pensò e ripensò a cosa e come fare per mettersi alla ricerca di Izuku, poi ebbe un'idea, Tomura, lui voleva in tutti i modi avvicinarsi a Izuku e quale migliore occasione di questa?
Hisashi avrebbe, non solo, ritrovato suo figlio ma forse... L'avrebbe convinto a mollare la carriera di eroe, in fondo... Tutto era possibile.
Quando Izuku iniziò a riaprire gli occhi, sentì il suo corpo in una posizione scomoda, i polsi e le caviglie facevano male, la vista era leggermente annebbiata, tirò sú il capo per vedere dov'era, sembrava un capannone, uno di quelli che solitamente era vicino alle fabbriche, molto degradato e freddo, Izuku era su una sedia, legato, polsi e piedi, non poteva nemmeno usare il suo quirk per liberarsi, le mani erano non solo ancora coperte dai guanti ma i palmi erano legati stretti sui braccioli della sedia, a malapena muoveva le dita.
-hey? Hey! C'è nessuno?! Aiutatemi!-
La voce tuonava contro le pareti.
Izuku tentò di liberarsi dalle corde ma si fermò dopo alcuni tentativi, la pelle divenne rossa a causa del movimento contro quelle restrizioni.
-respira... Respira... Analizza la situazione e... Tiratene fuori Izuku!-si disse.
Una porta che si apriva gli fece girare il capo.
-ah sei sveglio! Bene!-
Jakob aveva i capelli color crema ed occhi verde scuro, il suo sorriso fece tremare Izuku, malgrado quell'apparente viso angelico, si nascondeva un mostro, indossava una semplice camicia bianca e dei pantaloni neri con scapre basse, ricordava il modo in cui Hisashi si vestiva ma quest'uomo era trasandato come se si fosse vestito frettolosamente, in entrambe le mani aveva due buste, all'interno c'era qualcosa ma Izuku non capiva esattamente cosa fosse.
-ciao Izuku! Io sono Jakob, vorrei dirti che è un piacere conoscerti...-buttò le buste a terra-ma mentirei-
-cosa vuoi da me?-Izuku era fiero di se stesso, non aveva balbettato.
-beh... Da te in particolare nulla... Voglio solo far soffrire Hisashi-
-cosa sai di...-
-fidati... So quanto basta-
Si mise a rovistare nelle buste.
-senti non so cosa vuoi da me... Ma... Per favore lasciami andare-
-cosí presto? Non credo di poterlo fare-
-perché?-
-te l'ho detto... Hisashi deve soffrire... E pagare per quello che mi ha fatto-
Izuku iniziò ad impallidire.
-vedi... Lavoravo per tuo padre una volta, i bei vecchi tempi! Facevo quello che mi riusciva meglio... Fare del male agli eroi... Ma poi... Ha fatto uno sbaglio-
Dalla busta tirò fuori un martello, lo rigirava tra le mani.
Izuku trattenne il fiato.
-e purtroppo... Ne dovrai pagare il prezzo-.
-NO ASPETTA! NON DEVI FARLO!-
-ti sbagli ragazzo... Devo e voglio farlo-
Tomura e gli altri si erano trovati un posto sicuro per mettere assieme i pochi pezzi rimasti della lega e dei loro piani.
-cosa facciamo adesso? Mi avevi promesso che avrei fatto una strage!-urlò Muscolar.
-la avrai... Ma adesso dobbiamo capire come organizzarci... E non attirare l'attenzione-
-la mano morta ha ragione-disse Dabi mentre stava appoggiato al muro.
Tomura gli lanciò uno sguardo d'odio.
-Tomura Shigaraki... Ho delle notizie-
Intervenne Kurogiri con un'aria perplessa e stupita.
-cosa c'è?-
-è un messaggio... Da parte di All for One-
Tomura scattò in piedi.
-Sensei sta bene? Dov'è? È riuscito a scappare?-
-non c'è scritto nulla ma... vuole che troviamo un certo Jakob-
-perché? È qualcuno che può tornarci utile?-
Kurogiri scosse il capo, dando il biglietto a Shigaraki.
Gli occhi rubino del ragazzo lessero ogni parola con cautela, quando finí di leggere la sua bocca si contorse in una smorfia rabbiosa.
"Tomura, so che ti starai chiedendo perchè e come faccio a scriverti sebbene la mia situazione, ti spiegherò tutto a tempo debito. So che vuoi Midoriya Izuku come recluta e forse ho trovato il modo di aiutarti, ma per farlo... Devi trovare Jakob,un mio vecchio aiutante, diciamo cosí, lo ha preso in ostaggio e sicuramente lo ucciderà quando otterrà quello che vuole, non gli interessano le nostre motivazioni, nulla per lui è importante, trovalo e sbarazzati di lui se necessario, troverai le informazioni su di lui nel tuo computer, ho fatto in modo di mandartele"
Tomura strinse la lettera trasformandola in polvere.
-che è successo?-
-qualcosa non va?-
-abbiamo nuovi ordini?-
Chiesero alcuni.
-no... Dobbiamo salvare una nuova probabile recluta-
-ah tutto qui?-
-alla svelta-
-ok chi è il tipo?-
-non sono affari vostri al momento, ma trovate ogni informazione su un certo Jakob-
-solo Jakob?-
-vedo cosa mi ha mandato All for One...-
Portò il suo computer portatile dov'erano gli altri, i file erano lunghi, molto lunghi.
-non ha un cognome... Ma è conosciuto come "il diplomatico"-
-rassicurante sapendo che tortura la gente-disse Dabi leggendo.
-magari possiamo scambiarti con la recluta-
-vaffanculo anche a te!-
-comunque... È un ex marine congedato con disonore per: tortura e l'abbandono della sua squadra sotto fuoco nemico... All for One ha scritto che lo ha reclutato per via delle sue abilità nel ricavare informazioni dalla gente...-
-che quirk ha?-
-aveva...-
-che vuol dire?-
-All for One glielo ha tolto dopo che tentò di ucciderlo-spiegò Kurogiri.
-che stronzo!-
-era un quirk che gli consentiva di amplificare il dolore che infliggeva alle vittime, ogni volta aumentava il dolore, per renderlo insopportabile-
-ma...?-
-causava all'utilizzatore la dipendenza da esso... Un po come se mangiassi una caramella e ne volessi sempre di piú, questo lo portava a diventare sempre meno lucido-
Dabi si stiracchiò le braccia.
-ok... Troviamo lo stronzo!-
-posso pugnalarlo? Posso?-
-dovete solo trovarlo, poi ci penso io a lui-
Il corpo era dolorante, ogni colpo sperava fosse l'ultimo.
L'aveva colpito alle gambe con il martello fino a rompergli le ossa, non erano fratture tali da causargli problemi in futuro ma facevano male.
Successivamente l'aveva riempito di pugni, sia sul viso che sullo stomaco.
-basta... Basta!-riuscì a dire con un filo di voce.
-lo so, lo so non è piacevole ma vedila cosí... Nessuno si dovrà preoccupare piú di te, no?-
Izuku detestava con tutto se stesso quest'uomo l'avrebbe ucciso volentieri.
-cosa... Cosa sto pensando? Io sono un eroe! Non... Non dovrei...-pensò.
-sono sorpreso sai? Credevo che a tuo padre importasse di te, di solito mi trovava in un lampo! Ma forse... Non gli importa nulla di te-
-s-stai zitto! Mio padre mi vuole bene!-urlò.
-uh? Seriamente? Pensi che ad uno come lui possa fregare di te? Scommetto che non eri nei suoi piani, Dio! Non so nemmeno perché avrebbe dovuto sposare tua madre!-
-STAI ZITTO! NON PARLARE DEI MIEI GENITORI!-
Jakob sorrideva.
-altrimenti? Cosa pensi di farmi?-
Izuku lo fissò con odio, e Jakob vide, finalmente, la somiglianza tra lui e All for One.
-ti uccido-
-oh? Le cose stanno cosí? Pensavo fossimo diventati amici!-
-appena mi sarò liberato... Ti farò soffrire per tutto quello che hai fatto!-
Jakob si fece scrocchiare le nocche.
-molto bene allora...-
Non si risparmio di certo nel colpirlo con tutta la forza che aveva.
Sanguinava, tremava.
Il viso era coperto da lividi e tagli, non riusciva piú a parlare.
La guancia destra si era gonfiata troppo.
-non sei più tanto spavaldo eh?-
Izuku abbassò la testa, perdendo nuovamente conoscenza.
Pregò che suo padre arrivasse in tempo.
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