V e n t u n o
«Sei bellissimo stasera - In realtà sei sempre bellissimo, ma stasera sei davvero … mi hai lasciato senza parole».
Sei così dolce dannazione, non giocare sporco Jaebum - pensò Youngjae timidamente, sentendo il proprio viso scaldarsi per l'imbarazzo e la lusinga.
Jaebum aveva mormorato quei complimenti guardandolo dritto negli occhi, e il cuore di Youngjae aveva saltato qualche battito.
Mai in tutta la sua giovane vita si era sentito rivolgere dei simili complimenti da un ragazzo, tantomeno accompagnati da un simile sguardo.
Gli occhi di Jaebum erano scuri e languidi - a tratti sembravano quasi pericolosi - e strisciavano struggenti lungo il suo corpo, scansionando la sua figura come se fossero dinanzi ad un'opera d'arte.
È così che appaio ai tuoi occhi Jaebum?
Sono come un'opera d'arte?
«Anche tu stai bene - sussurrò Youngjae ripresosi dall'imbarazzo, realizzando quanto fosse maleducato non ricambiare i complimenti - Stai davvero benissimo» aggiunse.
In realtà era stato talmente tanto assorbito dal propri pensieri, da non aver dato la benché minima occhiata alla figura di Jaebum.
Ma in quell'istante si concese qualche secondo per ammirarlo.
Il suo corpo divenne improvvisamente caldo e sensibile, rispondendo istantaneamente al richiamo del corpo di Jaebum.
Il maggiore indossava un paio di jeans scuri, accompagnati da un dolcevita color crema - attillato contro il petto muscoloso - e un lungo cappotto nero che lo rendeva incredibilmente affascinante.
Era davvero raro incrociare nel loro liceo un ragazzo vestito in modo tanto accurato ed elegante - lo stesso Jaebum non optava mai per quel tipo di outfit per andare a lezione - e fu probabilmente per questo che Youngjae realizzò in quel preciso istante di avere un debole per i ragazzi vestiti in quel modo.
È così bello.
«Direi che ti ho lasciato a sufficienza nell'ingresso - ridacchiò Youngjae prendendo nuovamente parola, tentando di liberare la propria mente dai pensieri confusi che stava producendo - Prego, accomodati pure, benvenuto».
Jaebum sorrise in risposta, trovando davvero adorabile il palese imbarazzo del minore.
Era consapevole di quanto i suoi complimenti avessero messo in difficoltà Youngjae, ma era anche consapevole di quanto probabilmente gli avessero fatto piacere.
L'aveva visto nei suoi grandi occhi limpidi, e dalla luce che aveva iniziato a brillare in essi.
Seguì Youngjae dentro casa, sfilandosi con difficoltà le scarpe e lasciandole all'ingresso.
«Ho portato questo - disse chiudendosi la porta alle spalle, e porgendo a Youngjae le buste con la loro cena - Spero tu possa gradire il gesto» aggiunse con uno smagliante sorriso.
Il minore lo guardò con sguardo indagatore, prendendo una delle buste e sbirciandovi all'interno.
Per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
Dentro vi erano numerosi contenitori e bustine, tutti che riportavano il nome di un famoso ristorante giapponese.
Uno dei più rinomati della zona, oltre ad essere uno tra i più costosi.
«Sei impazzito?» domandò Youngjae totalmente basito, osservando le tre buste piene zeppe di sushi.
Doveva aver speso una fortuna!
«Rilassati Youngjae - ridacchio Jaebum, aspettandosi una simile reazione dal più piccolo - Ho speso una cifra che potevo assolutamente permettermi, te lo assicuro! Più che altro mi preme sapere se ti piace il sushi» domandò in modo insicuro.
Sarebbe stato davvero un duro colpo aver speso quei soldi per una cena che Youngjae non avrebbe gradito.
Sarebbe stato capace di uscire da quella casa per andare ad acquistare qualcos'altro - o meglio - avrebbe potuto portare direttamente Youngjae a cenare fuori, dato che aveva smesso di piovere proprio mentre stava guidando verso casa del minore.
Youngjae sorrise per l'evidente paura di Jaebum.
«Hai scelto benissimo Jaebum, il sushi è uno dei miei piatti preferiti - sussurrò osservando il bellissimo sorriso che si stava man mano formando sul volto del maggiore - Ma non volevo che tu spendessi così tanto» biascicò facendo il broncio.
Jaebum trovò adorabile quell'espressione preoccupata, e non riuscì a trattenersi dal sollevare una mano ed accarezzargli una guancia.
Era soffice come sempre, liscia e calda.
Youngjae arrossì per quel gesto, lasciandosi andare un poco al calore della grande mano di Jaebum.
«Non preoccuparti, adesso che so che è uno dei tuoi piatti preferiti, te lo comprerò spesso» disse in modo giocoso.
Youngjae parve capirlo, e infatti gli rispose con una linguaccia.
«Non ti permetterò di viziarmi, o diventerò grasso!» ridacchio prendendo le altre buste dalle mani di Jaebum, camminando verso il divano.
Jaebum rimase ad osservare la sua schiena, sentendo il cuore battere forte.
Dedicherei tutta la mia vita a viziarti e saresti bellissimo anche con qualche kilo in più, continuerei ad amarti con ogni fibra del mio essere, amo tutto di te Youngjae - pensò tra sé Jaebum, sentendo l'esigenza di chiedergli immediatamente di essere il suo ragazzo.
Voleva amare ogni centimetro del suo corpo, voleva farlo sentire speciale, farlo sentire l'unico e il solo della sua vita.
Iniziare ad accumulare ricordi e momenti con lui, rendendo speciale ogni attimo trascorso insieme.
Tempo al tempo Jaebum, si disse mentalmente, raggiungendo Youngjae verso il divano.
𖥸
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