New York sto arrivando(1parte)
È sempre lo stesso sogno, sono a New York e mi sento a casa... Manhattan è mia. Ma poi mi sveglio e sono la stessa Carrie Bradshaw a Castlebury Connecticut. Dicono che il segreto per diventare scrittore sia capire chi sei, trovare la tua voce. A quanto pare era l'unica cosa che avevo trovato quel giorno. Non riuscivo più a trovare la borsa di mia madre, avevo cercato nell armadio, nei cassetti e persino rovistato in dei vecchi vestiti di quando avevo 12 anni. Ero infuriata e iniziai ad urlare contro mia sorella minore di 14 anni, Dorrit.
"Dov'è la borsa?"
"Quale borsa?"domandò continuando tranquillamente a truccarsi le palpebre di un nero cenere.
"Non ci provare, sai perfettamente di quale borsa sto parlando. La borsa di mamma"
Ma lei indifferente continua a truccarsi e soprattutto ad ignorarmi. Così iniziai ad aprire i suoi cassetti e trovai una brutta sorpresa.
"Hai un pacchetto d'erba?!" Domandai sbigottita.
"I tuoi amici la fumano l'erba"
"Hai 14 anni!"
"Eh allora?"chiese strappando il pacchetto dalla mie mani e nascondendolo nel cassetto della biancheria.
"Allora se papà lo scopre ti uccide"
"Perciò è meglio se non glielo dici"
"Invece ti starebbe bene"replicai.
"Fatti gli affari tuoi non è colpa mia se io ho una vita e tu no"
"Oh per questo mi spii continuamente e ascolti le mie telefonate?!"
"Non è vero"
La litigata continuò per un bel pò fin quando nostro padre ci divise. Era il 1984, la narrativa rosa faceva furore, avevamo un'attore come presidente e quasi tutti potevano dire di stare meglio ora di quattro anni fa, eccetto noi... quattro anni fa avevamo nostra madre e tre mesi fa è morta di cancro, la vita per noi non andava meglio.
Tornai in camera per decidere cosa mettermi mentre papà mi disse di essere più dolce con Dorrit, di non scendere al suo livello, e che mamma avrebbe voluto che ci fosse un bel legame tra di noi. Io senza fare storie annuii e passai molto tempo a cercare la borsa di mia madre ma non ci riuscii. Papà per non farmi perdere il primo giorno di scuola del terzo anno, mi diede un paio di occhiali neri da sole di mamma, erano stupendi e gli promisi che sarei stata molto attenta, visto che conservava le cose di mamma come se fossero una reliquia. Il primo giorno di scuola di solito per me era eccitante ma erano cambiate troppe cose. Le voci si erano sparse e tutti mi evitavano come se fossi un virus, ero considerata quella strana che aveva perso la mamma. Ad eccezione di Donna Ladonna e le sue ancelle.
"Oh Carrie se hai bisogno di qualcosa dimmelo, anche solo per consigli di moda o per il trucco, io ci sarò"
"Lo terrò presente, grazie"
Forse Donna era la persona più falsa che potessi conoscere, ti utilizzava soltanto per raggiungere i suoi scopi. Ma fortunatamente avevo loro, i miei migliori amici, che mi volevano bene così come ero.
"Bradshaw"
"Mouse" l'abbracciai come se non l avessi vista da molto tempo. Mouse era la 'secchiona' del gruppo, la più intelligente e aveva un solo desiderio, quello di entrare nell università di Harvard.
Abbracciai anche Maggie e Walt.
Maggie era stata la mia migliore amica sin dall asilo insieme a Walt, il ragazzo di Maggie.
"C è una notizia bomba" disse Mouse eletrizzata.
"Davvero, quale?"domandai.
"Un nuovo ragazzo, del terzo come noi"disse Maggie.
"Questo nuovo ragazzo ha un nome?"
"Sebastian Kidd"
Maggie mi fece segno di girarmi. Sebastian Kidd stava arrivando verso di me.
"Ciao Bradshaw"
"Ciao Kidd"
"Ho saputo di tua madre... una cosa terribile"
"Grazie"
La campanella suonò.
"Ci vediamo, non posso farmi cacciare il primo giorno di scuola".
Continua...
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