D i c i a n n o v e

Youngjae scese al piano inferiore quando ebbe finito di prepararsi, posando il film nuovo di zecca sul piccolo tavolino del soggiorno.
Si asciugò le mani sudate sui pantaloni, realizzando di essere un poco nervoso per la serata che avrebbe trascorso con Jaebum.
In casa sua. Da soli.

Probabilmente la maggior parte delle ragazze del loro liceo avrebbero ucciso pur di stare al suo posto, ma lui non poteva evitarsi quelle vertigini; Quello infondo, era il suo primo vero appuntamento.

Si era vestito in modo molto semplice e carino, con un paio di jeans scuri e un ampio e morbido maglione viola pastello - consapevole del fatto che BamBam non avrebbe mai approvato la sua scelta.
Il suo migliore amico gli avrebbe probabilmente consigliato di indossare qualcosa di più provocante, per far impazzire Jaebum.

Youngjae arrossì intensamente, solo a pensarci.
Non sentiva il bisogno di far impazzire Jaebum - era fin troppo introverso anche solo per pensare ad una cosa simile - desiderava solo un appuntamento carino e tranquillo, che facesse sentire entrambi a loro agio.

Il rumore del motore di un auto che accostava proprio accanto al vialetto di casa sua attirò la sua attenzione, facendogli schizzare il cuore in gola.
Jaebum era già arrivato.

«Cazzo» sussurrò Youngjae rimanendo bloccato sul posto, per poi portarsi una mano alla bocca, pentitosi della parolaccia appena detta.
Rimase in silenzio, ascoltando i suoni che provenivano dall'estero, con l'ansia crescente.

L'auto che si spegneva; La portiera che sbatteva, segno che Jaebum era uscito dall'auto; I passi lenti ma sicuri sul vialetto di casa sua; Il campanello che rimbombava felice per le pareti dell'abitazione.

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