Capitolo 37
Un anno dopo. Ultimo anno.
Non mi piaceva per niente organizzare feste. Mi preoccupavo se ci fosse cibo a sufficienza, se le persone si divertivano abbastanza, e se finissimo il formaggio prima dei cracker, ma oggi era speciale.
Se tutto sarebbe andato bene, oggi era il giorno in cui Zack veniva preso nella NFL.
Con l'aiuto del suo fisioterapista e il mio costante assillo per riposare quando ne aveva bisogno -ipocrita, lo sapevo-, si era ripreso abbastanza velocemente da giocare nella maggior parte del nostro secondo anno, poi aveva dominato per tutto il terzo anno e l'ultimo. Aveva tutto portato fino a questo momento e sembrava abbastanza buono.
Era tutto il giorno che andava in giro tranquillo, tutto spavalderia e sorrisi. Non gli dissi che l'avevo visto meditare nella sua camera da letto o camminare su e giù per la sua camera da letto o fare un'assurda quantità di flessioni per schiarirsi la mente.
Ora era seduto sul divano con gli occhiali, abbracciato a un cuscino mentre guardava la TV anche se non era nemmeno iniziato niente.
Qualcuno bussò alla porta e riconobbi Daniel semplicemente dal suono. Tutti si misero nelle loro posizioni e non appena aprì la porta del nostro appartamento, urlò, "Ehi!"
Zack si alzò dal suo posto per salutare Daniel mentre lo abbracciavo, sorridendo alla sua felpa Stanford. Mi passò le patatine che aveva portato poi si sistemò accanto a Daniel sul divano.
"Stai andando per primo, fratello," disse Daniel, praticamente baciando il culo di Zack e intrecciandogli i capelli. "Non preoccuparti. Lo sappiamo tutti."
Guardai con un leggero sorriso, poi mi avvicinai a loro. "L'hai sentito," dissi. "Sai che Daniel ha sempre ragione."
Zack giocò con la mia collana con la stella, poi si lasciò sfuggire uno scherno forzato. "Preoccupato?" disse. "Amelia, io sono-"
"Zack Darrington, lo sappiamo," praticamente tutti nella stanza facemmo coro.
"Esattamente," disse Zack, alzando il bicchiere. "Il che significa che sono totalmente calmo, rilassato, e-"
Sembrò essere scioccato, gli occhi spalancati e il viso congelato quando il suo telefono iniziò a suonare.
La stanza diventò silenziosa mentre lui rispondeva.
"Pronto?" disse. "Ehi, Coach, come sta?"
Daniel e io ci scambiammo sguardi con gli occhi spalancati.
"Sì," continuò Zack. Ci fu un momento di silenzio poi il suo volto si aprì in un sorriso accecante. "Grazie, coach. Sono molto emozionato. Sì. Sì. Okay. Grazie mille."
Nel momento in cui riattaccò il telefono, la stanza esplose di applausi. Lo abbracciai e Raj e Mia corsero per la stanza urlando, "Sì!!!!!!"
"La tv!" esclamò Dominique, cercando a tentoni il telecomando.
"Sono così orgoglioso di te," dissi, posandogli un bacio sulla guancia. "Hai lavorato così duramente."
"Grazie, principessa," disse, attirandomi a sé mentre ci rivolgemmo alla TV. Sullo schermo, l'uomo aveva appena finito di annunciare la settima scelta assoluta. Tutti tirarono fuori i telefoni e alzammo il volume mentre veniva annunciata un'altra scelta.
"Con l'ottava scelta nel draft di quest'anno, i New England Patriots scelgono... Zack Darrington. Running back. L'Università del Michigan-"
Le urla risuonarono in tutto l'appartamento mentre l'immagine di Zack apparve sullo schermo. Carrie, Pete e Tommy facero il tifo via facetime. Raj stava raccogliendo foto e video da ogni angolazione.
Zack stava sorridendo, ringraziando e ridendo mentre tutti ballavano per la stanza e versavano bevande e applaudivano.
"Ottava scelta del draft," disse.
Annuii con un sorriso. "Ottava scelta del draft!"
Mi guardò. "Andremo nel New England," disse piano.
Sorrisi di rimando. "Andremo nel New England."
Il sorriso che fece, mi riempì il cuore per la prima volta.
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