Chapter I: Inizio delle ostilità

Una violenta esplosione distrusse un piccolo quartiere. Poi un'altra. Un'altra ancora.
Le quattro prigioni di massima sicurezza agli estremi cardinali del paese vennero distrutte quasi contemporaneamente.
Alcuni criminali si fermarono a guardare il glielo oltre le macerie, mentre molti altri scappavano liberi diffondendosi in America come un virus. Tre individui si mostravano davanti loro in ciascuna delle prigioni.
A sud, a est e a ovest degli Stati Uniti.
Sotto ognuno di loro una grande pila di eroi era stata completamente annientata.
Per i villain imprigionati fu come una illuminazione.
Nonostante le intimidazioni fossero diverse il messaggio era sempre lo stesso.
"Seminate il panico."

A nord invece l'evasione era partita leggermente in ritardo. Quella infatti era una prigione pari, se non superiore alla sua controparte creata in Giappone. Il Tartarus.
Alcuni uomini riuscirono finalmente ad uscire dalle macerie.
La scena davanti a loro era impossibile da credere. Nonostante potesse essere raccontata nessuno vi avrebbe mai creduto.
Un singolo eroe era stato mandato per precauzione e se ne stava lì, sdraiata sulla schiena, priva di sensi.
Un ragazzo dai capelli corvini era seduto sulla schiena della donna.
A vedersi era alquanto ferito, però a lui non sembrava importare.
"Ah, è già finita? Che palle."
Notò alla fine gli altri uomini, mentre li guardava come si guarda un disgustoso insetto.
"Che cazzo guardate? Sparite."
Posò alla fine il suo sguardo alla donna sotto di sé, mentre un sorrisetto di sfida si faceva spazio nel suo volto.
"Hai un bel viso sai? Se tu non fossi un invasata ti avrei chiesto di uscire"
Un tono caldo e ironico veniva usato in questa sua frase, mentre poggiava il piede sul cranio della ragazza.
"Sai? È stato uno scontro divertente. Riconosco che se non fossi stato preparato avrei potuto perdere"
La pressione sulla testa della donna di faceva ancora più forte.
"Sei perfino riuscita a colpirmi... Fenomenale"
Il sorriso si fece più ampio, stavolta quasi maniacale. Ora, nessuna anima viva era in quel posto oltre a loro due.
"Sei stata un avversaria interessante. Addio Stars and Stripes."
L'unica cosa che seguì queste parole fu il rumore di ossa rompersi, mentre ormai in quella terra desolata regnava il silenzio.
Poi il corvino parlò nuovamente, stavolta da solo.
"Come è che dicono gli americani?
Let the show begin..."

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Poche ore dopo l'attacco, la nave giapponese era già nelle coste americane. Il professor Blake.
"Ragazzi, come ben sapete una cerchia di criminali sta svolgendo attività illecite qui in America. Inizialmente siamo stati chiamati a investigare come supporto delle forze americane, tuttavia poche ore fa è avvenuto un attacco dai suddetti criminali.
Si fanno chiamare The Council o il Concilio. Il vostro compito come élite della scuola giapponese sarà solo una semplice investigazione. Ricordate che alla fine siete solo studenti. Non fate colpi di testa. Se ne trovate uno, allontanatevi e riportatelo. Noi interverranno poi."
Fece il professore.

SPIAGGIA (Role on):

QUARTIERE RESIDENZIALE (Role on):


DISTRETTO COMMERCIALE (Role on):


STAZIONE (Role on):

CASTELLO/ROVINE:

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