☁️ RECENSIONI
Non ho messo il nome delle persone che hanno fatto recensioni per privacy, ma nel caso fatemelo sapere.
Grazie a tutti🤍
NO SPOILER
(recensioni dei primi capitoli)
In questa storia a tema magico/misterico, troviamo una protagonista dal nome mitologico (Ariadne) e un'ambientazione piuttosto interessante.
I racconti con divinità e poteri le trovo sempre ispiranti, specie se sono ben studiate. Qui si nota subito una notevole cura dal punto di vista grafico ed estetico, compresi gli studi per la copertina e per i personaggi. Ogni capitolo ha una bella presentazione e troviamo video, citazioni e altri tanti piccoli dettagli che fanno capire quanta attenzione e studio ci siano da parte di chi scrive.
L'uso della prima persona non è sempre semplice, ma aiuta nell'immedesimazione, specie nei capitoli più introspettivi. La giovane Ariadne è ben presentata e grazie alla prima persona riusciamo meglio a cogliere pensieri e paure, togliendo l'onniscenza che toglierebbe il velo di mistero in alcuni passaggi.
I capitoli generalmente sono piuttosto brevi, adatti al pubblico "wattpadiano" che solitamente si annoia oltre le 1000 battiture.
Lo stile è un po' particolare. Molte frasi sono brevi, seguite da uno spazio fino al rigo successivo (banalmente un "accapo") quando potrebbero benissimo risultare come un periodo lungo e più articolato. Probabilmente è anche una scelta, riprendendo l'idea della prima persona quasi come
"diario personale" dove le frasi non sono molto elaborate.
Consiglio a questa storia a chi si appassiona con misteri, suspance, rituali magici.
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Eccoci qui, davanti a una storia pregna di amore e umanità, con una montagna di cose da dire e la paura di perdere qualcosa per strada durante questo "flusso di coscienza".
Partiamo perciò dalle basi; la copertina.
Poche storie, l'ho trovata davvero iconica e rappresentativa per una
"guaritrice" come la nostra dolce protagonista, qualcosa che allo stesso tempo mi ha messo sul chi va là, ricordandomi inconsicamente tutta l'inquietudine delle famose maschere dei medici della Peste; un inquietudine che a ragion veduta, dopo la fine del quinto capitolo, devo dire essere tutt' altro che ingiustificata.
Il contrasto sgargiante fra colori e font usato per il titolo poi è azzeccatissimo, tutto si amalgama in maniera terribilmente organica offrendo una visione d'insieme
davvero ad effetto.
Attraverso uno stile di scrittura ricco, variopinto ed estremamente evocativo, l'autrice ci immerge fin dai primi capitoli all'interno di un mondo spaventosamente vasto e di cui si percepiscono luci e ombre come in un caleidoscopio dalle mille sfumature. L'utilizzo di bellissime illustrazioni non lascia poi davvero nulla al caso, integrando il tutto di ancor più dettagli e informazioni di quanto le parole non possano fare.
Il World building è certamente uno dei punti nevralgici di tutta la storia, una rete capillare che in soli cinque capitoli si è fatta già comprensoria di religione, geo-politica, guerra e chi più ne ha più ne metta.
Un lavoro a dir poco sconfinato.
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Ancora una volta questa storia si riafferma in tutta la sua validità: ho apprezzato l'ulteriore espansione del worldbuilding (che funziona benissimo) e l'approfondimento del sistema magico. La magia, infatti, credo sia fra i punti forti di questa storia: non è assolutamente una presenza ingombrante e, grazie alla delicatezza con cui viene descritta, risulta estremamente credibile, quasi naturale. Ho amato il modo in cui vengono elencati i vari "sintomi' della magia sul corpo, riuscivo quasi a sentire la pelle formicolare. Un altro pregio che mi sento di segnalare, inoltre, è il ritmo della narrazione! Questa storia si prende il suo tempo, non ti catapulta subito nel caos dell'azione ma si prende delle pause per respirare, permettendo al lettore di assimilare per bene gli eventi e conoscere meglio Ariadne e lo splendido mondo un po' onirico in cui abita.
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Come già sapevi ho continuato il tuo libro proprio perchè lo avevo già iniziato e mi è piaciuto veramente tanto.
Non ti dirò molto di più di quello che ti avevo detto negli altri scambi pk non sono riuscita ad andare avanti molto dato che ho voluto rileggere tutto per recuperare alcuni pezzi che sapevo avevi aggiunto nella revisione.
Ariadne mi piace tantissimo, è un personaggio che veramente adoro, oltre a Nathan (in segreto spero ci sia qualcosa tra di loro più avanti).
Sinceramente mi piaceva molto di più il cast che avevi usato prima, con le immagini e i collage, ma è solo un parere mio.
Nulla, niente errori, niente refusi nemmeno qui, il tuo modo di scrivere leggermente ricercato lo tipo amo tantissimo, è un gusto leggerti, ho notato con tantissimo piacere che hai colmato alcuni vuoti e hai aggiunto qualcosina di più sul passato della protagonista, ti fanno molto di più avvicinare ai personaggi e capire la storia.
I disegni sono fantastici e secondo me qua e là ci sta tantissimo
Mi piace moltissimo anche come nelle prime parti hai introdotto la mappa, la creazione del libro e tutto.
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Il prologo è avvincente e coinvolge subito il lettore nella situazione del personaggio che stiamo seguendo, facendoci identificare con la confusione e l'orrore che sta provando. In generale Erdelia è un personaggio molto affascinante ed enigmatico, mi piace l'idea che la sua storia venga piano piano mostrata parallelamente a quella principale (anche perché se la mia teoria "Ariadne è una Tessitrice" è vera, allora ci saranno un bel po' di parallelismi tra le due).
Ma dopo tutto la vera protagonista è Ariadne, e come tale funziona bene grazue al suo conflitto interiore esplorato perfettamente. Apprezzo anche l'aggiunta della sua malattia, dona un tocco personale all'opera e rende la protagonista meno "perfetta"
Però la cosa che ho amato di più della storia è decisamente il worldbuilding. La contrapposizione tra due elementi apparentemente così diversi (uno il freddo, la calma, la guarigione; l'altro il calore, l'energia, il caos. Però si completano a vicenda, e insieme sono più potenti, come una tempesta) crea un sistema magico originale e affascinante. Ma non è solo l'idea: i dettagli sono ciò che rendono questo mondo così vivo, a partire dagli aspetti culturali e ambientali a quelli "fisiologici" legati alle meccaniche dei poteri.
Gli unici appunti che ho da farti sono quelli dei commenti su Wattpad, oltre il fatto che il prologo potrebbe risultare troppo confuso, il che è un'arma a doppio taglio (anche se con un po' di contesto in più diventa più chiaro)
PS: devo fare i miei complimenti anche per le grafiche e i disegni, aggiungono molto all'atmosfera del libro
SPOILER
Ma la vera colonna di tutto il racconto è certamente lei: la nostra amabile protagonista Ariadne.
Provare empatia così come un istinto di protezione nei suoi confronti è un gesto semplice e spontaneo quanto respirare.
Ari è una protagonista tridimensionale, terribilmente umana e plausibile, ricca di sogni, ambizioni e problemi.
Fin dal primo istante in cui la conosciamo iniziamo infatti a venir risucchiati nelle turbe psicologiche
che l'assillano.
La discriminazione da parte degli altri tirocinanti medici, il volgare
'bullismo" e disprezzo praticatole dalla sua ex ragazza, la terribile malattia che le provoca tremori incontrollati alle mani e che la pone sul piano psicologico di qualcuno che non può far altro che sentirsi inadatto. a tratti inferiore.
Una persona con tante paure, eppure col coraggio smisurato di affrontarle degno di un eroe.
Ariadne ci mostra tutta l'importanza del continuare a mettersi in gioco nonostante il terrore a tratti asfissiante che chiunque di noi potrebbe avere, un' argomento trattato non con superficialità, bensì con una sensibilità al tema disarmante. Ariadne è un po' tutti noi, ed è impossibile non affezionarsi a lei, e desiderare il suo bene.
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Ok, allora, eccoci con la recensione. Premetto che mi sono fermato alla fine della prima parte (già ho spiegato che vorrei tenermi la seconda per il prossimo mese dove continuerò a leggere questa storia). Partendo dalla trama, nulla da dire. Semplice nella sua apparente linearità, ma piena di dettagli disseminati qui e lì. Ho apprezzato molto il fatto che vi siano unicamente due divinità nella storia e che i loro poteri decidano la vita delle persone (nel senso, su cosa faranno poi in futuro).
Il pacing della storia è perfetto, nella parte iniziale c'è la giusta lentezza mentre, soprattutto dopo quello che è successo ad Ariadne (evito di andare troppo nello specifico per non rovinare l'esperienza a chi vorrà leggerla prossimamente, ma ci siamo intesi), la storia sembra prendere una piega più rapida. Si avverte proprio che c'è uno stacco netto con la calma placida per primi capitoli, dove l'unica paura imminente era nel cuore della protagonista.
Ho trovato, in questo senso, una sorta di parallelismo con l'evoluzione di Ariadne fino a QUEL momento, come se la narrazione fosse cambiata nel momento in cui è cambiata lei.
In sostanza è una cosa che tu lettore ti aspetti a livello di trama, "È rarissimo che avvenga questa cosa, di solito risvegli i poteri che già hai", ma sei la protagonista. Nonostante questo, è ben fatto come colpo di scena. L'ho trovato molto chiamato, ma sono stato spinto a leggere fino a quel punto per capire se succedesse davvero.
Non mi è chiara ancora la questione della tessitrice e come questa possa essere legata alla protagonista, anche Ariadne diventerà una tessitrice? Di base potrebbe alla fine, ha dimostrato di saper fare entrambe le cose. È un ruolo condivisibile o dovrà esserci una sorta di rito di passaggio? Lo scoprirò, spero.
Ariadne è molto ben caratterizzata e ho adorato la particolare condizione in cui verte, la rende unica.
Il mio altro personaggio preferito è Alastair, non so dire se sia per il nome, l'atteggiamento o per come lo immagino nella mia testa.
Purtroppo gli altri non mi hanno colpito più di tanto se devo essere sincero, soprattutto Nathan che si presenta come un secondario che starà al fianco della protagonista (interesse amoroso?), non è riuscito a colpire nel segno e rendersi memorabile.
Grammatica perfetta e lessico veramente equilibrato mi hanno accompagnato per tutta una lettura che è stata piacevole nella sua interezza. Sono pronto a continuare quindi aspettati una nuova recensione il mese prossimo. Spero di esserti stato d'aiuto, a presto.
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Ho usato lo scambio come scusa per riprendere questa storia che mi aveva presa molto, spero di non essere ripetitiva nella mia recensione.
Riguardo ai sistemi magici, Sanderson dice che è meglio espandere ciò che si ha piuttosto che aggiungere altro; bene, il tuo mondo ha solamente due elementi, ma sono così bene esplorati da creare uno scenario complesso e affascinante. Questo è il primo aspetti che rende il libro così coinvolgente e unico.
In questa parte di storia scopriamo di più sui poteri sia dal punto di vista delle abilità, che sfruttano in modo creativo l'elemento di base (come l'acqua per bloccare il suono o il magnetismo per controllare i metalli nel sangue), ma anche dal punto di vista sociale e psicologico. Non mi aspettavo ci fossero tali pregiudizi sugli exioues, anche perché non abbiamo visto alcun Silente fin'ora, nè l'ostilità verso chi ha cambiato elemento. Questi sono decisamente degli aspetti che potrebbe essere interessante analizzare più a fondo in futuro, visto che ora sono piu che altro citati.
La seconda cosa che ho amato è la grande abilità nell'esprimere le emozioni delle protagoniste, dall'armonia (poi spezzata) di Erdelia al disorientamento di Ariadne. Spicca in particolare la parte dove parli del passato di quest'ultima: hai parlato di un tema molto delicato in un modo che fa sembrare Ariadne ancora più reale.
Sono curiosa di scoprire il modo in cui le due sono legate: penso che si riveleranno molto più simili di quanto pensiamo... (sono sempre più convinta che Ariadne sia una Tessitrice, specialmente dopo l'ultimo capitolo... 👀).
Conosciamo anche gli altri personaggi: Vivienne e Alastair mostrano il loro lato più umano, Nora e Nathan si avvicinano sempre di più ad Ariadne formando un trio compatto, e penso che anche Quinlan si rivelerà più di quello che sembra... Mi è piaciuta molto Elowen con il suo carattere misterioso e il suo terribile passato (e devo ammettere che sono una fan dei laboratori inquietanti nei libri 👀)
È sempre più chiaro il tema della storia, quello dell'accettazione di sè e di ciò che non possiamo controllare. La caratteristica principale di Ariadne secondo me è la paura di lasciare andare il poco controllo che sentiva di avere su se stessa e sulla sua vita. Tutto ciò che le può dare sicurezza le viene tolto: i suoi tremori le tolgono il controllo delle sue mani, la violenza l'autonomia sul suo corpo, le Dee il potere che costituiva la sua identità, lo Stato la sua casa e la routine (tutti aspetti apparentemente diversi che combaciano perfettamente).
L'unico modo per decidere del suo destino, però, non è scappare ma lasciarsi andare anche a ciò che la spaventa. Dopo tutto, la natura non può essere controllata, vi ci può solo convivere. Erdelia sembrava aver raggiunto questa pace grazie alla sua armonia con la natura e le Dee, ma sembra che sarà proprio il suo potere a distruggere tutto.
Io semplicemente concludo facendoti i complimenti per tutta la cura che hai messo in ogni aspetto di questo progetto.
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