capitolo 9- Il basket (parte 1)
Jungkook si vestì in fretta.
Indossò un felpone grigio con dei jeans neri e mise le scarpe.
Prese lo zainetto nero della eastpak e lo mise in spalla.
"Appa ci vediamo dopo!" Urlò il ragazzo per farsi sentire dal padre che si stava preparando al piano di sopra per andare a lavoro.
"Va bene Kook!" Urlò di rimando il padre.
Il ragazzo partì diretto verso la scuola, luogo di terrore e torture.
Sospirò e con la musica nelle orecchie si avviò.
Aveva sempre un po di ansia ma doveva farsi valere.
Arrivò in classe, senza essere fermato dai bulli, e si mise seduto al suo banco. Guardò la classe riempirsi velocemente di studenti e, dopo poco, anche il professore di scienze motoria entrò.
Jungkook lo detestava.
Era così pigro quell'uomo.
"Bene ragazzi oggi proveremo insieme le basi del basket" disse e spiegò velocemente, e male, le basi e lo schema di gioco di questo bellissimo sport.
Andarono in palestra e si cambiarono velocemente, tranne le ragazze che ci mettevano sempre molto di piu a prepararsi.
Jungkook si mise seduto su un aspalto e osservò il professore parlare con alcuni ragazzi tra la quale Park Jimin.
Gia, Park Jimin.
Jungkook non lo detestava ma sicuramente non gli era tutta questa simpatia.
Un po lo invidiava forse.
Jimin non aveva paura di mettersi contro gli altri pur di farsi valere, si sapeva difendere o sapeva come difendere gli altri. Anche se lui, bene o male, non aveva bisogno di difendersi.
Era lui che veniva preso come punto di riferimento dagli studenti.
Tutti volevano essere come lui: bello, con un bel fisico pronunciato e pieno di ragazze che, ovviamente, non potevano non sbavare davanti a quel ben di dio.
Bhe anche Jungkook non restava totalmente indifferente.
Durante le partite di basket i giocatori erano soliti togliersi le magliette per festeggiare la vittoria. Questo ovviamente faceva andare in delirio il pubblico.
Questo fatto metteva parecchio in imbarazzo Jungkook, che, era, si e no, andato due volte alla partita.
Era come quando, nel j-drama Good Morning Call, passava Ueharak, il bel protagonista, e tutte le ragazze si mettevano ad urlare fingendo svenimenti.
Tanto divertente quanto imbarazzante.
Inoltre Jimin aveva tanti amici, oltre a quelli della squadra.
Lui, invece, era solo.
Non aveva altri amici al di fuori di Jin e Namjoon.
Era inoltre molto intelligente e di famiglia benestante.
Il castano non sapeva bene perché, ma delle volte non lo sopportava.
Per esempio quando flirtava con tutte le ragazze presenti nella scuola.
Si troverà a provarci pure con i muri di questo passo!
Vide Park avvicinarsi e roteò gli occhi sbuffando.
"Hey, Jungkook giusto?" Chiese Jimin facendo finta di non esserne certo.
Come se non lo sapessi
Pensò divertito Jimin.
Il castano annuì solamente. "Adesso che lo sai levati dai piedi" borbottò freddo, con fare annoiato. Non aveva voglai di parlare con nessuno.
Era un po incazzato per quello che era successo la sera precedente.
Forse piu che arrabbiato era deluso.
Cerco lui non doveva credere alle tante parole, dette da uno sconosciuto poi.
Non sapeva perché ma il pensiero che un'altro dei tanti lo voleva solo fisicamente lo feriva. Lui era molto piu che ossa e carne. Aveva dei sentimenti ed era molto sensibile.
Voleva solo qualcuno che gli stesse accanto e che si prendesse cura di lui con amore e dedizione.
Voleva qualcuno che lo amasse.
Era forse troppo cio che chiedeva?
Forse si o forse no.
"Non posso, siamo compagni di squadra adesso" ghigno il maggiore.
"Cos-" venne interrotto dal professore, che richiamò tutti gli studenti a sè.
"Allora ragazzi, ho chiamato gli studenti della squadra di basket della scuola per insegnarvi e farvi giocare meglio visto che siete scarsi" disse il professore sbadigliando.
"Scusi ma non è la loro prima lezione?" Chiese uno dei giocatori, un po' confuso.
"Oh? Si, ma sono scarsi in tutto, quindi.." disse l'adulto roteando gli occhi poco interessato.
Forse è perché lei non ci fa fare mai un cazzo.
Pensò il castano innervosito dall'atteggiamento del professore, ma lasciò perdere.
"Ho diviso la classe in 5 gruppi per ogni giocatore. Farete i fondamentali insieme a loro che si organizzeranno il lavoro come meglio credono" disse il professore.
La squadra di cui faceva parte Jungkook era formata da Haebaragi, Deiji e Siwoo.
Le ragazze erano due gemelle trasferitesi da Daegu, mentre Siwoo era un suo compagno di classe, un tipo molto silenzioso e "secchione", a detta della classe che si limitava a guardarlo, quasi disgustati dalla sua presenza.
"Allora ragazzi oggi inizieremo col palleggio. Ma prima un po di stretching" disse Jimin e dopo aver avuto il permesso portò i 4 ragazzi fuori in giardino e fece fare 10 giri dell'enorme palestra.
Al decimo di fermarono, stanchi morti e senza fiato. Jungkook, che era quello messo meglio tra i quattro apprendisti, era seduto sugli scalini dell'entrata. Gli altri 3 erano sdraiati a terra mezzi morti con il fiatone, mentre Jimin era in piedi che saltellava facendo una corsetta sul posto.
Jungkook lo guardò scioccato e senza parole.
Ma questo è matto!!
"Forza, adesso facciamo un po di stretching" disse facendo alzare tutti da dove erano.
"Adesso faremo degli esercizi di allungamento" disse il biondo ai 4 cadetti.
"Allora questo si chiama estensione degli adduttori. Divarichiamo le gambe scendendo centralmente con le braccia in modo da allungare gli adduttori e la colonna vertebrale. Manteniamo la posa per un minuto" disse spiegando l'esercizio. Jimin passò poi a controllare che l'esercizio fosse fatto bene dai quattro ragazzi.
Si suffermò su Jungkook e si leccò leggermente le labbra vedendolo col sedere ben sporto.
Mi farò perdonare e poi sarai mio, coniglietto
Penso il mentore avendo già un idea per farsi perdonare.
Angolo concavo
Vi aspettavate Jimin? Ammettete no ehhh non si poteva capire🤣💅
Comunque cosa pensate accadrà?👀
Loro sono le gemelle Haebaragi, Deiji.
Haebaragi significa Girasole, mentre Deiji significa Margherita.
Lui invece è Siwoo 😍
Ripeto, sono solo prestavolto
E niente spero che vi piaccia la storia
Baci❤
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