10 - Rebirth
{===============================}
Non poteva lasciarlo andare cosí.
Doveva tornare.
Doveva tornare da lui.
L'unico che poteva aiutarlo a riavere il suo vecchio volto era Overhaul.
-a cosa devo il piacere?-
All for One si voltò lentamente verso l'uomo.
{===============================}
All for One era scosso.
Quella voce...
Era chiaramente suo figlio, il suo Izuku era lí, cosí vicino a lui.
E poi, prima che potesse fare qualsiasi cosa, lo senti andare via, non volle inseguirlo, non adesso.
-adesso siamo solo io e te All for One-
All Might era pronto a colpirlo, mise tutto se stesso in quel colpo ed All for One approfittò del caos per dileguarsi.
Era certo che Tomura avesse creduto alla notizia della sua cattura, ma era necessario, il ragazzo doveva crescere e prendere le redini del comando, era certo che se la sarebbe cavata...
Ma ora voleva e doveva tornare a casa.
Suo figlio era la priorità in quel momento.
Parlò con le sue fonti, dopo alcuni giorni riuscì a contattare un certo Overhaul, aveva qualcosa che poteva aiutarlo.
-quindi... Vuole il quirk di Eri-
-lo userò per poco...-
-come mai questa fretta?-
-non sono affari tuoi ragazzo... Ci sono cose che devo sistemare e persone da vedere... In entrambi i sensi-
Overhaul era incerto ma non poteva rischiare di far infuriare All for One, quindi acconsentí di fargli incontrare Eri.
La bambina era spaventata nel vedere un uomo della sua stazza, eppure bastò cosí poco per tranquillizzarla.
-Eri va tutto bene, non voglio farti del male...-si abbassò al suo livello dandole una leggera pacca sul capo.
Lo guardò silenziosa per poi abbassare lo sguardo.
-so che il tuo quirk è molto potente, vorresti essere cosí gentile da aiutarmi piccola mia?-
Overhaul aveva notato come quel tono di voce fosse dolce e caldo.
Un pensiero gli balenò in testa, ma decise di aspettare nel parlare.
-io... Non so se...-
-non temere Eri, ti guiderò io per tutto il tempo, non mi farai del male-
La bambina era incerta, dopo un po annuì rapida.
-forse conviene cambiare stanza-suggerì Overhaul.
-concordo...-
Mentre camminavano Overhaul decise di porre una domanda.
-lei... era molto naturale nel parlare con Eri-
-ah?-
-come se avesse giá parlato ad un bambino-
-non nego che è capitato-
Nuovamente Overhaul rimase in silenzio, scrutando All for One con fare sospettoso.
-ti dispiace se rimango da solo con Eri?-
Esitò a rispondere.
-va bene...-
Rimasti soli All for One si levò la maschera.
-mi dispiace Eri, so che questo viso non è piacevole da vedere ma grazie a te... Cambierà tutto-
-lo... Lo pensa veramente?-
-ma certo! Mi stai dando un grandissimo aiuto-
La bambina accennò un minuscolo sorriso.
Ci volle molto tempo e tanta concentrazione.
Poco a poco la vista stava ricomparendo, lentamente.
Il processo era fastidioso ma alla fine...
Era tornato com'era, prima dell'incidente, prima di tutto.
-grazie infinite Eri-sorrise guardandola.
I cappelli nero pece contornavano un viso troppo innocente per appartenere a lui.
Eri ricambiò timidamente il sorriso.
-posso sapere perché ti serviva cosí tanto il mio aiuto?-domandò innocentemente.
-vedi Eri... Dovevo tornare da due persone molto importanti ma non potevo con quella faccia... Mi hai aiutato moltissimo Eri-
-ne... Ne sono felice!-
All for One si rimise la maschera, uscí dalla stanza ed Overhaul lo stava aspettando appoggiato ad una parete.
-ha funzionato?-
-certamente, altrimenti non me ne sarei andato cosí-
-capisco... Quindi tutto qui? Abbiamo finito?-
-no... Forse avrò nuovamente bisogno dell'aiuto di Eri...-
-in che modo?-
-potrei dover "formattare" qualcuno, diciamo cosí-
-"formattare"? Temo di non capire...-
-tutto a tempo debito Overhaul... Ti manderò le ricerche che mi interessano e se ci saranno risultati... Considera i tuoi problemi con la polizia risolti-
Spalancò gli occhi.
-ma Eri deve restare viva, non mi serve a nulla da morta-
-molto bene... A presto allora?-
-si... Probabilmente-
Era strano ritrovarsi davanti alla porta di casa, e ancora piú strano rimanere con la mano ferma sulla porta, era indeciso, titubante.
Non si era sentito cosí da molto...
Forse dal primo giorno che decise di chiedere ad Inko di uscire.
Sospirò rumorosamente e bussò.
Quando quegli occhi verdi si bloccarono sui suoi, non sapeva piú che dire.
-Inko... Io...-
Sentì il colpo sul viso come un proiettile, era sorpreso e terrorizzato, si mise una mano sulla guancia e osservò il volto della moglie bagnarsi di lacrime.
-tu...! Tu...-Era arrabbiata, lo sapeva.
-lascia che ti spieghi-
-no! Vai via, vattene!-Iniziò a urlare.
-ti prego Inko... Non qui...-
Ci volle un po per entrare in casa, Inko non riusciva a stare ferma, farfugliava parole e imprecazioni.
-dopo anni ritorni cosí? Cosí?!-
-Inko...-
-no! No! In tutti questi anni... Hai chiamato una sola volta! Una!-
-non potevo parlare-
Lo fulminò con lo sguardo.
-siamo rimasti soli... Io e Izuku, perchè hai deciso di tornare ora?-
-sono stato male per molto Inko, solo recentemente sono riuscito a tornare in me-
La vide scuotere il capo furiosamente.
-Hisashi... Io non... Non posso farti ricomparire cosí nella vita di Izuku, non puoi farlo, e come madre non posso permetterti di...-
-Inko ti scongiuro, ti supplico-
-no Hisashi... Non posso non posso-
Le prese le mani dolcemente.
-Inko... sarei rimasto se ne avessi avuto la possibilità! Sarei tornato immediatamente! Ma non potevo, non nello stato in cui ero-
Non rispose, guardò da un'altra parte.
-ti prego, devi credermi!-
-Hisashi... Io voglio e devo pensare al bene di Izuku, cosa potrebbe succedere se ti vedesse cosí? Riapparso improvvisamente senza preavviso?-
-lo so che dovevo chiamare, lo so bene... E mi dispiace, mi dispiace tantissimo-
-è un po tardi per le scuse...-
-ti prego Inko... Ti prego-
-no! Non ci casco, non puoi usare questi metodi con me!-
-tesoro... Anch'io voglio il bene di Izuku ma... Devo restare, ti prego, giuro che... Che se mai farò qualcosa di sbagliato-
-che dovrebbe accadere?-
-non sarò piú un problema per voi-
-Hisashi...-
-ti prego Inko, non sai cosa ho fatto per essere qui-
Lo guardò, gli occhi arrossati e lucidi erano invasi da varie emozioni.
Hisashi la abbracciò, tenendola stretta.
-mi dispiace Inko, mi dispiace tantissimo, mi sono perso tutta la vita di nostro figlio, ma non per mia scelta-
-Hisashi... Come posso fidarmi di te?-
-non me lo merito lo so... Ma... Permettimi di rimediare al passato, farò qualsiasi cosa in mio potere per meritarmi non solo la tua fiducia ma anche quella di Izuku-
-non mi hai risposto...-
Hisashi tacque un istante, la guardò negli occhi.
-come posso fidarmi di te? Sei sparito nel nulla... Hai chiamato una volta sola... Non sapevo dov'eri... Hisashi credevo fossi morto-
-tesoro... Non sai quante volte mi sono sentito tale... Vi ho pensato tantissimo e ora che sono ritornato nulla mi porterà via da voi, ti devi fidare di me perchè... Perché ho mollato tutto quello che avevo costruito, ho lasciato indietro tutto e non tornerò là, per nulla e nessuno-
Inko parve ancora poco convinta ma alla fine abbracciò Hisashi, piangendo fuori tutta la rabbia e la tristezza.
-mi dispiace Inko, mi dispiace, non smetterò mai di ripeterlo, mi dispiace-
Passo le mani tra i capelli di lei, in un movimento lento.
-non mi aspetto il perdono immediato... So che dovrò meritarmelo-
-non sará facile, sappilo-
-beh... non mi hai buttato fuori di casa e non mi hai colpito con niente... Mi considero a metà strada-
-ah davvero?-rise passandosi la mano sugli occhi.
Hisashi le baciò via le lacrime, ormai asciutte, sulle guance, le mani sfiorarono cautamente il viso, quando Inko lo abbracciò si irrigidì, con titubanza ricambiò.
-mi sei mancato-sussurrò.
-mi sei mancata anche tu-
Parlarono ancora, dopo essersi separati dall'abbraccio, Inko ricadeva ogni tanto nel pianto ma erano lacrime di stress.
-forse dovrei andare a prendere qualcosa per stasera-disse Inko asciugandosi nuovamente il viso.
-vengo con te?-
-no, non serve...-
-va bene... Ma se servisse aiuto non esitare a dirmelo-
Annuì con un piccolo sorriso.
Hisashi si sedette sul divano con la testa tra le mani.
Gli temavano le gambe per la tensione, rise di se stesso.
-ho fatto cose innominabili e ancora Inko riesce a farmi tremare le gambe-Sorrise.
Per Hisashi era come essere tornato da una lunga guerra, spesso si chiedeva come facesse Inko a tenerlo in pugno, ma alla fine si rispondeva da solo, la amava piú della vita stessa.
Era normale che sia il corpo che la mente rispondessero di conseguenza.
Quando udì la porta aprirsi, si alzò di scatto.
-mamma? Mamma dove sei?-
Era Izuku.
Il suo Izuku era tornato a casa.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top