05. Cambi di programma 🌶️🧪
Raggiunsi i ragazzi al pub inglese e mi sedetti al bancone con loro.
«Allora Liam, parlaci un po' del tuo "non ci interagirò fino a quando non sarà più matura". Come procede?»
Doveva aver sentito l'odore di Annie su di me.
«Vai a cagare, Marcus!» Lo liquidai, mettendo subito in chiaro che la mia voglia di parlare dell'argomento era, su una scala da zero a dieci, a meno venti.
«Ehi, come siamo scontrosi! Ricevuto comunque. Niente più battutacce.»
«Mi puoi portare una birra media, per favore?» urlai alla cameriera, troppo intenta a fare gli occhi dolci a mio fratello mentre gli allungava un whisky e cola.
Razza di decerebrata! Non è nemmeno maggiorenne. Ok, va bene, in realtà ha sessantacinque anni, ma la carta d'identità non gliel'ha nemmeno chiesta, scommetto. O forse sì?
Diedi un'annusata a Lip. Sapeva di whisky, piscio, disinfettante e di sesso, segno che se la fosse già sbattuta nel bagno del locale.
Sbuffai, deducendo che il problema della carta d'identità fosse ormai superato. Mi voltai verso Marcus, il quale mi stava guardando tra l'ironico e il preoccupato, vedendomi così nervoso.
«Sei riuscito a trasformarti e correre un pochino? Magari ti può aiutare ad alleviare la tensione.» Mi disse senza più alcun tono canzonatorio.
«Sì.»
«Sì, cosa?»
«Sì, mi sono trasformato!»
«E?»
«E non chiedere. Non ne voglio parlare.»
Sono ancora il vostro Alfa, dopotutto. Non posso raccontarvi che ho passato la sera a scodinzolare e farmi accarezzare la pelliccia, Cazzo!
In preda alla frustrazione, mi scolai in un solo sorso mezza birra media. Una volta riappoggiato il boccale, Lip tornò alla carica con la storia dell'esibirci alla festa.
«Cristo santo, Philip, dobbiamo per forza salire su un palco? Non scopi già abbastanza così?»
Feci un cenno in direzione della barista.
«Ma qui non è questione di rimorchiare. È di avere una nostra identità all'interno della scuola. Già non ci permetti di praticare nessuno sport...»
«Lip, quante volte ti ho detto che faresti prima ad entrare in campo con un'insegna al neon con scritto "sono un licantropo"? La nostra superiorità fisica sarebbe troppo evidente e finiremmo sotto i riflettori in poco tempo.»
«Lo so, lo so! Ma allora permettici di suonare! Siamo bravi in quello, ma non così fuori classe!»
Mi voltai verso Lara. Non aveva proferito verbo in tutta la discussione, ma sapevo quanta voglia aveva di esibirsi con quella sua voce calda, profonda e avvolgente.
Il ricordo del suo canto melodico venne rovinato da una voce fastidiosa, che richiamò la mia attenzione in mezzo a tutto il brusio del pub e al frastuono della musica ad alto volume.
Drizzai le orecchie. Drake era seduto dall'altra parte della sala, nei tavoli con i separé. Stava discutendo animatamente con un compagno di squadra dall'aria ancora più viscida della sua.
Cercai di isolarmi sulla loro frequenza.
«Senti, Drake, non me ne frega un cazzo. Una scommessa è una scommessa. Hai perso e devi saldare il tuo debito.»
«Luke, ho solo bisogno di un po' più di tempo per convincerla.»
«Mi sembra chiaro che tu non ci stia riuscendo. Facciamola finita qui. Dammi le chiavi della tua auto e siamo a posto.»
«No, no, no... La mia auto non si tocca. Eravamo d'accordo! Un giro con la mia fidanzata e mi tengo l'auto.»
«Sì, Drake... ma vorrei evitare di scoparmela quando avrà i capelli bianchi e le tette alle caviglie! È tutta l'estate che vai avanti con questa storia...»
«Facciamo così, domani, finita la festa, farò in modo che tu rimanga da solo con lei. Vedrai che avrà voglia. È solo l'idea del threesome che la frena. Ma da sola con te, si lascerà andare! Tu le piaci!»
Annie, Cristo santo! In cosa diavolo ti sei cacciata?
Maledissi ancora le tre Moire, mi scolai il restante boccale di birra e lanciai le chiavi del GLS a Marcus.
«Torno a casa a piedi, recuperate i miei vestiti sul bordo della statale, per favore.»
Avevo bisogno di smaltire ancora un altro quintale di preoccupazioni.
Mi voltai verso mio fratello e gli diedi una pacca sulla spalla.
«Organizza tutto con la tua amichetta dal pelo corto, Lip, domani sera suoneremo alla festa!»
Ad un tratto, l'idea di partecipare alla festival, stando su un palco ed avere un punto di vista privilegiato su tutto quello che succedeva intorno, non mi era sembrato così male.
Uscii dal locale e mi diressi verso la foresta, non prima però di tirare fuori gli artigli e fare la fiancata, da fanale a fanale, a quel Porsche Cayenne che si supponeva avere lo stesso valore della mia futura compagna.
Procedendo per la stessa strada, notai due signore di colore dai capelli bianchi, che stavano discutendo animatamente, nel vicolo dietro il locale. Quella con il caschetto corto sembrava essere la governante di Annie, mentre l'altra dai capelli più lunghi non l'avevo mai vista.
Si zittirono entrambe vedendomi passare e mi sorrisero gentilmente. Continuarono a fissarmi per tutto il tempo che impiegai a percorrere l'isolato. Un brivido familiare mi percorse tutta la schiena. Sentii di nuovo bruciare le otto fasi lunari che avevo tatuato lungo la colonna vertebrale.
Mi spogliai completamente lasciando i vestiti appesi ad un albero, proprio dove iniziava sia la statale che la foresta.
Corsi quasi tutta la notte, a parte una breve incursione a scuola per sistemare una piccola questione burocratica. Tornai quindi a casa solo all'alba, per farmi una doccia calda e chiudere gli occhi per un'oretta.
La mattina seguente, io e i ragazzi parcheggiammo davanti a scuola a pochi secondi dal suono della campanella.
Passammo a passo sostenuto accanto alla fontana delle Tre Moire e le salutai mentalmente.
Buona giornata, stronze!
Saltai la prima ora e mi diressi subito in segreteria. Non avevo intenzione di lasciare Annie un solo altro giorno da sola con quel porco schifoso.
Lauren si abbassò gli occhiali da vista per squadrarmi da capo a piedi, soffermandosi sui jeans.
«È davvero un peccato che non vi siano arrivati ancora i pantaloni delle divise.» Disse in modo sarcastico, considerando che si stava godendo il panorama del mio pacco evidenziato dal taglio aderente dell'indumento in questione.
Distolsi il suo sguardo dalle mie parti basse, piazzandole davanti agli occhi lo schema che avevo rubato poche ore prima dall'armadietto di Annie.
«Quindi dovrei ricambiarti buona parte del programma che abbiamo redatto ieri? Mi costerà parecchio tempo... penso proprio che dovrei avere qualcosa in cambio...»
Lauren si leccò vistosamente le labbra, accavallò le gambe e fece finta di guardarsi intorno, per poi fermare lo sguardo sulla toilette privata del suo ufficio.
Sospirai e alzai gli occhi al cielo.
Trenta secondi dopo mi stavo infilando un profilattico nel suo bagno
Cercai di essere il più veloce possibile in quanto non volevo perdermi la lezione con Annie.
Presi Lauren da dietro, alzandole la minigonna e scostandole semplicemente il perizoma. Era talmente eccitata che affondai in lei in un batter d'occhio. Presi subito a stimolarle il clitoride con una mano, mentre con l'altra le tappai la bocca.
Mi aveva assicurato che la preside non sarebbe stata presente quella mattina, ma era comunque più sicuro limitare ogni possibile mugolio.
Dopo pochissime stoccate venne fino a farsi mancare il respiro. Approfittai del suo stato confusionale e abbozzai altre due spinte simulando un' eiaculazione precoce da perfetto teenager.
Mi ritrassi subito da lei e gettai in un batter d'occhio il profilattico nel cestino della spazzatura.
«Ok, ok...quanta irruenza, ragazzo! Sembri andare proprio di fretta... Esco prima io, aspetta che bussi tre volte prima di uscire tu, ok?»
Feci una cenno di assenso e mi massaggiai le palpebre con l'indice e pollice, non appena uscì.
Cazzo! Era stato disgusto! Cosa mi stava prendendo?
Lauren era una bomba sexy, ma non sarei mai riuscito a venire, neanche dopo due ore di amplesso. Avevo praticamene faticato a mantenere l'erezione. La mia vita sessuale quindi era finita lì? O Annie o niente?
Annie! Il solo nominarla mentalmente mi fece sentire il suo profumo, surriscaldandomi immediatamente le parti basse. Propio quelle parti che avevo fatto così fatica a mantenere sull'attenti con Lauren.
«Buongiorno Miss Miller, non trovo più il mio programma. Me lo potrebbe ristampare?»
Cazzo! Cazzo! Ecco cos'era quel calore!
Annie era dall'altra parte della porta. Mi abbassai per spiare dal buco della serratura.
Lauren aveva un aspetto ancora sconvolto. I capelli scompigliati, la camicia sgualcita e delle goccioline di sudore le colavano ancora sul décolleté.
«Te lo stampo subito, cara.»
«Miss Miller, qualcuno deve aver dimenticato lo zaino qui, guardi.»
«Oh, no...non ti preoccupare mia cara, è di uno studente che mi ha chiesto di utilizzare il bagno.»
«Ah! Davvero? Che strano i bagni sono subito qui fuori...»
«Eccoti il tuo programma, cara! Puoi tornare alla tua lezione, ora. Buona giornata!»
Poco dopo sentii i tre colpi sulla porta.
«Puoi uscire dolcezza. Via libera!»
«Grazie di tutto, Lauren...»
Recuperai il mio zaino vintage in cuoio affianco alla sua scrivania e imboccai l'uscita della segreteria.
«Dolcezza...» Lauren mi bloccò mentre ero ancora sulla porta. «Ho notato sai, che il tuo nuovo programma coincide con quello della Lagarde. Ti stancherai presto di lei, è solo una bambinetta incasinata...»
Spiegalo tu Lauren a quelle tre stronze là fuori con il culo in ammollo nella fontana!
Iniziamo con un pochino di pepe.. siete contenti pelosoni? Ora via con i voti e che vinca il peggiore!
Voto per Lip? (Da cento a un milione)
Voto per Drake? (da zero a meno un milione direi...)
Voto per Liam - In merito al vizietto di famiglia e il brutto rapporto con la toilette? ( qui non vi do parametri...perchè potrebbe essere controversa la questione...)
Votate mi raccomando, non solo con le stelline ma con i vostri commenti spietati.
Baci
Bea
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