Capitolo 17
- Vic tu mi ami? -
Siamo sdraiati sul letto di quella casa che ormai è diventata sua, che è diventata nostra.
- certo che ti amo -
- come fai a essere sicuro che mi ami? -
Lo vedo sorridere e inclinare la testa di lato.
Si avvicina e mi bacia, dolcemente.
- come fai a sapere che il blu è il tuo colore preferito? -
- non ne ho idea -
Lui sorride dolcemente.
Mi bacia ancora con dolcezza.
- neanche io so perché ti amo -
- quindi mi lascerai prima o poi? -
Lui si fa serio e mi abbraccia.
Il mio volto nell'incavo del suo collo.
Fuori dalla finestra i rumori della città.
- non me ne andrò mai Kellin, mai. Starò qui per sempre perché ti amo -
Sorrido e gli lascio un bacio sul collo prima di alzarmi e guardarlo negli occhi.
La sua felpa rossa è abbandonata insieme alla sua maglietta dei green day.
Il mio sguardo va al suo corpo abbronzato e muscoloso e poi alle sue braccia.
Lui se ne accorge.
Passerà mai questo senso di colpa?
- a poter tornare indietro nel tempo ti salverei -
Mi posa una mano sulla guancia e sorride.
Sorride e mi bacia.
Mi sussurra cose dolci e io mi ricordo in quel momento di una cosa.
Mi alzo in piedi sotto il suo sguardo pieno di domande.
Inizio a cercare nello zaino, nella tasca della felpa ma niente.
- cerchi qualcosa? -
- si, un regalo -
- cerchi questa? -
Alzo lo sguardo su di lui.
Ha in mano la scatola blu di velluto.
Io gattono sul letto fino a lui e gliela tiro via dalle mani.
- ti ricordi quando hai detto che avresti voluto dire che sei il mio ragazzo? -
- si -
Apro la scatoletta e tiro fuori un cerchio in oro bianco.
All'interno c'è scritto il mio nome e il mio cognome.
- Victor Fuentes, questo è per te, così che avrai sempre un poco di me dietro -
Infila l'anello al dito e mi bacia.
Io infilo il mio e sorrido.
Ci stringiamo le mani e mi sento felice.
- quindi vuoi sposarmi? -
- quando saremo più grandi e voglio anche adottare un bambino -
Sorrido a Vic.
Io adoro i bambini.
Mi bacia la mano e la stringe.
- mi piace il nome Copeland -
- piace anche a me Vic -
Continuiamo a baciarci finché non sentiamo un rumore sordo, come di qualcosa che sbatte.
Poi dei passi pesanti su per le scale.
Vic mi spinge dietro il suo corpo.
Io sono immobilizzato.
La porta si spalanca e ne esce fuori mio padre.
La sua faccia è un misto di odio e rabbia.
Il volto rosso, potrebbe esplodere.
Il resto succede velocemente.
Io mi stringo al corpo di Vic e lui che guarda mio padre con aria di sfida.
Io che gli sussurro dei: scappa Vic, scappa e lui che non mi ascolta.
- nel mio letto! Che schifo! -
La voce di mio padre mi rimbomba nelle orecchie.
Ho gli occhi serrati, sento solo Vic che si irrigidisce e l'uomo che ride.
- ci lasci stare, la prego -
La voce di Vic è una supplica.
Una sua mano tra i miei capelli e l'altra sul mio fianco, a chiudermi in un abbraccio.
- siete ancora nudi, che schifo. Kellin cosa ti ho sempre detto? Non entrare in camera mia o ti dovrò mettere in castigo -
Spalanco gli occhi in preda ai ricordi.
Ero solo un bambino e giocavo in casa.
Ero curioso, perché non potevo entrare in quella stanza? Così ci ho provato, ci sono entrato e c'erano cose che non capivo.
Un fucile, della polvere bianca, delle siringhe.
- non gli faccia del male! -
Il mio sguardo va su Vic.
Sta piangendo.
Libero un braccio dalla sua stretta e lo allungo sotto il letto.
Quando la mia mano si chiude intorno a qualcosa sorrido vittorioso.
- ora, bastardo, tu te ne vai da questa casa, e lasci me e il mio ragazzo in pace -
Mentre parlo guardo mio padre negli occhi.
Lui scoppia a ridere e io tiro in alto il fucile.
Non so se è carico, spero che almeno si spaventi un po'.
- Kellin posalo subito giù -
- no padre -
Sta indietreggiando e Vic è paralizzato al mio fianco.
Poso il dito sul grilletto.
- non hai mai fatto del male a nessuno -
- c'è sempre una prima volta -
E sto per provare a sparare quando delle mani si posano sulle mie.
VIC POV
Sono spaventato da questa presa di posizione di Kellin.
E non sapevo che avesse un fucile.
Non posso permettere che uccida un uomo.
- Kells, è un bastardo ma non ci darà mai più fastidio, ha capito -
Lui mi guarda con i suoi occhi azzurri pieni di adrenalina.
Annuisce e abbassa il fucile.
Sentiamo l'uomo ridere.
- codardo, verrano a prenderti e ti riporteranno li, e questa volta per sempre -
Kellin si irrigidisce al mio fianco e scoppia a piangere.
L'uomo sparisce e Kellin piange tra le mie braccia.
- cosa c'è Kells? Non ci separerà mai, ricordi? -
Gli mostro l'anello.
Lui piange ancora, è scosso dai singhiozzi.
Scuote la testa e mi tira giù, sdraiato affianco a lui.
- lo faranno e io voglio passare tutto il tempo che mi resta con te -
Poggia la testa al mio petto e bagna la mia pelle con le sue lacrime salate.
- chi lo farà Kells, cosa non mi hai detto? -
- mio padre, dopo che se ne è andato - un singhiozzo - mi ha mandato in comunità - un altro singhiozzo - io sono scappato -
Piange ancora e io assorbo tutte le informazioni.
L'hanno mandato in comunità, io avrei potuto benissimo prenderlo in affidamento, non me l'ha detto.
- perché non me lo hai detto? -
- ti saresti preoccupato -
- ti avrei aiutato -
Scuote la testa.
Gli bacio la guancia e lui si stringe al mio petto.
- Vic, non voglio perderti -
- funzionerà, ti verrò a trovare tutti i giorni e tra un po' ti porterò via -
Lui scuote la testa.
Io gli sollevo il mento e lo bacio.
Lui ricambia anche se sta continuando a piangere.
- non potrai farlo, mi allontaneranno da te -
- non lo faranno mai, ora dormiamo okay? -
Annuisce e io gli bacio i capelli.
Lo stringo a me e respiro il suo profumo.
Nessuno mi porterà via il mio Kellin.
Oh, ehy.
Che tristezza vero? La storia è quasi finita e idk, non voglio farla finire.
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