... sentii un giorno parlare di un curioso uccello africano: il marabù.
Si diceva della singolare creatura: " Di aspetto sgradevole, il marabù ha le ali e la parte superiore del corpo color grigio-ardesia, a volte nero, mentre petto e ventre sono bianchi ... Il marabù possiede un volo planato molto elegante e leggero che contrasta notevolmente con la sua camminata goffa e sgraziata."
Come non avrei potuto riscontrare la similitudine?
Ognuno ritrova la sua forma animale nelle specie più improbabili, e non c'era bisogno di immaginare perché il mio intelletto avesse cercato questo rapace grottesco, interessandosi alla sua natura singolare.
Si ciba di carcasse e fa razzie di pulcini di fenicottero, il marabù. Ruba il pescato ai pescatori, scaltro nella sua bruttezza. Eppure è fedele, e ama solo un compagno alla volta. E' più umano degli uomini.
Tra la folla mi sembra di camminare con l'andamento dei questo essere macabro, che mangia cadaveri e ama un suo simile con devozione.
Amore e morte. Come non avrei potuto riscontrare la similitudine? ...

[ frammenti di storie che non vedranno mai la luce, e resteranno a vagare nel buio della mia immaginazione, cuocendo nel calderone della mia creatività. ]