Nella valigia...

Il giorno dopo mi svegliai presto, mi vestii con una salopette di jeans e una maglietta a maniche corte a righe bianche e blu, e andai in bagno. Mi lavai la faccia e scesi in cucina. Nessuno era sveglio, quindi feci il tutto più silenziosamente possibile, cercando di non svegliare nessuno, soprattutto zia e zio, che dormivano in salotto. Appena mi avvicinai alla cucina sentii un lieve russare, quindi mi affacciai in salotto e vidi zia e zio addormentati, con la testa di zia sulle spalle di zio e zio con un braccio sulla ragazza. Mi venne spontaneo sorridere per la dolcezza dei due, poi andai a preparare la colazione. Preparai un uovo strapazzato e tre fettine di bacon, con una tazza di thé caldo. Mangiai e poi salii in camera. Presi un pezzo di pergamena e una penna d'oca e scrissi che sarei scesa nella valigia. Lo appoggiai sul letto, presi il mio asticello, che misi nella tasca davanti della mia salopette e aprii la valigia. Appena scesa mi ritrovai nella stanza principale, dove c'era il divano, un lavandino, una dispensa e degli armadietti con pozioni, antidoti eccetera, più un angolo dove c'era il mangime per Coal e Greeny e un altro sacco, più un'amaca. Entrai nelle stanze di cui avevo visto solo le porte il giorno prima; erano una stanzetta piena di mangime e cose per curare gli animali da un lato, da un'altro c'erano dei libri utili e poi era vuota, mentre la seconda era un bagno, dove c'erano water, lavandino e doccia, più un mobile. Lo aprii e ci trovai spazzola, pettine, mollette, dentifricio, spazzolino, spugna, bagnoschiuma, shampoo e tutti gli articoli per il bagno. Mi feci una treccia che non uscì proprio perfetta, ma il risultato era accettabile e andava bene così. Uscii dalla casetta e ci trovai tre habitat. Non capivo... avevo solo Coal, uno snaso, e Greeny, un asticello. Chi c'era in quell'altro? Il terzo habitat era molto grande, quindi iniziai a camminare, quando vidi una cosa che mi sorprese tantissimo. Un cucciolo. Aveva un becco di aquila, quattro zampette e due piccole ali, di cui non sapeva ancora chiaramente come usarle. Era un cucciolo di ippogrifo.

<Come potrei chiamarti? Joy? Nicy? Oppure... Hope? Si... Hope. Ti piace? Hope, speranza... Si, Hope> dissi, e il cucciolo venì a strofinare il muso contro la mia gamba.

Mi abbassai in ginocchio e lui salì sulle mie gambe nude. Le sue zampe erano calde, e il contatto con l'ippogrifo mi fece sorridere. Scoprii che era una femmina. La accarezzai e poi andai a prendere il mangime. Feci un giro: prima da Coal, lo accarezzai e gli diedi del mangime; poi tornai da Hope, lo feci mangiare e infine andai nell'habitat dove doveva stare Greeny, che stava nella tasca della salopette, quindi lo presi e lo poggiai sull'albero. Lui all'inizio restò attaccato al mio dito, poi si arrese e iniziò ad arrampicarsi sull'albero, quindi gli diedi del mangime e andai nella casetta. Entrai nella stanza dove si trovavano i libri e ne presi uno a caso: "snasi e come trattarli", quindi andai sul divanetto e iniziai a leggere. All'improvviso sentii qualcuno che arrivava, quindi chiusi il libro, lo appoggiai sul divano e mi alzai. Entrò mio padre.

-E' permesso?- chiese, con un sorriso stampato in volto e le mani nelle tasche dei pantaloni.

-Si- dissi abbracciandolo -ho visto anche l'ippogrifo. E' carinissimo. L'ho chiamata Hope- Mio padre sorrise.

-Bella, vero? Non esce, è timida. L'ho presa appositamente, così non crea danni, dato che non esce. L'ho presa dalla cucciolata dei miei ippogrifi. Era timida, i genitori perciò l'avevano abbandonata quando era proprio piccola, appena nata, e l'ho portata qui.- disse, mentre mi staccai da lui.

-Sono felicissima. Grazie, grazie, grazie- gli dissi.

-Vieni qui, Sop. Hai visto tutta la casa?-

-Si- risposi.

-Hai iniziato a leggere il libro degli snasi, vedo. Io l'ho trovato molto interessante quando l'ho letto-

-Infatti lo è. Interessante, intendo.- mio padre mi fece cenno di seguirlo. Arrivammo nell'habitat di Coal.

-Vediamo se hai capito bene. Allora, cosa sa fare meglio uno snaso?- mi chiese mio padre. -C'era scritto nelle prime pagine-

-Riesce a trovare oggetti luccicanti e preziosi, anche se sono sepolti- risposi, sicura di me.

-Brava. Vedo che ti piace davvero. Io ti ho procurato anche ingredienti per le pozioni, ma non puoi farle, qui hai tutte le ricette. Ora torniamo sopra, tra un pò è ora di pranzo, stanno aspettando solo noi- disse, e uscì dalla valigia. Io presi Greeny. Lo trovai che piangeva, per quanto potesse piangere un Asticello, o comunque aveva un'espressione molto simile alla disperazione. Lo presi, accarezzando la testa, e seguii mio padre. Accidenti, non mi ero accorta che fossero già le 12.30!

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