Death

La neve schricchiolava in un modo inquietante sotto ogni suo passo. Nella sua forma di Animagus, si avvicinò al cancello nero e ormai rovinato di Whitbey. Whitbey era un bel paese, situato sulla costa nel nord del Yorkshire, con il tipico porto e le suggestive spiagge, dove loro due facevano sempre lunghe passeggiate, sebbene lui odiasse il mare. Era venuto lì per vederla, per vedere lei. Era passato troppo tempo. Quasi correndo attraversò la prima, la seconda e la terza fila. Ormai ricordava a memoria dov'era la sua, dalle tante volte che era stato lí, intere notti, interi pomeriggi. Sentiva quasi la sua presenza, quando se la ritrovò davanti. Una lapide rovinata con inciso il suo nome. Le orchidee che qualcun aveva dovuto lasciare anni da quella parte, erano ormai secche e piegate su sé stesse. Sotto, una foto che aveva messo Lily una settimana dopo la sua morte, che ritraeva loro due insieme, in un giardino curato, che ridevano a crepapelle. Eh, sí. Era sempre stato quello il compito di Marlene: far ridere. Un giorno senza un sorriso, è un giorno perso usava dirgli quando era particolarmente drammatico o quando cominciava a parlare di morte e cose simili. E lui puntualmente sorrideva perché era lei lí con lui. Lei, con le sue lentiggini e i suoi capelli dorati sempre davanti agli occhi blu. Lei che si addormentava dopo due minuti nel letto e che la mattina si rifiutava di alzarsi. Lei che gli tirava via le coperte se non restava appiccicata a lei durante alla notte, perchè nonostante tutto anche la forte Marlene aveva paura. A noi? diceva Sirius, non ci succederà niente, proprio niente, okay? Proprio niente. Rise, Sirius, ma la sua risata si trasformò in un pianto. Ormai aveva ripreso la sua forma umana. Non gli sembrava giusto presentarsi da cane davanti a lei. Si afflosciò e le ginocchia cedettero, così che finí nella neve bagnata. Perché era confinato lí, mentre Marlene non c'era? Cosa aveva fatto per meritarsi tutta questa sofferenza? L'unica donna che aveva veramente amato era stata assassinata due giorni dopo il suo compleanno, il compleanno, come aveva ripetuto, migliore di sempre. Non che avessero fatto chissà cosa, ma era riuscita finalmente a far parlare Harry. E anche se non aveva detto il suo nome, ma quello di quel troglodita del suo ragazzo, non le importava. Adorava i bambini, e amava far giocare Harry che riteneva come una sorta di nipote. E poi 'bam'. Si era svegliata un mattino, era andata a trovare i suoi genitori nello Yorkshire e a Londra da quel troglodita del suo ragazzo non era più tornata. Sirius l'aveva scoperto il giorno dopo, alla riunione. Sapeva che sarebbe restata a dormire dai suoi, perché era il compleanno di suo papà. Alle cinque dovevano essere tutti al Quartier Generale, e lei era in ritardo. Marlene non era mai in ritardo. Anche se era abbastanza imbranata nel vestirsi, odiava non essere puntualmente agli appuntamenti. E difatti, una sedia era vuota. Aveva urlato, pianto e se n'era andato, perché non poteva e non voleva crederci! Poi erano riusciti a recuperare il corpo assieme a quello dei suoi genitori e a quello di suo fratello ed aveva ceduto. Non era andato al funerale, perché la cerimonia e i vari addii avrebbero reso la cosa ancora più vera. Era solo stato a casa sua, a fumare, a bere e a piangere. Piangeva la notte, il mattino. Così forte da farti salire i brividi lungo la schiena. E Sirius non aveva mai pianto per nessuno. Avevano cercato di consolarlo in molti, ma lui niente.
Non aveva ricucito la ferita neanche ora, a 13 anni di distanza.
Era così ingiusto.
Ingiusto che proprio una ragazza così bella, spensierata e intelligente, dovesse morire. Era sempre stata gentile con tutti, altruista, e a volte aveva anche fin troppa pazienza. Ingiusto che la loro felicità non potesse durare per quella maledetta guerra.

"Lo so che è dura, però noi resistiamo. Ce la faremo, Sir, lo sai. E poi io sono qui, anche se sono solo una ventenne che ti ama. Sí, Sirius, ti amo, mettitelo in quella testa dura che c'hai. Però ora vai a farti una doccia che puzzi di cane."

"Lo so, Marls, lo so"






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Tutto questo è colpa di felpatoramoso394. Agne, non dovevi assolutamente farmi vedere il video di Always Somewhere che poi mi vengono in mentre ste robe. E tipo aiuto. Mi deprimo da sola.
Comunque. Sí, sono ossessionata dalla Blackinnon perciò scrivo ff sulla Blackinnon *discorso che non fa una piega*
Mi sto lacerando il cuore da sola, vabbhè..
Bye <3

|Giorgia|

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