Jenny e Will sono scioccati
Quella mattina era un giovedì, ma avevamo la prima visita dell'anno ad Hogsmeade, quindi non avevamo alcuna lezione.
-Buongiorno- dissi, svegliandomi e sbadigliando.
-Buongiorno- mi rispose Jenny. Ci lavammo e ci vestimmo in silenzio, poi andammo a fare colazione, con Will.
-Devo dirvi un cosa- dissi, lasciando Jenny con la forchetta a mezz'aria e Will con una faccia curiosa.
-Spara- dice il ragazzo.
-No, no. Ad Hogsmeade. E'... un segreto- sussurrai. Jenny annuì. Quella ragazza è molto intelligente... credo che sospettava già qualcosa. Allora, prima di andare nella famosissima città, dissi ai due di dover andare a prendere qualche soldo, per comprare una burrobirra. Invece andai nel dormitorio, certa che non ci sarebbe stato nessuno. E invece, mi sbagliavo. C'era Ariana, seduta sul suo letto.
-Ariana, tu non vieni ad Hogsmeade?- le chiesi.
-No- rispose lei. -i miei non hanno firmato il permesso-
-Devo... restare con te?-
-No, sei molto gentile... ma vai a divertirti-
-Ti riporterò qualcosa-
-Grazie- e sorrise timidamente. Corsi in bagno con la valigia in mano, poi presi il diario e subito uscii, nascosi la valigia e mi diressi verso i miei amici, che mi aspettavano in cortile. Qualche minuto dopo, il professor Silente chiese i permessi; quando tutti glielo mostrammo, ci fece passare. Appena arrivati ad Hogsmeade, presi da parte i miei amici e li portai verso Mielandia; comprammo qualche dolce (mi ricordai di prendere due pacchetti per Ariana) e poi camminammo verso sud, cercando un luogo appartato. Trovammo una casa abbandonata e ci sedemmo su una panchina lì vicino. Presi coraggio.
-Ehm... allora... da dove iniziare? Erano i primi giorni di scuola di quest'anno, e forse Jenny si ricorda che stavamo per fare ritardo nella prima lezione di trasfigurazione, perchè avevi lasciato il libro in biblioteca-
-Si, lo ricordo bene-
-Ecco. Sono stata io a prendere il tuo libro, solo che tra le sue pagine c'era... un diario. L'ho preso di fretta e siamo andati a lezione. Ho letto la prima pagina tipo due giorni dopo averlo trovato, e poi l'altra ancora e quella ancora dopo. Ho letto circa quattro pagine da allora.-
-Un... diario? Sophie, perchè ce ne parli? Cioè, è un diario- disse giustamente Will.
-Perchè... è di una specie di pazzo; crede che i babbani siano inferiori, dice di essere stato espulso da Durmstrang e di essere venuto a Godric's Hollow, e poi ha fatto credere ad un altro ragazzo la superiorità dei maghi rispetto ai babbani, è una persona orribile- cacciai il diario dalla tasca del giubbino e lo porsi a Jenny. Lei e Will si guardarono e lo aprirono. Dopo essere arrivati a leggere ciò che avevo già letto io, Will mi guardò interrogativo e Jenny allarmata.
-Chi è questo pazzo?- chiese Jen.
-E' questo ciò che voglio scoprire. Quindi cercherò qualcosa in biblioteca, cercherò qualcosa su Bathida Bagshot, magari... perchè dice di essere il nipote. Forse troveremo qualcosa- dissi.
-Sì, dobbiamo cercare. E continuare a leggere il diario. Intanto, godiamoci la nostra gita ad Hogsmeade, dai!- disse Will.
-Hai ragione- dissi, e Will ci prese entrambe a braccetto, una da una parte e una dall'altra, poi andammo verso i Tre Manici di Scopa.
-Tre burrobirre- dissi, quando la proprietaria, una donna in carne, bionda e con la carnagione chiara ci venne incontro con un blocchetto e una penna stretti in mano.
-Arrivano tra un attimo- disse, e scomparve dietro il bancone.
Le burrobirre arrivarono subito, e mentre ne sorseggiavo un pò, Jenny mi chiese:
-Perchè non fare una passeggiata?-
-Va bene...-
-E magari anche dare un pò fastidio alla Cohen e ai suoi amici, incontrandoli per puro caso- continuò Will.
-E va bene...- dissi, sorridendo.
Allora io, Jenny e Will camminammo, guardando le vetrine dei negozi e i ragazzi, gli adulti e gli anziani e camminavano e ridevano, i bambini che correvano tirando le madri verso determinati negozi, famiglie che si godevano una bella giornata nella cittadina. Erano già le undici e mezza, e noi tre avevamo deciso di tornare ad Hogwarts per pranzo. Ci eravamo divisi per cercare Karen Cohen per farle uno scherzo, quando io me la trovai davanti; era intenta a parlare con un uomo, tutto coperto da un lungo mantello nero; si intravedevano sono gli occhi, scintillanti di un color ghiaccio.
-E... Karen, lo sai di avere un compito che grava sulle tue spalle. E devi adempire ai tuoi doveri-
-Sì, padre. Però, gradirei avere qualcuno al mio fianco. Qualcuno che mi aiuti e sia anche in grado di farlo-
-Provvederò, Altre richieste?- disse la figura.
-Sì. Voglio anche Riddle-
-Lo avrai- disse l'uomo, smaterializzandosi nella fresca aria autunnale. Io corsi, poi mi nascosi dietro un albero a riprendere fiato, cosciente di aver ascoltato una conversazione MOLTO privata tra la Cohen e quell'uomo, che lei aveva chiamato padre. "Voglio anche Riddle. Lo avrai". Io non credevo che alla Cohen potesse piacere qualcuno. E per di più, tra mille ragazzi, proprio Tom. Provai a non pensarci più, ma era impossibile, inevitabile. Allora camminai per un pò, cercando i miei amici. Prima trovai Will, poi insieme andammo a cercare Jenny. Appena fumo tutti insieme, Will chiese:
-Voi l'avete vista? Io no-
-Nemmeno io- disse Jen.
-Io neanche- mentii. Non avevo la più pallida intenzione di raccontare tutto ai miei amici, anche se Jenny sapeva della mia cotta.
Qualche ora dopo eravamo ad Hogwarts, ed avevamo anche appena pranzato. Salii in dormitorio, aspettando Ariana. Quando quest'ultima arrivò, le porsi qualche pacchetto di caramelle e una burrobirra in un bicchiere termico in cui era conservata.
-Grazie. Non pensavo facessi sul serio-
-Ma sì, perchè avrei dovuto raccontare bugie?-
-Sei davvero gentile- disse. Io le sorrisi. -Ma adesso devo andare. Poi, magari... facciamo una chiacchierata, ti va?-
-Certo!- dissi, felice. Lei mi guardò, sorridendo, ed uscì dal dormitorio, con la sua valigetta in mano.
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