C e n t o t r e n t a c i n q u e
Gli occhi di BamBam si fecero improvvisamente distanti.
«Le due situazioni sono totalmente differenti» disse con un'alzata di spalle.
I suoi occhi continuavano a vagare - come due biglie impazzite - lungo il corridoio affollato.
Non voleva vedere Yugyeom.
Non poteva vedere Yugyeom.
La sola idea lo faceva tremare da capo a piedi, lasciando scorrere milioni di brividi lungo il suo corpo.
Sapeva già che trovandosi il giocatore davanti non sarebbe riuscito a trattenere il mare di emozioni che l'avrebbe sommerso, trascinandolo in profondità.
Gli sarebbe bastato incrociare nuovamente quello sguardo scuro e profondo per vivere di nuovo ogni sussurro, ogni gemito, ogni tocco.
Ogni bacio.
Il ricordo del suo sapore non lo abbandonava.
Continuava a leccarsi le labbra, domandandosi come fosse possibile continuare a sentire il gusto dei suoi baci.
Scosse la testa.
«Quello che è successo tra me e Yugyeom è stato solo un bacio - senz'altro più che eccitante e piacevole - ma pur sempre un bacio senza alcun sentimento» puntualizzò prendendo un respiro.
Sembrava costargli cara ogni singola parola pronunciata.
Mark sorrise.
«Un bacio? Semmai una lunga e intensa serie di baci infuocati».
BamBam ridacchiò, ma proseguì.
«Tra te e Jackson è completamente diverso. Voi due vi piacete, provate qualcosa l'uno per l'altro, perché aspettare?» domandò.
Mark rimase in silenzio per un lungo istante.
Perché aspettare?
Lui lo sapeva bene il perché, e ormai lo sapeva anche Jackson.
«So che se lo stai facendo c'è dietro una ragione valida, ma voglio solo che tu sia felice - disse BamBam guardando l'amico - E siccome i sentimenti sono fugaci, non vorrei che tutta questa attesa finisca col lasciarti con l'amaro in bocca» mormorò.
Mark rimase ad osservarlo negli occhi, solo qualche istante, per poi chinarsi e stringerlo in un abbraccio spacca ossa.
Ricordava ancora quando era salito su quell'aereo che l'avrebbe finalmente condotto in Corea del Sud, per quella che sarebbe stata la sua nuova vita.
Era ferito e distrutto, la misera ombra del Mark che era un tempo e di quello nuovo che era diventato in Corea.
Suo padre gli aveva sorriso.
"Tutte le brutte esperienze ci aiutano a crescere e a migliorarci amore.
Rinascerai più forte di prima, e in Corea troverai delle persone che riusciranno ad amarti e a capire che persona fantastica sei".
Erano state queste le parole che suo padre aveva detto quando l'aereo aveva finalmente toccato la pista dall'aereoporto di Incheon.
Aveva ragione.
Quelle persone erano proprio BamBam e Youngjae.
«Grazie Bammie, anche io voglio che tu sia felice, ragion per cui mi sembra giusto farti sapere che Yugyeom è in questo corridoio, e sta venendo proprio in questa direzione» disse guardando il ragazzo.
BamBam si irrigidì tra le sue braccia.
«Grazie Markie - mormorò facendogli l'occhiolino al soprannome - A più tardi» disse fuggendo letteralmente per non dover incontrare il giocatore.
Yugyeom rallentò fino a bloccarsi al centro del corridoio.
BamBam era sparito.
~۵~
Sappiate che siamo vicini alla FINE di questo primo volume.
Solo qualche altro capitolo.
Anteprima copertina del secondo volume:
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