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Passammo metà giornata all'aeroporto ad aspettare il volo 180'. I minuti sembravano ore e le ore sembravano non passare mai. Lauren ed io andammo in bagno e, mentre percorrevamo il corridoio che ci avrebbe dovuto condurre a quest'ultimo, quel brutto presentimento nato in me la notte precedente ricominciò a farsi strada nei miei pensieri...
《Lauren forse non dovremmo prenderlo il volo... Abbiamo perso il 170' e se è accaduto penso un motivo c'è o non so, ho un brutto presentimento come se qualcosa potesse non andare per il verso giusto...》dissi, ma Lauren mi interruppe, come suo solito fare.
《Non essere la solita guastafeste. Cosa potrebbe mai accadere? C'è una possibilità su un milione che accada qualcosa proprio oggi, a quest'ora, a quell'aereo, a noi! Ci divertiremo tantissimo, fidati di me. Sai quanti selfie devo scattarmi quando saremo arrivati, devo far morire d'invidia tutte le altre oche del college!》mi disse mentre si scattava un selfie.
Erano le 13:00 quando sentimmo l'hostess dal microfono dire che il volo 180' a breve sarebbe arrivato. E per non ritardare stavolta già eravamo pronti a correre come non mai. L'aereo arrivò alle 14:00, di corsa ci dirigemmo verso l'entrata, salimmo gli scalini, e proprio in quel momento realizzai che stavamo davvero partendo, posammo le valigie e ci accomodammo.
《Che cazzo di puzza c'è qui dentro.》borbottò Lauren facendosi però sentire da tutti.
《Amore cerca di darti un contegno, non ci sei mica solo tu qui.》le disse Justin.
Ero seduta vicino al finestrino, amavo osservare il cielo azzurro, e perdermi nei miei pensieri. Mi dava quel senso di tranquillità che sapevo in nessun'altra situazione avrei potuto provare.
James era accanto a me e Lauren accanto a lui. Continuava a lamentarsi del fatto che il suo fidanzato non potesse sedersi accanto a lei, della puzza, dei sedili scomodi. Era principalmente famosa per questo lei: si lamentava per tutto, riusciva a trovare dei difetti anche dove non ce n'erano.
A volte mi chiedevo come Justin riuscisse a sopportarla.
Pensavo a quanto fosse amato dalla gente, a quante ragazze potesse avere, eppure aveva scelto lei. Tra le tante aveva scelto lei.
I miei pensieri vennero interrotti da Justin che mi toccò la spalla per farmi notare, oltre al fatto che era seduto accanto ad una coppia di anziani, l'entrata di tre poliziotti in divisa, alti e robusti.
《Guarda Ash il ragazzo biondo è davvero sexy, ha un lato B mozzafiato.》mi fece notare Lauren toccandomi la spalla.
《Scusa amore ma dovevo》disse poi a Jus e lui ormai rassegnato al suo comportamento infantile non rispose e guardò fuori al finestrino concentrandosi altrove.
Continuavo ad osservare la scena con disattenzione, quando James mi baciò improvvisamente cogliendomi di sorpresa.
Ma anche questa volta la mia tranquillità venne interrotta da una strana sensazione, era come se avessi un blocco nello stomaco che non riuscivo a mandare giù.
《Amore, calmati! Stiamo solamente decollando.》mi confortò James accarezzandomi la guancia per poi baciarmi nuovamente.
《Sono calma.》gli risposi accennando un mezzo sorriso, ma in fondo calma non lo ero.
James si era addormentato, Lauren ascoltava la sua adorata musica e Justin stava chiacchierando con la coppietta di anziani. Così intrapresi una conversazione con la ragazza seduta sul sedile davanti a me.
Scoprii che era in viaggio con sua sorella minore, Scarlett. Avevano intenzione di raggiungere la casa del padre per poi passare le vacanze estive insieme a lui, siccome i genitori erano separati. Rimasi sorpresa come quella ragazza ne parlava così tranquillamente come se la separazione dei genitori fosse cosa da niente.
Erano appena passate le tre del pomeriggio e James dormiva ancora, ma poco dopo non ebbe più il dolce risveglio.
Fu tutto veloce, improvviso, devastante.
L'aereo s'inclinò sul lato sinistro, per poi raddrizzarsi molto velocemente facendo sobbalzare tutti i passeggeri che si trovavano a sinistra. Molto probabilmente una corrente d'aria, pensammo.
Notai una delle hostess correre alla propria postazione e sedersi, allacciandosi le cinture. Vidi Lauren a terra e Justin aiutarla, ma era tutto troppo violento per essere stata una semplice corrente pensai.
La gente inziava ad urlare, i bambini erano spaventati, James mi teneva forte la mano, quasi a farmi male. Sentimmo una voce attraverso gli altoparlanti probabilmente un hostess, la quale ci rassicurò dicendo ch'era solamente un guasto momentaneo dovuto alla forte corrente e che avrebbero rimediato al più presto.
Così un po' più tranquilla guardai verso il cielo blu, ma dopo qualche minuto vidi tutto ciò che avevo solamente visto nei miei incubi.
Vidi l'ala destra dell'aereo staccarsi a pezzi poi fuoco causato dalla troppa velocità dell'aereo.
In quel momento il mio istinto di sopravvivenza arrivò al limite e l'unico mio pensiero fu' quello di proteggere James e Lauren.
《Le mascherine oddio》urlava Lauren.
《Indossate le mascherine》gridava un uomo più in la'
Davanti a me pezzi giganti dell'aereo staccarsi, persone volare dai propri posti, la forte corrente che risucchiava i passeggeri. In quei momenti per la mente vagavano mille pensieri pensavo ai miei genitori e quanti sacrifici avessero fatto per me, pensavo a James, a tutti i nostri momenti belli, a Lauren...pensavo che non avrei mandato tutto all'aria per una stupida vacanza, per uno stupido volo. Pensai che quello non sarebbe stato il mio momento, tra le urla e pianti disperati chiusi gli occhi e lasciai tutto al caso.
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