La Nuova Arrivata
-Sophie!- mi chiamò la ragazza, correndo verso di me. -Domani verrà un'altra ragazza: deve essere ancora smistata. Lo faranno stasera... Non puoi mancare!- disse.
-Come si chiama?- chiesi io, curiosa.
-Io non... non lo so, ma lo scopriremo! E' del quinto anno, come noi!- disse euforica, saltellando da un piede all'altro. Nascosi il diario sotto una pianta che si trovava vicino all'amaca e, insieme a Jenny, uscimmo dalla valigia, e ci sedemmo sui letti del dormitorio.
-Secondo te, in che casata finirà?- chiesi.
-Non lo so... Se la conoscessimo, un pò di più... Allora potremmo fare qualche supposizione... Ma non la conosciamo per niente- rispose lei, pensierosa.
-Beh, tra mezz'ora sarà smistata, e potremo vederlo.- dissi, sorridendo.
-Ma secondo te- chiese Jen -come mai arriva ora ad Hogwarts e non il primo settembre come tutti noi?-
-Non saprei- dissi, pensierosa -magari... magari si è trasferita da un'altra scuola, deve essere così!-
-Non so, ma credo che glielo chiederò- disse. -ora però iniziamo ad andare in sala grande: manca poco!-
Dieci minuti dopo entrambe eravamo sedute, raggiunte quasi immediatamente da Will.
-Ehi, ragazze! Avete sentito della nuova alunna?- chiese Will. Feci un cenno con la testa, poi Jenny disse:
-Sì, e spero che finirà in Tassorosso-
Il Preside Dippet si alzò dal tavolo dei professori, e con un cenno della mano zittì la sala grande.
-Buongiorno a tutti- disse -quest'anno, sarà per tutti ricordato come l'anno in cui una ragazza è entrata a far parte del corpo studentesco qualche giorno dopo, in circostanze speciali che non è mia facoltà spiegarvi. Adesso, diamo tutti il benvenuto alla signorina Ariana Lawrence, che frequenterà il quinto anno con tutti voi!- disse, e un applauso esplose nella stanza; poi, entrò una ragazza accompagnata dal professor Silente. La ragazza aveva capelli biondo platino raccolti in uno chignon, e degli occhi grigi. La sua carnagione era molto chiara ed era alta e magra, e aveva una valigetta in una mano. Appena si avvicinò allo sgabello dov'era poggiato il cappello parlante, tutti ammutolirono. Lei, chiaramente a disagio, si sedette sullo sgabello e Silente le calò il cappello in testa. Dopo un pò, il cappello urlò: "Tassorosso!" e tutti noi applaudimmo, mentre lei, timidamente, si sedeva vicino a Jenny. Notai che non aveva lasciato la valigetta neanche per lo smistamento, e la teneva in mano anche ora. Non diedi molto peso a ciò, e sbagliai.
-Piacere- dissi io -sono Sophie Scamander. Tu sei Ariana Lawrence, no?-
-Sì, ehm... piacere-
-Io invece sono Jennifer Weasley, chiamami anche Jen-
-Ed io sono William Smith, chiamami Will, piacere-
-Piacere- disse. Mi sembrava molto timida e incerta.
-Come mai sei venuta ad Hogwarts oggi e non il 1 settembre?-
-Ehm... sono motivi molto personali, scusatemi- disse, ed iniziò a mangiare lentamente. -Si tratta dei miei genitori, comunque-
Noi non insistemmo oltre: volevamo diventare suoi amici, ma non volevamo essere invadenti. Iniziammo a mangiare, e la Sala Grande iniziò a svuotarsi: Ariana ci prese da parte e disse:
-Non parlate con me. Non legate con me. Lo so che lo volete. Ma vi deluderò. Sicuramente.-
-Perchè?- chiese Will. -Perchè ne sei proprio così sicura?-
-Lo so... lo so e basta- disse lei. Quindi la lasciammo in pace. Io, Jen e Will tornammo nella nostra sala comune subito dopo aver mangiato. Jenny e Will si sedettero sul divanetto, mentre io inventai una banale scusa per andare a leggere qualche pagina del diario. Entrai in bagno, con la mia valigetta in mano. Pensai che anche Ariana aveva una valigia. E pensai anche che l'aveva tenuta allo smistamento: doveva essere molto importante! Comunque, dicevo: entrai in bagno e mi chiusi a chiave. Entrai nella valigia, presi il diario da sotto i cuscini del divano e mi allungai nell'amaca, a leggere. La calligrafia era fitta, e molto piccola, anche, ma riuscii comunque a capire ciò che c'era scritto.
6 agosto 1889
Io non sono uno che tiene un diario per raccontargli delle cotte da ragazzine oppure i troppi compiti di trasfigurazione. Io sono uno che tiene un diario per cose SERIE, come ad esempio questa: sono a Godric's Hollow. Mi hanno espulso da Durmstrang. Stupidi. Non sanno cosa si sono persi, espellendomi. E poi, per COSA mi hanno espulso? Per esperimenti "oscuri ed inquietanti". Sono del parere che non erano esperimenti "oscuri e inquietanti". Piuttosto, li definisco esperimenti per la comunità magica. Erano esperimenti... sì, strani, se non sapevi su cosa sono fondati. Tralasciando questo, io credo che la comunità magica sia superiore ai babbani. Cioè, noi siamo SUPERIORI, partendo dal fatto che abbiamo una bacchetta e capacità magiche. Loro non sanno nemmeno accendere una candela senza fiammifero. Noi invece sì, ci basta semplicemente una bacchetta, oppure, per i più dotati (tra cui io rientro, ovviamente) la mente. STOP! Ed è su questo che si basa la mia convinzione. Mia zia, Bathilda Bagshot, è una vecchia strampalata ormai, e non so se mi supporta; perciò, domani farò visita ai miei "nuovi vicini", vedrò se condividono le mie idee, in realtà spero di sì perchè così saremmo potentissimi, nessuno potrà fermarci, specialmente perchè c'è uno dei due, ho sentito in giro e da mia zia, che è molto intelligente, astuto, potente. Veramente loro sono due ragazzi, sono dei maghi, ma non so nulla di loro. Comunque, io non farò NESSUN nome, tranne quello di mia nonna (tanto nessuno sa che Bagshot abbia nipoti), soltanto iniziali. Perchè nessuno, e dico nessuno, deve sapere nulla di questo diario; nessuno deve conoscere i miei piani; nessuno deve intralciarsi nella mia vita e nei miei progetti, e nessuno toccherà mai questo diario. Io non dico che, quando i miei progetti raggiungeranno una fine, instaurerò un "mondo del terrore". Più semplicemente, darò alla società magica, a noi, ciò che ci spetta: la superiorità. PER IL BENE SUPERIORE. G.G.
Sinceramente, quella pagina mi aveva turbato abbastanza, tanto che chiusi il libretto di scatto e lo nascosi tra i libri della libreria, precisamente nella seconda mensola dal basso, dietro a quello degli snasi che avevo iniziato a leggere. Andai a trovare i miei animali, e sorprendentemente riuscii a lasciare Greeny lì. Uscii dalla valigia e sentii bussare alla porta. Aprii e mi trovai Jenny davanti.
-Cavolo, Sophie! Ci hai messo un'eternità, pensavo che fossi svenuta sul gabinetto!-
Mi misi a ridere. Poi presi la valigia che era dietro di me, quindi Jenny alzò gli occhi al cielo e sospirò. Uscii dal bagno, Ariana non era ancora in dormitorio... strano. Misi la valigia sotto al letto, e misi il pigiama. Cavolo se era tardi! Mi sedetti sul davanzale della finestra, e riuscii a scorgere il cielo: c'era la luna piena, era bellissimo... aspettai che Jenny uscisse dal bagno, poi mi misi sotto le coperte e le diedi la buonanotte. Non volevo dire a nessuno del diario, nemmeno a Jenny, o a Will, o a Laura, Zoe o Ariana. Era un segreto, e l'avrei mantenuto. Pensai anche al libro che avevo visto nel Ghirigoro, qualche tempo fa: non ci avevo mai ripensato. Pensai che forse tutto era collegato, prima di dormire. Ah, come ero innocente all'epoca; non sapevo che sbaglio enorme avevo fatto a leggere quel diario: la fonte di tutti i miei problemi.
SPAZIO ME:
Finalmente ho aggiornato!!
Ps. Andate a vedere nella storia i miei oc l'ultimo capitolo, ho fatto le schede dei personaggi di questa storia!
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