T r e d i c i
Mark posò sopra il tavolo apparecchiato per il pranzo, il vassoio con l'insalata, ascoltando Jackson che canticchiava in cucina.
Era incredibilmente piacevole avere intorno a sé un Jackson tanto felice e di buon umore - emanava un'aurea di positività contagiosa.
Mark posò i palmi aperti sopra il tessuto morbido della tovaglia, chiudendo gli occhi e ripensando a ciò che era successo qualche decina di minuti prima.
Si erano baciati, e si erano detti "ti amo"; Mark stentava ancora a crederci.
Aveva ancora una paura fottuta di lasciarsi totalmente andare a quella nuova esperienza con Jackson, ma in quel momento era troppo felice per potersi preoccupare delle paranoie che sarebbero tornate, una volta abbandonata quell'abitazione.
Inoltre, non avevano ancora parlato della loro attuale "situazione"; Non avevano ancora deciso come definirsi, e questo creava in Mark ulteriori dubbi e paure.
Sospirò aprendo un poco gli occhi, concentrandosi sul ricordo delle labbra di Jackson per scacciare quelle paranoie.
Se si concentrava, riusciva ancora a sentire il calore ustionante di quella bocca sulle labbra, sulla pelle…
La vibrazione intensa del suo telefono - poggiato sul piano del tavolo - lo trascinò brutalmente fuori dai suoi pensieri, segnalandogli l'arrivo di un messaggio.
Lo recuperò subito, osservando il display ancora illuminato: Era Youngjae.
Ehi Markie,
Scusami tanto per il disturbo, so che sei con Jackson e non voglio disturbare il vostro studio.
Mark si lasciò scappare una risatina - quale studio? - continuando a leggere il messaggio.
Potresti dare il mio numero a Jackson, in modo che lui possa passarlo a Jaebum?
Cavolo è imbarazzante, ma ieri a scuola eravamo talmente concentrati sulla nostra conversazione - con la scelta di conoscerci - che non ho pensato a lasciargli il mio numero.
Come faccio a conoscerlo se non posso sentirlo?
Cazzo, sto straparlando anche attraverso un telefono - ho raggiunto un nuovo livello di logorrea.
Ti voglio bene, grazie
Mark scoppiò a ridere, posandosi una mano sulle labbra per nascondere il sorriso dolce e felice che vi stava sbocciando.
Youngjae era adorabile, ma delle volte davvero infantile - in senso positivo - e innocente a livelli massimi; Aveva davvero bisogno di un ragazzo nella sua vita, un ragazzo che fosse più di un semplice amico.
Se poi quel ragazzo era pure sexy come Jaebum, la cosa era davvero perfetta.
Due braccia forti si strinsero con assoluta delicatezza intorno ai fianchi di Mark, mentre la sua schiena entrò in contatto con un petto ampio e caldo.
«Mi è sembrato di sentire la tua bellissima risata» sussurrò Jackson contro il suo orecchio, per poi chinarsi e posare un bacio di sole labbra sulla spalla di Mark, lasciata scoperta dalla maglia larga del cinese.
Mark arrossì un poco.
Non l'avrebbe mai ammesso - anche se probabilmente era palese - ma adorava essere coccolato.
«Leggi» disse semplicemente, allungando il telefono verso Jackson, che iniziò a leggere lentamente ciò che Youngjae aveva scritto a Mark.
Un sorriso genuino spuntò anche sulle sue labbra.
Jaebum sarebbe impazzito di felicità.
ꕥ
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