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COOPER
"Cosa?" Rispondo subito non afferrando il senso di quel gesto.
"Mi ha detto che avrei dovuto riferire tutto, senza tralasciare nulla, vuole vedere se lei è così bravo come dicono."
"Ma cosa sta dicendo?" chiedo attonito.
"Glielo giuro! Questo è quello che mi ha detto."
"Ok signora, le va di spiegarmi allora, quello che è successo ?"
"Ci provo.. Ma molte sono immagini sfocate" si ferma un secondo, come se stesse pensando a qualcosa, come se avesse paura di parlare, ma poi
ricomincia con voce mozzata.
"Mio marito ed io eravamo a letto, ad un certo punto, abbiamo sentito un rumore provenire dalla stanza di nostro figlio. Era strano, di solito Lester non si alza mai la notte, mio marito si è alzato per andare a vedere ed io ho voluto seguirlo... Appena abbiamo varcato la soglia della camera, notammo subito che nostro figlio non era a letto, ma era troppo tardi, prima che mio marito potesse fare qualcosa lui lo ha colpito con un oggetto che al buio sembrava tanto un piede di porco, ma non glielo assicuro..." Si ferma qualche secondo, sembra quasi che le stia per prendere un attacco respiratorio.
"Signora, sta bene? Si prenda tutto il tempo, non deve rispondere a tutte le domande ora, o qui" Dico per farla calmare.
"No.. Va bene così, dirò tutto ora" prende ancora qualche secondo poi continua.
"Mio marito subisce il colpo e cade a terra esanime, io riesco in qualche modo ad evitarlo, forse per la paura, forse per l'adrenalina, non ne ho idea, so solo che non è riuscito a colpirmi. Ma questo non è servito a nulla perchè me lo sono ritrovato subito addosso, la punta del suo coltello tascabile era a stretto contatto con il mio collo, sentivo che se avesse premuto soltanto un altro po', me lo avrebbe tagliato, dopodichè mi ha intimato di non parlare altrimenti lo avrebbe fatto... Dalla paura ho obbedito, non mi ha colpito o cose del genere, mi ha solo legata e messo un nastro adesivo sulla bocca, il sapore petrolioso della plastica mi soffocava, in quelle condizioni era prorpio insopportabile, non riuscivo a respirare bene..." Da qualche colpo di tosse alquanto forti.
"La prima cosa che ha fatto è stata prendere il corpo di mio marito e portarlo di sotto, dopodichè, quando è rientrato è andato subito davanti al letto del bambino, e ha detto: "Dai Lester, è ora di andare". Si è accovacciato e ha preso mio figlio.. Si rende conto? Lo aveva legato e messo sotto al letto!" Sono senza parole, la crudeltà di questo uomo è disumana.
"Per ultima ha portato me... Appena sono arrivata..."
"Signora, un secondo, voglio farle una domanda al quanto importante prima." La interoompo un momento.
"L'ha per caso visto in faccia?" Non so per quale stupido motivo non le avevo già posto questa domanda.
"Si... Bhe... Non proprio, era orribile"
"Cosa vorrebbe dire?"
"Alla faccia... Aveva del trucco mi pare... Si era fatto una maschera col trucco, e non gli si vedeva nulla, era proprio come una vera e propria maschera, quando l'ho visto la prima volta mi ha terrorizzato, è tipo... Come...>
"Come cosa, signora?"
"Si era disegnato una fisionomia da scheletro in viso... Ed era perfetta... L'abbigliamento invece era tutto nero... Aveva degli anfibi neri, pantaloni neri ed una felpa con cappuccio, il quale gli copriva capelli e qualsiasi altra cosa... Riuscivo a vedere solo il viso... Per quello che si vedeva.>
"Ma può ricavarne qualche dettaglio? Qualsiasi cosa."
"Posso solo dirle che aveva un viso squadrato, non sono riuscita a riconoscenere nulla se non quello"
"Ok, non è un problema, piuttosto, può continuare il discorso di prima?"
"Si... Certo... Quando mi ha portata giù, ho visto subito il corpo ancora in fase di trans di mio marito, mi ha tirata per terra accanto a mio figlio e mi ha detto di non muovermi, altrimenti ci ammazzava tutti, dopodichè è andato davanti a mio marito... Quando si è accorto che non si era neancora svegliato, gli ha sferrato un pugno talmente forte, che mi ha fatto male solo a sentirne il suono. A quel punto ha cominciato quella che lui chiamava... La sua opera... Torturando e massacrando Nick...> Sono allibito, probabilmente in questo momento ho uno sguardo da completo coglione, ma non cerco di nasconderlo, non ci riesco.
"Signora, ci è stata di..." Mi interrompe con un gesto della mano.
"C'è anche un'altra cosa... Mi ha detto che avrei dovuto dirle che... Che suo figlio è morto."
"Cosa!? Non dice sul serio!"
"Questo non lo so! Io ho solo fatto quello che lui mi ha detto di fare!" Mi allontano da lei, sono troppo confuso, comincia a girarmi la testa.
DARK
11 ore dopo
Amo il sapore acre del caffè, quello che punge lievemente sulla parte posteriore della lingua. Amo vedere gli alberi spogli in autunno: sono contento di vedere che non sono l'unico che viene abbandonato.
Su questa panchina il mondo mi sembra diverso, passano tante persone... Sono così spensierate che mi viene il vomito, come fanno a stare così tranquille con tutto il male che c'è in questo mondo: Famiglie che ridono felici, bambini che piangono per essere cascati giocando a pallone, ragazze che escono da vari negozi con borse piene.
Da questa panchina sembra proprio che il mondo vada a gonfie vele, senza problemi. Allora perchè io non riesco a vedere la parte buona di tutto questo? Perchè io vedo solo il lato oscuro delle cose?
Perchè ogni volta che vedo una macchina sportiva penso subito che il conducente l'abbia rubata e non comprata con i propri soldi?
Perchè ogni volta che vedo un uomo con una bambina ho il presentimento che non sia suo padre?
Tossisco più volte, il cancro mi sta ammazzando!
Spazio autore:
Allora ragazzi, eccoci arrivati alla fine di questo capitolo. Preparatevi perchè il terzo mi piace molto!!
Spero che vi sia piaciuto, se così fosse commentate e votate! Ogni critica è ben accetta!
Voglio salutare la mia amica notturna, di cui non posso fare il nome!
Ciao a tutti!
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