Capitolo 5
《Zac abbassa il maledetto volume dello stereo!》
Sbuffo per quello che mi sembra la centesima volta in un giorno.
Sento il volume abbassarsi lentamente e butto un sospiro di sollievo, era ora.
Stufa di questa macchina del caffè che non ne vuole sapere proprio niente, la spengo totalmente e mi butto pesantemente sulla sedia.
Sono davvero stanca, oggi ho fatto la qualsiasi cosa per rimanere concentrata sulla qualunque e non pensare ad una inutile persona, che certamente da parte mia non merita nulla.
《Che hai Lily?》
Mio fratello compare in cucina e con una espressione confusa si siede accanto a me.
Vedendo che non rispondo con la sua spalla urta la mia e sbuffa arrabbiato.
Ci siamo detti sempre tutto con lui ma di quello che è successo ieri sera, non penso proprio che glielo dirò.
Non so come reagirà con Harry ma di sicuro non bene, questo è certo, quindi è meglio evitare.
《Non ho niente》
Mi alzo dal mio posto prendendo un bicchiere vuoto dalla cucina e gli verso del succo all'ananas.
Tutto questo per non incrociare il suo sguardo ed evitare assolutamente la discussione.
《Andiamo Lily, non puoi andare avanti così tutto il santo giorno》
Blocca le mie mani prima di poter prendere il bicchiere pieno e berlo.
Mi fa voltare dalle spalle e mi scruta nel volto con i suoi occhi cristallini, in cerca di qualche mia emozione ma non troverà nulla se non indifferenza totale.
《Non ho niente Zac》
Sbuffo nervosa e con uno scatto maldestro mi stacco da lui, andando a sedermi in salotto ma lui ovviamente mi deve seguire e ovviamente deve spegnere il televisore appena acceso da me, per fargli capire che non ho voglia di ascoltare.
《Non è niente Lily, è da ieri sera che sei così ti è successo qualcosa che non vuoi dirmi?》
È sempre attento nei minimi dettagli e non gli do torto per il suo comportamento.
Anche io sarei stata così se fosse stato lui al posto mio.
Prendo un respiro e mi sistemo comodamente sul divano, pensando a che cosa dirgli, la verità è esclusa.
《Sono solo un po nervosa tutto qui》
Mi stringo nelle spalle e appoggio la testa sul suo petto, sentendo quello odore ormai familiare che sa di casa.
Butta un sospiro e con le sue dita delicatamente mi accarezza i capelli, facendomi accoccolare di più sul suo petto.
《Qual è il motivo?》
I suoi movimenti si bloccano e le sue mani racchiudono il mio mento, portando il mio volto davanti al suo pieno di frustrazione.
《Sono stanca di stare qui Zac, voglio fare anche io qualcosa nella mia vita vorrei trovare un lavoro al dire il vero》
Beh, in parte è la verità.
Fa un sospiro di sollievo e mi guarda con un dolce sorriso a solcare le sue labbra sottili.
Se solo sapesse l'altra verità.
《Tutto qui? Per me non c'è problema ma sappi che se è questo che vuoi, sei libera di farlo》
Il suo tono apprensivo mi fa vibrare l'anima.
Mi sposto gentilmente da lui e prendo il mio cellulare, cercando qualche inserzione lavorativa su internet.
Tutto quello che trovo è baby sitter, barrista, commessa e un lavoro ad una libreria a dieci chilometri da qui.
Penso che passerò alla libreria stasera, sicuramente è un lavoro che mi appassionerà, i libri sono il mio rifugio personale.
《Passi per la libreria vero?》
Si rivolge a me Zac con un sorriso beffardo, mi conosce perfettamente.
Gli lancio un'occhiata piena di intesa e baciandogli la fronte vado su in camera mia per prepararmi.
《Stai attenta Lily!》
Urla mio fratello dal piano inferiore, è sempre il solito penso alzando gli occhi al cielo.
《Agli ordini capo!》
HARRY'S POV
《Adesso tu sistemerai tutta la faccenda, lei deve ottenere la tua fiducia non il tuo odio!》mi sbraita contro questa inutile persona, il capo.
Con un gesto nervoso mordo fortemente il mio labbro inferiore e sentendo il sapore metallico lo lascio con un forte sbuffo.
Mi inchioda con i suoi occhi neri come la sua anima e attende una mia risposta.
Tutta questa storia mi sta stancando ma so di doverlo fare, anche contro la mia volontà.
《Hai fatto uccidere già in passato i suoi genitori cazzo, cosa altro vuoi?》
Il mio tono è brusco e questo certamente lo fa innervosire ancora di più.
La sua figura alta e robusta si poggia sulla scrivania in legno.
Incrocia le braccia al petto e mi rivolge un'occhiata fulminea.
So che si sta trattenendo di fare un qualcosa, con tutti i ragazzi che collabora io sono sicuramente quello che lo sfida di più e questo a lui e alla sua mente malata piace.
Mi chiedo perché è così ostinato nei loro confronti.
《Voglio solo che tu faccia quello che ti dico io, devi tenerli d'occhio devi fare di tutto pur di avvicinarti a loro, devono soffrire》
I suoi occhi rabbiosi si perdono in un punto fisso della stanza.
Mi alzo da questa maledetta sedia e spero di andare via al più presto possibile da questo posto.
《Perché hai chiamato solo me oggi?》
È strano di solito nelle riunioni ci sono tutti i ragazzi ma oggi no e questa cosa non mi piace per niente.
《Qualcuno mi ha detto che lei è abbastanza incuriosita da te quindi dovrai essere tu a portare avanti la maggior parte del lavoro》
Mi chiedo chi possa averglielo detto tra i ragazzi.
Gli volto le spalle e mi preparo per andarmene ma ciò che dice dopo mi fa bloccare sui miei stessi passi e mi fa gelare il sangue nelle vene.
《Harry se fallirai non disturbarti a tornare, ucciderò te e l'unica persona rimasta nella tua inutile vita complicata》
Il suo tono freddo.
Alla menzione di mia sorella un velo di rabbia oscurisce il mio volto.
Lui sa di lei, molto tempo fa quando abbiamo fatto il patto ho accettato, purché lasciasse in disparte lei.
Ha già ucciso la mia famiglia e lei era l'unica rimasta a parte me.
Io l'avevo nascosta sperando che lui non l'avrebbe trovata ma non fu così.
È da li è iniziato tutto.
《Toccala e ti ucciderò con le mie stesse mani》la mia voce graffiante
La sua risata rimbomba nel piccolo spazio e quello che mi infastidisce di più è il suo sorriso divertito stampato in quella faccia che io spaccherei volentieri.
《Sei così divertente, cazzo》
Chiudo gli occhi e prendendo un respiro mi volto andando via.
《Ricorda quello che ti ho detto Harry!》 Fottuto bastardo
LILY'S POV
《Signorina gli orari sono pomeridiani, dovrà essere qui pronta per il lavoro alle quattro in punto》
L'anziana signora dietro il bancone mi dice tutti i dettagli.
Fortunatamente sono arrivata in tempo, è un lavoro ricercato mi ha riferito.
Probabilmente se sarei venuta domani, un'altra persona avrebbe preso il mio posto.
Sono così felice.
Con un sorriso da ebete in volto ringrazio la signora Smith, dicendole che sarò puntuale domani e vado via.
Uscendo dal negozio controllo l'orario sul display del cellulare e noto che sono già le otto.
Chiamo Zac per avvertirlo di ciò che mi è successo e la sua gioia nei miei confronti mi fa riscaldare il cuore.
Chiudendo la chiamata comincio ad avviarmi a casa ma quello che cattura la mia attenzione è quella macchina nera.
Indecisa sul da farsi mi avvicino un po con un fare disinvolto.
Quello che mi fa attorcigliare lo stomaco è la persona che io mi sono imposta di non pensare per tutto il giorno, Harry.
Non accorgendosi della mia presenza, in maniera brusca apre lo sportello della macchina e vi entra dentro.
Dopo qualche secondo accelerando il motore va via.
È così arrabbiato tutto il tempo e poi soprattutto cosa ci faceva qui?
In una stradina di campagna oltretutto.
Scossa dai miei tormenti, mi ripeto ancora una volta che è una mia stupida illusione e mettendo gli auricolari ascolto della buona musica, distaccandomi dal mondo intero almeno per un po.
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Buona pasqua a tuttiii :)
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