Vidi in lontananza , nel corridio , una ragazza di spalle dai capelli viola lunghi che indossava l' uniforme dell' accademia.
" Ma quella è ..è Hiroe !" Pensavo tra me e me.
Ero gioisa ,agitatae pensierosa allo stesso tempo.
Com' era possibile che così in poco tempo dalla mia rinascita , anche lei avesse subito il mio stesso destino .
Mi allontanai di corsa , un pò dolorante dal gruppo delle mie amiche , correndo verso la ragazza.
" Megami dove vai di corsa ? " urlò Aimi.
" Fà piano , non fare movimenti bruschi " aggiunse Mayumi preoccupata.

Arrivai vicino a Hiroe , mentre camminava con dei libri in mano.
Non si accorse che io ero dietro essa.
Le misi una mano sulla spalla.
" Hiroe sei tu ! Cosa.."
Si girò .
Non era lei.
" Mi hai confusa per un' altra persona" disse.
Le somogliava , ma non era di certo Hiroe .
Arrossì , che figuraccia !
" Scusami , pensavo fossi.." dissi , portandomi il braccio dietro la testa.
" Non importa figurati, succede .. Io sono Asuna piacere ."
" Megami " risposi .
" Quella nuova vero ?" Chiese.
" Si , sono rinata da poco .. scusami ancora ci sentiamo Asuna " dissi , mentre mi allontanavo dirigendomi dalle mie amiche.
" Ciao Megami" rispose.
" Conosci quella ragazza ? " chiese con curiosità Aimi.
"Ecco credevo fosse .. no non importa " dissi interrompendomi , pensando non fosse così importante da dire .
" Pensavi fosse la tua amica della scuola a Yokohama ? "
È vero che mi può leggere nel pensiero , a volte lo dimentico !
" Si..mi sono sbagliata" risposi ad Aimi.
" Se qualcun altro fosse rinato , una delle Guide Vampiro me lo avrebbe detto ,e io personalmente lo avrei percepito.
Poi è passato così poco tempo dalla tua nuova rinascita, perchè la nostra Dea riporti in vita un suo nuovo figlio ". Disse.
" Come fai Aimi a prevedere una nuova rinascita ? " chiesi . Questa domanda me la ponevo da un bel pò di tempo .
Aimi non rispose , ma si limitò ad alzare la manica del braccio.
Guardai il polso.
Vi era una voglia a forma di rosa.
" E questa cos' è ? " chiesi perplessa.
" È il simbolo delle Guide" rispose con un sorriso .
Poi aggiunse " Tranquilla Megami , se qualcuno che conosci dovesse rinascere te lo dirò " .
Sorrisi.
" Dai ragazze , andiamo in infermeria " disse Ryoko spingendo tutte e tre da dietro .
" Andiamo , andiamo " dicemmo tutte assieme.

*****
Dal cielo rossastro trapelava qualche piccolo raggio di luce sulla Dark Forest.
" Ovunque intorno a noi ci sono spiriti ragazzi , sono presenti sia nel cielo , nella terra , nell' acqua, se voi li ascolterete loro vi guideranno " disse con le mani al cielo la proffesoressa Divinity Crystalsphere , l ' insegnante di spiritismo.
Una donna abbastanza attraente, dai capelli blu ,legati da una coda di cavallo ornata da decori e pendenti in oro , con un vestito simile a quello della sacerdotessa sul colore dell' azzurro e ricami dorati.
Io e le mie amiche eravamo sedute sotto un albero ultra centenario sopra una tovaglia a quadri rossi e bianchi.
Io indossavo un completino , costituito da un vestito grigio sopra una camicetta in seta bianca , regalatomi dalla mia Guida.
" Oggi è una bella giornata vero ? " disse Mayumi .
La ragazza indossava un vestito a bretelle rosso uva acceso , e sotto una maglietta senza maniche a righe blu e bianche.
" Se non fosse sempre così rossastro il cielo ,si " risposi inbronciata .
Ridemmo.
" Bene ragazzi e ragazze la lezione all' aperto e finita ora potete mangiare , buon pranzo a tutti " disse la Proffesoressa Divinity.
" Sarebbe bello se facessimo sempre lezione fuori vero? Chiesi.
" Hai ragione " rispose Ryoko con una matita in bocca , e un blocknotes tra le mani , mentre schizzava qualche bozza di alcuni vestiti.
Lei indossava una gonna rosa una camicetta bianca con un cravattino dello stesso colore della gonna, e una felpa a zip aperta a righe orizzontali viola e fucsia.
" Quando si mangia ? Io ho fame ! " disse Mayumi lagnante.
"Tra poco il riso è quasi pronto lascialo un pò sfreddare ". Disse Aimi mentre sventolava il riso .
Lei indossava un abito lolita bianco scollato con del pizzo nero sui bordi .
Mayumi strappò il ventaglio dalle mani di Aimi e iniziò a sventolare il riso come un indemoniata.
Ridemmo tutte e quattro finchè , sulla nostra postazione arrivò Onna e compagnia.
Mentre si pettinava con le dita i suoi capelli dorati , mi guardò con la sua solita aria da arrogante e altezzosa.
" E così Megara sei diventata una fata vampiro ? (rise) essere una di loro non è come essere una delle streghette degli anime che ti guardi " .
Non volevo risponderle a quella stupida.
" Si alzò Aimi e disse seccata , Veronica Bernardi , non sai in realtà cosa significhi essere una fata vampiro perchè tu non lo sei , eviteresti di parlare di cose che non sai per non fare britte figure".
"E poi la Dea le ha donato uno dei suoi oggetti sacri " aggiunse Ryoko.
"La sacra spada per l' esatezza" finì Mayumi, mentre sventolava senza sosta.
Onna si allontanò con le sue due seguaci scocciata.
Dopo qualche tempo di avvicinò Aoi Kishida e con un pò di vergogna chiese
" Ciao ragazze posso unirmi a voi per il pranzo " .
La accolsimo calorosamente.

Pranzammo .
" E ora chi vuole il dolce ?"
Aimi tirò fuori da una borsa frigo rosa abbastanza capiente una torta alla crema pasticcera ,la cui si intravedevano i pezzi di fragole , decorata con la panna montata , e sopra fragole intere e ciuffetti di panna.
" L' hai fatta tu ? " chiesi io con l' acquolina .
" Certo non dimenticarti che ero una brava pasticcera in passato " rise , mentre tirava fuori un coltellino avvolto nella carta da cucina.
Tagliò delle fette per tutte.
Stavo per prendere la mia parte , quando dalla foresta fitta vidi qualcuno che si aggirava nella Dark Forest tra gli alberi ultra centenari.
Aimi mi mise sul piattino di plastica la mia fetta di torta.
"Tieni Megami " disse sorridente.
Fui troppo curiosa di sapere chi fosse quella persona per mangiarla.
" Non la mangi ? " chiese Mayumi , intenta a divorarla al posto mio.
" Mi allontano un attimo " dissi , alzandomi .
" Dove vai ? Chiese Aimi .
"Aspettatemi qui per favore, torno subito" risposi .
Mi inoltrai nella Dark Forest, dove si face più fitta , in direzione di quella persona intravista da lontano.