Capitolo 19

Cammino esitante in questo maestoso parco abbracciando me stessa e di tanto in tanto caccio via qualche sassolino da sotto i miei piedi.
Dibatto mentalmente se quello che sto facendo sia la cosa giusta ma io voglio sapere la verità su questa storia, soprattutto che adesso Harry pare sia disposto a raccontarmela.
Ricordo ancora adesso le sue parole, il suo ti amo.
Quello non se ne andrà mai via dalla mia mente, è indelebile anche perché io provo la stessa identica cosa per lui.
Però poi penso anche a tutto il male che mi ha fatto e lo maledico con tutta me stessa per ciò, quindi magari i suoi sentimenti sono falsi.
Con un sospiro mi arrendo alla dura realtà e quando in lontananza intravedo la sua figura curva su se stessa come se fosse sconfitta, affretto il passo verso essa.
Quando sono ad un metro di distanza da lui mi schiarisco la gola e lui di conseguenza si volta di scatto verso me.
Quello che vedo mi toglie il respiro per un attimo, è distrutto.
I suoi occhi verdi spenti sono contornati da delle terribili occhiaie, i suoi tratti del viso sono contratti e devo ammettere che tutto in lui sia cambiato.
Ha completamente perso il suo atteggiamento da spavaldo, lasciando scoperta la sua parte più vulnerabile.
La voglia di chiedergli come sta realmente è irrefrenabile ma mi costringo a sopprimere questo impulso, pensando a me stessa per una volta e come sto io.
《Credevo non saresti venuta》mi dice sofferente.
Abbasso lo sguardo a terra e prendo un profondo respiro.
《Lo sapevi che sarei venuta》rispondo pungente.
Butta fuori un sospiro e voltandosi lentamente si incammina alla sua destra, lo seguo silenziosamente e ci accomodiamo su una vecchia panchina, dove siamo nascosti da occhi indiscreti.
《Come stai?》mi chiede esitante.
Sposto i capelli dal mio viso e mi sorprendo della sua domanda, del suo interessamento nei miei confronti ma non devo cedere a lui per così poco.
《Voglio la verità》vado dritta al punto, ignorando le emozioni che mi sovrastano davanti a questo uomo devastato da se stesso.
Sfila una sigaretta dal suo pacchetto malandato e portandosela alla bocca la accende.
Prende una profonda sospirata e butta la testa all'indietro chiudendo gli occhi.
《Avevo sei anni, ero più piccolo di mia sorella Gemma.
La sera del suo compleanno stavamo festeggiando tranquillamente, quando degli uomini irruppero nella mia casa e uccisero la mia famiglia》si ferma per un attimo prendendo del fiato.
Il sangue nelle mie vene si congela completamente e rimango scioccata e delusa, arrabbiata per la sua parte di storia, così simile alla mia.
《Siamo rimasti io e mia sorella Gem ma io gli dissi di nascondersi.
Quando gli uomini mi trovarono volevano a tutti i costi sapere dove si trovava mia sorella ma io ho reagito come meglio potevo per difenderla, così il capo attratto dal mio atteggiamento combattente e duro, decise che mi avrebbe portato con sé.
Io non volevo ma era il prezzo da pagare, per la libertà di mia sorella. E io ero disposto a tutto pur di salvarla》
Una lacrima solca dai suoi occhi e io istintivamente gliela asciugo con le mie dita tremanti.
Rimane bloccato al mio contatto ma si rilassa visibilmente dopo qualche secondo.
Adesso ho capito tutto e mi sento così male per lui, per tutto quello che è stato costretto a passare.
《Ha fatto di me un mostro, così come gli altri ragazzi e noi per tenere in vita i nostri cari dobbiamo fare quello che dice lui, non pensando alle conseguenze e alle nostre sofferenze.》butta fuori l'aria trattenuta troppo a lungo e cerca di contenere la sua rabbia e il suo dolore.
Inavvertitamente mi avvicino verso lui e gli sfioro la mano.
Mi guarda intensamente e stringe la sua calda mano sulla mia.
Dio come lo amo.
《Perché io e la mia famiglia?》chiedo con voce tremante.
Si schiarisce la gola e distoglie prontamente lo sguardo dal mio, facendomi accigliare.
《Il motivo non lo so Lily mi devi credere, noi facciamo solo quello che ci viene detto non avendo alcuna spiegazione》sussurra.
Prendo un respiro profondo e stacco riluttante la mano dalla sua.
È troppo da metabolizzare in così poco tempo.
《Vorrei che le cose tra di noi sarebbero andate diversamente, che ci saremmo conosciuti in un contesto diverso.》dico in tutta sincerità.
Annuisce lievemente e si alza esitante, strofinandosi le mani nei suoi soliti jeans neri.
《Devo andare adesso ma voglio assicurarti una cosa. Scoprirò la verità e il perché di questo massacro》dice duramente.
Mi alzo anche io mettendo un po di distanza tra di noi e lo guardo in uno stato di confusione.
《Come farai?》chiedo titubante.
《Fai fare a me, devi stare fuori da tutto ciò. Non voglio che ti accada nulla di male》sussurra.
La mia espressione si addolcisce leggermente e lo guardo tristemente, quando lui si volta allontanandosi da me.
《Ci vediamo Lily》dice sparendo tra gli alberi.
Mi incammino verso la direzione opposta e andando a casa ripenso all'uomo che amo.
Ha bisogno di qualcuno che lo salvi e quel qualcuno sarò io, voglio esserlo.
Rimetterò insieme i pezzi del suo cuore aggiustando il mio.

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