2.Tacchi Miu Miu rossi& Strip club (revisionato)
''Buongiorno signori.''
Una decina di occhi si posarono su di me.
Li osservai uno ad uno,tutti uomini,ovviamente.
La rappresentazione del patriarcato racchiusa in un unica stanza:
Attorno al tavolo di vetro a cui erano seduti non vi era nemmeno l'ombra di una donna,persino il cameriere incaricato di servire da bere era un uomo.
Presi posto alla destra di mio padre, seduto a capotavola, salutandolo con un cenno del capo.
''Padre''
C'erano stati tempi in cui eravamo inseparabili,io,lui e la mamma;
La perfetta famiglia americana.
Avevo cinque anni quando mio nonno morì lasciando il suo posto come capofamiglia a mio padre.
Eravamo una delle famiglie mafiose con il tratto per esportazioni di droga e armi più esteso.
La mafia cambia le persone,si dice.
Era vero;
Dopo aver ereditato le redini della famiglia,mio padre era cambiato.
Si era allontanato pian piano da me e la mamma,per la paura di metterci in pericolo.
E poi...Si era dimenticato di noi.Di cosa eravamo per lui,la sua vera famiglia.
La separazione ufficiale era avvenuta in un modo terribile.
Mia madre scoprì mio padre a tradirla.
Da lì rimase così ferita che incominciò a trascurare sè stessa, e me.
Cadde in depressione. Fortunatamente però,qualche anno più tardi rendendosi conto di non star solamente facendo del male a sè stessa,bensí anche a me si era fatta volontariamente internare in una clinica di sostegno.
Mio padre...In realtà non sapevo se effettivamente si fosse mai pentito delle sue azioni, ma sapevo per certo che i tacchi rossi firmati Miu-Miu che avevo indossato la sera prima per dispetto non erano della mamma né tantomeno miei.
Uno degli uomini mi passò una cartelletta giallo ocra che riconobbi immediatamente come un dossier.
Non lo aprii.
''Il tuo nuovo incarico,Maddie.'' Riluttantemente posai lo sguardo su mio padre non preocupandomi di nascondere l'eapressione disgustata al sentire il soprannome che utilizzava quando ero ancora bambina.
Non ne aveva il diritto.
''Madeline.Il mio nome è Madeline.'' Sibilai tra i denti. Lui sospirò.
Indicò il dossier con un cenno del capo.
''Aprilo.'' Mio malgrado,la mia curiosità mi precedette e lo aprii ritrovandomi davanti l'immagine di una ragazza;
Aveva su per giù la mia età e dire che fosse bellissima era un insulto:
Aveva lunghi capelli biondi che ricadevano in onde morbide sulle spalle,una corporatura snella ed atletica.
E gli occhi...
Trattenni il respiro per qualche secondo.
Erano della più scura sfumatura del cielo in tempesta. Sarei rimasta ore a fissarli.
I lineamenti erano delicati, ma allo stesso tempo decisi.
Feci scorrere lo sguardo fino a raggiungere la sezione dei dati anagrafici.
Viktoria Ivanov.
Anni:17
Occhi:grigi.
Corporatura:snella.
Altezza:170 cm
Tratti caratteristici : Cicatrice (5cm) sulla gamba destra.
Fratelli o sorelle: assenti
Esperienze lavorative: assenti
Voltai le pagine per concentrarmi sui dati più importanti.
Locali più frequentati: Insomnia (r.m),Onyx (VIP).
Ultimo avvistamento noto: Onyx
A quanto pare quella sera avrei dovuto sacrificarmi per il bene della causa.
Mi alzai improvvisamente segnalando il mio congedo imminente, la sedia stridette dietro di me.
Sistemai il dossier con più cura del previsto,prendendomi il mio tempo,poi con tutta calma,lo presi e mi avviai verso la porta d'uscita.
A metà strada mi fermai e lanciai uno sguardo a mio padre,da sopra la spalla.
Un sorrisetto di scherno si formò lentamente sul mio viso.
''Ah,stavo dimenticando.Padre,la prossima volta,consiglia alla tua amante di non lasciare i suoi Miu Miu in giro per casa nostra.O potrebbe non ritrovarli.''
Più tardi,seduta sul mio letto sfogliavo le pagine del dossier;
Non era il primo incarico che mio padre mi affidava e provabilmente non sarebbe stato neanche l'ultimo.
Avevamo questo tacito accordo: Lui aveva bisogno di una persona che passasse inosservata ma allo stesso tempo riuscisse a efficientemente informazioni per lui,ed in cambio,lui finanziava la retta della clinica dove mia madre era ricoverata.
Andava avanti così da anni.
Abbassai lo sguardo sulla foto stampata sul dossier.
L'espressione sorridente della ragazza minacciò di mandarmi lo stomaco in subbuglio.
Non meritava essere anche solo coinvolta in affari come questi.
Sospirai;La posta in gioco era fin troppo alta.
Presi il telefono componendo il numero della mia migliore amica,Brooke.
Mi rispose dopo due squilli.
''Mad...!'' Un qualcosa che sembrava proprio essere un gemito le uscí dalle labbra.
Feci una smorfia raccapricciata.
''Sei...Occupata?'' Chiesi con cautela.
Udii un altro gemito poi una risatina.
''Sto facendo...'' Un altro gemito la interruppe. ''...Attività fisic-ah!''
Scossi la testa mentre un piccolo sorriso si faceva largo sul mio viso.
''Lascia perdere...'' Ignorai i suoni molesti che raggiugnevano il mio udito.
''Entro stasera riesci a liberarti?''
''Alle undici davanti casa mi-ahh! Oh! Sei davvero brav-'' Chiusi immediatamente la chiamata prima di sviluppare ulteriori traumi.
Scesi dal letto dirigendomi verso la cambina armadio; l'espressione inorridita ancora incollata sulle labbra.
Mi osservai intorno.
Quale era l'outfit perfetto per uno strip club?
🪩💃🪩💃🪩
Ehy readers!
Finalmente sto ripubliccando i capitoli riscritti,ditemi cosa ne pensate nei commenti ( le critiche costruttive sono ben accette!)
Q&Answer
Età dei personaggi principali:
Madeline: 21
Aaron: 26
Consigli ed errori ortografici,se ne trovate commentate qui per darmi una mano ad individuarli ➡️
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top