A pochi centimetri di distanza dal volto di Youngjae, poteva finalmente osservare ogni dettaglio con attenzione.
Ogni singolo dettaglio che unito agli altri formava quel volto dai tratti tanto belli e particolari.

Quel viso che Jaebum desiderava tanto accarezzare.

Sollevò lentamente una mano verso il volto arrossato di Youngjae, sentendo un lungo fremito attraversarlo non appena la loro pelle venne in contatto.

Quella di Youngjae era mille volte più bella di quanto mai si sarebbe potuto aspettare.
Così morbida.

Lasciò scivolare il pollice lungo la guancia paffuta del minore, seguendo una linea immaginaria che solo lui sembrava vedere.

Youngjae si abbandonò a quel tocco tanto piacevole, resistendo all'impulso di tirarsi da solo uno schiaffo.

Non voleva essere così arrendevole, ma la mano di Jaebum era incredibilmente grande e calda.
Un piacevole tepore gli invase il corpo, come quando d'inverno ci si rifugia accanto al camino.

Jaebum sorrise.
«Ti ho appena confessato i miei sentimenti - mormorò - Dimmi qualcosa».

Quella era la parte difficile.
La parte che Youngjae temeva di più.

«Ti rendi conto che quello che mi stai dicendo è assurdo? - domandò il minore, posando la sua piccola mano su quella più grande di Jaebum, ancora premuta contro la sua guancia - Io e te non siamo neanche amici. Come puoi dire di amarmi?» domandò.

In passato era uscito con alcuni ragazzi, ma mai nessuno aveva usato con lui le parole: "Ti amo".

Jaebum sospirò sentendo quelle parole.
Youngjae aveva ragione.

«So che può sembrare assurdo, e hai ragione a pensarlo, ma io so quello che provo per te. Io farei qualsiasi cosa per te»

Youngjae sollevò finalmente lo sguardo verso quello di Jaebum.
Chiunque nella vita desiderava incontrare qualcuno che lo guardasse come Jaebum stava guardando lui in quel momento.
Lo guardava come se fosse l'unico.
L'unico e il solo.

Non stava mentendo.
Era veramente innamorato di lui.
Ma lui non lo era.
«Mi dispiace Jaebum, ma io non ti amo».

ꕥ