XVII: VICISSITUDINI E DETTAGLI (IL MONO-LOGO & IL POLI-LOGO)
Immagino lui che cammina, fermo, su una strada...
(Noi passiam la notte tra paradisi e mostri; siam vivi eppur inconsci...)
Vivi, inconsci. Non c'è una logica nei sogni. Se ci fosse, non sarebbe un vero sogno. Sarebbe un racconto. Un romanzo. Un'opera. Una canzone... Nei sogni, tutto è possibile perché non è vincolato dalle regole della realtà. È questo che li rende affascinanti e misteriosi.
Sono con la testa sulla mia scrivania e immagino quel personaggio che mi gironzola nel cervello... Quei personaggi. E vogliono uscire. Vorrebbero diventare reali. Veri. Eppure sono così fragili. Cambiano personalità. Cambiano aspetto, nome... Cambiano luogo. Cambiano le proprie storie. Cambiano i loro sentimenti, le loro paure.
Mi è davvero difficoltoso scrivere questo sogno... Forse perché rappresentano parti di me stesso che ancora non comprendo appieno, o forse perché temono di essere imprigionati su carta, perdendo la loro libertà onirica. Ma non c'è sfida da cui io mi trattenga... Soprattutto perché i miei personaggi vogliono vivere... Vogliono viv... Vogliono...
ZzzZzzZzz...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top