Percepii l'acqua abbastanza fredda inondarmi i piedi e man mano le gambe, aprii lentamente gli occhi e lì per lì mi accecai col forte sole che mi offuscava in parte la vista e d'istinto portai una mano agli occhi. Notai quanto fosse l'impido il cielo, un'enorme distesa azzurra giusto con qualche grigia nuvola, non pensai a nulla focalizzandomi solo su ciò che mi circondava. L'acqua era trasparente e si potevano intravedere finissimi pesciolini grigi, e la sabbia chiara e sottilissima.

Era come se la mia mente fosse sgombra da tutto, da qualsiasi pensiero come se non sapessi dove mi trovavo nè cosa ci facessi sul bagnasciuga. Sembrava essere in un sogno, ma anche i sogni purtroppo hanno vita breve. Intravidi infatti, dopo essermi voltata un'enorme nuvola di fumo provenire qualche miglia più lontano.
Mi alzai frastornata, quasi barcollando come se avessi un mal di testa allucinante. Iniziai a gridare aiuto guardandomi attorno, ma i miei tentativi furono invani.

Mi trovavo su un'isola il cui unico panorama era il mare sconfinato da una parte e tanta fitta vegetazione dall'altra. Iniziai a seguire il fumo che ad ogni passo aumentava sempre di più e mentre camminavo sembrava mi mancasse qualcosa, mi sentivo persa, una parte fondamentale mi mancava, James.

Di fronte a me si presentò uno scenario a dir poco macabro ed inquietante, proprio in quel momento mi iniziarono a tremare le gambe, rabbrividii al veder solamente ciò che mi si presentò, iniziai ad avere seriamente paura. Collegai tutto e solo in quel momento realizzai. Davanti a me c'era l'aereo, o per meglio dire ciò che ne restava.

Con il sangue ormai gelato mi immischiai nella folla di persone, alcune per terra completamente sfracellate, altre che urlavano il nome di altre persone le quali probabilmente familiari, sembrava una scena di un film ma era la sola realtà.

《James, dove sei?!》urlai più volte inutilmente quasi a spolmonarmi.

Mi voltai, rigirai ma nulla non c'era nessuno di cui mi importasse. Un forte senso di angoscia iniziò a persuadermi, l'ansia cominciò a prendere il sopravvento ed era come se non riuscissi a respirare nè a fare nulla. Mi placai in un certo senso quando sentii una voce gridare il mio nome, era Justin incastrato sotto mezza ala dell'aereo o ciò che ne restava.

Seppur Justin era l'ultimo dei miei pensieri mi sentii più calma, non mi sentivo più sola. Cercai di sollevare più volte il rottame che copriva in parte Justin ma senza alcun risultato.

《Jus non preoccuparti vado a cercare aiuto e torno.》gli assicurai stringendogli la mano.

《Si m-ma fa presto ti prego fatico a riesco a respirare qua sotto, faccio davvero fatica.》disse con voce spezzata.

Cominciai a gridare aiuto con tutta me stessa e nello stesso tempo pensavo cosa fosse successo al mio James, e a Lauren. E mentre tentavo ancora di cercare aiuto urlando più volte una fredda mano mi sfiorò il gomito facendomi di scatto girare.

《Posso aiutarti?》mi disse l'uomo.

Non riuscì ad identificargli l'età, ma era abbastanza giovane, molto alto e robusto sembrava un tipo forzuto. Aveva gli occhi di un verde scuro con qualche piccolo accenno di marrone e i capelli biondi. Notai era in divisa, probabilemente uno dei poliziotti che Justin mi aveva fatto notare sull'aereo.

《Si aiutami perfavore un mio amico è intrappolato sotto un rottame.》dissi indicandogli il luogo esatto.

《Come ti chiami?》mi disse mentre ci incamminammo.

Lì per li pensai a quanta importanza potesse avere il mio nome, ma infondo mi stava aiutando e non volevo rispondergli male.《Ashley》aggiunsi.

《Chris》si presentò mentre lo guidavo da Justin.

Mentre cercava di liberare Justin, decisi di cercare James e Lauren ancora dispersi. Mi addentrai nuovamente tra la folla, le urla, tra le tante persone morte, ferite, sangue ovunque. Più mi guardavo attorno più mi sentivo di rigettare. Continuai a cercare, e a cercare ma nulla, non vedevo nè James nè Lauren. Al solo pensiero di non sapere dove fossero mi mancava l'aria come se un enorme peso mi affliggesse tanto da non riuscire neanche a respirare. Mi accertai che Justin stesse abbastanza bene dopodichè decisi di cercare Lau e James altrove insieme a Justin.

《Vi sconsiglio di entrare nella radura, non conosciamo questo posto ed è ormai sera...》ci fermò Chris.

《Sappiamo cosa facciamo》aggiunsi.

《Ashley forse ha ragione, forse ci stanno cercando anche loro, meglio se andiamo domattina a cercarli ora è quasi buio, sono certo che sono lì da qualche parte anche loro... avanti vieni.》mi disse Justin facendomi ragionare.

Ero sfinita, il tempo passò molto velocemente fino a che il cielo cominciò a scurirsi sempre più.

Il tramonto calava ed io ero seduta davanti al bagnasciuga in parte rassegnata anche se troppo presto, bastava poco per farmi abbattere. Annegata ormai nei miei fitti pensieri iniziai a pensare a dove fosse James se fosse vivo in qualche altra parta dell'isola. Ero stanca sia fisicamente e sia emotivamente, ma osservando il tramonto rispecchiarsi nel mare era come se tutti i pensieri svanissero un pò mi ricordava James, a quando mi portava al lago nei nostri intensi pomeriggi estivi. Mentre ero persa nei miei pensieri vidi un'ombra avvicinarsi, era lo stesso che mi aveva aiutata a liberare Justin.

《Dai alzati, meglio che aiutiamo gli altri a costruire qualche riparo per la notte. Domattina all'alba troveremo i tuoi cari te lo prometto》mi disse assicurandomi con un bel tono sicuro.

Mi aiutò ad alzarmi ponendomi la sua mano e andammo a cercare più provviste possibili, medicine, abiti, insieme ad altre persone, dalle valigie delle persone che ormai non ce l'avevano fatta. Iniziammo a costruire un riparo per la notte non proprio da cinque stelle, ma almeno era qualcosa.
Era notte fonda, come al solito i miei pensieri ricaddero a James e dove fosse, speravo fosse vivo, ma iniziavo ad avere dubbi se davvero lo fosse, ero confusa.
Uscii dal riparo e osservando in alto mi incantavo vedendo il cielo stellato e la luna... essa era dominante su tutto. Si rispecchiava nell'acqua ed era uno spettacolo senza precedenti.

Uno spettacolo che però non durò per molto.