Youngjae rispose alla chiamata di BamBam che chiaramente aveva ritenuto necessaria una spiegazione diretta, piuttosto che un messaggio.

«Yugyeom mi ucciderà».

Era questo il modo in cui il suo migliore amico aveva esordito, non appena Youngjae aveva aperto la chiamata.

Successivamente aveva piagnucolato cose incomprensibili e Youngjae aveva fatto il possibile per consolarlo e spingerlo a spiegare con calma la situazione.

Aveva ascoltato attentamente tutto ciò che l'amico aveva raccontato – spronandolo ad andare avanti quando si era perso nel descrivere qualcuno dei suoi acquisti – ma alla fine gli era più o meno tutto chiaro.

«Quindi mi stai dicendo che la madre di Yugyeom ha aperto un negozio nel tuo centro commerciale preferito e che ci lavorano entrambi, giusto?» domandò sistemando il libro "Le Metamorfosi" nella sua libreria, ed osservandolo con un sorriso.

«Esatto» rispose prontamente il suo migliore amico.

«E la madre di Yugyeom ha cercato in ogni modo di spingerti tra le braccia del figlio, tanto da invitarti alla sua partita?».

«Esatto – piagnucolò l'altro – Così io le ho detto che in squadra c'era il mio ragazzo».

Youngjae sospirò smettendo di ammirare il libro.

«Ma tu sei single BamBam! Perché l'hai fatto?» domandò.

«A me non interessavano i suoi tentativi, erano quasi divertenti, ma Yugyeom era profondamente a disagio e ho voluto ... aiutarlo – mormorò dopo un secondo di esitazione – Pensavo che dirle di avere un ragazzo l'avrebbe fatta desistere, invece dopo un secondo di delusione sembrava ancora più decisa a farmi fidanzare con il figlio!».

Regnò il silenzio per qualche lungo istante di troppo, poi la risata di Youngjae rimbombò, forte e chiara.

«Non ridere idiota! – disse BamBam, ma anche lui sembrava sul punto di scoppiare a ridere – Se vedessi l'occhiataccia che mi ha rivolto Yugyeom non appena ho detto di avere il ragazzo in squadra, sarò fortunato se domani non tenterà di affogarmi in piscina!» disse, con la voce più rilassata e scherzosa.

«Rilassati, andrà tutto bene – disse Youngjae buttandosi di peso sul proprio letto e pensando improvvisamente ad una cosa – Ti spiace se invito anche Mark?» domandò con un sorriso.

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