4+1 anni dopo il Sogno...

Mercoledì, 14 agosto 2019

Prima di essere una specie di fantoccio gettato interamente nel mondo dell'intrattenimento, ero un comune mortale, un receptionist senza futuro lavorativo. Nessun obiettivo, né su come ampliare il mio know-how, né su come farmi valere davanti agli occhi del mio capo per un aumento... Per carità, era anche colpa mia... Ero così impacciato: non ero così lesto nell'imparare qualcosa di nuovo... Ero di quei tipi lavoro-casa-lavoro-casa... Hai presente? Beh, ero uno di quelli. Mai una gioia, mai un "ottimo lavoro!" da parte di un capo o un supervisore, mai un saluto cordiale da parte dei colleghi... Storia triste, vero?

Mi serviva qualcosa di umano, un po' come quello che serviva ai Muse subito dopo il Drones World Tour... Magari, una simulazione. Volevo cambiare vita, ma non c'era niente in giro: la fame totale. Facchino, giardiniere, lavandaio? Tutto occupato. Che fare quindi? Mi accontentai di quello che avevo, consumando la mia insoddisfazione in silenzio, giorno dopo giorno... Che rivoltante tristezza! Avrei voluto essere, che ne so, uno di quei addetti ai botteghini dei cinema almeno... Così avrei potuto ricevere dei ragazzini sorridenti in santa pace al box-office il sabato sera... Ma forse mi stavo solo illudendo, lo so... Anche quel mestiere ha i suoi lati oscuri. Vedevo l'erba del vicino sempre più verde della mia... La mia era sempre più carbonizzata che mai dal fuoco dell'insicurezza...

Ma poi... Beh, ve lo racconto con calma. Non sono qui per raccontarvi della mia trincerata inquietudine, nossignore! Io sognai un contorto avvenimento buffo. Lo misi per iscritto, e nessuno lo volle pubblicare. Nessuno. Dicevo a tutti: «Non sono uno scrittore famoso, ma potrei esserlo...»

«C'è altro?» mi rispondevano.

«No, l'unica cosa, se possibile... Anche se l'esito sarà negativo, potreste restituirmi il manoscritto?»

«...»

Inutile dire che nessuno mi tornò indietro il manoscritto... 117 tentativi per pubblicare la mia opera onirica The Dream: tutti falliti. Finché non incontrai lui...

Forse il futuro aveva in serbo qualcosa per me, qualcosa che avrebbe cambiato radicalmente la mia vita. Ma a quale prezzo?