Capitolo 13
Mia, col suo sedere, quasi mi fece cadere dal lato delle gradinate mentre faticavamo per trovare i posti per la partita di football di stasera. Vedere uno stadio pieno di persone entusiaste, blu e giallo ovunque non avrebbe mai spesso di stupirmi. Il mio cuore non poteva fare a meno di battere veloce..
I giocatori uscirono ed i miei occhi d'istinto si spostarono sul campo alla ricerca di Zack. I miei amici iniziarono a fare il tifo accanto a me mentre applaudivo distrattamente. Anche da così lontano, riconobbi la solida sicurezza del suo passo.
Un'ondata di déjà vu mi colpii in faccia. Io in piedi sulle gradinate. Lui che mi indicava e mi faceva l'occhiolino. Come se fossimo le uniche due persone in tutto lo stadio.
Solo che ora, mentre lo fissavo, era concentrato sul campo. Solo un paio di posti più in là c'era un gruppo di ragazze che acclamavano il suo nome. Ne riconobbi una del suo club di consulenza.
La mia concentrazione venne distolta quando Zack iniziò a correre verso la end zone. La folla si alzò in piedi in attesa.
Touchdown.
La squadra era in fiamme. Tutti i passaggi calcolati. La band suonava una nuova melodia ogni minuto. La gente applaudiva ovunque.
E ZacK.
Correva attraverso il campo come se lo possedesse. Touchdown dopo touchdown. Passaggio dopo passaggio. Era inarrestabile.
Mancava appena un minuto nell'ultimo quarto quando venne confermato che Zack Darrington avesse battuto tre record scolastici in una partita. Tutti intorno a me esultarono a squarciagola fino all'ultimo touchdown. Tutti ballavano, si baciavano e applaudirono.
Ma non io. Perché mentre guardavo il campo, guardandolo strapparsi il casco e saltare tra le braccia dei suoi compagni di squadra, sorridendo luminoso come una stella cadente, il mio cuore sembrò esplodere di emozioni che non potevo descrivere. Riuscii a malapena a sentire una singola lacrima che mi scendeva lungo la guancia mentre le mie labbra si aprirono in un sorriso.
Mantenni il mio spazio mentre scendevamo dalle gradinate, asciugandomi la faccia in privato. In fondo, mi separai dai miei amici, cercando di trovare un angolo in cui nascondermi o un buco in cui strisciare.
"Una principessa si è nascosta." Sentii. "Ti stavo cercando."
Mi girai proprio mentre Zack si scostava i capelli dagli occhi. La gioia si irradiava da lui e mi costrinsi a compormi.
"L'unico e il solo Zack Darrington," salutai, cercando di ignorare quanto suonasse roca la mia voce. "È stato piuttosto sorprendente oggi. Sono ufficialmente una fan."
I suoi denti brillavano alla luce mentre sorrideva. Ci fu un momento di riposo mentre mi guardava. Il suo viso si addolcì.
"Perché stai piangendo?" chiese dolcemente.
Le mie labbra si schiusero per formare una spiegazione ma non riuscii a trovarne una che avesse senso.
"Ormoni," risposi debolmente.
Sbattè semplicemente le palpebre. Non disse niente ma sembrò capire lo stesso. Non protestai mentre si faceva avanti, tirandomi contro il suo petto senza una parola.
"Sono davvero, davvero felice per te," sussurrai.
Mi strinse più forte ma io non lo lasciai andare. Sembrava così giusto.
Si tirò indietro, ma solo quel tanto che bastasse per prendermi il viso tra le mani. Il suo pollice corse sopra il mio zigomo.
"Amelia, io-"
"Zack, vieni?"
Entrambi guardammo dove un gruppo di persone lo stava salutando. Sgusciai dalla sua presa mentre la ragazza che lo aveva chiamato ovviamente mi scrutava.
"Amelia!" Sentii. Da un paio di metri di distanza, Drew mi salutava.
Salutai e poi mi voltai di nuovo verso Zack, che non mostrava più quelle emozioni di dieci secondi fa.
Ci eravamo persi.
"Vai. Te lo meriti," dissi con un sorriso. "Non ti ubriacare troppo, però."
Strinse le labbra, aspettò, poi annuì. "Buonanotte Amelia."
"Buonanotte, Zack."
I nostri occhi si trovarono per un secondo prima di voltarci e prendere strade separate.
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