Capitolo 4

Arrivati di fronte alla grande discoteca del centro, tanti ragazzi al di fuori erano riuniti in gruppi sparsi bevendo qualche strano liquido colorato.
Coppie in un angolo che si baciano appassionatamente, facendomi venire il volta stomaco, magari domani mattina non si ricorderanno neppure i loro nomi.
Ragazze che ancheggiano in succinti abiti ammiccando qualche bel ragazzo, provandoci spudoratamente.
Tutto questo fa davvero schifo, dove sta il divertimento.

Una volta dentro, la stanza è molto grande e capiente.
Nella parete di fronte all'entrata c'è situato un enorme bancone la cui base è composta da una grande specchiera e il banco di un colore azzurro, con le luci della discoteca accese sembra una piccola piscina.
Alle spalle del bancone, quattro barman si muovono freneticamente da una parte e l'altra svolgendo il loro lavoro.
Le due pareti laterali sono specchiate, tra cui quella di sinistra è interrotta da un corridoio lungo che permette di accedere ad una saletta appartata, più piccola, silenziosa e ovviamente ai bagni.
Al centro la pista da ballo sembra quasi una buca.
Corpi sudati si muovono tra loro al ritmo della musica martellante, il loro movimento è suadente e sensuale.
Alla mia destra e alla mia sinistra ci sono dei tavoli e dei piccoli puff in pelle bianca.
Le luci colorate attraversano velocemente tutta la stanza e delle volte non mi permettono di riconoscere nitidamente i volti delle persone.

《Di qua ragazzi, seguite me》

Ci riferisce Liam, portandoci in quella saletta più appartata.
Ovviamente qui è molto meglio, la musica è soft, il tutto molto rilassante.
Gruppi di amici parlano allegramente tra loro bevendo dei cocktail.
Mio fratello mi fa accomodare vicino a lui e di fronte si siede Harry.
Distolgo lo sguardo e mi concentro sulla discussione dei ragazzi che parlano di una partita a calcio.
Si svolgerà nel fine settimana nello stadio più importante di New York, sinceramente non mi aspetto che inviteranno anche me ma lo spero tanto.

《Vuoi venire anche tu Lily?》

Perdo qualche secondo a rispondere, come se ci stessi pensando un po su.
Sono molto contenta, rivolgo lo sguardo a Zac per avere una sua conferma ma la sua attenzione è rivolta verso la pista, probabilmente starà ammiccando qualche ragazza.
Dubito che non l'abbia sentito ma poi mi ricordo della piccola discussione che abbiamo avuto stamattina, quindi decido io per me senza preoccuparmene.

《Si certo》

Uno sbuffo proviene di fronte a me, da quel sexy e maleducato ragazzo.
La sua espressione al momento è annoiata, stanca del suo atteggiamento nei miei confronti decido di provocarlo un po, per vedere come reagirà ma ne dubito.
Rimarrà impassibile come dal primo giorno che l'ho visto.

《È un problema che venga anche io Harry?》

Un coro di fischi e approvazioni si solleva intorno a me.
La sua mascella si contrae come immaginavo e mi rivolge uno sguardo intenso provocandomi un formicolio attraverso tutto il corpo.

《In realtà si》

Rimango ferita da questa sua affermazione, per un attimo mi destabilizzo ma cerco di ricompormi velocemente.
Abbasso lo sguardo sui miei piedi, all'improvviso le mie scarpe brillantinate sono diventate davvero molto interessanti.

《Che c'è sei senza parole piccola?》

Quel stupido ghigno malizioso ritorna sulla sua stupida faccia e un moto di rabbia mi colpisce in pieno, facendomi ribollire il sangue nelle vene.

《No al dire il vero non parlo con degli stronzi totali》

Faccio spallucce e accavallo la mia gamba destra, sperando di averlo zittito almeno un po.
Ho la conferma della mia teoria quando i suoi occhi diventano cupi e con uno scatto si alza dal divanetto, sparendo dietro quella tendina rossa.
La sua scia di profumo la sento ancora adesso ed è meravigliosa.
Fiera di me stessa, scruto i volti dei ragazzi al momento divertiti.

《Che cosa era quello Lily?》

Si rivolge a me Zac, lanciandomi un'occhiata confusa.
Non lo guardo nemmeno e mi concentro sul menù posto sul tavolino in vetro.
Penso che prenderò un cocktail alla frutta.

《Niente Zac》taglio corto

Non voglio allungare la discussione, so come andrà a finire e non mi va.

《A me non sembrava nulla》

Sa essere odioso a volte.
Gli lancio un'occhiata d'intesa facendogli capire che dobbiamo chiudere qua e con una scusa, mi alzo dal divanetto e mi diriggo nei bagni.

《Sei stata forte Lily!》

Sento urlare Louis poco prima che oltrepasso la tendina rossa.
Alzo gli occhi al cielo per il loro infantile comportamento e con passo felpato cammino in questo lungo corridoio semi buio, tranne per qualche luce colorata soffusa.
Guardo attentamente in basso verso la moquette nera e scanso continuamente delle bottiglie di birra e qualche bicchiere rotto.
Arrivando di fronte al bagno con un sospiro vi entro.
Due ragazze mentre riprendono il loro eccessivo trucco, parlano delle loro conquiste a letto, vantandosene chi ne ha avute di più.
Con una espressione disgustata aspetto che si accomodano fuori e mi appoggio sul lavabo.
Finalmente sola, sono pentita per essere venuta qua.
Probabilmente se sarei rimasta in casa, avrei visto qualche film d'amore oppure avrei letto un libro, il tutto con molta tranquillità.
Invece no, testarda per come sono.
Sistemando i miei capelli selvaggi esco da quel bagno troppo piccolo.
Girandomi dopo aver chiuso delicatamente la porta graffiata da solo Dio sa cosa, un paio di occhi verde mi fissano furiosi.
Salto dalla paura e mi porto di conseguenza una mano sul cuore che al momento batte all'impazzata.

《Mi hai fatto prendere uno spavento Harry!》

Gli urlo in faccia, con lo sguardo impaurito.
Improvvisamente le sue mani mi spingono in maniera brusca sulla parete, bloccandomi con il suo corpo.
Rimango scioccata dal suo gesto e con le mie piccole mani, li poggio sul suo petto scolpito per spingerlo ma esso non si sposta neanche da un millimetro.
Il mio respiro tremolante si unisce al suo selvaggio.
Lo guardo in cerca di una spiegazione che non arriva.
La sua mascella tesa, le labbra pressate in una linea sottile, i tratti del suo volto sono intimidatori.

《Stai zitta piccola insolente》

La sua risata oscura mi fa gelare il sangue nelle vene in un attimo.
Il suo respiro sa di menta e un tipo di alcool pesante che non so distinguere.
Le sue mani adesso mi stringono i polsi fortemente, portandomi a fare un gemito di dolore.
Cerco di spingerlo nuovamente ma fallisco e quello che mi fa arrabbiare di più e che adesso ha uno sguardo divertito.

《Harry, mi stai facendo male》

La mia voce è appena un sussurro.
I suoi occhi dapprima cupi adesso ritornano di quel colore verde giada.

《Stai molto attenta Lily》

La sua voce profonda è sprezzante nei miei riguardi.
Una lacrima riga il mio volto ma io non posso fare nulla per rimuoverla, essendo bloccata da lui.
Probabilmente domani compariranno dei segni violacei sui miei polsi sottili e pallidi.
Con una spinta si sposta da me rivolgendomi uno sguardo con un misto di emozioni ma ora come ora non provo nulla, solo paura e tanta.
Sinceramente non pensavo che fosse un ragazzo così.
Sul suo volto a cui prenderei volentieri a sberle compare nuovamente quel bastardo sorriso e schioccandomi un occhiolino se ne va, lasciandomi qui da sola con le mie lacrime e con la mia paura.
Perché guardando i suoi occhi mi ricordano tanto quelli della notte tragica di otto mesi fa?

Dei ragazzi si avvicinano al bagno e ignorando i loro commenti crudi vado via da qui.
L'ebbrezza fresca della notte mi colpisce in pieno volto, facendo seccare velocemente le mie lacrime.
Mi siedo sul muretto basso di fronte, stringendomi forte le braccia al petto, come se volessi proteggermi io stessa.
Qualcuno si siede accanto a me ma dal suo profumo deduco che non è Zac e nemmeno Harry.
Maledetto quel ragazzo, maledetto il giorno che l'ho visto, maledetti i miei pensieri su di lui.

《Ehi, tutto bene?》

Dalla sua voce capisco che è Liam ma non voglio rispondere, quindi faccio un cenno lieve del capo.
Sospira e una piccola fiamma spicca nel buio e dopo qualche secondo un odore di sigaretta mi colpisce a pieni polmoni, facendomi tossire involontariamente.

《Scusami》

Sposta la sigaretta dall'altro lato, evitando di farmi sospirare questa sostanza che non so per quale motivo, mi attira così tanto al momento.
La sua voce è dolce e con una lieve sfumatura di compassione.
Diamine no, non voglio compassione da parte di nessuno.

《Vado dentro a cercare Zac, andrò a casa》

Mi alzo sistemando il mio vestito e gli rivolgo una breve occhiata.
Il suo volto è rivolto verso il cielo, osservando le stelle.
Ormai è da tanto tempo che non osserviamo le stelle con mio fratello, esattamente da quella notte.

《Grazie comunque Liam, per la serata》

Faccio un sorriso tirato e deluso, delusa da me stessa al dire il vero e con un saluto mi avvio verso l'interno della discoteca ma quello che dice un attimo dopo mi fa bloccare sui miei passi.

《A volte si fanno delle cose pur non volendo, le persone lo fanno tutto il tempo. Peccato che di mezzo ci vanno sempre persone che non meritano tutto ciò》

Butto fuori l'aria dai polmoni creando nell'aria una piccola nuvola gelida e con sguardo accigliato, mi affretto verso l'entrata.
Voglio porre fine a questa brutta serata.

HARRY'S POV

《Sei un coglione Harry, cosa speri di ottenere facendo così?》

Louis ormai da un paio di minuti mi sbraita contro, rafforzando la rabbia in me verso me stesso.

《Il suo odio》

Sussurro al vento.
La sua espressione si acciglia e dalla frustrazione si passa una mano fra i capelli.

《Dobbiamo essere cauti, pensa se ci fosse stato suo fratello》

La sua voce adesso più calma ma non lo sto ascoltando veramente.
Dall'altra parte della strada una Lily piuttosto sconfitta cammina mano nella mano con Zac con il capo chino.
Mi dispiace per tutto ciò ma vedo il suo sguardo incuriosito nei miei confronti e io non voglio che si avvicini a me, io sono il mostro deve stare lontana da me.
Voglio che lei mi odii, se solo sapesse che cosa è successo otto mesi fa.

《Ci vediamo fratello, mi raccomando》

I ragazzi si allontanano e io decido di rimanere qui, in questo stupido posto, sfogandomi a modo mio.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top