39. Un dolce risveglio 🌶️🌶️🌶️
Erano settimane che non mi svegliavo immersa nel profumo dolciastro e selvatico della pelle di Liam, favolosamente amalgamato alle tracce del nostro amplesso.
Inspirai profondamente prima ancora di aprire gli occhi, sentendo la sua eccitazione pulsare sul mio addome.
Mi agitai delicatamente mugolando tra le sue braccia. Avevamo dormito nella stessa posizione per tutta la notte e mi sentivo leggermente indolenzita. Mi girai quindi su me stessa sempre avvolta nel suo abbraccio e appoggiai inavvertitamente il mio sedere proprio sulla sua erezione mattutina.
Non ero ancor del tutto pratica ad interpretare i segnali della connessione e non ero quindi sicura se fosse sveglio o meno.
Ma quando lo sentii smettere di respirare per qualche secondo, ebbi la certezza di avere già la sua completa attenzione. Emisi un gemito pigro e sensuale muovendomi lentamente e posizionando le mie grandi labbra sulla sua eccitazione. I pochi secondi i mie umori bagnarono la sua punta già pulsante.
Con un semplice movimento di anche, Liam scivolò dentro di me ed emise un gemito roco e sensuale. In un attimo mi strinse morbidamente un seno, mentre con l'altra mano mi spingeva il bacino per raggiungere la massima profondità.
Si mosse lentamente, esattamente come la sera precedente, quando avevamo fatto l'amore, dopo che mi aveva scaldato il cuore e l'animo con la sua dichiarazione.
Condividere il piacere con lui, senza più rabbia, rancori e senza la paura che mi desiderasse solo per via della liasion, aveva portato la nostra unione ad un livello successivo. Un livello che mi aveva fatto sentire amata davvero per la prima volta nella mia vita, nel profondo dell'anima, fin dentro le ossa, in ogni battito di cuore.
Anche in quel momento, con lui alle mie spalle, non mi serviva cercare il suo sguardo per sapere quello che stava provando. Lo sentivo sulla mia pelle e lo sentivo nell'animo. Riuscivo finalmente a decifrare meglio quello che mi arrivava dalla connessione, o più semplicemente avevano iniziato a credere che tutto il suo amore fosse davvero reale.
La sua mano mi risalì dal fianco, sfiorandomi il braccio, e finì a scostarmi i capelli per lasciarmi libero e indifeso il collo. Prese a tempestarlo di baci languidi, e i miei muscoli più interni si contrassero intorno la sua durezza, mossi dal pensiero di quanto Liam avesse sotto controllo il sul corpo.
Ripensai a quando non voleva venire a letto con me per paura di mordermi in preda al piacere.
Liam era sempre stato attento e premuroso nei miei riguardi, fin da subito. Non aveva fatto altro che proteggermi mettendo anche davanti ai suoi istinti più naturali.
Mi aveva deluso quando avevo scoperto tutta la storia della predestinazione.
Ci erano volute settimane per farmela passare, o forse avevo dovuto incontrare le uniche persone che avrebbero dovuto preoccuparsi per me incondizionatamente, per capire che solo lui mi amava davvero.
Proprio quando i miei pensieri stavano prendendo una brutta piega, la voce roca e profonda di Liam mi riportò alla nostra unione .
«Smettila di pensare al passato Annie, concentrati sul presente. Su Adesso. Su di me,
dentro di te.»
Lo disse affondando in me ancora più nel profondo e facendomi inarcare contro di lui. Lo volevo sentirei di più, volevo che mi prendesse, che mi spezzasse e mi mandasse in frantumi.
Non tardò a leggermi dentro quel desiderio, scostò le lenzuola e mi cinse la vita. Mi spinse facendomi mettere sulle ginocchia, appoggiata con le mani contro il muro, il tutto rimanendo dentro di me.
Annaspai per paura che scivolasse via dalle mie mie pieghe intrise dei nostri umori, ma come a rassicurarmi tornò a colmarmi completamente una stoccata rude e decisa.
Emisi un gemito rumoroso che riecheggò nella stanza immersa nel silenzio mattutino.
Avrei dovuto contenermi per mantenere l'immagine della brava figliola che pensavo desiderassero i miei genitori, i quali stavano dormendo proprio nella stanza affianco, al di là delle parete dove le mie mani erano appoggiate in quel momento.
Tuttavia non mi importava più cosa volessero loro. Volevo solo perdermi in tutto il desiderio di Liam. Sentirlo nel profondo, farlo mio ed esplodere con lui come un fuoco di artificio.
Al successivo affondò mi spinsi indietro schiacciando i palmi delle mani contro il muro.
Quel gesto provocò un verso gutturale alle mie spalle talmente animalesco che avrebbe dovuto farmi paura, invece mi fece contrare ancora su tutta la sua durezza e mi annebbiò la mente.
Liam prese a muoversi con stoccate sempre più frenetiche, sempre più rudi e io urlai ad ogni affondo. Mi raccolse i capelli in un pugno e mi tirò al testa indietro per coprire i miei gemiti con la sua bocca, senza mai smettere di pompare dentro di me. Quella posizione però mi fece inarcare ulteriormente la schiena creando una angolazione perfetta, che gli permise di raggiungere il mio punto più sensibile nonostante mi stesse prendendo da dietro. Urlai ancora più forte ad ogni affondò e mi avvicinai pericolosamente all'orgasmo.
Liam rallentò per ritardare la nostra esplosione e così facendo mi portò sull'orlo della follia.
«Non ti fermare, Liam! Non ti femrare.» Urlai sapendo di squarciare il silenzio non solo della nostra stanza, ma di tutta la villa.
Lui mi assecondò e dopo pochi colpi esplodemmo assieme. Si fermò nel mio punto più profondo e mi inondò con il suo seme, stringendomi con forza un seno.
Ogni getto fu come un'altra stoccata e mi sembrò di stare venendo una seconda volta a distanza di una manciata di secondi dalla prima. Liam come sempre percepì tutto e fece scivolare le sue dita sul mi clitoride. Premette forte mentre pulsava ancora dentro di me e io mi ruppi in mille pezzi un'altra volta.
«Cazzo Annie, lo sai che sento le tue sensazioni, non c'è bisogno che le esterni così rumorosamente. Vuoi che mio fratello e Steve si masturbino sentendoci?» disse ansimando e appoggiando la testa sulla mia spalla.
«Non mi sembra che tu sia rimasto in silenzio, hai praticamente ringhiato tutto il tempo.»
«E' colpa tua, mi hai trascinato nella tua voglia di vocalizzare.»
«È per via della rabbia repressa, ne ho ancora un po' da smaltire. Ma mi sembra di esternarla in modo più piacevole ora, no?»
Lo senti sogghignare alle mie spalle. Mi avvolse un altra volta il braccio intorno alla vita, e mi tirò giù facendomi distendere sopra il suo corpo.
«Quando vuoi piccola, puoi usarmi quando vuoi per scaricare la tua ira.»
«E io che ieri sera ho creduto che il nostro rapporto non fosse basato solo sul sesso...»
Il torace di Liam sotto di me iniziò a tremare in preda ad una sonora risata. I suoi occhi avevano un luccichio così felice che mi sciolsi. A quel pensiero, il suo volto diventò improvvisamente serio e il suo sguardo si fece più intenso.
«Ti amo, Annie.» Mi disse di getto.
Non gli risposi. Non ce ne era bisogno. La mia risposta l'aveva già percepita ancora prima che finisse di pronunciare quelle parole. Con un abbraccio mi catturò a sè e mi bacio fino a farmi girare ancora la testa.
Immersa nel turbine della sua bocca non mi resi conto che qualcosa stava scivolando lentamente sul dito della mia mano sinistra.
Mi staccai da lui e vidi una vera finemente lavorata. Rappresentava le 8 fasi lunari. La
Stessa rappresentazione che Liam aveva tatuato lungo la spina dorsale. In quell'anello però, incastonato al posto della luna piena, c'era un grosso diamante lucente, mentre le porzioni di luna erano composte da diamanti più piccolini.
«Buon Natale, Annie.»
«Liam.. io...»
Mi ricordai solo allora che era la mattina di Natale e Liam mi aveva appena regalato una vera di diamanti mentre io non avevo pensato nemmeno a comprargli un paio di calze o uno stupido maglione natalizio.
«Non mi importa, piccola. Lo so bene che eri arrabbiata con me e che vedevi tutto nero. Ma vedi, io sapevo che le cose si sarebbero appianate tra noi. La nostra unione può avere dei momenti più bui, fino ad eclissarsi dietro qualche incomprensione a volte, ma il nostro amore tornerà sempre a brillare, come succede alla luna, e non smetterà mai di farlo.»
Non mi resi conto di avere gli occhi gonfi al pensiero che Liam fosse la mia roccia, la mia certezza, la mia protezione, il mio porto sicuro. Ci sarebbe sempre stato. Qualsiasi cosa sarebbe successa. Mi resi conto che era tutto ciò che avevo sempre cercato e che miei genitori mi aveva sempre negato.
Un lacrima sfuggì dall'argine dei miei occhi e solcò la mia guancia finì a cadere sui suoi pettorali facendolo sussultare.
Mi prese il volto con una mano e me lo asciugò con un pollice.
«Non volevo farti piangere, Ricciolo di Luna»
Sorrisi a quel nomignolo buffo e Liam mi scostò proprio una ciocca che si era arricciata per via del sudata che avevo fatto la notte precedente, durante il nostro amplesso.
Il suo stomaco prese a brontolare.
«Non hai cacciato ieri notte.» dissi sollevandomi dal suo corpo caldo.
«È vero, ma avevo di meglio di fare.» si alzò dal letto, mi bacio la nuca e poi prese a frugare nella sua valigia.
«In effetti ho davvero fame adesso. Conoscendo mio padre avrà chiesto alla governante di abbondare con il becon. Posso resistere ancora per qualche ora, ma credo che oggi dovrò andar a caccia. E forse anche nel pomeriggio. Stasera ci sarà la luna piena e per quanto io possa trattenermi credo sia meglio sfogarmi bene prima. Faremo i turni con Marcus i ragazzi in modo che tu non rimanga mai sola.»
Mi allungò la mano per invitami a alzarmi dal letto.
«Scendiamo a fare colazione?» disse attirandomi a sè.
«Credo di aver bisogno di fare una docc...» Mi accorsi dei segni che aveva sulla spalla. «Liam, è il mio morso quello?»
Alcuni segni violacei formavano un piccolo cerchio proprio sulla sua spalla.
«Giá, hai visto? Mi hai marchiato, Ricciolo!»
«Mi dispiace...»
«Non ti preoccupare, sparirà tra qualche ora. Adesso però scendiamo a fare colazione, ti prego. C'è una piscina in terrazza. Non serve che tu ti faccia la doccia.»
«Preferisco farla comunque. Ti raggiungo tra poco.»
Liam brontolò stampandomi un bacio sulla fronte.
«Ti aspetto giù allora, piccola.»
Infilò il suo costume e uscì dalla stanza.
Habanero anche appesi agli alberi a quanto pare.
La fedina con le fasi? Come la trovate?
Liam è decisamente tornato davvero dolcissimo!
Chissà se riuscirà a rendere più sicura e indipendente Annie!
Baci
BEA
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