XIV: UNA FERRARI DAYTONA, LA FAMA & DIGNITÀ
Mi accorsi che mi ero allontanato troppo dal punto di incontro stabilito dall'uomo severo.
Così decisi di chiamare un taxi. L'indirizzo datomi mi portò davanti a un negozio di pesce surgelato. Diciamo che per la cultura del posto, era un abominio una struttura del genere...
Il cibo congelato era considerato un sacrilegio. Infatti, abitualmente non era frequentato da nessuna casalinga, bensì da qualche uomo incapace di cucinare...
Sta di fatto che era un negozio di surgelati! E se avesse sbagliato a scrivere, Mr. Simpatia?
Mah, non ci sto capendo niente. Mi sento molto passivo in questa storia. Mi hanno cacciato da un'azienda, sì noiosa, ma almeno in grado di darmi un posto nel mondo del lavoro...
E poi, senza alcun motivo!
***
20:34
Sono fuori al negozio di surgelati.
Niente, non succede niente...
Un cane passa, odora le mie scarpe e se ne va...
20:35
Si spense l'insegna ed uscì il presunto proprietario del negozio...
«Vuoi entrare, ragazzo?»
«Beh... Io...»
«Vuoi entrare? Guarda che alle 20:35 chiudo...»
«Sì, va bene, entro...»
«Ti chiudo dentro, buon colloquio.»
«G-grazie...?»
Entrai, incautamente. La saracinesca venne abbassata. Le luci erano totalmente spente.
Su di uno scaffale, semi-illuminato dai lampioni esterni, si attivò uno stereo, che cominciò a trasmettere un brano del 2005, 'Suffer Well' dei Depeche Mode.
https://youtu.be/8PB69ERIl98
«C'è qualcuno?»
Vidi un'ombra, vicino a dei banchi frigo, osservarmi in silenzio...
«Ehi, chi va là?»
«Hai voglia di fumare?»
«I-io, certo che no!»
«Bene, Lydya, il soggetto non fuma sotto pressione, bene, puoi segnare il superamento del primo test...»
«Cosa?»
«Benvenuto al suo colloquio... Qui io faccio le domande, metto le canzoni che voglio e lei risponde, intesi?»
«Va bene...»
«Lydya, cambia canzone.»
«'Orinoco Flow'?»
«Sì, Lydya, 'Orinoco Flow' di Enya...»
https://youtu.be/654tlKKI_Ys
«Bella canzone», dissi con un mezzo sorriso.
«Silenzio, le affermazioni le faccio io...»
«Va bene...»
«Ti pongo una domanda a risposta multipla: ti trovi con la tua ragazza, lei vuole un gelato, tu una pizza... Come ti comporti? A: andate a mangiare comunque la pizza... B: accontenti la tua ragazza, andate a mangiare il gelato... C: non vai da nessuna delle due parti...»
«Beh, io prenderei il gelato, ma a patto che mangiasse anche la pizza dopo...»
«Risposta fuori dai ranghi, come ci aspettavamo. Lydya, prossima canzone...»
In tutto questo delirio, continuavo a non vedere in faccia i miei interrogatori...
«Ecco 'Collaborations Don't Work' dei FFS.»
https://youtu.be/tGAwp5syXyE
«Ascolti, secondo me è meglio lavorare da soli che assieme agli altri: a lei piace collaborare con le persone?»
Riflettei un secondo sulla sua affermazione iniziale...
Secondo "lui", era meglio lavorare da soli...
Eppure aveva un'assistente...
Con la domanda, voleva testare la mia fragilità emotiva e il mio conformarmi all'affermazione iniziale...
Che faccio? Dico quello che penso oppure quello che lui vuole sentirsi dire?
E se fosse un trabocchetto? Come prima, d'altronde...
O la va o la spacca: «Secondo me, è meglio fare come ha detto lei; meglio lavorare da soli.»
«Eccellente, Lydya, è l'uomo che stavamo cercando! Osvaldo De Lamentis aveva ragione! Si occupi di spiegare tutto alla nuova recluta, io scappo via, ho diverse cose da scrivere...»
«Osvaldo De Lamentis?»
«Sì, l'uomo che ha pagato per farla licenziare...», disse l'assistente dell'uomo celato nel buio...
«Ah, lei è Lydya?»
«Sì, il mio nome si pronuncia come il nome 'Lidia' ma si scrive con le 'Y' al posto delle 'I'...»
«Oh, quello di ieri, Osvaldo De Lamentis, e lui è?»
«Lui è il Ghost Writer. Non so nemmeno io il suo nome... Si manifesta solo per scegliere la sua Maschera...»
«Si manifesta? M-ma è un morto?»
«Sei stupido o che? I morti non parlano... Lui è un uomo vivo e vegeto, scrive sceneggiature per i film più famosi di Hollywood, scrive libri, testi di canzoni, fa sculture e quadri... E poi ingaggia Maschere per non apparire agli occhi del pubblico... Tu sei una sua Maschera, la Maschera dei Libri...»
«Oh...»
«Avrai parecchie cose da fare... Lui chiede di fare cose specifiche: 1. Ascoltare le canzoni, vedere i film e osservare le opere d'arte da lui indicate; 2. Essere presente a tutte le convention e trasmissioni televisive e radiofoniche che ti inviteranno a presentare i suoi libri 'da te scritti'; 3. Vestirti come lui vuole, profumare come lui vuole, parlare e respirare come e quando lui decide... Sei pronto?»
***
Un nodo alla gola. Eppure, risposi...
***
«S-sì»
«Ecco una serie di smoking Dolce & Gabbana, ne sono otto, incluse troverai anche le scarpe lucide che ben si abbinano. Metti il papillon nero. Usa la fascia e non la cintura. Dovrai essere vestito sempre così, anche a letto, non avrai un pigiama.»
«Cosa?»
«Scherzo.»
Mi chiedevano follia, lo so...
Mi stavano chiedendo di essere un personaggio, mi stavano chiedendo di non esistere più...
«Ecco, prendi questa valigetta, all'interno troverai il primo capitolo del libro da presentare, ti servirà solo quello per saper spiegare il libro e destare l'appetito... Studialo come si deve...»
«Ma, in una sola notte?»
«A casa apri la valigetta, ti verrà la voglia di leggere...»
Mi diede il tutto e mi aiutò a portare le cose in auto...
«Ma io non ho un'auto!»
«Beh, per ora...»
La donna dal volto giovane ma irriconoscibile per la poca luce mi fece strada presso un'auto dalle forme sportive...
«Ecco la tua auto, il Ghost Writer si scusa se è solo una Ferrari Daytona rossa, è l'unica che aveva a disposizione per oggi... Le altre arriveranno al più presto...»
«Non ci posso credere... Questa è mia?»
«Beh, tecnicamente sì...»
«Tecnicamente?»
«Tecnicamente lei non è più 'lei', perché lei è proprietà del Ghost Writer. Come questa Daytona. E le sue proprietà possono usufruire delle sue risorse economiche, un po' come la Daytona può usufruire della benzina acquistata dal Ghost Writer...»
«Ah, mi tolga una curiosità: ma lui è l'unico Ghost Writer al mondo? Lo chiama come se fosse l'unico...»
«No, non è l'unico, ma è uno dei pochi che cerca Maschere e non viene ingaggiato da nessuno. Nessuno può avvalersi di lui, a meno che lui non decida chi può avvalersene... Per dirla tutta, lui è un po' particolare...»
«Parecchio.»
«Tu sei particolare... Inizia a fare quello che lui ti chiede: vai a casa, apri la valigetta e ascolta il brano degli ABBA, 'Money, Money, Money...'»
«V-va bene, se proprio devo.»
«Guida piano, fatti notare... AH! Dimenticavo, da oggi ti chiamerai Robin X.»
«Un cognome più lungo no, eh?»
«X, ecco i documenti e... benvenuto nel club dei bugiardi».
Quella frase mi dava un fastidio, ma ero accecato da tutti quei cambiamenti...
...
Tornai a casa e trovai una lettera di trasloco, che sarebbe avvenuto il giorno seguente, in un'altra nazione: l'America. Provai un senso di euforia, tristezza, felicità, disorientamento e... inadeguatezza. Comunque, misi il brano assegnatomi...
https://youtu.be/ETxmCCsMoD0
Mi buttai sul MIO materasso, aprii la valigetta piano piano, e...
C'era sì il libro, con sopra il mio nome fittizio, ossia ROBIN X, ma anche una montagna di soldi...
C'erano minimo 1.000.000 di euro! No, io non sono mai stato ricco, come non sono mai stato uno scrittore. Dovevo rifiutare. Avrei dovuto rifiutare. Sì, dovevo rifiutare, ma...
***
Ma come si fa a rifiutare una vita di successo e ricchezza, quando hai sempre sognato di essere qualcuno? Eppure, qualcosa dentro di me gridava che stavo per perdere me stesso, che stavo per vendere la mia anima per un pugno di soldi e una fama effimera... che io sia già perso?
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