11 - Farsi avanti
– Sempre molto maturo vedo, Zed.–
Kyra si voltò appena verso il ragazzo che, durante la sua adolescenza, tra le mura scolastiche, l'aveva sempre presa di mira. Non aveva immaginato che lui potesse essere uno degli invitati; a pensarci però la sua famiglia era anch'essa una delle più importanti, avrebbe raccomandato il libro di Nissa da quanto aveva detto la sua amica. Naturalmente i genitori del ragazzo erano sempre stati troppo occupati per notare come, negli anni, fosse diventato fastidioso il figlio e quanti problemi avesse causato non solo a lei ma tante altre persone. Accadeva spesso nelle famiglie con molti figli a Stavira, si davano attenzioni solo ai più grandi e futuri successori, i minori perciò vivevano nelle loro ombre facendo di tutto pur di esser notati disperatamente.
– Buonasera ragazzo, hai bisogno?– domandò subito Andreas sulla difensiva ma rimanendo sempre tranquillo e composto non facendo trasparire la tensione.
– Solo parlare un po' con tua figlia. Ho sentito che non ha marito al momento e mio padre continua a spingermi a sposarmi.– fece il finto tonto lui, poggiando un braccio sulle spalle di Kyra a cui diede fastidio, mettendola in soggezione. Le ricordò per un attimo un avvenimento del genere, nella sua vita passata, che le fece ritornare alla mente quanto le persone potessero essere viscide.
– Non ho niente da dirti, puoi tornare da dove sei venuto. Ora, potresti spostarti?– si difese, o almeno ci provò dato che non era così tanto brava a farlo. Fosse stato un Demone non ci sarebbero stati così tanti problemi, bastava la magia per farli zittire ma lì non poteva fare nulla o avrebbero notato che fosse diversa.Come sempre del resto.
– Ma come, facciamo la solita distaccata?–
Anche Markan stette per intervenire notando la strana piega che la situazione stava per prendere e quanto Kyra sembrava a disagio ma qualcuno lo anticipò. Qualcuno che non si faceva scrupoli a ferire.
– Ti conviene togliere la tua lurida mano e presenza da lei.– sentì Zed da una voce femminile lenta, sensuale sul collo, e con essa una ventata d'aria glaciale e tagliente.
– Guarda guarda, e tu chi saresti?–
Zed era ipnotizzato dal corpo di Sheera dietro di lui, la fissava con stupore, uno sguardo che non era proprio per niente ricambiato. La corvina era seria, attese qualche secondo prima di parlare di nuovo.
– La ragione della tua morte se non te ne vai, in un modo o nell'altro.–
– Hai una guardia del corpo ora Kyra? Questa è nuova, è proprio...–
Non finì la frase che si ritrovò una mano fredda da far paura alla gola, uno sguardo inquietante nero e profondo a giudicarlo, la corvina tra lui e la chiara. Si era mossa con una velocità impercettibile. Ne ebbe paura e lei se ne nutrì come spesso accadeva. –Neera.– sentì nella mente dalla chiara, la sua mano calda sul braccio a fermarla. Guastafeste!
– Smamma.– ringhiò contro al giovane poco prima di lasciarlo. Non se ne andò via subito però, sembrava una testa dure e così lei fece vedere solo a lui per un attimo i suoi occhi viola, nella mente della vittima apparirono immagini spaventose che lo fecero subito correre a gambe levate.
– Penso che tu l'abbia traumatizzato a vita.– sospirò Kyra togliendo la mano dal suo braccio.
– Luna nuova. Sai com'è.– fece spallucce senza alcun segno di rimorso. Come averne?
– O devo finire ad Yreles di nuovo?– aggiunse, una più che normale frecciatina rivolta ad Andreas che stava fissando, il quale scosse la testa.
– Buonasera anche a te.– la salutò educatamente, anche se c'era comunque tensione tra i due.
– Sei Sheera, giusto?– domandò Markan con uno dei suoi soliti sorrisi che diede fastidio alla Dea.
– Probabile.– bofonchiò già annoiata.
– Sembrano ossa.– le disse invece timidamente Halima osservando la manica del suo vestito nero, la corvina che sorrise maliziosa.
– Chi dice che non lo siano?–
La ragazza si stupì e sembrò per un attimo volersi nascondere dietro al suo giovane marito e Kyra sbuffò dandosi un colpo in testa.
– Sei una causa persa.– si lamentò.
– Basta anche un grazie.– ribatté l'altra.
– E dartela vinta? Non penso proprio.–
Sarah non poteva non osservarle, sembravano più mature dall'ultima volta che le avevano viste. Il loro corpo era quello di normali ventenni che sarebbero rimasti così in eterno probabilmente, ma ancora faceva un certo effetto sapere della loro identità. Sheera sembrava sempre la solita distaccata e fredda, solitaria, Kyra sempre radiosa e solare in ogni cosa che faceva. Eppure andavano così d'accordo, ancora se ne stupiva.
– Vai già?– chiese Andreas quando notò che Sheera si stava allontanando e che Kyra la stava per seguire. Sorrise semplicemente.
– Diciamo che è meglio che io le stia intorno. La mia presenza la rende più calma, soprattutto ora che ha molta gente intorno e... non è più abituata.– rispose facendo intuire a lui e la moglie che la Dea Nera avesse problemi con la fame di sangue.
– Starò nei dintorni ancora per un po', magari posso passare a casa.– propose poi vedendo Sarah felice di ciò, annuendo e abbracciandola di nuovo. Stette per raggiungere la corvina che era sicuramente al buffet a cercare altro vino quando la sua attenzione si spostò su Nath, il quale era un po' teso e preoccupato ad aspettare che Nissa salutasse alcuni degli invitati davanti all'enorme finestra che conduceva al giardino. Che succede? Come mai è così quel ragazzo?
– Mi hai persa di vista per caso?– la prese in giro Sheera sbucata al suo fianco dal nulla.
– Sarebbe impossibile, sei l'unica vestita di nero tra le donne.–
– Non è colpa mia se si addice alla mia anima.–
Kyra scosse la testa e la osservò buttare giù un altro bicchiere di vino come fosse acqua.
– Attenta a non ubriacarti.– la avvisò.
– Nah, ce ne vuole per quello. So i miei limiti a differenza tua.–
– Ha ha, divertente. Prima di conoscerti non sapevo nemmeno cosa fosse a momenti.–
– Eh già, che vita triste hai avuto fino ad allora.–
– Finiscila.–
La chiara la spinse lievemente lontano da sé facendole spuntare sul volto uno dei suoi sorrisetti compiaciuti e divertiti che però presto si tramutò in un'espressione di dissenso quando la chiara avvicinò i loro corpi poggiandole le braccia sulle spalle.
– Oh no, non ballo.– obiettò capendo le sue intenzioni mentre una musica lenta ripartiva e Kyra rise appena, lasciandole un bacio lieve sul collo.
– Andiamo, pensi che un solo ballo con Nath basti per stasera? Ti ho vista. Anzi, forse ti salvi dato che volevo giusto seguirlo, era molto teso e non vorrei che...–
Sheera non la lasciò finire di parlare che le prese il volto tra le dita della mano libera, unendo le loro labbra. Kyra sorrise appena nel sentire quel contatto e ricambiò il bacio così dolce, lento. Probabilmente molti le stavano guardando riconoscendole magari e presto si sarebbero sparse voci al riguardo ma non le interessava, aveva passato molto per arrivare ad essere amata apertamente dall'altra e non si sarebbe lasciata fermare da quel gruppo di Salir aristocratici.
– A cosa lo devo questo?– le sussurrò sulle labbra quando si staccarono e vide l'altra inclinare la testa da un lato.
– Dovrei avere un motivo per farlo?– ribatté e la chiara la squadrò, non sapeva perché ma sembrava stesse nascondendo qualcosa.
– Tu non me la racconti giusta.–
– Stavo per far fuori un tizio perché ti stava toccando e importunando ti ricordo. Sono più che normale.–
– Va bene va bene, ma possiamo controllare un attimo?– insistette la chiara, non sembrava per niente intenzionata a lasciarla andare.
– Non ci vediamo da mesi e quando ne hai l'opportunità te ne vai? Sono diventata così terribile?– le disse ridacchiando e l'altra avvampò senza capirne il perché neppure lei.
– Mi preoccupo solo per quei due, siamo stati a contatto con loro per anni e potrebbero avere ancora qualche effetto da parte nostra su di sé senza nemmeno saperlo.–
La Dea Nera scosse la testa ma alla fine la prese per mano, trascinandola con sé verso il luogo dove i due piccioncini si erano recati subito dopo aver abbandonato il calice vuoto da qualche parte.
– Cosa dovrei fare con te non lo so. Vieni e non ti allontanare dalla complice.–
– Complice? Di cosa?– domandò la Dea Bianca non capendo. Ok, in che cosa si è cacciata ora questa? Stava già per farsi mille paranoie mentre uscivano sul grande terrazzo, l'aria fredda che le accolse mettendo i brividi alla Dea Bianca per un attimo. Diversa fu per il suo opposto che si beò di quella temperatura sebbene fosse ancora calda per i suoi gusti.
– Mi vuoi dire che stai combinando?– disse Kyra sbuffando, la corvina che continuava a trascinarla per il grande giardino. Purtroppo non vedeva bene a differenza della Dea Nera e non capiva dove stessero andando con l'esattezza. Poteva solo seguirla, o meglio non mollarle la mano.
– Ora sta zitta e non ti muovere.– le disse seria Sheera e si meravigliò di quello strano comportamento perché in lei sentiva anche una specie di divertimento. Ok, le cose iniziano a farsi ancora più strane, da quando fa così? L'ultima volta che le è capitato aveva un cadavere davanti a sé smembrato, mi preoccupa...
Non riusciva a smettere di pensare a tutto quello che le passava per la testa pur di distrarsi da quel buio che la circondava e che le incuteva timore. Le nuvole stavano momentaneamente coprendo la luna e le uniche luci che c'erano provenivano dall'interno dell'edificio da cui ormai era distanti.
– Ehi...– provò a dire.
– Shh!– la zittì subito Sheera stando dietro l'albero del grande giardino. Non poteva vedere chiaramente ma grazie ai suoi altri sensi Kyra sentì il rumore dell'acqua corrente e riconobbe quel suono che aveva sentito parecchie volte. Difatti, davanti a loro c'era una grande fontana in pietra maestosa, da quanto ricordava vi erano raffigurati al centro di essa i nonni di Nissa in onore del loro amore. L'uomo si era sacrificato per la donna che amava durante un'invasione di ladri, o forse più assassini, che ce l'avevano con i pezzi più grandi della società di Stavira. Ma sapeva solo quello, a Nissa non piaceva parlare di quelle cose.
– Ma...–
Sheera, all'ennesimo fiatare dell'altra, la avvicinò a sé prendendola per i fianchi, i loro volti vicinissimi. Kyra si zittì all'istante avvampando, il cuore a mille. Possibile che le facesse quell'effetto anche a distanza di secoli quella ragazza? Quegli occhi magnetici che sapevano bene cosa fossero in grado di creare in lei, quelle magnifiche sensazioni, quel calore nel petto.
A distrarla furono dei passi e vide la corvina voltarsi appena. Con i suoi sensi riconobbe il profumo di Nath e della sua amica, erano lì. Poi vide la corvina fare un gesto con la mano e le piccole fiammelle di fuoco sparse per il giardino, lentamente, iniziarono a farsi più luminose lasciando che tutto intorno a loro potesse essere molto più visibile. –Non puoi intervenire così!– la rimproverò parlandole nella mente dato che non voleva che parlasse. –Ma ti prego, non ascolto da secoli e pensi che inizi a farlo oggi?–
Kyra scosse la testa, quanto era strana la sua energia sorella? E se ne stupiva pure. Comunque tornò ad osservare attentamente la sua amica per quel che riusciva in quel bellissimo vestito che partiva da un corpetto celeste per poi sfumare in una gonna leggera come lo smeraldo. Era davvero bellissima ed elegante, il suo portamento leggero dopo anni passati tra lezioni di buone maniere come ogni altra ragazza d'alto rango. Sembravano parlare e cercò di ascoltare un poco, anche se significava intromettersi nelle loro vite. Beh, è solo per capire se c'è qualche problema, Nissa non mi farà fuori per questo, con tutto quello che ha fatto lei invece...
– Insolita la luna stasera, sembra volersi nascondere da tutti.– sentì dire dalla bionda che osservava quel piccolissimo e sottile spicchio bianco e luminoso. Nath era dietro di lei e la cinse dai fianchi annuendo.
– Già. Ricordi i primi giorni che ci siamo conosciuti e mi hai portato fuori a vedere le stelle?–
Nissa annuì e sorrise.
– Era per distrarti dal Wix della tua folle amica. Mi dispiaceva vederti così giù di morale. Sai, a volte mi domando cos'altro ti ha fatto passare quella Dea.–
– In realtà non le ho mai dato la colpa, anzi, dovrei ringraziarla.–
– Davvero?–
Nissa si voltò verso di lui ridacchiando e un po' confusa probabilmente, fissandolo negli occhi come due profondi smeraldi.
– E per cosa?– aggiunse e lui le sorrise, baciandole le mani che prese tra le sue.
– Non sarei mai venuto a Stavira, di conseguenza non avrei mai potuto incontrare la persona splendida che sei.–
Se a Kyra quelle parole furono dolci da scioglierle il cuore come la sua amica, causarono una smorfia tremendamente disgustata alla corvina, la chiara lo notò e le diede un pizzicotto sul braccio. –Dai andiamo, lasciamoli soli.– le disse poi nella mente voltandosi ma Sheera la prese per un polso avvicinandola di nuovo a sé. Prima mi evita di seguirli e poi vuole rimanere? Ma quanto può essere lunatica?
Scosse la testa e cercò di fare cenno all'altra di andare ma senza successo, difatti Sheera le poggiò l'indice sulle labbra come a dirle di non fare rumore, tornando poi a fissare i due innamorati. Non poté non ascoltarla e rimase a guardare senza molta attenzione in realtà non volendo disturbarli, fin quando le parole del ragazzo non l'attirarono.
– Non avrei mai immaginato di poter avere con me una ragazza che con poco mi sollevasse il morale, ti devo molto per quei giorni in cui mi sei rimasta accanto.–
Nissa sorrise parlando anche lei.
– Anche tu mi hai aiutata quando quelle due si sono diciamo fatte fuori a vicenda.– disse ed entrambi ridacchiarono.
– Non hai avuto problemi nel farmi stare in casa tua, farmi sentire accolta ogni giorno, tutta la tua famiglia in realtà.–
– Sì, su questo hai ragione, mi sono offerto di essere la tua cavia per i tuoi lunghi discorsi prima degli esami finali in effetti.–
– Ehi!–
Nissa lo spinse affettuosamente appena e lui sorrise nel sentire la sua risata.
– Non mi stancherò mai di ascoltarti, sentire le tue parole, le tue risate. Mi hai reso le giornate così luminose con la tua vicinanza ogni giorno di più. Vorrei continuare ad asciugarti le lacrime e farti spuntare il tuo meraviglioso sorriso quando ti senti giù, tenerti per mano in modo da fermarti prima di metterti nei guai tu e la tua curiosità.–
Nath ridacchiò appena sulle ultime parole, Nissa capì benissimo quello che intendeva sorridendo anche lei.
– Voglio esserci sempre per te, essere qualcuno che ti possa consolare e consigliare per ogni cosa tu ne senta il bisogno, che possano essere anche le più stupide e banali ma non farà differenza. Perciò...–
Kyra sgranò gli occhi rimanendo a bocca aperta completamente scioccata, la sua reazione per poco non fece ridere la corvina che si trattenne, circondandola con un braccio la vita, avvicinandola a sé.
– Non rovinare tutto, non dovrei farti stare qui.– le sussurrò lieve e questo portò la chiara a capire che lei sapeva. Sapeva bene che Nath si sarebbe inginocchiato davanti la sua amica, osservandola negli occhi, una mano nella sua e nell'altra un anello.
– Vuoi sposarmi?–
Ehilà! Novità: ora pubblicherò, oltre i sabato, anche i mercoledì e se tutto va bene magari il prossimo mese potrò pubblicare tutti i capitoli rimanenti in una volta sola (si fa per dire) visto che sono abbastanza avanti con la scrittura, più di quel che mi aspettavo.
Ho cominciato a pubblicare qualche video su Tiktok e inizierò a mettere anche delle parti "spoiler" dei capitoli successivi a breve per chi fosse troppo curioso (devo trovare altri passatempi per scacciare la noia ahaha). Alla prossima!
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