capitolo 34~ Chi aspetti?
"Non riesco ancora a credere che tu abbia disegnato sulla faccia di tuo padre con il pennarello indelebile!" Disse Jungkook, ridendo divertito, scuotendo nel mentre la testa, incredulo alle parole dello hyung. "Immagino che dopo ti abbia legnato." Continuò divertito.
"Dico davvero! E bhe...si, era davvero arrabbiato, quando me lo raccontò mi disse che quella sera avrebbe dovuto avere un'importante riunione, ma che preferì rimandare pe rlo stato in cui lo svevo conciato." Disse Jimin scuotendo la testa, anche lui divertito. "Da piccolo ero particolarmente stupido." Continuò divertito.
Stavano cenando insieme in un piccolo bar vicino alla palestra.
Avevano deciso di prendere qualcosa insieme.
Erano seduti ad un tavolino, apparecchiato con una semplice tovaglina e due bicchieri di plastica, decisamente piccolo per due persone. Il telefono di Jungkook era appoggiato sul piccolo banchetto, a faccia in sù.
Ogni volta che arrivava una notifica, il corvino buttava un occhio sullo schermo del cellulare per controllare chi fosse.
Ancora nessuna notizia di Chim.
"Stai aspettando un messaggio?" Domandò ad un tratto Jimin. Non aveva un tono nervoso o arrabbiato, solo curioso.
Anche se in realtà dentro un po' logorava nel vedere Jungkook preso dalle notifiche del telefono, anche mentre stavano conversando.
"All'incirca-, cioè no, ma credo di starci sperando." Ridacchiò leggermente, un po' imbarazzato. "Se vuoi lo poso." Disse prendendo il telefono per metterlo nella tasca. "Oh- no, no, non preoccuparti, ero solo curioso." Si giustificò Jimin tirando un sorriso. "No, no, lo levo. Sono qua con te, non sono educato altrimenti." Disse dispiaciuto, togliendo il cellulare.
Jungkook sapeva benissimo come ci si sentisse ad essere ignorati a causa del telefono. Stava davvero ripetendo un gesto brutto, senza volerlo ovviamente, solo per un messaggio?
"Posso sapere chi aspettavi?" Domandò, poi, il piu grande, alludendo al messaggio. "Un..mio amico" si grattò la nuca imbarazzato. "Un amico? Lo conosco? Taehyung?" Chiese a raffica lo hyung. "Oh no, non lo conosci, l'ho conosciuto online diciamo." Jungkook si grattò di poco la nuca, non si aspettava tutto questo interesse da parte del maggiore.
"Ah si? Simpatico?" Chiese poi. "Si abbastanza-" non riuscì a finire che venne interrotto. "E ti piace?" Chiese dopo poco. "Uh, si è un buon amico-." "Non intendevo in quel senso." Disse, ribattendo. "Credo di si, ma non ne sono certo, e al momento i miei sentimenti sono confusi." Disse il minore guardando il maggiore. Aveva la vaga impressione che Jimin fosse un po geloso, dall'altra parte c'era Jimin che cercava di non dare a vedere i suoi stati d'animo reali, e sorrideva e basta. Ma si vedeva che quel sorriso era falso, anzi falsissimo.
Chimmy doveva sparire, e subito.
E su questo Jimin non aveva dubbi. Ma come fare?
Forse poteva dimostrare a Jungkook di essere lui il ragazzo della quale era realmente preso.
Ma come fare?..
"Però ora non voglio parlarne, piuttosto dimmi, sai anche fare canestro vero?" Lo prese in giro il minore, ridendo, addentando il proprio hamburger. "Pff io sono bravissimo! È stato solo oggi! Non ero in me, vieni alla prossima partita e non me resterai affatto deluso!" Disse ammiccandogli. "E va bene!" Sospiro con fare tragico, ovviamente scherzoso, il minore. "Vorrà dire che verrò, se ci tieni tanto." Disse facendo il prezioso, guardandosi le unghie corte, come una vera diva.
Dopo la cena, Jungkook si offrì di dare un passaggio a Jimin, non volendogli far prendere l'autobus di sera.
Non che ci fosse qualcosa di male, i mezzi nella capitale erano tutti molto sicuri, però almeno avrebbe potuto risparmiargli la lunga attesa. "È davvero bellissima questa moto, sai?" Osservò attentamente, il maggiore, affascinato dalla moto. "Grazie mille..era di mia mamma...Andiamo?" Chiese dopo poco il ragazzo dai capelli corvini. "Certo." Sorrise il ragazzo.
Jungkook salì per primo, mettendosi ovviamente al manubrio, agganciò il casco passandone uno a Jimin. "Ecco questo è per te" disse mettendo in moto, facendo accomodare anche Jimin, con in testa il nuovo casco.
Jimin posò le mani sui suoi fianchi, tenendolo saldamente per la vita, facendo venire a Jungkook una scarica di brividi lungo la schiena.
"O-okay, ci sei?" Chiese ricevendo un cenno di testa dal ragazzo dietro.
Jungkook si abbassò la visiera e partì, sfrecciando per le strade di Seul, pee raggiungere lacasa del piu grande.
<<Devo conquistarlo>> pensò Jimin tenendosi a lui.
Angolo concavo
Sono vivaa, scusate l'attesa, non riesco a essere costante TT
Speri vi piaccia il capitolo🥺❤️
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