shower | capther 44
POV HELENA
Timothée mi spinge sul letto, esigente, desideroso.
«Apri le gambe principessa»
Forse non mi dispiace così tanto quando mi chiama così.
Faccio come mi dice, e quando apro le mie gambe lui sfila velocemente le mie mutandine.
Si tuffa in mezzo ad esse, muovendo la lingua dal basso verso l'alto, raggiungendo il culmine del mio piacere, provocando in me un fremito che mi fa battere il cuore all'impazzata come un martello.
Se un tempo pensavo di poter odiare Timothée Chalamet, mi sbagliavo.
Io non lo odiavo, mi creava dipendenza.
Dopo aver terminato, torna sulle mia labbra.
La sua bocca non mi chiede dolcemente di entrare, scivolando con una carezza, anzi forza le mie labbra e pretende che siano pronte ad accogliere le sue.
Le nostre labbra hanno imparato a conoscersi.
Sono le stesse labbra che hanno passato mesi e mesi a dirsene di ogni colore, e che adesso si stanno assaggiando violentemente.
«Dov'è la doccia?» mi chiede all'improvviso, tra un bacio e l'altro.
«Non avrai mica voglia di farti una doccia 𝐚𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨?»
«Ho voglia di fare una doccia con te, è diverso »
Capisco dove vuole arrivare.
Lo conduco in bagno, e lo guardo aprire l'acqua calda della cabina doccia.
Mi prende delicatamente la mano e mi fa entrare in doccia con lui, sotto l'acqua che cade perfettamente sui nostri corpi.
Sposta i miei lunghi capelli neri, e dopo avermi accarezzato dolcemente il viso, riprende a baciarmi.
POV TIMOTHÉE
Volevo di più... tanto da star male, ma quello che provo in questo momento va oltre ogni piacere e desiderio fisico, ancora più a fondo, si insinuava dentro la pelle, sotto le ossa fino ad arrivare ai muscoli.
L'intensità di quelle emozioni era mescolata alla follia, e sembrava come se ci stessimo toccando, baciando, per la prima volta.
Mi impadroní subito di lei, e non c'era suono più bello dei suoi gemiti, del modo in cui pronunciava il mio nome.
Mise una mano tra i miei capelli, e mi fece tirare la testa indietro.
D'istinto ho iniziato a toglierle gli indumenti della parte superiore del corpo.
Il modo in cui la sfioro, in cui lei mi sfiora, è capace di risvegliare ogni singola fibra del mio corpo.
Il suo seno tocca perfettamente il mio torace, e io non posso più nascondere l'erezione violenta che preme su di lei.
«Non ho mai visto donna più bella di te» le dico facendo scorrere le mani sul suo corpo.
Il suo viso si avvicina sempre di più al mio, e le punte dei nostri nasi si sfiorano di nuovo.
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SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti miei cari lettori!
Mi vergogno tantissimo per questi capitoli? Si.
Li ho scritti ugualmente? Si, ovviamente.
Non so perché ma rileggendo questi due capitoli, penso di aver reso meglio il pov di Timothée.
Che io scriva meglio le prospettive maschili? BOH😫.
Fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo, lasciando una stellina.
Alla prossima <3.
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