1. Zdorov'ye

(Si, i titoli saranno preventemente se non completamente in russo. E no, non ve li tradurrò)

"Ehi, com'è che mi sembri così triste in un giorno così importante?" Chiese il biondo avvicinandosi al ragazzo

"Diciamo solo che preferirei un altra carriera all'esercito" fu la risposta dell'altro

Cercando di risollevarlo un pochino Nikolai replicò in tono giocoso "Ehi, poteva andarti peggio. Pensa se finivi nelle SS di Hitler"

Il corvino alzò le spalle "Immagino tu abbia ragione. Comunque io sono Fyodor Dostojevskij" gli disse porgendogli la mano che subito strinse energicamente

"Io sono Nikolai... posso chiamarti Dos?"

Fyodor scrollò nuovamente le spalle rispondendogli "Non vedo quale sia il problema" si prese una pausa dal discorso per poi chiedere a Nikolai "Piuttosto dimmi: come mai sei così allegro di entrare nelle armate rosse?"

Il biondo ci pensò un attimo per poi dirgli "Non so, sarà che sono felice di servire la Madre Russia, o che mi piace l'idea di fare il fondoschiena a strisce ai tedeschi"

Il ragazzo accennò un leggero sorriso dicendo "sai, il tuo ottimismo è contagioso"

"Non mi chiamano pagliaccio per nulla, amico mio. Tu invece perchè hai deciso di arruolarti se non era quello che volevi?"

Il leggero sorriso del ragazzo tornò un espressione seria, quasi triste "Diciamo che ho qualche problema di-"

La sua frase venne interrotta da un ometto completamente pelato che era salito sul palco. Altri non era se non il primo ministro Lenin

"Priviet amici miei!"

L'uomo fu accolto da un caloroso esultare della folla... beh, di quasi tutta la folla

"Innanzitutto volevo ringraziarvi di essere tutti qui, e congratularmi con voi dell'ingresso delle truppe sovietiche! E detto questo lascio la parola al mio caro collega Iosef Stalin"

Un altro ometto fece il suo ingresso sul palco. Questo aveva un folto baffetto e un radioso sorriso sul volto, e veniva in avanti tenendo il pugno alzato in segno di saluto. Mentre la folla lo acclamava si avvicinò al microfono e cominciò a parlare.

"La ringrazio Lenin, e ringrazio anche voi di questo caloroso saluto. Non starò a tirarla per le lunghe, vi dirò semplicemente che sono felice che vi siate uniti alle mie gloriose armate, e augurarvi buona fortuna per il futuro. Sappiate che per quanto potranno sembrarvi difficili gli incarichi che vi verranno assegnati, ogni singola goccia di sudore versata sarà un passo avanti per un nuovo e più glorioso impero, fondato sulla giustizia e sull'uguaglianza!"

La follà andò in delirio alle parole di Stalin, che subito dopo concluse il discorso dicendo "vi lascio il giorno libero, così potrete festeggiare il grande traguardo! Domani verrete affiancati ai veterani che vi spiegheranno tutto. Proshchay!"

Nikolai si riavvicinò al suo nuovo amico (che presto sarebbe diventato scopamic- scherzo!) E gli chiese "Ehi Dos, ti va se ti offro un bicchiere di Vodka?"

L'tro gli rispose "beh, non amo i bar, ma alla Vodka non si dice mai di no" al che il biondo lo prese sotto braccio trascinandolo verso un locale "Vieni con me, conosco un posto eccezionale!"

Angolo autore
Lo so che è corto, ma vi tocca accontentarvi. Il prossimo molto probabilmente sarà più lungo e avrà anche qualcosa di più interessante

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