Capitolo 10: Styles Stilinski non è un monaco tibetano

Ren's pov

<<E così Jason e Rosemary si sono appena lasciati, e io che sono amica di entrambi non so come comportarmi!>> Esclama Jessy bevendo un sorso di spritz. Per uscire stasera si è truccata con l’eyeliner e una dose massiccia di mascara ed è proprio carina.
Indossa un abito bianco lungo fino alle ginocchia e delle calze leggere azzurre che si abbinano agli occhi. Sarebbe proprio un bell’appuntamento, se non fosse che le mi sta ammorbando da più di un’ora con questa storia di Rose e Jason.

<<Comportati normalmente e prova a rimanere imparziale.>> Le suggerisco bevendo un sorso di birra. Siamo in un pub chiamato "the den of the night", letteralmente la tana della notte e devo dire che non mi sarei mai aspettato un locale così in questa città. Da fuori sembra il classico paesino della campagna inglese, pieno di cottage, fiori e panetterie che sfornano deliziosi dolcetti e biscottini vari, invece questo è l’emblema dell’illegalità. Vendono alcol ai minori e ho visto già un paio di ragazzi spacciare e comprare droga senza curarsi di sguardi indiscreti.

Devo dire che questo posto mi piace.

<<Non lo so!>> Sbuffa la ragazza bionda giocando con il bicchiere. Siamo seduti in un tavolo appartato, lonano dal bancone e all’interno di una piccola alcova. Nel locale la luce è soffusa e i neon colorati attaccati alle pareti brillano debolmente, tingendo tutto di un’aura bluastra. C’è odore di alcol, fumo ed erba e al piano di sotto da quel che ho capito c’è una discoteca.

<<Perché vedi, se fosse una situazione normale non avrei problemi a dare ragione a Rose. Ma non è una situazione normale, cazzo!>> Esclama. E’ indubbiamente brilla dopo il quarto spritz, io invece reggo l’alcol molto meglio e stasera ho deciso di rimanere perlopiù sobrio visto che poi devo guidare.
<<In che senso non è una situazione normale?>> Chiedo con noncuranza. Non che me ne freghi realmente qualcosa, quei due li conosco appena, però mi piacciono i gossip, e più ne so su tutto, meglio è. Me lo ha insegnato mia sorella una vita fa, quando ancora ero solo un moccioso che guadava Peppa Pig e cantava la sigla a squarciagola. 

<<Sì, insomma. Jason ha tradito Rose, e poi è successo un casino, e… io ho un po’ paura.>> Ammette.
<<Allora in questo caso penso sia Rose ad aver ragione.>> Intervengo. Non riesco proprio a capire come abbia fatto mr. Mortorio a tradire una ragazza così, lui non la meritava già di principio, avrebbe dovuto trattarla come una regina.

<<NO! Perché… perché… Rose e Jason non erano fatti per stare insieme, capisci?>> Sì, è esattamente quello che stavo pensando.
<<Lei non lo amava, lui nemmeno. Non si sarebbero mai dovuti mettere insieme, lei non è la sua anima gemella.>> Dice con trasporto. Altro che brilla, questa è già ubriaca. E io mi annoio.
<<E la ragazza che lui si è fatto quella sera invece lo ama. Tantissimo.>> Aggiunge con aria sognante.

<<E chi era di grazia questa ragazza?>> Chiedo curioso.

Gli occhi di Jessy si riempiono di lacrime e quella che credo possa essere paura. <<Io voglio un bene dell’anima a Rose. E’ la mia migliore amica, ma non credo che riuscirò mai più a guardarla in faccia senza sentirmi in colpa.>>

Oh.

Oh cazzo.

Quindi.

No. Mi alzo e le faccio cenno di fare la stessa cosa. 

Io non sono l’esempio del ragazzo perfetto, però quello che ha fatto Jessy è proprio squallido.

<<Lei lo sa?>> Le chiedo.

<<Sì. O no. Più o meno. Ci ha visti quella sera, poi è sparita e adesso non si ricorda più nulla. Ho paura che le torni in mente tutto. E Jason è terrorizzato da lei anche più di me. Per la nostra reputazione sarebbe un casino, ma non me ne frega niente di quello. Io voglio bene a Rose, non voglio perderla.>>

Dovevi pensarci prima, credo che tu l’abbia già persa. Penso, ma non lo dico.

L’accompagno fuori dal locale, fino alla mia macchina, saliamo e comincio a guidare verso casa sua.

<<Tu credi nei fantasmi?>> Pigola ad un certo punto.
<<Perché?>> Chiedo.

<<Perché ci sono cose in questa città, che non riesco a spiegare. Ho la sensazione persistente che qualcosa di strano sia qui. E quel qualcosa cammina dietro a Rose, come un’ombra maledetta. Ho paura che voglia farle del male. A lei e a tutti noi.>>

Sospiro profondamente. Certo che c'è qualcosa di strano in questa città, ma non si tratta sicuramente di fantasmi.
<<Puoi star serena, Jessy. L'unica cosa che può ferire Rose al momento è il cibo rancido della mensa. Quello è il vero male di questa città.>>

Jessy alza le spalle e si passa una mano sul volto, sbavando una linea di eyeliner.
<<Non prendermi in giro!>> Esclama con voce stridula.
<<Scusi tanto se apprezzo l'ironia. Come disse un saggio: "il sarcasmo è la mia miglior difesa">> Borbotto citando Styles Stilinski di Teen Wolf.
<<Era tipo un monaco tibetano?>>
<<NO!>> STYLES! UN MONACO TIBETANO. NOOOOO. E' IL MIO IDOLO, ALTRO CHE SAGGIO TIBETANO!
Non ci esco più con questa. Nada totale. Sarà anche carina, ma di fondo non mi piace per niente, specialmente per via di quello che ha fatto alla sua migliore amica.

<<Lasciamo perdere. Comunque secondo me dovresti parlare con Rose e dirle la verità.>>
<<No. Ha perso la memoria, è una sorta di karma che mi sta dando un'altra possibilità.>>
Non la penso esattamente così, ma contenta lei contenti tutti.
La mia unica richiesta al cosmo è di poter assistere quando Rose se lo ricorderà è la prenderà per i capelli. Amo assistere alle risse. E scommetto che sarà molto divertente la scena.



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