Jaebum, che osservava i due amici dall’altra parte del divano, sorrise guardando quel divertente combattimento, colorito da frasi e parole poco carine.

«La prossima volta lo scelgo io il film – disse con un sorriso, allungandosi nel divano per stendere i muscoli doloranti – Così ci evitiamo pessimi horror e i porno amatoriali che Jackson registra con Jinyoung» ridacchiò dando manforte a Yugyeom, che scoppiò a ridere, bloccato sotto il corpo del cinese.

Jackson si sollevò di scatto, gonfiando le guance offeso.
«Non ho mai girato un porno con Jinyoung, stronzi» sbottò incrociando le braccia al petto.

Per una persona esterna a quel piccolo gruppo di amici – di fratelli – Jackson poteva apparire seriamente offeso, ma Yugyeom e Jaebum sapevano bene che non era così.

«Oh piccolo mio» sussurrò Yugyeom stringendo la guancia del cinese tra il pollice e l’indice, come se fosse un bambino piccolo.
Jaebum rise nuovamente.
Quei due erano incredibili.

Jackson liberò il proprio viso dalla stretta di Yugyeom, tentando di nascondere il sorriso che stava per nascere sulle sue labbra.

«Invece di fare lo stronzetto, perché non inizi a raccontare, bambino insolente? – domandò alzandosi dal divano, per poi sedersi sul tavolino del soggiorno, in modo da guardare in faccia i due amici – Sbaglio o nel messaggio dicevi “Devo raccontarvi una cosa"?» chiese posando i gomiti sulle ginocchia, osservando il più piccolo.

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