V e n t i s e i
La donna tremò impercettibilmente leggendo parola per parola, riempiendosi il cuore di quella frase tanto dolce e delicata.
Sentì un singhiozzò nascerle al centro del petto, ma lo trattenne con un respiro profondo.
La sola idea che il suo bambino – la gioia più grande della sua vita – potesse aver ricevuto una dichiarazione d’amore tanto significativa, le faceva battere a mille il cuore; quasi come se fosse stata lei a riceverla.
«Sono delle parole meravigliose Youngjae» mormorò la donna passando un’ultima volta le dita leggere sull’inchiostro, per poi chiudere la copertina e posare il libro al suo posto, con la massima gentilezza di cui era capace.
Qualcosa nello sguardo profondo di suo figlio, le suggeriva che il cuore di Youngjae fosse ormai racchiuso tra quelle prime pagine. I suoi occhi parlavano molto più di quanto avrebbe fatto la sua bocca, e una madre capisce sempre certe cose.
Le parole di quel ragazzo erano state delicate come la caduta del petalo di un fiore, ma la cosa che più aveva toccato la sensibilità della donna, era stato vedere quella dichiarazione scritta dentro ad un libro.
Solo una persona molto attenta a Youngjae, alle sue passioni e al suo modo di essere poteva avere un simile colpo di genio. Youngjae adorava i libri, e leggere era tutto il suo mondo.
«Parlami di lui» sussurrò la donna sedendosi meglio accanto a su figlio, per poi puntare gli occhi sul muro dinanzi a sé per non metterlo a disagio. Voleva che Youngjae parlasse principalmente a sé stesso, come se lei non fosse in camera con lui.
Quelle parole dovevano servire per fargli fare chiarezza nel suo cuore.
«Il suo nome è Jaebum – sussurrò Youngjae con voce flebile, sentendo il proprio cuore saltare un battito al solo pronunciare il suo nome – Non so neanche io bene come possa essere successo, ma si è innamorato proprio di me mamma» proseguì arrossendo.
Aveva seriamente bisogno di dire quelle parole ad alta voce, perché gli sembrava tutto ancora troppo assurdo; un sogno ad occhi aperti che poteva dissolversi da un momento all’altro.
L’abbraccio caldo e protettivo di Jaebum; il suo profumo avvolgente; la sua voce calda e profonda; il suo sapore inebriante, la morbidezza e irruenza delle sue labbra; le sue dita tra i capelli.
«Si è innamorato di me senza neanche conoscermi, senza avermi mai rivolto la parola; mi ha semplicemente notato tra i corridoi e ha pensato che io potessi valerne la pena – mormorò abbassando lo sguardo – Sono sempre passato inosservato, ignorato da chiunque, ma lui mi ha visto».
La donna ascoltò in silenzio ogni singola parola, lasciando che una lacrima le solcasse la guancia; Youngjae era talmente immerso nel suo racconto, da non accorgersi degli occhi pieni di lacrime di sua madre.
«Sai, Jaebum è davvero un ragazzo popolare mamma, ed è questa la cosa che più mi sorprende; perché ha notato e scelto proprio me tra tutte le scelte migliori che c’erano?».
La domanda era palesemente retorica, ma sua madre non riuscì a trattenersi.
«In amore non si ama mai per una ragione specifica Youngjae, si tratta semplicemente di trovare quella persona che riesce a mostrarti il mondo con colori più accesi e brillanti, qualcuno al quale dedicare la propria canzone preferita, consapevole che se qualcosa dovesse andare storto potresti non riuscire più a godertela come prima, ma dedicargliela in ogni caso – spiego – Chiaramente Jaebum ha visto in te qualcosa che l’ha portato a sceglierti, e molto probabilmente è qualcosa che tu non vedrai mai, ma questo non significa che non ci sia tesoro; tu hai intorno un’aurea che brilla, è parte della tua essenza, e amarti è più facile di quanto tu possa credere».
Youngjae osservò sua madre, sentendo il cuore gonfio di nuova energia e speranza; parlare con sua madre era sempre terapeutico.
«Ti ringrazio mamma» mormorò con un filo di voce, il cuore leggero.
La donna sorrise.
«E tu invece, cosa provi per lui Youngjae?»
𖥸
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